Clearance della creatinina (CrCL) (mL/min)
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Dose di bleomicina (%)
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50 e superiore
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100
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da 40 a 50
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70
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da 30 a 40
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60
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da 20 a 30
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55
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da 10 a 20
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45
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da 5 a 10
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40
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Vaccini vivi attenuati
I vaccini vivi attenuati sono controindicati durante il trattamento con bleomicina.
I vaccini vivi attenuati devono essere somministrati almeno 4 settimane prima della terapia immunosoppressiva e la vaccinazione dopo la bleomicina non deve avvenire prima di almeno 6 mesi dopo l'interruzione della terapia immunosoppressiva.
Interazioni farmaco-farmaco
L'associazione di bleomicina con fenitoina e, per estrapolazione, con fosfenitoina non è raccomandata (vedere paragrafo 4.5).
L'associazione di bleomicina con olaparib deve essere usata con cautela (vedere paragrafo 4.5)
Nessuna incompatibilità o interazione con corticosteroidi, antibiotici, ipertensivi, indometacina e prednisolone. La bleomicina diminuisce l'attività del metotressato.
Interazioni comuni agli agenti citotossici
Associazioni controindicate (vedere paragrafo 4.3)
Vaccini vivi attenuati
Rischio di malattia generalizzata fatale indotta da vaccino.
L'associazione di un agente citotossico con un vaccino vivo attenuato (LAV) è controindicata durante e fino ad almeno sei mesi dopo l'interruzione della chemioterapia, ad eccezione dell'idrossicarbamide, che è indicata per i pazienti con anemia falciforme.
Associazioni non raccomandate (vedere paragrafo 4.4)
Fenitoina (e per estrapolazione fosfenitoina)
Rischio di convulsioni a causa di una diminuzione dell'assorbimento gastrointestinale della fenitoina da parte dell'agente citotossico o rischio di aumento della tossicità o perdita di efficacia dell'agente citotossico a causa di un aumento del suo metabolismo epatico da parte della fenitoina o della fosfenitoina.
Associazioni da usare con cautela
Olaparib
Olaparib in combinazione con altri agenti antitumorali come bleomicina può essere associato ad un aumentato rischio di mielosoppressione. (vedere paragrafo 4.4).
L'attività della bleomicina è potenziata dalla vincristina.
La somministrazione di bleomicina con altri agenti antitumorali quali, ma non solo, cisplatino, ciclofosfamide, carmustina gemcitabina e taxani e/o la somministrazione concomitante di ossigeno sono fattori importanti in grado di aumentare l'incidenza e la gravità della tossicità polmonare come la polmonite interstiziale o la fibrosi polmonare (vedere paragrafo 4.4).
Con flucitosina aumento del rischio di tossicità ematologica.
Antagonisti della vitamina K
Aumento del rischio trombotico ed emorragico in condizioni tumorali. Durante l'associazione è necessario un monitoraggio più frequente dell'INR.
Associazioni da considerare
Immunosoppressori (come ma non limitati a ciclosporina, everolimus, tacrolimus, temsirolimus, sirolimus).
Eccessiva immunosoppressione con rischio di sindrome linfoproliferativa.
Associazioni con bleomicina
Associazioni controindicate (vedere paragrafo 4.3)
Brentuximab
Rischio di aumento della tossicità polmonare.
Associazioni da considerare
L'uso concomitante di agenti nefrotossici come il cisplatino (cis-diamminedicloroplatino) modifica l'eliminazione della bleomicina.
Non somministrare in caso di gravidanza accertata o presunta nè durante l'allattamento
Contraccezione nei maschi e nelle femmine
A causa della genotossicità della bleomicina (vedere paragrafo 5.3), le donne in età fertile devono usare misure contraccettive efficaci ed evitare una gravidanza durante il trattamento con BLEOPRIM e per 6 mesi dopo l'interruzione del trattamento. Gli uomini devono usare misure contraccettive efficaci e non procreare mentre ricevono BLEOPRIM e per 3 mesi dopo l'interruzione del trattamento.
Gravidanza
Non sono disponibili dati adeguati sull'uso di bleomicina in donne in gravidanza. Gli studi sugli animali hanno mostrato tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). A causa della potenziale tossicità riproduttiva, BLEOPRIM è controindicato durante la gravidanza (vedere paragrafo 4.3).
Allattamento
Non è noto se la bleomicina sia escreta nel latte materno umano. Non si può escludere un rischio per il lattante. BLEOPRIM è controindicato durante l'allattamento (vedere paragrafo 4.3).
Fertilità
I dati sull'effetto di bleomicina sulla fertilità sono in numero limitato. Nei maschi sono stati segnalati alcuni casi di azoospermia (vedere paragrafo 4.8).
Si raccomanda di consigliare la crioconservazione dello sperma e/o di ricorrere alla consulenza genetica individuale per i pazienti di sesso maschile o femminile che intendono avere un figlio prima di iniziare il trattamento con bleomicina (vedere paragrafo 5.3).
L'impiego di BLEOPRIM può determinare la comparsa di effetti indesiderati, più frequenti quando si impiegano dosi troppo alte o somministrazioni troppo ravvicinate.
I principali effetti indesiderati sono: eruzione cutanea e mucosa; prurito; ipercheratosi; caduta dei peli e delle unghie; stomatite. Altri effetti indesiderati includono febbre, anoressia, nausea e vomito, cefalea ed alopecia. Può manifestarsi anche lieve depressione midollare.
Reazioni locali e tromboflebitiche possono seguire la somministrazione parenterale del farmaco.
Serie reazioni polmonari a tipo polmonite e/o fibrosi, con esito anche letale, sono state riportate.
In pazienti affetti da linfoma sono state segnalate reazioni acute con iperpiressia e collasso cardiocircolatorio.
Le frequenze sono definite come segue:
Molto comune (≥ 1/10), comune (≥ 1/100, <1/10), non comune (≥ 1/1.000, <1/100), raro (≥ 1/10.000, <1/1.000), molto raro (<1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Patologie del sistema emolinfopoietico
Non nota: microangiopatia trombotica potenzialmente fatale, inclusa la sindrome emolitica uremica (vedere paragrafo Avvertenze speciali e precauzioni di impiego), tossicità del midollo osseo.
Leucopenia
Trombocitopenia
Mielosoppressione
Anemia
Neutropenia
Pancitopenia
Disturbi del sistema immunitario
Comune: reazioni di ipersensibilità
Non nota: anafilassi/shock anafilattico potenzialmente fatali, reazioni anafilattoidi, e reazioni idiosincratiche al farmaco. (Vedere paragrafo 4.4)
Patologie vascolari
Non nota: casi di tromboembolie arteriose (come infarto del miocardio e stroke ischemico) e casi di tromboembolie venose (come trombosi venosa profonda, embolia polmonare), qualche volta fatale, in pazienti che, di solito, ricevono BLEOPRIM con altri agenti antineoplastici (vedere paragrafo 4.4). Fenomeno di Raynaud che può evolvere in necrosi.
Ipotensione.
Tromboflebite.
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
Molto comune: tossicità polmonare
Comune: malattia polmonare interstiziale, che può progredire in fibrosi polmonare potenzialmente fatale.
La tossicità polmonare è meno marcata quando BLEOPRIM è somministrato in infusione endovenosa continua.
Patologie gastrointestinali
Comune: nausea, vomito, mucositi.
Non nota: diarrea, ileo paralitico, ulcere gastrointestinali (inclusa ulcera duodenale, crasso/rettale, o gastrica) disfagia, dolore addominale/dolore addominale superiore, infiammazioni delle mucose come stomatiti. (Vedere paragrafo 4.4)
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Non nota: lesioni mucocutanee che diminuiscono spontaneamente alla sospensione della terapia, iperpigmentazione cutanea (dermatite flagellata), alopecia reversibile (dal 10 al 15% dei casi), eruzioni cutanee, eruzioni cutanee tossiche, disturbi alle unghie, ipercheratosi.
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
Non nota: alterazioni cutanee simili alla sclerodermia, sclerodermia
Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella
Non nota: amenorrea, azoospermia.
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Non nota: necrosi al sito di iniezione, reazioni ipertermiche attenuate dagli antistaminici
Piressia
Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi)
Sindrome da lisi tumorale
Disturbi del metabolismo e della nutrizione
Riduzione del peso
Anoressia
Patologie del sistema nervoso
Ipoestesia
Iperestesia
Parestesia
Disturbi psichiatrici
Disorientamento
Patologie renali ed urinarie
Nefropatia tossica
Patologie epatobiliari
Epatotossicità
Seppure infrequenti, sono stati riportati casi di epato e/o nefrotossicità. A parte il trattamento sintomatico di volta in volta opportuno, è possibile in molti casi dominare efficacemente questi disturbi secondari somministrando degli anti-istaminici e/o dei corticosteroidi.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse
Non esiste un antidoto noto per bleomicina. Le reazioni acute osservate dopo un sovradosaggio si manifestano come ipotensione, febbre, polso accelerato e sintomi generali di shock. Il trattamento è sintomatico e consiste nel verificare una regolare funzionalità respiratoria e regolari parametri ematologici. In caso di complicanze respiratorie, il paziente deve essere trattato con corticosteroidi e antibiotici ad ampio spettro. In generale, le reazioni polmonari a un sovradosaggio (fibrosi) sono irreversibili, tranne quando diagnosticate precocemente. La bleomicina non può essere eliminata attraverso la dialisi.
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