Ceftazidima Fresenius

    Ultimo aggiornamento: 16/09/2024

    Cos'è Ceftazidima Fresenius?

    Ceftazidima Fresenius è un farmaco a base del principio attivo Ceftazidima, appartenente alla categoria degli Antibatterici cefalosporinici e nello specifico Cefalosporine di terza generazione. E' commercializzato in Italia dall'azienda Fresenius Kabi Italia S.r.l..

    Ceftazidima Fresenius può essere prescritto con Ricetta OSP - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, utilizzabili esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile.


    Confezioni


    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: Fresenius Kabi Italia S.r.l.
    Ricetta: OSP - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, utilizzabili esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile
    Classe: CN
    Principio attivo: Ceftazidima
    Gruppo terapeutico: Antibatterici cefalosporinici
    ATC: J01DD02 - Ceftazidima
    Forma farmaceutica: Polvere


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    Indicazioni

    Perché si usa Ceftazidima Fresenius? A cosa serve?
    Ceftazidima è indicata per il trattamento delle infezioni di seguito riportate negli adulti e nei bambini compresi i neonati (dalla nascita).
    • Polmonite nosocomiale
    • Infezioni broncopolmonari nella fibrosi cistica
    • Meningite batterica
    • Otite media cronica suppurativa
    • Otite esterna maligna
    • Infezioni complicate del tratto urinario
    • Infezioni complicate della cute e dei tessuti molli
    • Infezioni complicate intra-addominali
    • Infezioni delle ossa e delle articolazioni
    • Peritonite associata a dialisi nei pazienti con dialisi peritoneale ambulatoriale continua (Continuous ambulatory peritoneal dialysis-CAPD).
    Trattamento di pazienti con batteriemia che si verifica o si sospetta essere associata, con una delle infezioni elencate di sopra.
    Ceftazidima può essere utilizzata nella gestione dei pazienti neutropenici con febbre che si sospetta essere causata da un'infezione batterica.
    Ceftazidima può essere utilizzata nella profilassi peri-operatoria di infezioni del tratto urinario di pazienti sottoposti a resezione trans-uretrale della prostata (trans-urethral resection of the prostate-TURP).
    La scelta di ceftazidima deve tenere in considerazione il suo spettro antibatterico che è ristretto soprattutto ai batteri aerobi Gram negativi (vedere paragrafi 4.4 e 5.1).
    Ceftazidima deve essere somministrata assieme ad altri agenti antibatterici ogni volta che i batteri considerati potenzialmente responsabili di infezioni non rientrino nel suo spettro di attività.
    Occorre prendere in considerazione le linee guida ufficiali sull'uso appropriato degli agenti antibatterici.

    Posologia

    Come usare Ceftazidima Fresenius: Posologia
    Posologia
    Tabella 1: adulti e bambini ≥ 40 kg
    Somministrazione intermittente
    Infezione
    Dose da somministrare
    Infezioni bronco-polmonari nella fibrosi cistica
    da 100 a 150 mg/kg/die ogni 8 ore, fino ad un massimo di 9 g al giorno1
    Neutropenia febbrile
     
    2 g ogni 8 ore
    Polmonite nosocomiale
    Meningite batterica
    Batteriemia*
    Infezioni delle ossa e delle articolazioni
     
    1-2 g ogni 8 ore
    Infezioni complicate della pelle e dei tessuti molli
    Infezioni complicate intra-addominali
    Peritonite associata a dialisi nei pazienti in CAPD
    Infezioni complicate del tratto urinario
    1-2 g ogni 8 ore o 12 ore
    Profilassi peri-operatoria per la resezione trans- uretrale della prostata (TURP)
    1 g all'induzione dell'anestesia e una seconda dose alla rimozione del catetere
    Otite media cronica suppurativa
    da 1 g a 2 g ogni 8 ore
    Otite esterna maligna
    Infusione continua
    Infezione
    Dose da somministrare
    Neutropenia febbrile
     
    Dose da carico di 2 g seguita da un'infusione continua
    da 4 a 6 g ogni 24 ore1
    Polmonite nosocomiale
    Infezioni bronco-polmonari nella fibrosi cistica
    Meningite batterica
    Batteriemia*
    Infezioni delle ossa e delle articolazioni
    Infezioni complicate della pelle e dei tessuti molli
    Infezioni complicate intra-addominali
    Peritonite associata a dialisi nei pazienti in CAPD
    1 Negli adulti con funzionalità renale normale sono stati usati 9 g/die senza effetti indesiderati.
    * Se associata o si sospetta essere associata con una delle infezioni elencate nel paragrafo 4.1.
    Tabella 2: bambini < 40 kg
    Neonati e bambini > di 2 mesi e bambini < di 40 kg
    Infezione
    Dose usuale
    Somministrazione intermittente
     
    Infezioni complicate del tratto urinario
     
    100-150 mg/kg/die in tre dosi divise, fino ad un massimo di 6 g/die
    Otite media cronica
    suppurativa
    Otite esterna maligna
    Bambini neutropenici
     
    150 mg/kg/die in tre dosi divise, fino ad un massimo di 6 g/die
    Infezioni bronco-polmonari nella fibrosi cistica
    Meningite batterica
    Batteriemia*
    Infezioni delle ossa e delle articolazioni
     
    100-150 mg/kg/die in tre dosi divise, fino ad un massimo di 6 g/die
    Infezioni complicate della pelle e dei tessuti molli
    Infezioni complicate intra- addominali
    Peritonite associata a dialisi nei pazienti in CAPD
    Infusione continua
     
    Neutropenia febbrile
     
    Dose da carico di 60-100 mg/kg seguita da un'infusione continua di 100-200 mg/kg/die, fino ad un massimo di 6 g/die
    Polmonite nosocomiale
    Infezioni bronco-polmonari nella fibrosi cistica
    Meningite batterica
    Batteriemia*
    Infezioni delle ossa e delle
    articolazioni
    Infezioni complicate della pelle e dei tessuti molli
    Infezioni complicate intra- addominali
    Peritonite associata a dialisi nei pazienti in CAPD
    Neonati e bambini ≤ ai 2 mesi
    Infezione
    Dose usuale
    Somministrazione intermittente
     
     
     
    Maggior parte delle infezioni
    25-60 mg/kg/die in due dosi divise
    1
    1 Nei neonati e nei bambini di età ≤ ai 2 mesi, l'emivita sierica di Ceftazidima può essere da tre a quattro volte quella degli adulti.
    * Se associata o si sospetta essere associata con una delle infezioni elencate nel paragrafo 4.1.
    Popolazione pediatrica
    La sicurezza e l'efficacia di Ceftazidima somministrata come infusione continua nei neonati e nei bambini di età ≤ ai 2 mesi non sono state stabilite.
    Anziani
    In considerazione della ridotta clearance della ceftazidima correlata all'età nei pazienti anziani, la dose giornaliera non deve normalmente superare i 3 g nei pazienti di oltre 80 anni di età.
    Compromissione epatica
    I dati disponibili non indicano la necessità di un aggiustamento della dose per i pazienti con compromissione della funzionalità epatica da lieve a moderata. Non ci sono dati negli studi in pazienti con grave compromissione epatica (vedere anche paragrafo 5.2).
    Si consiglia un attento monitoraggio clinico per la sicurezza e l'efficacia.
    Compromissione renale
    Ceftazidima è escreta immodificata dal rene. Pertanto, nei pazienti con funzionalità renale compromessa il dosaggio deve essere ridotto (vedere anche paragrafo 4.4).
    Deve essere somministrata una dose iniziale da carico di 1 g. Dosi di mantenimento devono essere basate sulla clearance della creatinina:
    Tabella 3: Dosi di mantenimento raccomandate di Ceftazidima nella compromissione renale – infusione intermittente
    Adulti e bambini ≥ 40 kg
    Clearance della creatinina (ml/min)
    Creatinina sierica μmol/l
    (mg/dl) circa
    Dose unitaria di Ceftazidima raccomandata (g)
    Frequenza del dosaggio (oraria)
    50-31
    150-200
    (1,7-2,3)
    1
    12
    30-16
    200-350
    (2,3-4,0)
    1
    24
    15-6
    350-500
    (4,0-5,6)
    0,5
    24
    < 5
    > 500
    (> 5,6)
    0,5
    48
    Nei pazienti con infezioni gravi la dose unitaria deve essere aumentata del 50% o deve essere aumentata la frequenza del dosaggio.
    Nei bambini la stima della clearance della creatinina deve essere calcolata in funzione della superficie corporea o della massa corporea magra.
    Bambini < 40 kg
    Clearance della creatinina (ml/min)**
    Creatinina sierica μmol/l
    (mg/dl)* circa
    Dosi individuali raccomandate mg/kg di peso corporeo
    Frequenza del dosaggio (oraria)
    50-31
    150-200
    (1,7-2,3)
    25
    12
    30-16
    200-350
    (2,3-4,0)
    25
    24
    15-6
    350-500
    (4,0-5,6)
    12,5
    24
    < 5
    > 500
    (> 5,6)
    12,5
    48
    * I valori di creatinina sierica si basano sulle linee guida che possono non indicare esattamente lo stesso grado di riduzione per tutti i pazienti con funzionalità renale ridotta.
    **Stimata sulla base della superficie corporea, o misurata.

    Si consiglia un attento monitoraggio clinico per la sicurezza e l'efficacia

    Tabella 4: Dosi di mantenimento raccomandate di Ceftazidima nella compromissione renale – infusione continua
    Adulti e bambini ≥ 40 kg
    Clearance della creatinina (ml/min)
    Creatinina sierica μmol/l
    (mg/dl) circa
    Frequenza del dosaggio (oraria)
    50-31
    150-200
    (1,7-2,3)
    Dose da carico di 2 g seguita da 1 g a 3 g/24 ore
    30-16
    200-350
    (2,3-4,0)
    Dose da carico di 2 g seguita da 1 g/24 ore
    ≤15
    >350
    (>4,0)
    Non valutata
    Si consiglia cautela nella scelta della dose. Si consiglia un attento monitoraggio clinico per la sicurezza e l'efficacia.
    Bambini < 40 kg
    La sicurezza e l'efficacia di Ceftazidima somministrata come infusione continua nei bambini di peso < ai 40 kg con compromissione renale non sono state stabilite. Si consiglia un attento monitoraggio clinico per la sicurezza e l'efficacia.
    Se viene impiegata l'infusione continua nei bambini con insufficienza renale la clearance della creatinina deve essere calcolata in funzione della superficie corporea o della massa corporea magra.
    Emodialisi
    I valori di emivita sierica durante l'emodialisi variano da 3 a 5 ore.
    Dopo ogni periodo di emodialisi, la dose di mantenimento di ceftazidima raccomandata nella tabella qui di seguito deve essere ripetuta.
    Dialisi peritoneale
    Ceftazidima può essere usata nella dialisi peritoneale e nella dialisi peritoneale ambulatoriale continua (CAPD).
    Oltre all'utilizzo per via endovenosa, la ceftazidima può essere aggiunta al liquido di dialisi (di solito da 125 a 250 mg per 2 litri di soluzione di dialisi).
    Per i pazienti con insufficienza renale in emodialisi continua artero-venosa o emofiltrazione ad alto flusso in unità di terapia intensiva: 1 g al giorno sia come dose singola o in dosi suddivise. Per l'emofiltrazione a basso flusso seguire il dosaggio raccomandato nella compromissione renale.
    Per i pazienti in emofiltrazione veno-venosa ed emodialisi veno-venosa, seguire il dosaggio raccomandato nelle tabelle qui di seguito.
    Tabella 5: Linee guida sul dosaggio in emofiltrazione continua veno-venosa
    Funzionalità renale residua (clearance della creatinina
    ml/min)
    1 Dose di mantenimento (mg) per un tasso di ultrafiltrazione (ml/min) di:
    5
    16,7
    33,3
    50
    0
    250
    250
    500
    500
    5
    250
    250
    500
    500
    10
    250
    500
    500
    750
    15
    250
    500
    500
    750
    20
    500
    500
    500
    750
    1 Dose di mantenimento da somministrare ogni 12 ore.
    Tabella 6: Linee guida sul dosaggio in emodialisi continua veno-venosa
    Funzionalità renale residua (clearance della creatinina ml/min)
    1 Dose di mantenimento (mg) per un tasso di flusso dializzato di:
    1,0 litro/ora
    2,0 litri/ora
    Tasso di ultrafiltrazione (litri/ora)
    Tasso di ultrafiltrazione (litri/ora)
    0,5
    1,0
    2,0
    0,5
    1,0
    2,0
    0
    500
    500
    500
    500
    500
    750
    5
    500
    500
    750
    500
    500
    750
    10
    500
    500
    750
    500
    750
    1000
    15
    500
    750
    750
    750
    750
    1000
    20
    750
    750
    1000
    750
    750
    1000
    1 Dose di mantenimento da somministrare ogni 12 ore.
    Modo di somministrazione:
    Ceftazidima deve essere somministrata per iniezione endovenosa o per infusione o per iniezione intramuscolare profonda. I siti di iniezione intramuscolare consigliati sono il quadrante superiore esterno del gluteus maximus o parte laterale della coscia. Soluzioni di Ceftazidima possono essere somministrate direttamente in vena o introdotte attraverso un set infusionale se il paziente sta ricevendo liquidi per via parenterale.
    La via di somministrazione standard raccomandata è quella per iniezione endovenosa intermittente o infusione endovenosa continua. La somministrazione intramuscolare deve essere considerata solo quando la via endovenosa non è possibile o è meno appropriata per il paziente.
    La dose dipende dalla gravità, dalla sensibilità, dal sito e dal tipo di infezione, dall'età e dalla funzionalità renale del paziente.
    Per le istruzioni sulla ricostituzione del medicinale prima della somministrazione, vedere paragrafo 6.6.

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Ceftazidima Fresenius
    Ipersensibilità a Ceftazidima, a qualsiasi altra cefalosporina o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
    Anamnesi di grave ipersensibilità (ad esempio reazione anafilattica) a qualsiasi altro tipo di agente antibatterico beta- lattamico (penicilline, monobattamici e carbapenemici).

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Ceftazidima Fresenius
    Reazioni di ipersensibilità
    Come con tutti gli agenti antibatterici beta-lattamici, sono state riportate reazioni di ipersensibilità gravi e talvolta fatali. In caso di gravi reazioni di ipersensibilità il trattamento con Ceftazidima deve essere sospeso immediatamente e devono essere instaurate misure di emergenza adeguate.
    Prima di iniziare il trattamento, deve essere accertato che il paziente non abbia un'anamnesi di gravi reazioni di ipersensibilità alla ceftazidima o ad altre cefalosporine o a qualsiasi altro tipo di agente beta-lattamico. Si deve porre particolare cautela se la ceftazidima viene somministrata a pazienti con un'anamnesi di ipersensibilità non grave ad altri agenti beta-lattamici.
    Spettro di attività antibatterica
    Ceftazidima ha uno spettro limitato di attività antibatterica. Non è idonea per l'uso come singolo agente antibatterico per il trattamento di alcuni tipi di infezioni a meno che l'agente patogeno non sia già documentato e noto essere sensibile o se esista un alto sospetto che l'agente patogeno più probabile possa essere sensibile al trattamento con ceftazidima. Ciò si applica in particolare quando si considera il trattamento di pazienti con batteriemia e quando si tratta la meningite batterica, le infezioni della cute e dei tessuti molli e le infezioni dell'osso e delle articolazioni. Inoltre, la ceftazidima è sensibile all'idrolisi di diverse beta lattamasi ad ampio spettro (extended-spectrum beta-lactamases- ESBLs). Pertanto, si devono prendere in considerazione le informazioni sulla prevalenza di organismi che producono ESBL quando si sceglie il trattamento con ceftazidima.
    Colite pseudomembranosa
    Colite associata ad agenti antibatterici e colite pseudo-membranosa sono state riportate con quasi tutti gli agenti antibatterici, compresa la ceftazidima e può variare in gravità da lieve a pericolosa per la vita. Pertanto, è importante prendere in considerazione tale diagnosi in pazienti che presentano diarrea durante o successivamente alla somministrazione di ceftazidima (vedere paragrafo 4.8). La sospensione della terapia con ceftazidima e la somministrazione di un trattamento specifico per il Clostridium difficile devono essere prese in considerazione. Non devono essere somministrati medicinali che inibiscono la peristalsi.
    L'uso prolungato può comportare una sovracrescita di microrganismi non sensibili (ad esempio Enterococchi, funghi) che può richiedere l'interruzione del trattamento o altre misure adeguate. È essenziale un ripetuto controllo delle condizioni del paziente.
    Funzionalità renale/compromissione
    Il trattamento concomitante con alte dosi di cefalosporine e medicinali nefrotossici quali aminoglicosidi o diuretici potenti (ad esempio furosemide) possono avere un effetto negativo sulla funzionalità renale.
    Ceftazidima è eliminata per via renale, pertanto la dose deve essere ridotta in base al grado di compromissione renale. I pazienti con insufficienza renale devono essere controllati attentamente per l'efficacia e per la sicurezza. Occasionalmente sono state riportate sequele neurologiche quando la dose non è stata ridotta nei pazienti con compromissione renale (vedere paragrafi 4.2 e 4.8).
    Interferenza con i test di laboratorio
    Ceftazidima non interferisce con i test enzimatici per la determinazione della glicosuria, ma si può verificare una leggera interferenza (falso-positivo) con i metodi basati sulla riduzione del rame (Benedict, Fehling, Clinitest).
    Ceftazidima non interferisce con il test del picrato alcalino per la determinazione della creatinina.
    Lo sviluppo di un test positivo di Coombs associato con l'uso di ceftazidima in circa il 5% dei pazienti può interferire con i test di compatibilità del sangue.
    Informazioni importanti su un eccipiente di Ceftazidima Fresenius:
    Ceftazidima Fresenius 1000 mg
    Questo medicinale contiene 52 mg di sodio per flaconcino, equivalente a 2,6% dell'assunzione massima giornaliera raccomandata dall'OMS che corrisponde a 2 g di sodio per un adulto.
    Ceftazidima Fresenius 2000 mg
    Questo medicinale contiene 104 mg di sodio per flacone, equivalente a 5,2% dell'assunzione massima giornaliera raccomandata dall'OMS che corrisponde a 2 g di sodio per un adulto.

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Ceftazidima Fresenius
    Sono stati effettuati solo studi di interazione con probenecid e furosemide.
    L'uso concomitante di alte dosi con medicinali nefrotossici può avere effetti negativi sulla funzionalità renale (vedere paragrafo 4.4).
    Il cloramfenicolo è un antagonista in vitro della ceftazidima e di altre cefalosporine. La rilevanza clinica di tale osservazione non è conosciuta, ma, qualora venga proposta la somministrazione concomitante di ceftazidima e cloramfenicolo, bisogna considerare la possibilità che si manifesti antagonismo tra i due antibiotici.


    Interazioni riportate su letteratura scientifica internazionale
    Prima di prendere "Ceftazidima Fresenius" insieme ad altri farmaci come “Vaxchora”, etc.., chiedi al tuo al tuo medico o farmacista di fiducia di verificare che sia sicuro e non dannoso per la tua salute ...

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Gravidanza
    Vi è una quantità limitata di dati sull'uso di Ceftazidima in donne in stato di gravidanza.
    Studi su animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti sulla gravidanza, lo sviluppo embrio/fetale, il parto o lo sviluppo post natale (vedere paragrafo 5.3).
    Ceftazidima deve essere prescritta a donne in stato di gravidanza solo se il beneficio supera il rischio.
    Allattamento
    Ceftazidima è escreta nel latte materno in piccole quantità ma alle dosi terapeutiche della ceftazidima non sono previsti effetti sui bambini allattati al seno. La ceftazidima può essere usata durante l'allattamento.
    Fertilità
    Nessun dato disponibile.

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    Non sono stati effettuati studi sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari. Tuttavia, possono verificarsi effetti indesiderati (ad esempio capogiri) che possono compromettere la capacità di guidare veicoli o di usare macchinari (vedere paragrafo 4.8).

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Ceftazidima Fresenius
    Le reazioni avverse più comuni sono eosinofilia, trombocitosi, flebite o tromboflebite con la somministrazione endovenosa, diarrea, aumenti transitori degli enzimi epatici, eruzione cutanea maculopapulare o urticarioide, dolore e/o infiammazione a seguito di iniezione intramuscolare e positività al test di Coombs.
    Per determinare la frequenza di effetti indesiderati comuni e non comuni sono stati utilizzati i dati provenienti da studi clinici sponsorizzati e non sponsorizzati. Le frequenze assegnate a tutti gli altri effetti indesiderati sono state determinate soprattutto sulla base dei dati di farmacovigilanza successivi all'immissione in commercio e si riferiscono alla frequenza di segnalazione piuttosto che alla frequenza reale. All'interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravità. La seguente convenzione è stata usata per la classificazione della frequenza:
    Molto comune (≥ 1/10)
    Comune (≥1/100 a <1/10)
    Non comune (≥1/1 000 a <1/100)
    Raro (≥1/10 000 a <1/1 000)
    Molto raro (<1/10 000)
    Non nota (non può essere definita sulla base dei dati disponibili)
    Classificazione per sistemi ed organi
    Comune
    Non comune
    Molto raro
    Non nota
    Infezioni ed infestazioni
     
    Candidosi (inclusa vaginite e candidasi del cavo orale)
     
     
    Patologie del sistema emolinfopoietico
    Eosinofilia
    Trombocitosi
    Neutropenia Leucopenia Trombo
    citopenia
     
    Agranulocitosi
    Anemia emolitica Linfocitosi
    Disturbi del sistema immunitario
     
     
     
    Anafilassi (inclusi bronco
    spasmo e/o ipotensione) (vedere paragrafo 4.4)
    Patologie del sistema nervoso
     
    Cefalea Capogiri
     
    Sequele
    1
    neurologiche
    Parestesia
    Patologie vascolari
    Flebite o tromboflebite conseguenti a somministrazione
    endovenosa
     
     
     
    Patologie gastrointestinali
    Diarrea
    Diarrea associata ad agenti antibatterici e colite2 (vedere paragrafo 4.4) Dolore addominale Nausea
    Vomito
     
    Sapore sgradevole
    Patologie epatobiliari
    Innalzamenti
    transitori di uno o più degli enzimi epatici3
     
     
    Ittero
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
    Eruzione cutanea
    urticarioide
    o maculopapulare
    Prurito
     
    Necrolisi epidermica tossica Sindrome di Stevens-Johnson Eritema multiforme Angioedema DRESS5
    (Reazione da farmaco con eosinofilia e
    sintomi sistemici)
    Patologie renali e urinarie
     
    Incrementi transitori nel sangue di urea, azoto e/o creatinina sierica
    Nefrite interstiziale Insufficienza renale acuta
     
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
    Dolore e/o
    infiammazione dopo somministrazione intramuscolare
    Febbre
     
     
    Esami diagnostici
    Positività al
    test di Coombs4
     
     
     
    1 Sono state riportate segnalazioni di sequele neurologiche compresi tremori, mioclonie, convulsioni, encefalopatia e coma in pazienti con insufficienza renale nei quali il dosaggio di Ceftazidima non era stato opportunamente ridotto.
    2 La diarrea e la colite possono essere associate alla presenza del Clostridium difficile e presentarsi sotto forma dicolite pseudomembranosa.
    3 ALT (SGPT), AST (SOGT), LHD, GGT, fosfatasi alcalina.
    4 Una positività al test di Coombs si sviluppa nel 5% circa dei pazienti e può interferire con i test di compatibilità del sangue.
    5 Ci sono state rare segnalazioni in cui la sindrome DRESS è stata associata all'uso di ceftazidima
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Ceftazidima Fresenius
    Il sovradosaggio può portare a sequele neurologiche tra le quali encefalopatia, convulsioni e coma.
    Sintomi di sovradosaggio possono verificarsi qualora la dose non venga ridotta in maniera appropriata nei pazienti con compromissione renale (vedere paragrafi 4.2 e 4.4).
    I livelli sierici di Ceftazidima possono essere ridotti dalla emodialisi o dalla dialisi peritoneale.

    Scadenza

    3 anni
    Soluzione ricostituita: la stabilità chimica e fisica durante l'uso è stata dimostrata fino a 6 ore a 25°C e 12 ore a 5°C dopo la ricostituzione del prodotto con acqua per preparazioni iniettabili, soluzione di lidocaina all'1%, soluzione di sodio cloruro allo 0,9%, ringer lattato e soluzione di glucosio al 10%. Dal punto di vista microbiologico il prodotto deve essere utilizzato immediatamente

    Conservazione

    Conservare il flaconcino/flacone nell'imballaggio esterno per proteggerlo dalla luce. Non conservare a temperatura superiore ai 25ºC.
    Per le condizioni di conservazione dopo la ricostituzione del medicinale, vedere paragrafo 6.3.

    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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