A cosa serve
E' commercializzato in Italia dall'azienda
Informazioni commerciali
Concessionario:
Categoria di appartenenza: integratori rinforzanti del sistema immunitario
Forma farmaceutica: spray
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Confezioni
Indicazioni
Rinforzo difese immunitarie, convalescenza, frequenti ricadute; infezioni di natura sia batterica che virale, raffreddore, influenza, tosse, sinusite.
Modalità d'uso
Si consiglia di erogare il prodotto direttamente nel cavo orale, ripetendo l'applicazione durante l'arco della giornata. Agitare il flacone prima dell'uso. Bambini dai 3 ai 10 anni: 2 erogazioni, 3-4 volte al giorno; bambini dai 10 anni e adulti: 3 erogazioni, 4 volte al giorno.
Descrizione e caratteristiche
Difes-X Lattoferrina Spray Barriera è un integratore alimentare formulato per sostenere le fisiologiche difese dell'organismo di adulti e bambini. A somministrazione sublinguale per un rapido assorbimento ed una maggiore biodisponibilità, esercita un effetto barriera legandosi agli agenti esterni e contrastandone la diffusione lungo le vie aeree. Al gradevole gusto arancio è di facile somministrazione anche ai bambini. La Lattoferrina è una glicoproteina naturalmente presente nei granulociti neutrofili ed in tutte le secrezioni dell'organismo: saliva, lacrime, muco, secrezioni vaginali, liquido seminale, colostro e latte materno ne sono molto ricche. È stata inizialmente studiata per la sua attività di carrier dello ione Ferro, da qui l'origine del suo nome: la sua regolare somministrazione contribuisce infatti ad un netto miglioramento dei parametri ematici (eritrociti, emoglobina e ferro sierico totale). È strutturalmente simile alla transferrina, principale proteina plasmatica deputata al trasporto del Ferro, ma riesce a legare gli ioni con un'efficacia due volte maggiore. La sua attività chelante nei confronti del Ferro è alla base della sua attività antimicrobica a livello intestinale per due motivi: limita la proliferazione dei batteri per i quali il Ferro è un substrato essenziale ed interagisce con la superficie della parete batterica, legando le molecole di LPS ed aumentando di conseguenza la suscettibilità dei batteri verso shock osmotici, lisozima, farmaci antibatterici. A differenza degli antibiotici, non altera la flora intestinale, anzi, ne favorisce il riequilibrio anche in modo indiretto, perché la bassa concentrazione di Ferro favorisce la proliferazione di batteri “buoni” come Bifidobatteri e Lattobacilli, che a loro volta competono con i patogeni contendo la loro crescita, con ottimi risultati in particolare contro batteri Gram negativi e Candida. L'azione intestinale si rivela particolarmente preziosa nel trattamento delle infezioni intestinali, di natura sia virale che batterica, nel recupero post-infezione e nella prevenzione di eventuali recidive, nonché nella prevenzione e nel contenimento della sepsi in neonati prematuri. Fin dalla sua scoperta, la Lattoferrina ha dimostrato di essere un peptide ad azione antimicrobica ad ampio spettro contro anche numerosi virus, sia double-stranded che single-stranded, a DNA e a RNA, inclusi Citomegalovirus, Retrovirus, HIV, Herpes simplex, Rotavirus, Adenovirus, Papillomavirus, Poliovirus, Enterovirus, virus influenzali e parainfluenzali, virus dell'epatite B e dell'epatite C, virus respiratorio sinciziale. L'azione antivirale dipende da diversi meccanismi: legame diretto al virus, legame a recettori presenti sulle cellule ospite impedendo fisicamente l'attacco dei virus e la successiva entrata, inibizione della replica virale dentro alla cellula colpita, attivando gli interferoni alfa e beta. Quest'azione antivirale ad ampio spettro, associata all'osservazione che nei bambini i sintomi da SARS-CoV-2 sono meno aggressivi e che spesso la patologia decorre in modo asintomatico, ha portato a supporre un'azione protettiva della Lattoferrina acquisita dal latte nella prima infanzia. I risultati in vitro e gli studi clinici condotti sull'argomento si sono rivelati incoraggianti: la Lattoferrina inibisce l'ingresso del virus nelle cellule attraverso il legame con gli HSPGs (proteoglicani eparan-solfati) e ne contrasta la replica. Presenta anche un'azione immunomodulante: aumenta la secrezione di anticorpi, stimola la proliferazione e la maturazione delle cellule B presentanti l'antigene, favorisce la loro interazione con i linfociti T e ne induce la migrazione verso i siti di infezione. Inoltre, presenta anche un'azione antinfiammatoria, fondamentale nella gestione di alcune severe infezioni, perché mantiene l'omeostasi ed impedisce un eccessivo danno dei tessuti coinvolti. La molecola è infatti in grado di modulare la secrezione di diverse chemochine, citochine e recettori posti sulla superficie cellulare, contenendo una eventuale iper-reattività immunitaria. Questo aspetto è particolarmente rilevante nel caso delle infezioni polmonari da SARS-CoV-2, dove la salute dei soggetti colpiti è messa in pericolo principalmente dalla massiccia infiammazione delle mucose respiratorie, con conseguente difficoltà respiratoria, danno alveolare, ridotta saturazione dell'ossigeno. Entra nelle cellule colpite dall'infezione per endocitosi, passa al nucleo e da qui controlla la trascrizione di geni pro-infiammatori. È in grado di ridurre il rilascio di IL-6 e TNF-α, nonché della ferritina che sembra essere altrettanto coinvolta nello sviluppo dell'iper-infiammazione. Riduce, inoltre, i livelli delle transaminasi, riducendo il rischio di danni epatici e regola l'attivazione del plasminogeno, aumenta il numero di piastrine contrastando la trombocitopenia e controlla la coagulazione del sangue con un'azione antitrombotica, contrastando l'evoluzione della malattia. In vitro si è anche rivelata utile per contrastare la secrezione di citochine pro-infiammatorie da parte di biopsie intestinali provenienti da pazienti affetti da morbo di Chron e la sua somministrazione contribuisce alla ristrutturazione dei villi del duodeno e dell'ileo in pazienti con infiammazione intestinale cronica. La concentrazione di Ferro è direttamente correlata alla risposta infiammatoria e la Lattoferrina può contenere reazioni eccessive proprio modulando la concentrazione dello ione, perché viene secreta direttamente dai neutrofili in seguito alla stimolazione da parte di IL-1 e TNF-α: una volta rilasciata, si associa alle membrane cellulari dei monociti/macrofagi, dove blocca il rilascio del Ferro e lo fa riassorbire dalle cellule per contribuire alla neutralizzazione dei radicali liberi. Quando il Ferro è presente in eccesso, genera molecole reattive dell'ossigeno (ROS) che a loro volta possono danneggiare i lipidi di membrana ed il DNA cellulare, aumentando la suscettibilità dell'ospite alle infezioni ed il livello generale di infiammazione. L'attività antiossidante indiretta della Lattoferrina le conferisce così azione neuroprotettiva, riproduttiva e metabolica, come osservato in studi su C.elegans dove sembra prolungare la vita e lo stato generale di salute dell'organismo, controllandone anche l'attività del sistema immunitario. La Lattoferrina bovina non liposomiale viene parzialmente digerita dalle proteasi dello stomaco (pepsina, tripsina e chimotripsina) e da questo processo si originano dei peptidi tra cui lattoferricina e lattoferrampina che hanno un'azione antimicrobica più forte della molecola intatta. I peptidi derivati dalla Lattoferrina, inoltre, mantengono la capacità di legare il ferro, hanno un'azione antinfiammatoria ed antitrombotica. In ogni caso, la maggior parte della Lattoferrina assunta oralmente arriva integra all'intestino. La Vitamina C ha un'azione immunitaria: stimola la produzione di anticorpi e l'attività fagocitaria dei leucociti ed inattiva direttamente alcune tossine. Contrasta le infezioni batteriche e virali ed in caso di malattie da raffreddamento riduce la durata ed attenua la sintomatologia. È un antiossidante che neutralizza le specie reattive dell'ossigeno e dell'azoto. Presenta anche un'azione antinfiammatoria e sostiene la sintesi di collagene importante per proteggere il tratto respiratorio. È anche un valido antiaterogeno, favorisce la produzione di eicosanoidi ad attività antitrombotica e vasodilatatrice. La Vitamina D3 è anche direttamente coinvolta in diversi processi cellulari non legati all'omeostasi del calcio tra cui l'immunomodulazione. Riduce, inoltre, i livelli di Proteina C-Reattiva (PCR) e di Interleuchina-6 (IL-6) in fase infiammatoria acuta. Una carenza, infatti, è associata ad un aumento del processo infiammatorio in individui sani. Svolge un ruolo importante anche nell'immunità innata, in particolare nella prevenzione delle infezioni del tratto respiratorio (raffreddore, influenza) con una riduzione significativa della frequenza e della sintomatologia. È stata riscontrata una correlazione tra incidenza e sintomi gravi di COVID-19 e bassi livelli di Vitamina D, in particolare questa Vitamina potrebbe avere un ruolo protettivo sia nelle prime fasi dell'infezione che nelle successive fasi di iper-infiammazione. Nei soggetti con asma riduce le riacutizzazioni della malattia e protegge l'epitelio bronchiale. Da esperimenti in vitro si è evidenziato che stimola la produzione di catelicidina umana (CAMP), un peptide con azione antimicrobica, in differenti culture cellulari.
Avvertenze
In gravidanza ed allattamento consultare il medico prima di assumere il prodotto per evitare interazioni con altri trattamenti in corso. Consultare un medico in caso patologie autoimmuni.
Allergeni
Senza glutine. Può contenere tracce di latte.
Ingredienti
Acqua. Edulcorante: Sorbitolo. Stabilizzante: Glicerina, Lattoferrina da latte vaccino, Vitamina C (Acido L-ascorbico), Calcio ascorbato, Vitamina D3 (colecalciferolo), Aroma. Conservanti: Potassio sorbato, Sodio benzoato. Edulcorante: Sucralosio.
Apporto nutrienti
Contenuti medi | Per 1,5 ml | VNR% |
Vitamina C | 80 mg | 100% |
Lattoferrina | 50 mg | |
Vitamina D | 10 mg | 200% |