Cos'è Atropina Solfato Laboratoire Aguettant?
Atropina Solfato Laboratoire Aguettant può essere prescritto con Ricetta
Confezioni
Informazioni commerciali sulla prescrizione
Concessionario:
Ricetta:
Classe:
Principio attivo:
Gruppo terapeutico:
ATC:
Forma farmaceutica: soluzione (uso interno)
Se sei un professionista, potrai trovare le schede tecniche complete e molto altro nell'area riservata di Codifa.it
Indicazioni
Atropina Solfato Laboratoire Aguettant 0,2 mg/ml soluzione iniettabile in siringa pre-riempita è indicata solo negli adulti.
- Come medicazione preanestetica per prevenire le reazioni vagali associate con l'intubazione tracheale e la manipolazione chirurgica,
- Per limitare gli effetti muscarinici della neostigmina, quando somministrata post chirurgicamente per contrastare i miorilassanti non depolarizzanti,
- Trattamento della bradicardia con compromissione emodinamica e/o blocco atrioventricolare dovuto a eccessivo tono vagale in situazione di emergenza,
- Rianimazione cardiopolmonare: per trattare la bradicardia sintomatica e il blocco atrioventricolare,
- Come antidoto in seguito a sovradosaggio o avvelenamento con inibitori dell'acetilcolinesterasi, per esempio anticolinesterasici, organofosforici, carbammati e funghi muscarinici.
Posologia
Atropina Solfato Laboratoire Aguettant 0,2 mg/ml, soluzione iniettabile in siringa preriempita deve essere somministrato sotto supervisione medica.
Posologia.
Medicazione preanestetica:
Somministrazione endovenosa immediatamente prima dell'intervento chirurgico; se necessario, è possibile una somministrazione intramuscolare 30-60 minuti prima dell'intervento chirurgico.
Adulti:
0,3 - 0,6 mg e.v. o i.m. (1,5-3 ml).
In combinazione con neostigmina per limitare i suoi effetti muscarinici:
Adulti:
0,6 - 1,2 mg e.v. (3-6 ml).Trattamento della bradicardia con compromissione emodinamica, blocco atrioventricolare, rianimazione cardiopolmonare:
Adulti:
- Bradicardia sinusale: 0,5 mg e.v. (2,5 ml), ogni 2-5 minuti fino a quando viene ottenutala frequenza cardiaca desiderata.
- Blocco AV: 0,5 mg e.v. (2,5 ml), ogni 3-5 minuti (massimo 3 mg).
Come antidoto agli organofosforici (pesticidi, gas nervini), a inibitori della colinesterasi e in caso di avvelenamento da funghi muscarinici:
Uso endovenoso.
Adulti:
0,5 – 2 mg di atropina solfato (2,5 – 10 ml) a seconda delle caratteristiche e della risposta del paziente, possono essere ripetuti dopo 5 minuti e successivamente in base alle necessità, fino a che i segni e i sintomi non scompaiono (questa dose può essere superata diverse volte).
Aggiustamenti della dose.
In generale, la dose deve essere aggiustata in base alla risposta e alla tolleranza del paziente. La dose totale massima di 3 mg negli adulti viene di solito aumentata fino a quando gli effetti indesiderati diventano intollerabili; una lieve riduzione della dose corrisponde quindi al dosaggio massimo tollerato dal paziente.
Popolazioni speciali.
Si consiglia cautela nei pazienti con compromissione renale o epatica e negli anziani (vedere paragrafo 4.4).
Modo di somministrazione.
L'atropina viene somministrata mediante iniezione endovenosa o iniezione intramuscolare.
Popolazione pediatrica.
La siringa pre-riempita non può essere adattata alla somministrazione nella popolazione pediatrica; la tacca non permette una misurazione adeguata.
Controindicazioni
- Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti
- Glaucoma ad angolo chiuso
- Rischio di ritenzione urinaria a causa di malattia della prostata o dell'uretra
- Acalasia dell'esofago, ileo paralitico e megacolon tossico
Avvertenze speciali e precauzioni di impiego
Usare cautela in caso di:
- Ipertrofia prostatica
- Insufficienza renale o epatica
- Insufficienza cardiaca, aritmie, ipertiroidismo
- Broncopneumopatia cronica ostruttiva, perché la riduzione delle secrezioni bronchiali può portare alla formazione di tappi bronchiali
- Atonia intestinale negli anziani
- Stenosi pilorica
- Febbre o quando la temperatura ambiente è elevata
- Nei negli anziani, che possono essere più suscettibili ai suoi effetti avversi
- Nell'esofagite da reflusso, perché l'atropina può ritardare lo svuotamento gastrico, diminuire la motilità gastrica e rilassare lo sfintere esofageo
Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione
Fertilità, gravidanza e allattamento
Fertilità.
Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
Effetti indesiderati
Frequenza
|
Molto comune
(≥ 1/10)
|
Comune
(≥ 1/100, < 1/10)
|
Non comune
(≥ 1/1.000, < 1/100)
|
Raro
(≥ 1/10.000, < 1/1.000)
|
Molto raro
(< 1/10.000)
|
Non nota
(la frequenza
non può essere
definita sulla base dei dati
disponibili)
|
Classificazione
per sistemi e
organi
|
||||||
Disturbi del
sistema immunitario
|
|
|
|
Reazioni
allergiche
|
Anafilassi
|
|
Patologie del
sistema nervoso
|
|
Eccitazione, mancanza di coordinazione, confusione mentale e/o allucinazioni (specialmente alle dosi più alte), ipertermia
|
Reazioni
psicotiche
|
Convulsioni,
sonnolenza
|
|
Cefalea,
irrequietezza, atassia, insonnia
|
Patologie
dell'occhio
|
Disturbi visivi (midriasi, inibizione dell'accomodazione, visione offuscata, fotofobia)
|
|
|
|
|
|
Patologie cardiache
|
|
Tachicardia (aritmie, esacerbazione transitoria della bradicardia)
|
|
|
Aritmie atriali, fibrillazion e atriale, angina, crisi ipertensiva
|
|
Patologie
vascolari
|
|
Vampate
|
|
|
|
|
Patologie
respiratorie, toraciche e
mediastiniche
|
Ridotta secrezione
bronchiale
|
|
|
|
|
|
Patologie
gastrointestinali |
Secchezza delle fauci (difficoltà a deglutire e a parlare, sete), inibizione parasimpatica del tratto gastrointestinale (stipsi e reflusso), inibizione della secrezione gastrica, perdita del gusto, nausea, vomito, sensazione di gonfiore | |||||
Patologie della
cute e del tessuto
sottocutaneo |
Anidrosi, orticaria,
eruzione cutanea |
|||||
Patologie renali e urinarie
|
Inibizione del controllo parasimpatico della vescica urinaria, ritenzione urinaria
|
L'atropina può provocare eccitazione, mancanza di coordinazione, confusione e/o allucinazioni, specialmente negli anziani. Uno studio epidemiologico ha riportato in modo analogo prestazioni cognitive inferiori nei pazienti anziani trattati con antimuscarinici. I pazienti con sindrome di Down possono essere più suscettibili agli effetti antimuscarinici.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette.
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.
Sovradosaggio
Vampate e secchezza della cute, pupille dilatate con fotofobia, secchezza delle fauci e della lingua accompagnata da una sensazione di bruciore, difficoltà di deglutizione, tachicardia, respirazione rapida, iperpiressia, nausea, vomito, ipertensione, eruzione cutanea ed eccitazione. I sintomi della stimolazione del SNC includono irrequietezza, confusione, allucinazioni, reazioni paranoidi e psicotiche, mancanza di coordinazione, delirio e occasionalmente convulsioni. In caso di grave sovradosaggio, possono verificarsi sonnolenza, stupore e depressione del SNC con coma, insufficienza circolatoria e respiratoria e decesso.
Trattamento:
Trattamento di supporto. Si deve mantenere la pervietà delle vie aeree. Per controllare l'eccitazione e le convulsioni si può somministrare diazepam, ma si deve valutare il rischio di depressione del SNC.