Acido Tranexamico Bioindustria L.I.M.

    Ultimo aggiornamento: 07/03/2024

    Cos'è Acido Tranexamico Bioindustria L.I.M.?

    Acido Tranexamico Bioindustria L.I.M. è un farmaco a base del principio attivo Acido Tranexamico, appartenente alla categoria degli Antiemorragici e nello specifico Aminoacidi. E' commercializzato in Italia dall'azienda Bioindustria Laboratorio Italiano Medicinali S.p.A..

    Acido Tranexamico Bioindustria L.I.M. può essere prescritto con Ricetta RR - medicinali soggetti a prescrizione medica.


    Confezioni

    Acido Tranexamico Bioindustria L.I.M. 500 mg/5 ml soluzione iniettabile per uso endovenoso, per uso orale o locale - 5 fiale da 5 ml

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: Bioindustria Laboratorio Italiano Medicinali S.p.A.
    Ricetta: RR - medicinali soggetti a prescrizione medica
    Classe: C
    Principio attivo: Acido Tranexamico
    Gruppo terapeutico: Antiemorragici
    ATC: B02AA02 - Acido tranexamico
    Forma farmaceutica: soluzione (uso interno)


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    Indicazioni

    Perché si usa Acido Tranexamico Bioindustria L.I.M.? A cosa serve?
    Prevenzione e trattamento di emorragie dovute a fibrinolisi generalizzata o locale negli adulti e nei bambini a partire da un anno.
    Le indicazioni specifiche sono:
    • emorragie causate da fibrinolisi generalizzata o locale come:
      • menorragia e metrorragia,
      • sanguinamento gastrointestinale,
      • disturbi emorragici urinari, in seguito a chirurgia prostatica o procedure chirurgiche a carico delle vie urinarie;
    • chirurgia otorinolaringoiatrica (adenoidectomia, tonsillectomia, estrazioni dentali);
    • chirurgia ginecologica o disturbi ostetrici;
    • chirurgia toracica e addominale e altri grandi interventi chirurgici come chirurgia cardiovascolare;
    • gestione dell'emorragia dovuta a somministrazione di un fibrinolitico.

    Posologia

    Come usare Acido Tranexamico Bioindustria L.I.M.: Posologia
    Posologia
    Somministrazione per via endovenosa
    Adulti
    Salvo diverse prescrizioni, si raccomandano le seguenti dosi:
    1. trattamento standard della fibrinolisi locale: 
      da 0,5 g (1 fiala da 5 ml) a 1 g (2 fiale da 5 ml) di Acido Tranexamico
      tramite iniezione endovenosa lenta (=1 ml/minuto) due o tre volte al giorno;
    2. trattamento standard della fibrinolisi generalizzata:
      1 g (2 fiale da 5 ml) di acido tranexamico tramite iniezione endovenosa lenta (=1 ml/minuto) ogni 6-8 ore, pari a 15 mg/kg peso corporeo.
    Insufficienza renale
    In caso di insufficienza renale che può comportare un rischio di accumulo, l'uso dell'acido tranexamico è controindicato nei pazienti con insufficienza renale grave (vedere paragrafo 4.3).
    Per i pazienti con insufficienza renale da lieve a moderata, la dose dell'acido tranexamico deve essere ridotta in base al livello di creatinina sierica.
    Creatinina sierica
    Dose ev
    Somministrazione
    μmol/l
    mg/10 ml
    120 - 249
    1,35 – 2,82
    10 mg/kg
    peso corporeo
    Ogni 12 ore
    250 - 500
    2,82 – 5,65
    10 mg/kg
    peso corporeo
    Ogni 24 ore
    > 500
    > 5,65
    5 mg/kg
    peso corporeo
    Ogni 24 ore
    Insufficienza epatica
    Non sono necessari aggiustamenti della dose nei pazienti con insufficienza epatica.
    Popolazione pediatrica
    Nei bambini a partire da un anno, per le attuali indicazioni approvate descritte al paragrafo 4.1, la dose è intorno ai 20 mg/kg/giorno. Tuttavia esistono pochi dati sull'efficacia, la posologia e la sicurezza per tali indicazioni.
    Non esistono valutazioni esaustive sull'efficacia, la posologia e la sicurezza dell'acido tranexamico nei bambini sottoposti a chirurgia cardiaca. I dati attualmente disponibili sono limitati e sono esposti al paragrafo 5.1.
    Anziani
    Non è necessario ridurre la dose a meno che non vi sia comprovata insufficienza renale.
    Somministrazione per via orale
    Adulti
    • Profilassi
    Nel caso si assuma la soluzione per via orale, diluendo il contenuto della fiala con poca acqua zuccherata, le posologie giornaliere sono di 1½-2 fiale di ACIDO TRANEXAMICO Bioindustria L.I.M. 500 mg, iniziando la somministrazione almeno 1 giorno prima dell'intervento e proseguendo il trattamento per un periodo non inferiore a 3-4 giorni dopo l'atto operatorio.
    • Terapia
    Nel caso si assuma la soluzione per via orale, diluendo il contenuto della fiala in poca acqua zuccherata, le posologie giornaliere sono di 1-2 fiale di ACIDO TRANEXAMICO Bioindustria L.I.M. 500 mg 3 volte al giorno oppure ½-1 fiala di ACIDO TRANEXAMICO Bioindustria L.I.M. 500 mg 6 volte al giorno.
    La somministrazione per via orale è soprattutto indicata:
    • nelle manifestazioni emorragiche insorgenti in medicina interna, in otorinolaringoiatria ed in odontoiatria;
    • per la preparazione di interventi chirurgici in cui si presume possano insorgere emorragie da attivazione plasminica;
    • nelle ipermenorree;
    • nei gemizi in ginecologia;
    • per il mantenimento di terapie iniziate per via endovenosa allo scopo di impedire recidive dell'emorragia.
    Popolazione pediatrica
    I dati sull'efficacia, sulla posologia e sulla sicurezza per le indicazioni attualmente approvate, come descritto al paragrafo 4.1, sono limitati.
    • Profilassi
    Somministrare la soluzione per via orale alla dose giornaliera di 5-10 mg/kg iniziando la somministrazione almeno 1 giorno prima dell'intervento e proseguendo il trattamento per un periodo non inferiore a 3-4 giorni dopo l'atto operatorio.
    • Terapia
    Somministrare la soluzione per via orale alla dose giornaliera di 10-20 mg/kg 3 volte al giorno oppure di 5-10 mg/kg 6 volte pro die.
    Per assumere la soluzione per via orale, il contenuto della fiala va diluito in poca acqua zuccherata.
    Somministrazione per applicazione locale
    Si ricorre di norma al contenuto di 1 fiala che va versato direttamente sulla sede dell'emorragia o applicato mediante tampone di garza previamente imbevuto.
    L'applicazione locale diretta o mediante tamponi di garza, previamente imbevuti di soluzione è indicata soprattutto nelle emorragie a livello oro-rino-faringeo in cui si desideri ottenere una rapida emostasi.
    Modo di somministrazione
    a) Per via endovenosa
    La somministrazione deve avvenire obbligatoriamente tramite iniezione endovenosa lenta.
    b) Per via orale
    La soluzione è indicata soprattutto nei bambini o in pazienti con difficoltà di deglutizione.
    Il contenuto della fiala va diluito in poca acqua zuccherata.
    c) Per applicazione locale
    Il contenuto della fiala va versato direttamente sulla sede dell'emorragia o applicato mediante tampone di garza previamente imbevuto.
    Per le istruzioni per l'apertura della fiala vedere paragrafo 6.6.

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Acido Tranexamico Bioindustria L.I.M.
    • Ipersensibilità al principio attivo o a uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
    • Trombosi venosa o arteriosa acuta (vedere paragrafo 4.4).
    • Condizioni fibrinolitiche dovute a coagulopatia da consumo ad eccezione dei casi in cui vi sia attivazione predominante del sistema fibrinolitico con sanguinamento grave acuto (vedere paragrafo 4.4).
    • Insufficienza renale grave (rischio di accumulo).
    • Anamnesi di convulsioni.
    • Iniezione intratecale e intraventricolare, applicazione intracerebrale (rischio di edema cerebrale e di convulsioni).

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Acido Tranexamico Bioindustria L.I.M.
    Le indicazioni e il modo di somministrazione sopra riportati devono essere rigorosamente osservati:
    • le iniezioni endovenose devono essere effettuate lentamente,
    • l'Acido Tranexamico non deve essere somministrato per via intramuscolare.
    Convulsioni
    Sono stati riportati casi di convulsioni in associazione al trattamento con l'acido tranexamico. Negli interventi chirurgici di bypass aortocoronarico (CABG), la maggior parte dei casi si è verificata in seguito a iniezione endovenosa (ev) di dosi elevate di acido tranexamico. Rispettando le dosi minori raccomandate di acido tranexamico, l'incidenza di convulsioni post-operatorie era la stessa dei pazienti non trattati.
    Disturbi visivi
    Si deve prestare attenzione ai possibili disturbi visivi, tra cui compromissione della visione, visione offuscata, visione alterata dei colori e, se necessario, il trattamento deve essere interrotto. In caso di uso prolungato dell'acido tranexamico soluzione per iniezione, si raccomandano regolari visite oftalmologiche (esami oculistici compresi acuità visiva, visione dei colori, fondo oculare, campo visivo, ecc.). In caso di cambiamenti oftalmologici patologici, in particolare con le patologie della retina, il medico deve decidere, dopo aver consultato uno specialista, sulla necessità di un uso prolungato dell'acido tranexamico soluzione per iniezione in ciascun singolo caso.
    Ematuria
    In caso di ematuria dalle vie urinarie superiori, esiste il rischio di ostruzione uretrale.
    Funzionalità renale compromessa e rischio di accumulo
    Esiste il rischio di accumulo con somministrazione endovenosa in pazienti con funzionalità renale compromessa (insufficienza renale da lieve a moderata); è raccomandato l'aggiustamento della dose dell'acido tranexamico, che deve essere ridotta in base al livello di creatinina sierica (vedere paragrafo 4.2).
    Eventi tromboembolici
    Prima di usare l'acido tranexamico, devono essere considerati i fattori di rischio della patologia tromboembolica. Nei pazienti con anamnesi di patologie tromboemboliche o in quelli con un'elevata incidenza di eventi tromboembolici nell'anamnesi familiare (pazienti ad alto rischio di trombofilia), l'acido tranexamico soluzione per iniezione deve essere somministrato solo se espressamente indicato dal medico, dopo aver consultato un esperto in emostaseologia e sotto stretta supervisione medica (vedere paragrafo 4.3).
    L'acido tranexamico deve essere somministrato con cautela nei pazienti che assumono contraccettivi orali a causa dell'aumento del rischio di trombosi (vedere paragrafo 4.5).
    Coagulazione intravascolare disseminata
    I pazienti con coagulazione intravascolare disseminata (CID) nella maggior parte dei casi non possono essere trattati con l'acido tranexamico (vedere paragrafo 4.3). Se si decide di somministrare l'acido tranexamico, ciò deve avvenire solo nei pazienti in cui vi sia un'attivazione predominante del sistema fibrinolitico con sanguinamento grave acuto. Di norma il profilo ematologico si avvicina a quanto segue: tempo ridotto di lisi del coagulo di euglobulina; tempo di protrombina prolungato; livelli plasmatici ridotti di fibrinogeno, fattori V e VIII, fibrinolisina da plasminogeno e alfa-2 macroglobulina; normali livelli plasmatici del complesso protrombinico, ovvero fattori II (protrombina), VIII e X; livelli plasmatici elevati dei prodotti di degradazione del fibrinogeno; normale conta piastrinica. Quanto sopra descritto presuppone che la patologia di base non modifichi di per sé i vari elementi di tale profilo. In questi casi acuti una singola dose da 1 g di acido tranexamico di solito è sufficiente per controllare il sanguinamento. La somministrazione dell'acido tranexamico nella CID deve essere presa in considerazione solo se sono disponibili adeguate strumentazioni di laboratorio ematologico e in presenza di personale esperto.
    Insufficienza renale acuta nel contesto della gestione dell'emorragia postpartum
    Casi di danno renale acuto (compresa necrosi corticale) sono stati riportati con l'uso di acido tranexamico a dosi> 2 g (dosi totali) nel trattamento dell'emorragia postpartum.
    In quanto una relazione causale tra acido tranexamico e danno renale acuto non può essere esclusa, si raccomanda cautela nell'uso di dosi> 2 g (dosi totali) di acido tranexamico nell'emorragia postpartum.

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Acido Tranexamico Bioindustria L.I.M.
    Non sono stati effettuati studi sulle interazioni. Il trattamento concomitante con anticoagulanti può avvenire solo sotto la stretta supervisione di un medico con esperienza in questo campo. I medicinali che agiscono sull'emostasi devono essere somministrati con cautela nei pazienti trattati con l'acido tranexamico. Esiste il rischio teorico di un potenziale aumento di formazione di trombi, come avviene con gli estrogeni. In alternativa, l'azione antifibrinolitica del medicinale può essere antagonizzata con farmaci trombolitici.

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Le donne potenzialmente fertili devono usare contraccettivi efficaci durante il trattamento.
    Gravidanza
    Non esistono sufficienti dati clinici sull'uso dell'Acido Tranexamico nelle donne in stato di gravidanza. Di conseguenza, anche se studi su animali non riportano effetti teratogeni, come precauzione di impiego, non si raccomanda l'uso dell'acido tranexamico durante il primo trimestre di gravidanza. Dati clinici limitati sull'uso di acido tranexamico in diverse condizioni emorragiche durante il secondo e il terzo trimestre di gravidanza non hanno riportato un effetto deleterio per il feto. L'acido tranexamico può essere usato durante la gravidanza solo se i benefici attesi giustificano il potenziale rischio.
    Allattamento
    L'acido tranexamico è escreto nel latte materno, perciò l'allattamento non è raccomandato.
    Fertilità
    Non esistono dati clinici sugli effetti dell'acido tranexamico sulla fertilità.

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    Non sono stati effettuati studi sulla capacità di guidare veicoli e di usare macchinari.
    L'Acido Tranexamico può provocare disturbi visivi, tra cui visione alterata dei colori, che possono influenzare la capacità di guidare e di utilizzare macchinari.

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Acido Tranexamico Bioindustria L.I.M.
    Le reazioni avverse al farmaco riferite all'interno di studi clinici e sulla base delle esperienze successive all'immissione in commercio sono elencate di seguito secondo la classificazione per sistemi e organi.
    Tabella con l'elenco delle reazioni avverse
    Le reazioni avverse segnalate sono inserite nella tabella riportata di seguito e sono elencate in base alla classificazione primaria per sistemi e organi secondo MedDRA. All'interno di ciascuna classe per sistemi ed organi, le reazioni avverse sono classificate per frequenza. All'interno di ciascuna categoria di frequenza, le reazioni avverse sono riportate in ordine decrescente di gravità. Le categorie di frequenza vengono definite come segue: molto comune (≥1/10); comune (≥1/100 <1/10); non comune (≥1/1000 <1/100); non nota (la frequenza non può essere stimata sulla base dei dati disponibili).
    Classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA
    Frequenza
    Effetti indesiderati
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
    Non comune
    -Dermatite allergica
    Patologie gastrointestinali
    Comune
    - Diarrea
    - Vomito
    - Nausea
    Patologie del sistema nervoso
    Non nota
    - Convulsioni, in particolare in caso di uso scorretto (vedere paragrafi 4.3 e 4.4)
    Patologie dell'occhio
    Non nota
    - Disturbi visivi, tra cui visione alterata dei colori
    Patologie vascolari
    Non nota
    - Malessere associato a ipotensione con o senza perdita di coscienza (di solito in seguito a un'iniezione endovenosa troppo rapida, eccezionalmente dopo somministrazione orale)
    - Trombosi arteriosa o venosa in qualsiasi sito
    Disturbi del sistema immunitario
    Non nota
    - Reazioni di ipersensibilità, inclusa anafilassi
    Patologie renali e urinarie
     
    - Necrosi corticale renale, acuta*
    * Casi di danno renale acuto (compresa necrosi corticale) sono stati riportati con l'uso di Acido Tranexamico a dosi> 2 g (dosi totali) nel trattamento dell'emorragia postpartum.
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Acido Tranexamico Bioindustria L.I.M.
    Non sono stati riportati casi di sovradosaggio.
    I segni e i sintomi possono essere vertigine, cefalea, ipotensione e convulsioni. È stato dimostrato che le convulsioni tendono a verificarsi con maggiore frequenza all'aumentare della dose.
    La gestione del sovradosaggio deve consistere in una terapia di supporto.

    Scadenza

    3 anni.

    Conservazione

    Nessuna precauzione.

    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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