Cifoban

    Ultimo aggiornamento: 21/01/2025

    Cos'è Cifoban?

    Cifoban è un farmaco a base del principio attivo Sodio Citrato, appartenente alla categoria degli Antiacidi e nello specifico Prodotti ausiliari per la trasfusione del sangue. E' commercializzato in Italia dall'azienda Fresenius Medical Care Italia S.p.A..

    Cifoban può essere prescritto con Ricetta OSP - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, utilizzabili esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile.


    Confezioni

    Cifoban 136 mmol/l soluzione per infusione, 8 sacche da 1500 ml

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: Fresenius Medical Care Deutschland GmbH
    Concessionario: Fresenius Medical Care Italia S.p.A.
    Ricetta: OSP - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, utilizzabili esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile
    Classe: CN
    Principio attivo: Sodio Citrato
    Gruppo terapeutico: Antiacidi
    ATC: V07AC - Prodotti ausiliari per la trasfusione del sangue
    Forma farmaceutica: soluzione (uso interno)


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    Indicazioni

    Perché si usa Cifoban? A cosa serve?
    Cifoban è usato per l'anticoagulazione regionale con citrato (RCA) nell'emodialisi veno-venosa continua (CVVHD), nell'emodiafiltrazione veno-venosa continua (CVVHDF), nella dialisi prolungata a bassa efficienza (giornaliera) (SLEDD) e nello scambio plasmatico terapeutico (TPE) attraverso separazione del plasma su membrana.
    Cifoban è indicato negli adulti e nei bambini di tutte le fasce di età (eccetto i neonati pretermine).

    Posologia

    Come usare Cifoban: Posologia
    Cifoban deve essere prescritto solo da medici competenti nell'applicazione della RCA nella modalità di trattamento specifica per la CVVHD, la CVVHDF, la SLEDD e/o il TPE. Per la popolazione pediatrica, Cifoban deve essere prescritto e monitorato da medici competenti nelle suddette modalità di trattamento nei bambini.
    Posologia
    Adulti
    La velocità di infusione pre-filtro di Cifoban deve essere titolata proporzionalmente al flusso ematico del circuito extra-corporeo per raggiungere una sufficiente soppressione del calcio ionizzato del sangue all'interno del filtro come da protocollo RCA. Generalmente, si deve puntare a una concentrazione di calcio ionizzato post-filtro al di sotto di 0,3-0,35 mmol/l, che viene solitamente raggiunta con una somministrazione di 4-5 mmol di citrato per litro di sangue trattato. Il flusso di Cifoban richiesto (in ml/min) può essere calcolato moltiplicando questo dosaggio di citrato previsto per il flusso sanguigno (in ml/min) e dividendo per 136 mmol/l (cioè la concentrazione di citrato di Cifoban). La concentrazione sistemica di calcio ionizzato del paziente deve essere mantenuta nell'intervallo fisiologico normale, che comunemente richiede un'integrazione di calcio.
    Il volume di applicazione di Cifoban in pazienti adulti non deve superare 10,4 l/die. Il flusso ematico extra-corporeo deve essere sufficiente a raggiungere gli obiettivi della terapia ma deve essere tenuto sufficientemente basso per evitare un'infusione di citrato non necessaria e favorire la clearance di citrato all'interno del filtro applicato. Ciò riduce il rischio di sovraccarico e di accumulo di citrato (vedere paragrafo 4.4). Flussi ematici più elevati in combinazione con un dosaggio più basso di Cifoban possono ridurre inutilmente la pervietà del filtro. Nel caso ideale, per la composizione dei fluidi di dialisi e sostituzione nell'ambito del protocollo di trattamento indicato, si devono considerare soluzioni prive di calcio, e a basso contenuto di sodio e bicarbonato. Ciò è raccomandato visto l'apporto di calcio e del tampone associati a Cifoban per ciascun protocollo applicato.
    Si deve considerare una soluzione per dialisi priva di calcio specialmente per le terapie ad applicazione continua. Una soluzione per dialisi contenente calcio può essere presa in considerazione per la SLEDD quando non siano disponibili soluzioni adatte prive di calcio. In questo caso, può essere accettabile una concentrazione di calcio ionizzato post-filtro più elevata in vista della durata relativamente breve del trattamento o, in alternativa, Cifoban può essere somministrato a una concentrazione più elevata per litro di sangue trattato. L'accettazione di concentrazioni di calcio ionizzato post-filtro più elevate può essere altrettanto appropriata nel TPE, soprattutto quando il fluido di sostituzione contiene citrato (vedere paragrafo 4.4). Cifoban deve allora essere somministrato a una concentrazione più bassa per litro di sangue trattato.
    Se usato in combinazione con una soluzione per dialisi priva di calcio per la CVVHD o la CVVHDF con un contenuto di sodio di 133 mmol/l e un contenuto di bicarbonato di 20 mmol/l, la quantità di citrato aggiunta al sangue prima di entrare nel filtro di dialisi deve essere rispettivamente di 3-5 mmol/l di sangue durante la modalità di trattamento CVVHD e di 3-5,5 mmol/l di sangue durante la modalità di trattamento CVVHDF. Un simile orientamento può essere applicabile al dosaggio con altri protocolli di trattamento.
    Popolazioni particolari
    Pazienti con metabolismo del citrato compromesso
    Cifoban può essere applicato in pazienti a rischio di avere il metabolismo del citrato compromesso (ad es. shock con acidosi lattica grave, grave insufficienza epatica).
    Il trattamento deve essere iniziato con una dose sufficientemente bassa di citrato.
    In caso di trattamento con CVVHD o CVVHDF a flussi ematici che non superano 100-120 ml/min, il carico di citrato viene generalmente mantenuto basso. La somministrazione di citrato può essere iniziata a 4-5 mmol/l di sangue, come da protocollo, e può dover essere ridotta solo alla comparsa di chiari segni di accumulo di citrato (fare riferimento al paragrafo 4.4).
    In caso di trattamento con SLEDD a flussi ematici che non superano all'incirca 150-200 ml/min, un flusso di dialisato quantomeno simile, e una durata di trattamento che non va oltre le 12 ore, il carico di citrato del paziente viene generalmente mantenuto sufficientemente basso. Quando si applica un dialisato a base di calcio, la somministrazione di citrato può essere iniziata fino a 6-7 mmol/l di sangue, come da protocollo, e può dover essere ridotta solo alla comparsa di chiari segni di accumulo di citrato (fare riferimento al paragrafo 4.4).
    Nel TPE, la clearance di citrato nel filtro è generalmente limitata, relativamente più bassa, per via di frazioni di filtrazioni massime accettabili. L'esposizione al citrato può ulteriormente essere aumentata utilizzando plasma fresco congelato (FPP) per lo scambio. Quando lo scambio avviene con FPP, si raccomandano flussi ematici che non superino i 100-120 ml/min. La somministrazione di citrato può essere iniziata a 3-4 mmol/l di sangue, come da protocollo, e può dover essere ridotta solo alla comparsa di chiari segni di accumulo di citrato (fare riferimento al paragrafo 4.4).
    In tutte queste terapie, si raccomanda di intensificare il monitoraggio per prevenire lo sviluppo di accumulo di citrato (vedere paragrafo 4.4).
    Popolazione geriatrica
    I pazienti anziani possono essere a rischio di metabolismo del citrato compromesso. Non è richiesta alcuna riduzione della dose. Si raccomanda un frequente monitoraggio per rilevare l'accumulo di citrato (vedere paragrafo 4.4).
    Popolazione pediatrica
    La sicurezza e l'efficacia di Cifoban nei neonati pretermine non è stata ancora stabilita. Non sono disponibili dati sufficienti (vedere paragrafo 4.4).
    Cifoban può essere impiegato nei bambini di tutte le fasce di età (dai neonati a termine fino agli adolescenti), quando il carico di citrato del paziente resta sufficientemente basso. Si noti che, per i pazienti più piccoli, i dati disponibili sono scarsi. L'attrezzatura utilizzata deve supportare l'impiego pediatrico, adattata al peso dato, inclusi i bassi flussi ematici necessari.
    Guida per flussi ematici e dosi di citrato in base alla categoria di età
    • Neonati fino ai lattanti (0-23 mesi): se è necessario un flusso ematico di 7-8 ml/kg/min (o più elevato) per via dell'attrezzatura utilizzata, la somministrazione di citrato può essere iniziata approssimativamente a 3 mmol/l di sangue.
    • Bambini (da 2 a 11 anni): il flusso ematico non deve superare 5-6 ml/kg/min; la somministrazione di citrato può essere iniziata approssimativamente a 4 mmol/l di sangue, come da protocollo.
    • Adolescenti (da 12 a 17 anni): il flusso ematico deve essere sufficiente per raggiungere gli obiettivi terapeutici e generalmente non deve superare i flussi ematici negli adulti di peso simile. La somministrazione di citrato può essere iniziata approssimativamente a 4 mmol/l di sangue, come da protocollo.
    La somministrazione di citrato può dover essere ridotta alla comparsa di chiari segni di accumulo di citrato (fare riferimento al paragrafo 4.4). In caso di trattamento con CVVHD o CVVHDF, è preferibile puntare a una concentrazione di calcio ionizzato post-filtro al di sotto di 0,3-0,35 mmol/l, ma tale obiettivo dipende dalla dose di citrato possibile.
    Nei neonati fino ai lattanti è necessario un monitoraggio intensivo per prevenire lo sviluppo di sovraccarico e accumulo di citrato (vedere paragrafo 4.4), e nei bambini e negli adolescenti ciò è raccomandato.
    Inoltre, si prega di fare riferimento alle considerazioni relative alla posologia fornite sopra per i pazienti con metabolismo del citrato compromesso. Per limitare il carico di citrato per il paziente, è necessaria una velocità di scambio modesta, quando è indicato lo scambio con plasma fresco congelato, insieme a una sostituzione parallela di calcio raccomandata per mantenere una normale concentrazione sistemica di calcio ionizzato.
    Nella tabella sottostante sono forniti i volumi massimi di infusione per il peso ideale di neonati a termine fino agli adolescenti. Si noti che i volumi giornalieri normali di applicazione restano chiaramente al di sotto di questi limiti in seguito all'uso di flussi ematici moderati come descritto sopra.
    Peso corporeo (kg)
    Volume massimo di applicazione (litro/die)
    2,5
    1,6
    3
    1,9
    5
    2,2
    10
    3,2
    20
    4,9
    30
    6,4
    40
    8,5
    50 e oltre
    10,4
     Modo di somministrazione
    Uso extracorporeo. Esclusivamente per infusione nel circuito ematico extra-corporeo.
    Esclusivamente per infusione tramite pompa integrata all'interno di un dispositivo di purificazione ematica extra-corporea, destinata dal fabbricante all'infusione di una soluzione concentrata di citrato nel segmento pre-pompa del sistema di cannule di accesso (“linea di accesso ematico”) per ridurre il rischio di sovradosaggio accidentale (vedere paragrafo 4.9). Il dispositivo deve inoltre rimuovere il volume fornito da Cifoban nell'effluente, per prevenire sovraccarico di fluidi (vedere paragrafo 4.8).
    Si devono considerare le avvertenze speciali e le precauzioni al paragrafo 4.4, in particolare quelle che riguardano il monitoraggio e la necessità di sostituzioni aggiuntive.
    Inoltre:
    • Cifoban deve essere usato esclusivamente secondo un appropriato protocollo per la RCA. Dovrà essere utilizzato esclusivamente da un medico competente nell'applicazione di RCA, o sotto la sua direzione, o da operatori sanitari sufficientemente addestrati nelle terapie indicate e nell'applicazione dei prodotti coinvolti.
    • Bisogna attenersi alle istruzioni fornite dal fabbricante per la manipolazione del dispositivo per la depurazione ematica extra-corporea e del sistema di cannule
    • Cifoban può essere usato per RCA nelle unità di terapia intensiva o in simili condizioni, dove deve essere usato sotto stretta supervisione medica e monitoraggio continuo.
    Per le istruzioni sulla manipolazione del medicinale prima della somministrazione, vedere paragrafo 6.6.

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Cifoban
    • Ipersensibilità al principio attivo
    • Noto metabolismo del citrato gravemente compromesso (vedere paragrafo 4.4 Accumulo di citrato dovuto a metabolismo compromesso)

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Cifoban
    Avvertenze
    Frequenze di monitoraggio dei valori sierici impattati
    Le terapie indicate richiedono uno stretto monitoraggio dello stato emodinamico, dell'equilibrio dei fluidi, della glicemia, dell'equilibro elettrolitico e acido-base del paziente prima e durante il trattamento. La frequenza esatta dipende dallo status del paziente e da quanto rapidamente il trattamento riesca a provocare alterazioni nel volume e nella composizione del sangue del paziente: ad es. il TPE può provocare queste alterazioni più rapidamente rispetto alla CVVHD. Il protocollo del trattamento e della RCA devono riflettere questo dato.
    Quando si utilizza Cifoban, questi possono includere le seguenti frequenze e dettagli di monitoraggio:
    • I livelli di calcio ionizzato, pH e bicarbonato, sodio e lattato del paziente in base alle esigenze cliniche devono essere misurati al basale e almeno entro 1 ora dall'avvio della terapia. Ulteriori frequenze ideali per la misurazione sono 1 volta all'ora per il TPE, 3-4 volte l'ora per la SLEDD, fino a 6-8 volte l'ora per CVVHD e CVVHDF.
    • Quando si utilizzano soluzioni bilanciate, misurazioni pre- e post-trattamento (TPE, SLEDD) oppure misurazioni giornaliere (CVVHD, CVVHDF) di magnesio e calcio totale possono essere sufficienti.
    • Un monitoraggio più intenso in genere richiede una frequenza 2-4 volte più elevata.
    • Dovrà essere assicurato l'accesso diretto a un analizzatore di gas ematico.
    • Per la sede di campionamento, è preferibile un accesso arterioso separato. Spesso è disponibile una porta di campionatura nella linea di accesso, tuttavia, nel caso di ri-circolazione nella punta del catetere, il suo utilizzo può dar luogo a falsi risultati delle misurazioni.
    Se il monitoraggio del calcio ionizzato nel circuito è parte del protocollo RCA applicato, è necessaria una porta rispettiva di campionamento. Il protocollo RCA può richiedere una prima misurazione entro 20-30 minuti dopo l'inizio del trattamento per confermare la corretta attrezzatura del circuito e le seguenti misurazioni dopo ciascun adattamento della dose di Cifoban (attendere >5 minuti dopo l'aggiustamento prima di prendere il campione per stabilire la nuova concentrazione di calcio ionizzato).
    Accumulo di citrato dovuto a metabolismo compromesso
    Nei bambini e nei pazienti adulti con metabolismo del citrato ridotto, come ad esempio in pazienti con funzione epatica ridotta, ipossia (ipossiemia) o metabolismo dell'ossigeno disturbato, la RCA può portare ad accumulo di citrato. I segni sono ipocalcemia ionizzata, fabbisogno aumentato di sostituzione del calcio, una proporzione di calcio ionizzato in eccesso totale al di sopra di 2,25 e/o acidosi metabolica. Segni precoci possono includere ridotta clearance del lattato durante la terapia. Può essere allora necessario aumentare il flusso del dialisato, ridurre il flusso ematico, ridurre la somministrazione di citrato o interrompere l'uso di Cifoban per l'anticoagulazione. Si raccomanda di intensificare il monitoraggio.
    Sovraccarico di citrato
    Cifoban è ipernatriemico e, una volta metabolizzato, è una fonte di bicarbonato. Nella scelta della composizione di altri fluidi all'interno del protocollo della RCA, sono preferibili basse concentrazioni di sodio e bicarbonato (fare riferimento al paragrafo 4.2 Posologia e modo di somministrazione). Possono comunque svilupparsi alcalosi metabolica iatrogena e ipernatriemia che possono essere gestite riducendo il flusso ematico o, se previsto dal protocollo RCA applicato, aumentando il flusso del dialisato. Questi interventi riducono il carico di Sodio Citrato del paziente. Inoltre, per l'alcalosi metabolica, si può considerare un'infusione controllata di cloruro di sodio allo 0,9%. Allo stesso modo, per l'ipernatriemia si può considerare un'infusione controllata, ad esempio, di glucosio al 5%. In entrambi i casi, il carico di volume aggiuntivo deve essere considerato dal medico curante.
    In alternativa, l'ostruzione del filtro (ad es. ridotta permeabilità del filtro) può causare sovraccarico di citrato. L'ostruzione del filtro può ridurre la rimozione di calcio, citrato, sodio e altre sostanze, e quindi può dar luogo a ipercalcemia, alcalosi metabolica, ipernatriemia e altre deviazioni rispetto all'effetto atteso della terapia. In situazioni di questo tipo, è probabile che non sia più possibile correggere le anomalie attraverso gli interventi summenzionati. È allora necessario cambiare il filtro.
    Per il sovradosaggio accidentale del medicinale, fare riferimento al paragrafo 4.9.
    Carico di citrato insufficiente
    Se le altre soluzioni utilizzate nel protocollo RCA sovracompensano l'apporto di tampone di sodio e bicarbonato di Cifoban, possono svilupparsi acidosi metabolica iatrogena e iponatriemia. Questi squilibri sierici possono essere gestiti con l'aumento di flusso ematico o, se previsto dal protocollo RCA, riducendo il flusso di dialisato. Questi interventi aumentano il carico di sodio citrato del paziente. Inoltre, acidosi metabolica iatrogena e iponatriemia persistenti possono essere gestite tramite infusione controllata di una soluzione di bicarbonato di sodio.
    Immobilizzazione prolungata del paziente
    Nell'ambito della RCA, il segno precoce di un'ipercalcemia ionizzata può essere mascherata da una riduzione della velocità di infusione del calcio. Soprattutto i pazienti in posizione immobilizzata prolungata possono subire un rimodellamento osseo/demineralizzazione, che dà luogo a un rilascio di calcio dalle ossa. Ciò può portare, in sostanza, a fratture ossee. I pazienti sottoposti a RCA continuativamente per più di 2 settimane, o nei quali la velocità di infusione del calcio va progressivamente riducendosi, devono essere strettamente monitorati i marker del turnover osseo.
    Coagulazione precoce nonostante la RCA
    Nonostante un'adeguata RCA, può verificarsi coagulazione precoce nei pazienti che sono in (sospetto) stato ipercoagulante (ad es. trombocitopenia di tipo II indotta da eparina). Può essere necessario un anticoagulante sistemico scelto in maniera appropriata. La RCA può essere utilizzata in aggiunta per migliorare ulteriormente la pervietà del filtro.
    Precauzioni
    Intossicazioni che causano disfunzione mitocondriale
    I pazienti con nota disfunzione mitocondriale grave (ad es. intossicazioni da paracetamolo e metformina) devono essere preferibilmente trattati con un protocollo anticoagulante alternativo per mitigare il rischio di accumulo di citrato (vedere sopra in questo paragrafo 4.4). Se viene iniziato il trattamento con Cifoban, si deve seguire la posologia per le popolazioni particolari al paragrafo 4.2.
    Ipocalcemia preesistente
    I malati gravi possono presentare ipocalcemia. Con la RCA, può esserci un calo della concentrazione di calcio ionizzato sistemico durante le prime ore di trattamento, che si recupera successivamente. Pertanto, l'ipocalcemia preesistente deve essere preferibilmente trattata prima di iniziare la procedura per ridurre il rischio di incorrere in ipocalcemia clinicamente rilevante dopo l'inizio del trattamento.
    Complessazione e clearance di calcio e magnesio
    Il citrato chela gli ioni di calcio e magnesio, cosa che potrebbe causare ipocalcemia (vedere paragrafi 4.8 e 4.9) e/o ipomagnesiemia (vedere paragrafo 4.8) attraverso la successiva eliminazione attraverso il filtro. L'infusione di calcio per compensare le perdite è spesso una pratica standard. Potrebbe anche essere necessaria un'integrazione di magnesio. La necessità di compensare le perdite deve fare parte del protocollo RCA.
    Scambio plasmatico terapeutico (TPE)
    I Prodotti derivati dal plasma ematico contenenti citrato, ad es. il plasma fresco congelato, fanno abitualmente parte del protocollo di scambio per il TPE nei malati gravi. Oltre a fornire il carico di citrato, i prodotti ematici possono essere anche ipernatriemici. Pertanto, il rischio sia di accumulo che di sovraccarico di citrato è aumentato (vedere sopra). Il loro trattamento deve fare parte del protocollo RCA.

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Cifoban
    Interazioni prodotto-specifiche
    Non sono attese interazioni farmacodinamiche tra i costituenti di Cifoban. Potrebbero essere attese interazioni solo per via di un uso terapeutico inadeguato o non corretto della soluzione (vedere paragrafi 4.4 e 4.9).
    Non sono stati effettuati studi di interazione o incompatibilità con altri medicinali. Pertanto, non devono essere aggiunte altre sostanze o soluzioni a Cifoban (vedere anche paragrafo 6.2).
    Le soluzioni contenenti calcio applicate a livello del filtro (ad es. fluido di dialisi) o a monte del filtro possono ridurre l'effetto di Cifoban.
    Sono plausibili interazioni con prodotti arricchiti di sodio, che possono aumentare il rischio di ipernatriemia (vedere paragrafo 4.8). Analogamente, i prodotti contenenti bicarbonato (o i precursori metabolizzati che producono bicarbonato, ad es. acetato) possono aumentare il rischio di un'elevata concentrazione di bicarbonato nel sangue (alcalosi metabolica, vedere paragrafo 4.8). Analogamente, i prodotti ematici contenenti citrato possono aumentare il rischio di concentrazioni più elevate di citrato nel sangue (ipocalcemia, acidosi metabolica, vedere paragrafo 4.8) e aumentare il rischio di concentrazioni elevate di bicarbonato nel sangue (alcalosi metabolica, vedere paragrafo 4.8).

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Gravidanza e allattamento
    Non ci sono dati sull'uso di Cifoban in donne in gravidanza o che stanno allattando al seno.
    Gli studi sugli animali sono insufficienti per quel che riguarda la tossicità per la riproduzione.
    Cifoban non deve essere usato durante la gravidanza e l'allattamento al seno a meno che le condizioni cliniche della donna non richiedano il trattamento con RCA.
    Fertilità
    Non sono disponibili dati sull'effetto del sodio e del citrato sulla fertilità.

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    Non pertinente.

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Cifoban
    Gli effetti indesiderati possono essere dovuti alla soluzione di Cifoban o al trattamento di dialisi.
    Le reazioni avverse al farmaco sono elencate in base alla frequenza segnalata, utilizzando la seguente convenzione:
    Molto comune
    ≥1/10
    Comune
    ≥1/100, <1/10
    Non comune
    ≥1/1.000, <1/100
    Raro
    ≥1/10.000, <1/1.000
    Molto raro
    <1/10.000
    non nota
    la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili
    Classificazione per sistemi e organi (SOC)
    Frequenza
    Effetti indesiderati (Termine preferito)
    Patologie del sistema immunitario
     
    Non nota
    Ipersensibilità
    Disturbi del metabolismo e della nutrizione
     
    Molto comune
    Ipocalcemia (<1,1 mmol/l)
    (vedere paragrafo 4.4).
    Ipernatriemia (>145 mmol/l)
    (vedere paragrafo 4.4).
    Alcalosi metabolica (pH >7.45)
    (vedere sovraccarico di citrato al paragrafo 4.4)
    Comune
    Ipocalcemia grave (<0,9 mmol/l)
    (vedere paragrafi 4.4 e 4.9).
    Ipomagniesemia (<0,7 mmol/l)
    (vedere chelazione di citrato al paragrafo 4.4)
    Ipernatriemia grave (>155 mmol/l)
    (vedere paragrafi 4.4 e 4.9).
    Alcalosi metabolica grave (pH >7.55)
    (vedere sovraccarico di citrato al paragrafo 4.4)
    Acidosi metabolica grave (pH <7.2)
    (vedere accumulo di citrato al paragrafo 4.4)
    Non nota
    Sovraccarico di fluidi (vedere modo di somministrazione al paragrafo 4.2)
    Patologie del sistema nervoso
    Non nota
     
    Cefalea*
    Crisi convulsiva*
    Coma *#
    Patologie cardiache
    Non nota
    Aritmia *
    Arresto cardiaco*
    Edema polmonare (dovuto ad acidosi metabolica grave)
    Patologie vascolari
     
    Non nota
    Ipotensione*
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
    Non nota
    Broncospasmo*
    Arresto respiratorio*#
    Tachipnea (respiro di Kussmaul, dovuto ad acidosi metabolica grave)
    Patologie gastrointestinali
    Non nota
    Vomito*
    Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
    Non nota
    Spasmi muscolari*
     
    *Dovuti a (grave) squilibrio elettrolitico (ad es. ipocalcemia, ipernatriemia, ipomagnesiemia) o alcalosi metabolica
    # Potenzialmente pericoloso per la vita
    Gli eventi indesiderati possono inoltre essere dovuti all'attrezzatura e ad altre soluzioni utilizzate nella terapia. Fare riferimento al pertinente foglietto illustrativo/istruzioni per l'uso del prodotto.
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Cifoban
    La somministrazione accidentale di volumi eccessivi di Cifoban può portare a sovradosaggio, che può causare al paziente una situazione pericolosa per la vita.
    L'infusione inappropriata di una quantità eccessiva di citrato causa ipocalcemia acuta (e alcalosi metabolica, ipernatriemia) e può esporre il paziente a complicanze neurologiche e cardiache. Questo squilibrio deve essere corretto interrompendo immediatamente/riducendo la quantità di Cifoban soluzione e tramite somministrazione endovenosa di calcio.

    Scadenza

    2 anni
    Periodo di validità dopo l'apertura:
    Da un punto di vista microbiologico, il prodotto deve essere usato immediatamente. Se non viene utilizzato immediatamente, i tempi e le condizioni in uso sono responsabilità dell'utilizzatore.

    Conservazione

    Non refrigerare o congelare.
    Conservare le sacche nel cartone esterno per proteggere il medicinale dalla luce.

    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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