Acido Tranexamico Aurobindo

    Ultimo aggiornamento: 27/02/2023

    Cos'è Acido Tranexamico Aurobindo?

    Acido Tranexamico Aurobindo è un farmaco a base del principio attivo Acido Tranexamico, appartenente alla categoria degli Antiemorragici antifibrinolitici e nello specifico Aminoacidi. E' commercializzato in Italia dall'azienda Aurobindo Pharma (Italia) S.r.l..

    Acido Tranexamico Aurobindo può essere prescritto con Ricetta RR - medicinali soggetti a prescrizione medica.


    Confezioni

    Acido Tranexamico Aurobindo 100 mg/ml soluzione iniettabile 6 fiale da 5 ml

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: Eugia Pharma (Malta) Limited
    Concessionario: Aurobindo Pharma (Italia) S.r.l.
    Ricetta: RR - medicinali soggetti a prescrizione medica
    Classe: A
    Principio attivo: Acido Tranexamico
    Gruppo terapeutico: Antiemorragici antifibrinolitici
    ATC: B02AA02 - Acido tranexamico
    Forma farmaceutica: soluzione


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    Indicazioni

    Perché si usa Acido Tranexamico Aurobindo? A cosa serve?
    Prevenzione e trattamento di emorragie dovute a fibrinolisi generalizzata o locale negli adulti e nei bambini a partire da un anno di età.
    Le indicazioni specifiche includono:
    • emorragie causate da fibrinolisi generalizzata o locale come:
    • menorragia e metrorragia,
    • sanguinamento gastrointestinale,
    • disturbi emorragici urinari, in seguito a chirurgia prostatica o procedure chirurgiche a carico delle vie urinarie;
    • chirurgia otorinolaringoiatrica (adenoidectomia, tonsillectomia, estrazioni dentali);
    • chirurgia ginecologica o disturbi ostetrici;
    • chirurgia toracica e addominale e altri interventi chirurgici maggiori come chirurgia cardiovascolare;
    • gestione dell'emorragia dovuta a somministrazione di un fibrinolitico.

    Posologia

    Come usare Acido Tranexamico Aurobindo: Posologia
    Posologia
    Adulti
    Salvo diverse prescrizioni, si raccomandano le seguenti dosi:
    1.trattamento standard della fibrinolisi locale:
    da 0,5 g (1 fiala da 5 ml) a 1 g (1 fiala da 10 ml o 2 fiale da 5 ml) di Acido Tranexamico tramite iniezione endovenosa lenta (=1 ml/minuto) due o tre volte al giorno.
    2.trattamento standard della fibrinolisi generalizzata:
    1 g (1 fiala da 10 ml o 2 fiale da 5 ml) di acido tranexamico tramite iniezione endovenosa lenta (=1 ml/minuto) ogni 6-8 ore, pari a 15 mg/kg di peso corporeo.
    Danno renale
    In caso di insufficienza renale che può comportare un rischio di accumulo, l'uso dell'acido tranexamico è controindicato nei pazienti con danno renale grave (vedere paragrafo 4.3). Per i pazienti con danno renale da lieve a moderato, la dose dell'acido tranexamico deve essere ridotta in base al livello di creatinina sierica:
    Creatinina sierica
    Dose EV
    Somministrazione
    μmol/l
    mg/10 ml
    da 120 a 249
    da 1,35 a 2,82
    10 mg/kg peso corporeo
    Ogni 12 ore
    da 250 a 500
    da 2,82 a 5,65
    10 mg/kg peso corporeo
    Ogni 24 ore
    > 500
    > 5,65
    5 mg/kg peso corporeo
    Ogni 24 ore
    Compromissione epatica
    Non sono necessarie modifiche della dose nei pazienti con compromissione epatica.
    Popolazione pediatrica
    Nei bambini a partire da un anno di età, per le attuali indicazioni approvate descritte al paragrafo 4.1, la dose è intorno ai 20 mg/kg/giorno. Tuttavia esistono dati limitati sull'efficacia, la posologia e la sicurezza per tali indicazioni.
    Non esistono valutazioni esaustive sull'efficacia, la posologia e la sicurezza dell'acido tranexamico nei bambini sottoposti a chirurgia cardiaca. I dati attualmente disponibili sono limitati e sono descritti al paragrafo 5.1.
    Anziani
    Non è necessario ridurre la dose a meno che non vi sia evidenza di insufficienza renale.
    Modo di somministrazione
    La somministrazione deve avvenire esclusivamente tramite iniezione endovenosa lenta.

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Acido Tranexamico Aurobindo
    Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
    Trombosi venosa o arteriosa acuta (vedere paragrafo 4.4).
    Condizioni fibrinolitiche dovute a coagulopatia da consumo ad eccezione dei casi in cui vi sia attivazione predominante del sistema fibrinolitico con sanguinamento grave acuto (vedere paragrafo 4.4).
    Danno renale grave (rischio di accumulo).
    Anamnesi di convulsioni.
    Iniezione intratecale e intraventricolare, applicazione intracerebrale (rischio di edema cerebrale e convulsioni).

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Acido Tranexamico Aurobindo
    Le indicazioni ed il modo di somministrazione sopra indicati devono essere rigorosamente seguiti:
    • Le iniezioni per via endovenosa devono essere effettuate lentamente.
    • L'Acido Tranexamico non deve essere somministrato per via intramuscolare.

    Convulsioni

    Sono stati segnalati casi di convulsioni in associazione al trattamento con l'acido tranexamico. Negli interventi chirurgici di bypass aortocoronarico (CABG), la maggior parte dei casi si è verificata in seguito a iniezione endovenosa (ev) di dosi elevate di acido tranexamico. Rispettando le dosi più basse raccomandate di acido tranexamico, l'incidenza di convulsioni post-operatorie era la stessa dei pazienti non trattati.
    Disturbi visivi
    Si deve prestare attenzione ai possibili disturbi visivi, tra cui compromissione della visione, visione offuscata, visione alterata dei colori e, se necessario, il trattamento deve essere interrotto. In caso di uso prolungato dell'acido tranexamico soluzione per iniezione, si raccomandano regolari visite oftalmologiche (esami oculistici compresi acuità visiva, visione dei colori, fondo oculare, campo visivo, ecc). In caso di cambiamenti oftalmici patologici, in particolare con le patologie della retina, il medico deve decidere, dopo aver consultato uno specialista, sulla necessità di un uso prolungato dell'acido tranexamico soluzione per iniezione in ciascun singolo caso.
    Ematuria
    In caso di ematuria dalle vie urinarie superiori, esiste il rischio di ostruzione uretrale ed anuria meccanica.
    Eventi tromboembolici
    Prima di usare l'acido tranexamico, devono essere considerati i fattori di rischio della patologia tromboembolica. Nei pazienti con anamnesi di patologie tromboemboliche o in quelli con un'elevata incidenza di eventi tromboembolici nell'anamnesi familiare (pazienti ad alto rischio di trombofilia), l'acido tranexamico soluzione per iniezione deve essere somministrato solo se espressamente indicato dal medico, dopo aver consultato un esperto in emostaseologia e sotto stretta supervisione medica (vedere paragrafo 4.3).
    L'acido tranexamico deve essere somministrato con cautela nei pazienti che assumono contraccettivi orali a causa dell'aumento del rischio di trombosi (vedere paragrafo 4.5).
    Coagulazione intravascolare disseminata
    I pazienti con coagulazione intravascolare disseminata (CID) nella maggior parte dei casi non possono essere trattati con l'acido tranexamico (vedere paragrafo 4.3). Se si decide di somministrare l'acido tranexamico, deve avvenire solo nei pazienti in cui vi sia un'attivazione predominante del sistema fibrinolitico con sanguinamento grave acuto. Di norma il profilo ematologico si avvicina a quanto segue: tempo ridotto di lisi del coagulo di euglobulina; tempo di protrombina prolungato; livelli plasmatici ridotti di fibrinogeno, fattori V e VIII, fibrinolisina da plasminogeno e alfa-2 macroglobulina; normali livelli plasmatici del complesso protrombinico, ovvero fattori II (protrombina), VIII e X; livelli plasmatici elevati dei prodotti di degradazione del fibrinogeno; normale conta piastrinica. Quanto sopra descritto presuppone che la patologia di base non modifichi di per sé i vari elementi di tale profilo. In questi casi acuti una singola dose da 1 g di acido tranexamico di solito è sufficiente per controllare il sanguinamento. La somministrazione dell'acido tranexamico nella CID deve essere presa in considerazione solo se sono disponibili adeguate strumentazioni di laboratorio ematologico e in presenza di personale esperto.

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Acido Tranexamico Aurobindo
    Non sono stati effettuati studi sulle interazioni. Il trattamento concomitante con anticoagulanti deve avvenire sotto la stretta supervisione di un medico con esperienza in questo campo. I medicinali che agiscono sull'emostasi devono essere somministrati con cautela nei pazienti trattati con l'acido tranexamico. Esiste il rischio teorico di un potenziale aumento di formazione di trombi, come avviene con gli estrogeni. In alternativa, l'azione antifibrinolitica del medicinale può essere antagonizzata con farmaci trombolitici.

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Le donne potenzialmente fertili devono usare contraccettivi efficaci durante il trattamento.
    Gravidanza
    Non sono disponibili o sono disponibili in modo limitato informazioni dall'uso di Acido Tranexamico nelle donne in gravidanza.
    Di conseguenza, anche se studi su animali non indicano effetti teratogeni, come precauzione di impiego, non si raccomanda l'uso dell'acido tranexamico durante il primo trimestre di gravidanza. Dati clinici limitati sull'uso di acido tranexamico in diverse condizioni emorragiche durante il secondo e il terzo trimestre di gravidanza non hanno mostrato un effetto deleterio per il feto. L'acido tranexamico può essere usato durante la gravidanza solo se i benefici attesi giustificano il potenziale rischio.
    Allattamento
    L'acido tranexamico è escreto nel latte materno, perciò l'allattamento al seno non è raccomandato.
    Fertilità
    Non esistono dati clinici sugli effetti dell'acido tranexamico sulla fertilità.

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    Non sono stati effettuati studi sulla capacità di guidare veicoli e di usare macchinari.

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Acido Tranexamico Aurobindo
    Le reazioni avverse al farmaco (ADR) riferite all'interno di studi clinici e sulla base delle esperienze successive all'immissione in commercio sono elencate di seguito secondo la classificazione per sistemi e organi.
    Elenco tabulare delle reazioni avverse
    Le reazioni avverse segnalate sono inserite nella tabella riportata di seguito e sono elencate in base alla classificazione primaria per sistemi e organi secondo MedDRA. All'interno di ciascuna classe per sistemi ed organi, le reazioni avverse sono classificate per frequenza. All'interno di ciascuna categoria di frequenza, le reazioni avverse sono riportate in ordine decrescente di gravità.
    Classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA
    Comune da ≥ 1/100 a < 1/10
    Non comune da ≥ 1/1.000 a <1/100
    Frequenza non nota (non può essere definita sulla base dei dati disponibili)
    Disturbi del sistema immunitario
     
     
    Reazioni di ipersensibilità, inclusa anafilassi
    Patologie del sistema nervoso
     
     
    Convulsioni particolarmente in caso di uso scorretto (vedere paragrafi 4.3 e 4.4)
    Patologie dell'occhio
     
     
    Disturbi visivi, tra cui visione alterata dei colori
    Patologie vascolari
     
     
    Malessere associato a ipotensione con o senza perdita di coscienza (di solito in seguito a un'iniezione endovenosa troppo rapida, eccezionalmente dopo somministrazione orale) Trombosi arteriosa o venosa in qualsiasi sito
    Patologie gastrointestinali
    Diarrea
    Vomito
    Nausea
     
     
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
     
    Dermatite allergica
     
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo http://www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-reazione-avversa.

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Acido Tranexamico Aurobindo
    Non sono stati segnalati casi di sovradosaggio.
    I segni e i sintomi possono essere vertigine, cefalea, ipotensione e convulsioni. È stato dimostrato che le convulsioni tendono a verificarsi con maggiore frequenza all'aumentare della dose.
    La gestione del sovradosaggio deve consistere in una terapia di supporto.

    Scadenza

    3 anni.
    Una volta aperto: Usare immediatamente. Eliminare la quantità non utilizzata.

    Conservazione

    Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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