Cos'è Carbaglu?
Confezioni
Carbaglu 200 mg 5 compresse dispersibili in contenitore
Carbaglu 200 mg 60 compresse dispersibili in contenitore
Informazioni commerciali sulla prescrizione
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Indicazioni
Perché si usa Carbaglu? A cosa serve?
Carbaglu è indicato nel trattamento di:
- iperammonemia dovuta alla deficienza primaria di N-acetilglutammato sintasi;
- iperammonemia dovuta ad acidemia isovalerica;
- iperammonemia dovuta ad acidemia metilmalonica;
- iperammonemia dovuta ad acidemia propionica.
Posologia
Come usare Carbaglu: Posologia
Il trattamento con Carbaglu deve iniziare sotto la supervisione di un medico esperto nel trattamento dei disturbi metabolici.
Posologia
- Per la deficienza di N-acetilglutammato sintasi:
Sulla base dell'esperienza clinica, il trattamento può iniziare già a partire dal primo giorno di vita.
La dose giornaliera iniziale deve essere di 100 mg/kg, se necessario fino a 250 mg/kg.
Dovrà poi essere adattata individualmente per mantenere i normali livelli di ammoniaca nel plasma (vedere paragrafo 4.4).
A lungo termine può non essere necessario aumentare la dose in base al peso corporeo, fin quando non sia stato raggiunto un adeguato controllo metabolico; la posologia giornaliera è compresa tra 10 mg/kg e 100 mg/kg.
Test di reazione all'Acido Carglumico
Si consiglia di verificare le risposte individuali all'acido carglumico prima di iniziare un trattamento a lungo termine. Ad esempio:
- Nel bambino comatoso, iniziare con una dose di 100 - 250 mg/kg/die e misurare la concentrazione di ammoniaca nel plasma almeno prima di ogni somministrazione. Questa dovrebbe normalizzarsi alcune ore dopo l'inizio del trattamento con Carbaglu.
- Ad un paziente con iperammonemia moderata, somministrare una dose di prova 100 - 200 mg/kg/die per 3 giorni con una somministrazione costante di proteine; eseguire ripetute determinazioni della concentrazione di ammoniaca nel plasma (prima e 1 ora dopo i pasti); adattare la dose per mantenere normali livelli di ammoniaca nel plasma.
- Per l'acidemia isovalerica, metilmalonica, propionica:
Il trattamento deve essere iniziato in presenza di iperammonemia in pazienti affetti da acidemia organica. La dose iniziale giornaliera deve essere di 100 mg/kg, sino a un massimo di 250 mg/kg, se necessario.
In seguito, la dose deve essere adattata individualmente per mantenere i normali livelli di ammoniaca nel plasma (vedere paragrafo 4.4).
Compromissione renale:
Si consiglia cautela nella somministrazione di Carbaglu a pazienti con funzionalità renale compromessa.
È necessario un aggiustamento del dosaggio in base alla GFR.
- Pazienti con compromissione renale moderata (GFR 30-59 ml/min)
- La dose iniziale raccomandata è compresa tra 50 mg/kg/die e 125 mg/kg/die per i pazienti che presentano iperammoniemia dovuta a deficit di NAGS o acidemia organica.
- Nell'uso a lungo termine la dose giornaliera sarà compresa tra 5 mg/kg/die e 50 mg/kg/die e dovrà essere aggiustata individualmente per mantenere normali livelli plasmatici di ammoniaca.
- Pazienti con compromissione renale grave (GFR ≤29 ml/min)
- La dose iniziale raccomandata è compresa tra 15 mg/kg/die e 40 mg/kg/die per i pazienti che presentano iperammoniemia dovuta a carenza di NAGS o acidemia organica,
- Nell'uso a lungo termine, la dose giornaliera sarà compresa tra 2 mg/kg/die e 20 mg/kg/die e dovrà essere aggiustata individualmente per mantenere normali livelli plasmatici di ammoniaca.
Popolazione pediatrica
La sicurezza e l'efficacia di Carbaglu per il trattamento di pazienti pediatrici (dalla nascita ai 17 anni di età) con iperammoniemia acuta o cronica dovuta a deficit di NAGS e iperammoniemia acuta dovuta a IVA, PA o MMA sono state stabilite e, sulla base di questi dati, non sono ritenuti necessari aggiustamenti della posologia nei neonati.
Modo di somministrazione
Questo farmaco è SOLO per uso orale (per ingestione o con una siringa tramite sonda nasogastrica, se necessario).
Sulla base dei dati farmacocinetici e dell'esperienza clinica, si consiglia di dividere la dose giornaliera totale da due a quattro dosi da somministrare prima dei pasti o prima di assumere cibo. Spezzando le compresse a metà è possibile adattare la posologia in base alle specifiche necessità. All'occorrenza, può essere utile frazionare le compresse in quarti al fine di correggere la posologia prescritta dal medico.
Le compresse devono essere disperse in almeno 5-10 ml d'acqua e ingerite immediatamente o somministrate mediante iniezione rapida con siringa tramite sonda nasogastrica.
La sospensione ha un gusto leggermente acido.
Controindicazioni
Quando non dev'essere usato Carbaglu
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
L'allattamento durante l'assunzione di Acido Carglumico è controindicato (vedere paragrafi 4.6 e 5.3).
Avvertenze speciali e precauzioni di impiego
Cosa serve sapere prima di prendere Carbaglu
Monitoraggio terapeutico
I livelli di ammoniaca e di amminoacidi nel plasma devono restare entro i limiti normali.
Vista la scarsa disponibilità di dati sulla sicurezza dell'Acido Carglumico, si raccomanda il controllo sistematico della funzionalità di fegato, reni e cuore, nonché dei parametri ematologici.
Gestione nutrizionale
In caso di scarsa tolleranza alle proteine, si consiglia la riduzione dell'apporto proteico e la somministrazione di arginina.
Uso in pazienti con compromissione renale
La dose di Carbaglu deve essere ridotta nei pazienti con compromissione renale (vedere paragrafo 4.2).
Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione
Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Carbaglu
Non sono stati effettuati studi d'interazione specifici.
Fertilità, gravidanza e allattamento
Gravidanza
Per l'Acido Carglumico non sono disponibili dati clinici relativi a gravidanze esposte.
Gli studi su animali hanno evidenziato tossicità minima per lo sviluppo (vedere paragrafo 5.3). È necessario essere prudenti nel prescrivere il medicinale a donne in stato di gravidanza.
Allattamento
Sebbene non sia noto se l'acido carglumico venga secreto nel latte materno, ne è stata dimostrata la presenza nel latte delle femmine di ratto in allattamento (vedere paragrafo 5.3). Pertanto, l'allattamento è controindicato durante l'assunzione di acido carglumico (vedere paragrafo 4.3).
Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
Non sono stati effettuati studi sulla capacità di guidare veicoli e di usare macchinari.
Effetti indesiderati
Quali sono gli effetti collaterali di Carbaglu
Le reazioni avverse segnalate sono elencate di seguito, secondo la classificazione per sistemi ed organi e per frequenza.
Le frequenze sono definite come: molto comune (≥1/10), comune (≥1/100, <1/10), non comune (≥1/1.000, <1/100), rara (≥1/10.000, <1/1.000), molto rara (<1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
All'interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravità.
- Effetti indesiderati nella deficienza di N-acetilglutammato sintasi
Esami diagnostici
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Non comune: aumento delle transaminasi
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Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
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Comune: aumento della sudorazione
Non nota: eruzione cutanea
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- Effetti indesiderati nell'acidemia organica
Patologie cardiache
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Non cumune: bradicardia
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Patologie gastrointestinali
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Non comuni: diarrea, vomito
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Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
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Non comune: piressia
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Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
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Non nota: eruzione cutanea
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Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo
https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
Sovradosaggio
Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Carbaglu
In un paziente trattato con Acido Carglumico, in cui la dose è stata aumentata a 750 mg/kg/die, sono stati riscontrati sintomi di intossicazione caratterizzati come reazione simpatomimetica: tachicardia, sudorazione intensa, secrezione bronchiale accresciuta, aumento della temperatura corporea ed irrequietezza. Questi sintomi scomparivano una volta ridotta la dose.
Scadenza
36 mesi
Dopo la prima apertura del contenitore per compresse: 3 mesi
Conservazione
Conservare in frigorifero (2°C – 8°C)
Dopo la prima apertura del contenitore per compresse:
Non refrigerare.
Non immagazzinare a temperatura superiore a 30°C.
Mantenere il contenitore perfettamente sigillato al fine di proteggere il prodotto dall'umidità.
Farmaci Equivalenti
Foglietto Illustrativo
Fonti Ufficiali