Ipertensione oculare; glaucoma primario ad angolo aperto.
Nel caso di pazienti mai trattati farmacologicamente, si consiglia di intraprendere la terapia somministrando Carteol 1% due volte al dì. Nel caso in cui la risposta terapeutica fosse insufficiente, è consigliabile ricorrere al collirio con concentrazione superiore.
Se necessario, potrà essere associata una terapia a base di agenti parasimpaticomimetici, adrenalina o inibitori dell'anidrasi carbonica.
Nel caso di pazienti già in trattamento con altri beta-bloccanti topici, si consiglia di somministrare il Carteol con concentrazione equivalente al trattamento in atto. Se si trattasse invece di altri farmaci antiglaucomatosi, sarà opportuno somministrare il Carteol contemporaneamente al vecchio trattamento che verrà sospeso dopo un giorno.
Prima dell'uso assicurarsi che il contenitore monodose sia intatto.
Carteol monodose va usato solo immediatamente dopo l'apertura. L'eventuale residuo non deve essere riutilizzato.
Evitare che l'estremità del contenitore venga a contatto con l'occhio o con qualsiasi altra superficie.
Ipersensibilità individuale accertata al farmaco. Pazienti a rischio di asma bronchiale o broncospasmo; pazienti affetti da insufficienza cardiaca.
Per assenza di dati clinici, se ne sconsiglia l'uso in pediatria.
La somministrazione di Carteol richiede particolare attenzione nei pazienti per i quali è controindicato l'uso sistemico dei beta-bloccanti e cioè soggetti affetti da blocco atrioventricolare, bradicardia, shock cardiogeno, insufficienza ventricolare destra dovuta ad ipertensione polmonare o insufficienza cardiaca congestizia. Somministrare con cautela a pazienti in trattamento con farmaci beta-bloccanti per via sistemica, a diabetici in trattamento con insulina e a ipoglicemici per l'eventualità che il trattamento possa mascherare i sintomi di ipoglicemia. Altrettanta scrupolosità va prestata nel caso di pazienti affetti da ipertiroidismo.
In pazienti affetti da glaucoma ad angolo chiuso il beta-bloccante va utilizzato in associazione a miotici.
Cautela dovrebbe essere osservata nella somministrazione a pazienti anziani.
Esiste la possibilità che si verifichi ipotensione e/o marcata bradicardia quando il Carteol viene somministrato insieme ad un calcio antagonista, a farmaci depletanti le catecolamine ed agenti beta-bloccanti per via sistemica.
Studi eseguiti su animali da laboratorio non hanno evidenziato effetti nocivi sul feto o sull'embrione, tuttavia in gravidanza, in assenza di dati clinici, il prodotto va somministrato nei casi di effettiva necessità e sotto il diretto controllo del medico.
Non esistono controindicazioni
Pazienti particolarmente sensibili possono lamentare dolore oculare, bruciore, pizzicore, secchezza oculare, disturbi visivi, sensazione di corpo estraneo, secrezione, congestione congiuntivale, blefarite, fotofobia, danni a livello corneale come cheratiti, opacità corneali.
Un trattamento a lungo termine con Carteol raramente può determinare, in pazienti afachici, l'insorgenza di edema maculare.
Per quanto concerne gli effetti a livello di apparato cardiovascolare, occasionalmente può verificarsi bradicardia. A livello respiratorio, invece, può manifestarsi dispnea. Sono stati inoltre segnalati, cefalea, affaticamento, nausea, “rashes“ cutanei, riduzione della libido.
Non sono stati mai segnalati casi di sovradosaggio.
Collirio multidose:
A confezionamento integro:36 mesi.
Dopo la prima apertura:28 giorni
Collirio monodose:
A confezionamento integro: 24 mesi.
Carteol monodose va usato solo immediatamente dopo l'apertura. L'eventuale residuo non deve essere riutilizzato.
Collirio multidose:
Non richiede particolari precauzioni per la conservazione.
Collirio monodose:
Conservare a temperatura inferiore a 25 °C.
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