CEPOREX è un antibiotico battericida del gruppo delle cefalosporine attivo nei confronti di una ampia gamma di organismi Gram-positivi e Gram-negativi. È indicato nel trattamento delle sottoelencate forme infettive sostenute da batteri sensibili:
Apparato respiratorio: bronchiti acute e croniche, bronchiettasie infette e polmoniti batteriche.
Infezioni otorinolaringoiatriche: otiti medie, mastoiditi, sinusiti, tonsilliti follicolari e faringiti.
Infezioni dell'apparato urinario: pielonefriti acute e croniche, cistiti e prostatiti.
Infezioni ostetrico-ginecologiche.
Infezioni cutanee, ossee e dei tessuti molli.
Gonorrea e sifilide (quando il paziente è ipersensibile alla penicillina).
Adulti: la dose abituale è di 2-3 g al giorno suddivisi in 2-4 somministrazioni (ogni 6-12 ore). Tuttavia, in base alla valutazione clinica del singolo caso, il medico potrà variare tale dose tra 1 e 4 grammi al giorno.
Bambini: la dose abituale è di 80-100 mg/Kg di peso corporeo al giorno. In singoli casi, a giudizio del medico, il dosaggio può essere variato entro i limiti indicati per l'adulto.
La durata del trattamento è condizionata dall'evoluzione clinica e deve essere stabilita secondo il giudizio del medico curante.
Insufficienza renale
Quando la funzione renale è ridotta di circa la metà rispetto alla norma, si può verificare un accumulo di cefalexina.
L'esperienza clinica indica che in considerazione dell'elevato indice terapeutico di CEPOREX, le dosi standard raccomandate devono essere dimezzate solo nei pazienti con grave insufficienza renale (clearance della creatinina <10 ml/min).
Le dosi massime raccomandate devono essere ridotte del 50% nella insufficienza renale lieve (clearance della creatinina compresa tra 20-50 ml/min), del 75% in quella moderata (clearance della creatinina compresa tra 10-20 ml/min) e dell'87,5% in quella grave (clearance della creatinina < 10 ml/min).
Negli adulti sottoposti a dialisi intermittente va somministrata una dose addizionale di CEPOREX di 500 mg dopo ciascuna dialisi, cioè complessivamente fino ad 1 g nelle 24 ore. Nei bambini la dose suppletiva è di 8 mg/Kg.
Le cefalosporine vanno impiegate con speciale cautela nei soggetti che hanno avuto una precedente reazione allergica alle penicilline o ad altri beta-lattamici.
Sia a livello clinico che di laboratorio vi è evidenza di parziale allergenicità crociata fra penicilline e cefalosporine e, per quanto rari, sono stati segnalati casi di pazienti che hanno presentato reazioni ad entrambi i farmaci, talora anche di tipo anafilattico specie dopo somministrazione parenterale.
Come con altri antibiotici ad ampio spettro l'uso prolungato può favorire lo sviluppo di microrganismi non sensibili (Candida, Enterococchi, Clostridium difficile) che può richiedere l'interruzione del trattamento.
Con l'uso di antibiotici a largo spettro si sono verificati casi di colite pseudomembranosa, di conseguenza è importante considerarne la diagnosi in pazienti che presentano diarrea grave durante e dopo l'uso di antibiotici.
Come con altri antibiotici che sono eliminati principalmente dal rene in caso di marcata insufficienza renale, la posologia di CEPOREX deve essere opportunamente ridotta (vedi sezione 4.2.).
La somministrazione di CEPOREX può interferire con alcuni metodi di laboratorio causando false positività della glicosuria con le soluzioni di Benedict o di Fehling, o con le compresse Clinitest, ma non con i metodi enzimatici.
Sono state segnalate, in corso di trattamento con cefalosporine, positività dei test di Coombs.
CEPOREX può interferire con il saggio del picrato alcalino per la creatinina fornendo risultati falsamente elevati, tuttavia è improbabile che ciò abbia rilevanza dal punto di vista clinico.
L'uso contemporaneo di dosi elevate di cefalosporine e di farmaci nefrotossici come gli aminoglicosidi o diuretici potenti (furosemide, acido etacrinico e piretanide) può avere effetti negativi sulla funzionalità renale. L'esperienza clinica ha mostrato che con l'uso di cefalexina ai dosaggi raccomandati tale effetto risulta meno probabile.
Come altri antibiotici, la cefalexina può avere effetti sulla flora intestinale, causando un minor riassorbimento degli estrogeni ed una ridotta efficacia dei contraccettivi orali combinati.
Gravidanza
Gli studi di laboratorio e l'esperienza clinica non mostrano evidenza di teratogenicità, ma come con tutti i farmaci nelle donne in stato di gravidanza e nella primissima infanzia il prodotto va somministrato nei casi di effettiva necessità, sotto il diretto controllo del medico.
Allattamento
La cefalexina viene escreta con il latte materno in basse concentrazioni e dovrebbe pertanto essere usato con cautela nelle pazienti che allattano al seno.
Non ne sono stati riportati.
Per determinare la frequenza degli effetti indesiderati da molto comuni a rari sono stati utilizzati i dati provenienti da ampi studi clinici. Le frequenze assegnate a tutti gli altri effetti indesiderati (cioè quelli verificatesi con incidenza <1/10.000) sono state determinate soprattutto sulla base dei dati di farmacovigilanza successivi all'immissione in commercio e si riferiscono alla frequenza di segnalazione piuttosto che alla frequenza reale.
La seguente convenzione è stata impiegata per la classificazione della frequenza:
molto comune ≥1/10
comune ≥1/100 e <1/10
non comune ≥1/1000 e <1/100
raro ≥1/10.000 e <1/1000
molto raro <1/10.000
Infezioni ed infestazioni
Comune:l'uso prolungato può indurre lo sviluppo di Candida causando vulvovaginite
Alterazioni del sangue e del sistema linfatico
Comune: positività al test di Coombs
Raro:neutropenia reversibile
Molto raro:anemia emolitica.
Le cefalosporine, come classe, tendono ad essere assorbite sulla superficie delle membrane cellulari degli eritrociti. Se sono presenti anche gli anticorpi diretti contro il farmaco ciò può dar luogo a risultati positivi al test di Coombs (che può interferire con la prova diretta di compatibilità trasfusionale) e molto raramente ad anemia emolitica.
Alterazioni del sistema immunitario
Reazione di ipersensibilità che comprende:
Raro: anafilassi
Molto raro:angioedema
Ipersensibilità: come con le altre cefalosporine, occasionalmente si presentano fenomeni di ipersensibilità. La possibilità di comparsa di questi ultimi è maggiore in individui che in precedenza abbiano manifestato reazioni di ipersensibilità ed in quelli con precedenti anamnestici di allergia, asma, febbre da fieno, orticaria. CEPOREX deve essere pertanto impiegato con cautela nei pazienti con precedenti reazioni di ipersensibilità ai farmaci.
Alterazioni dell'apparato gastrointestinale
Comune:segni/sintomi gastrointestinali inclusa nausea, diarrea
Non comune:vomito
Molto raro:colite pseudomembranosa
È stata segnalata glossite
Alterazioni della cute e del tessuto sottocutaneo
Comune:rash da farmaco sia di tipo orticarioide o maculopapulare
Molto raro:reazioni cutanee gravi inclusa necrolisi epidermica tossica (necrolisi esantematica) e sindrome di Stevens Johnson
Alterazioni renali e delle vie urinarie
Molto raro:nefrite interstiziale reversibile.
Occasionalmente sono state osservate, variazioni transitorie di alcuni parametri di laboratorio come eosinofilia, leucopenia, aumento delle transaminasi sieriche, della bilirubina totale e dell'azotemia.
Altre reazioni osservate sono state vertigini, astenia, mal di testa, senso di costrizione toracica, artralgia, moniliasi vaginale, prurito ano-genitale.
Le concentrazioni sieriche della cefalexina possono venire abbassate in misura considerevole mediante emodialisi e dialisi peritoneale.
3 anni
Compresse: nessuna
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