Relosyl
Ultimo aggiornamento: 22/04/2024
A cosa serve
Relosyl è un medicinale veterinario a base del principio attivo Gonadorelina Acetato, appartenente alla categoria degli Liberatori gonadotropine e nello specifico Ormoni liberatori delle gonadotropine. E' commercializzato in Italia dall'azienda Syva S.A. .
Relosyl può essere prescritto con Ricetta RNRV - ricetta medica in copia unica non ripetibile.
Relosyl può essere prescritto con Ricetta RNRV - ricetta medica in copia unica non ripetibile.
Informazioni commerciali sulla prescrizione
Titolare: Syva S.A.
Concessionario:Syva S.A.
Ricetta: RNRV - ricetta medica in copia unica non ripetibile
Principio attivo: Gonadorelina Acetato
Gruppo terapeutico: Liberatori gonadotropine
Forma farmaceutica: soluzione
Concessionario:
Ricetta: RNRV - ricetta medica in copia unica non ripetibile
Principio attivo: Gonadorelina Acetato
Gruppo terapeutico: Liberatori gonadotropine
Forma farmaceutica: soluzione
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Confezioni
Relosyl 50 mcg/ml sol. iniett. 1 flacone 50 ml
Relosyl 50 mcg/ml sol. iniett. 10 flaconi 6 ml
Relosyl 50 mcg/ml sol. iniett. 10 flaconi 6 ml
Principio Attivo
1 ml contiene: Gonadorelina (come gonadorelina acetato) 50 µg.
Indicazioni
bovine (vacche e giovenche): Trattamento delle cisti follicolari ovariche. Per ottimizzare il ciclo di ovulazione, in associazione all'inseminazione artificiale. Induzione e sincronizzazione degli estri e dell'ovulazione in associazione con prostaglandine F[6:2a] (PGF[6:2a]) con o senza progesterone come parte del protocollo FixedTime artificial Insemination (FTAI): Vacche con ciclo: da usare in combinazione con prostaglandine F[5:2a] o analoghi. Vacche con ciclo e in assenza di ciclo e giovenche. Da usare in combinazione con PGF[6:2a] o analoghi e dispositivi a rilascio di prostaglandine.
Posologia
uso intramuscolare. Trattamento delle cisti follicolari ovariche: 100-150 µg di gonadorelina (acetato) per animale (ovvero 2-3 ml di prodotto/capo). Se necessario, il trattamento può essere ripetuto a intervalli di 1-2 settimane.
In associazione all'inseminazione artificiale per ottimizzare il periodo dell'ovulazione e incrementare la possibilità che la vacca trattata diventi fertile: 100 µg di gonadorelina (come acetato) per animale (ovvero, 2 ml di prodotto/capo). Deve essere somministrato in associazione all'inseminazione artificiale e/o 12 giorni dopo. Va osservato il seguente programma di iniezioni e inseminazione: osservato il seguente programma di iniezioni e inseminazione: L'iniezione deve essere somministrata tra le 4 e le 10 ore successive alla manifestazione dell'estro. Si raccomanda di osservare un intervallo di almeno 2 ore tra l'iniezione di GnRH e l'inseminazione artificiale. L'inseminazione artificiale deve essere effettuata secondo i parametri usuali raccomandati, ovvero dalle 12 alle 24 ore dal momento della constatazione dello stato di estro.
Induzione e sincronizzazione degli estri e dell'ovulazione in associazione con prostaglandine F [6:2a] (PGF ) con o senza progesterone come parte del protocollo FixedTime artificial Insemination (FTAI): il seguente protocollo FTAI è comunemente riportato in bibliografia:Vacche con ciclo: Giorno 0 somministrare 100 microgrammi di gonadorelina (come acetato) per capo (2 ml di prodotto). Giorno 7 somministrare PGF [6:2a] o analoghi (dose luteinica). Giorno 9 somministrare 100 microgrammi di gonadorelina (come acetato) per capo (2 ml di prodotto). 16-20 ore dopo o prima se si osserva estro: inseminazione artificiale.
In alternativa: Giorno 0 somministrare 100 microgrammi di gonadorelina (come acetato) per capo (2 ml di prodotto). Giorno 7 somministrare PGF[6:2a] o analoghi (dose luteinica). 60-72 ore dopo o prima se si osserva estro: Inseminazione artificiale e iniezione di 100 microgrammi di gonadorelina (come acetato) per capo (2 ml di prodotto).
Vacche con ciclo o in assenza di ciclo e giovenche: Inserire il dispositivo intravaginale a rilascio di progesterone per 7-8 giorni. Somministrare 100 microgrammi di gonadorelina (come acetato) per capo (2 ml per prodotto) all'inserimento del dispositivo di progesterone. Somministrare una dose luteinica di PGF[6:2a o analoghi 24 ore prima di rimuovere il dispositivo. Applicare il protocollo FTAI dopo 56 ore dalla rimozione del dispositivo. Somministrare 100 microgrammi di gonadorelina (come acetato) per capo (2 ml di prodotto) 36 ore dopo la rimozione del dispostivo di rilascio del progesterone e applicare il protocollo FTAI 16-20 ore più tardi.
In associazione all'inseminazione artificiale per ottimizzare il periodo dell'ovulazione e incrementare la possibilità che la vacca trattata diventi fertile: 100 µg di gonadorelina (come acetato) per animale (ovvero, 2 ml di prodotto/capo). Deve essere somministrato in associazione all'inseminazione artificiale e/o 12 giorni dopo. Va osservato il seguente programma di iniezioni e inseminazione: osservato il seguente programma di iniezioni e inseminazione: L'iniezione deve essere somministrata tra le 4 e le 10 ore successive alla manifestazione dell'estro. Si raccomanda di osservare un intervallo di almeno 2 ore tra l'iniezione di GnRH e l'inseminazione artificiale. L'inseminazione artificiale deve essere effettuata secondo i parametri usuali raccomandati, ovvero dalle 12 alle 24 ore dal momento della constatazione dello stato di estro.
Induzione e sincronizzazione degli estri e dell'ovulazione in associazione con prostaglandine F [6:2a] (PGF ) con o senza progesterone come parte del protocollo FixedTime artificial Insemination (FTAI): il seguente protocollo FTAI è comunemente riportato in bibliografia:Vacche con ciclo: Giorno 0 somministrare 100 microgrammi di gonadorelina (come acetato) per capo (2 ml di prodotto). Giorno 7 somministrare PGF [6:2a] o analoghi (dose luteinica). Giorno 9 somministrare 100 microgrammi di gonadorelina (come acetato) per capo (2 ml di prodotto). 16-20 ore dopo o prima se si osserva estro: inseminazione artificiale.
In alternativa: Giorno 0 somministrare 100 microgrammi di gonadorelina (come acetato) per capo (2 ml di prodotto). Giorno 7 somministrare PGF[6:2a] o analoghi (dose luteinica). 60-72 ore dopo o prima se si osserva estro: Inseminazione artificiale e iniezione di 100 microgrammi di gonadorelina (come acetato) per capo (2 ml di prodotto).
Vacche con ciclo o in assenza di ciclo e giovenche: Inserire il dispositivo intravaginale a rilascio di progesterone per 7-8 giorni. Somministrare 100 microgrammi di gonadorelina (come acetato) per capo (2 ml per prodotto) all'inserimento del dispositivo di progesterone. Somministrare una dose luteinica di PGF[6:2a o analoghi 24 ore prima di rimuovere il dispositivo. Applicare il protocollo FTAI dopo 56 ore dalla rimozione del dispositivo. Somministrare 100 microgrammi di gonadorelina (come acetato) per capo (2 ml di prodotto) 36 ore dopo la rimozione del dispostivo di rilascio del progesterone e applicare il protocollo FTAI 16-20 ore più tardi.
Avvertenze
cisti ovariche: nel trattamento delle cisti ovariche, l'entità delle cisti ovariche follicolari deve essere diagnosticata mediante ispezione rettale che attesti la presenza di strutture follicolari persistenti il cui diametro superi i 2,5 cm, da confermarsi mediante l'impiego dell'analisi del plasma e del progesterone latteo. Il prodotto deve essere somministrato almeno 14 giorni dopo il parto considerando che prima di tale data vi è una scarsa ricettività da parte dell'ipofisi. Per l'induzione e la sincronizzazione dell'estro e dell'ovulazione nel protocollo Fixed Time Artificial Insemination (FTAI), il prodotto deve essere somministrato almeno 35 giorni dopo il parto. La risposta della vacca e della giovenca al protocollo disincronizzazione è influenzato dallo stato fisiologico al tempo del trattamento. La risposta al trattamento può variare sia tra la mandria che tra le vacche all'interno della mandria. Tuttavia, la percentuale di vacche con estro evidente entro un determinato periodo di tempo è normalmente più alto rispetto alle vacche non trattate e la fase luteica successiva di normale durata. Per il protocollo che contempla PGF[6:2a] per vacche in estro: per massimizzare la quota di fecondazione delle vacche da trattare, deve essere determinato lo stato ovarico e deve essere confermata l'attività ciclica regolare dell'ovaio. Si ottengono risultati ottimali in vacche sane con ciclo regolare. Animali in condizioni cagionevoli, sia a causa di malattia, nutrizione inadeguata, o di altri fattori, possono rispondere in modo insufficiente al trattamento.
Tempi di sospensione
carni e visceri: zero giorni; latte: zero ore.