Fentadon
Ultimo aggiornamento: 08/05/2024
A cosa serve
Fentadon è un medicinale veterinario a base del principio attivo Fentanil, appartenente alla categoria degli Analgesici e nello specifico Derivati della fenilpiperidina. E' commercializzato in Italia dall'azienda Eurovet Animal Health B.V .
Fentadon può essere prescritto con Ricetta MVET - medicinale ad uso esclusivo di medici veterinari.
Fentadon può essere prescritto con Ricetta MVET - medicinale ad uso esclusivo di medici veterinari.
Informazioni commerciali sulla prescrizione
Titolare: Eurovet Animal Health B.V
Concessionario:Eurovet Animal Health B.V
Ricetta: MVET - medicinale ad uso esclusivo di medici veterinari
Principio attivo: Fentanil
Gruppo terapeutico: Analgesici
Forma farmaceutica: fiale flaconcini fialoidi
Concessionario:
Ricetta: MVET - medicinale ad uso esclusivo di medici veterinari
Principio attivo: Fentanil
Gruppo terapeutico: Analgesici
Forma farmaceutica: fiale flaconcini fialoidi
Se sei un professionista, potrai trovare le schede tecniche complete e molto altro nell'area riservata di Codifa.it
Confezioni
Fentadon 50 mcg/ml soluzione iniettabile per cani fiala 10 ml
Principio Attivo
1 ml contiene: Fentanil 50 microgrammi (equivalente a fentanil citrato 78,5 microgrammi)
Indicazioni
per l'analgesia intra-operatoria durante interventi chirurgici, ad esempio chirurgia dei tessuti molli ed interventi ortopedici
Posologia
per somministrazione endovenosa. Il peso dell'animale deve essere accuratamente verificato prima della somministrazione del prodotto. L'insorgenza dell'azione si riscontra entro 5 minuti. La durata dell'effetto analgesico è compresa tra 20 (dose minima consigliata) e 40 minuti (dose massima raccomandata). Il fentanil può essere somministrato secondo il seguente regime di dosaggio: analgesia mediante infusione continua
5-10 [7:m]g/kg (0,1-0,2 ml/kg) e.v. come bolo seguito da 12-24 [7:m]g/kg/h (0,24-0,48 ml/kg/h) e.v. per analgesia intra-operatoria come infusione continua.
6-10 [7:m]g/kg/h (0,12-0,2 ml/kg/h) e.v. per la successiva analgesia post-operatoria come infusione continua in animali sedati.
Durante la somministrazione in infusione continua post-operatoria di fentanil, occorre monitorare attentamente gli animali. La compatibilità chimico-fisica è stata dimostrata solo per diluizioni 1:5 con le seguenti soluzioni per infusione:cloruro di sodio 0,9%, soluzione Ringer e glucosio 5%. Il presente medicinale veterinario ha un margine ristretto di sicurezza ed è importante calcolare la dose accuratamente per evitare il sovradosaggio.
5-10 [7:m]g/kg (0,1-0,2 ml/kg) e.v. come bolo seguito da 12-24 [7:m]g/kg/h (0,24-0,48 ml/kg/h) e.v. per analgesia intra-operatoria come infusione continua.
6-10 [7:m]g/kg/h (0,12-0,2 ml/kg/h) e.v. per la successiva analgesia post-operatoria come infusione continua in animali sedati.
Durante la somministrazione in infusione continua post-operatoria di fentanil, occorre monitorare attentamente gli animali. La compatibilità chimico-fisica è stata dimostrata solo per diluizioni 1:5 con le seguenti soluzioni per infusione:cloruro di sodio 0,9%, soluzione Ringer e glucosio 5%. Il presente medicinale veterinario ha un margine ristretto di sicurezza ed è importante calcolare la dose accuratamente per evitare il sovradosaggio.
Avvertenze
la somministrazione e detenzione del medicinale deve essere effettuata esclusivamente dal medico veterinario. L'utilizzo del medicinale deve essere preceduto da un accurato esame clinico. Si può usare atropina per bloccare gli effetti vagali.
Precauzioni speciali per l'impiego negli animali: il presente medicinale veterinario deve essere dosato soggettivamente con una quantità determinata efficace che offra adeguata analgesia e minimizzi gli effetti indesiderati. Occorre monitorare attentamente gli animali fino al raggiungimento di una dose efficace. A causa delle differenze individuali nella sensibilità al dolore, è possibile che gli effetti del fentanil varino. Negli animali più anziani ci può essere la tendenza ad impiegare una dose efficace inferiore rispetto agli animali giovani. È importante quando si calcola la dose richiesta per l'analgesia intra-operatoria, valutare il probabile grado di stimolazione chirurgica, l'effetto dei farmaci di premedicazione, la possibile necessità di procedure di assistenza come ad esempio l'intubazione endotracheale e la ventilazione assisitita, nonché la durata dell'intervento. Se si usano altri narcotici o depressivi del SNC (ad esempio propofol, isoflurano, sevoflurano) contemporaneamente a fentanil, è possibile che sia necessario ridurre i dosaggi di questi farmaci. Durante la valutazione della dose necessaria per l'analgesia post-operatoria, occorre valutare il grado di danno ai tessuti. Gli oppiodi, tra cui il presente medicinale veterinario, possono provocare ipotermia con durata dose-dipendente, bradipnea, ipotensione e bradicardia. Pertanto, negli animali occorre monitorare continuamente temperatura rettale, polso, frequenza respiratoria e ritmo cardiaco durante l'anestesia chirurgica. In caso di disfunzione renale, cardiaca o epatica, oppure di ipovolemia o shock, ci può essere un aumento del rischio associato all'utilizzo del prodotto. È auspicabile ridurre il dosaggio in caso di ipotiroidismo ed in caso di malattia epatica o renale cronica. Come per tutti gli analgesici narcotici, occorre fare attenzione durante la somministrazione di fentanil ad animali con myasthenia gravis. Devono essere a disposizione strumenti per mantenere la pervietà delle vie aeree, per la ventilazione intermittente a pressione positiva (IPPV) e per la somministrazione d'ossigeno. Quando ha luogo depressione respiratoria, occorre avviare la ventilazione controllata. Come con tutti gli oppioidi potenti, l'analgesia profonda si accompagna con depressione respiratoria, che può persistere o ricorrere nel primo periodo post-operatorio. Gli effetti depressivi respiratori possono essere più problematici in animali con malattia respiratoria preesistente o aumento della pressione intracranica. L'effetto di un oppioide su lesioni alla testa dipende dal tipo e dalla gravità della lesione e dal sostegno fornito alla respirazione. È imperativo accertarsi che sia stata avviata e mantenuta un'adeguata respirazione spontanea prima di dimettere il paziente dalla degenza ogni qualvolta vengano somministrate grandi dosi di fentanil per infusione. Il veterinario responsabile deve effettuare una valutazione del rapporto beneficio/rischio dovuto all'uso del prodotto. Gli effetti farmacologici del fentanil citrato possono essere antagonizzati mediante l'uso di naloxone.
Precauzioni speciali per l'impiego negli animali: il presente medicinale veterinario deve essere dosato soggettivamente con una quantità determinata efficace che offra adeguata analgesia e minimizzi gli effetti indesiderati. Occorre monitorare attentamente gli animali fino al raggiungimento di una dose efficace. A causa delle differenze individuali nella sensibilità al dolore, è possibile che gli effetti del fentanil varino. Negli animali più anziani ci può essere la tendenza ad impiegare una dose efficace inferiore rispetto agli animali giovani. È importante quando si calcola la dose richiesta per l'analgesia intra-operatoria, valutare il probabile grado di stimolazione chirurgica, l'effetto dei farmaci di premedicazione, la possibile necessità di procedure di assistenza come ad esempio l'intubazione endotracheale e la ventilazione assisitita, nonché la durata dell'intervento. Se si usano altri narcotici o depressivi del SNC (ad esempio propofol, isoflurano, sevoflurano) contemporaneamente a fentanil, è possibile che sia necessario ridurre i dosaggi di questi farmaci. Durante la valutazione della dose necessaria per l'analgesia post-operatoria, occorre valutare il grado di danno ai tessuti. Gli oppiodi, tra cui il presente medicinale veterinario, possono provocare ipotermia con durata dose-dipendente, bradipnea, ipotensione e bradicardia. Pertanto, negli animali occorre monitorare continuamente temperatura rettale, polso, frequenza respiratoria e ritmo cardiaco durante l'anestesia chirurgica. In caso di disfunzione renale, cardiaca o epatica, oppure di ipovolemia o shock, ci può essere un aumento del rischio associato all'utilizzo del prodotto. È auspicabile ridurre il dosaggio in caso di ipotiroidismo ed in caso di malattia epatica o renale cronica. Come per tutti gli analgesici narcotici, occorre fare attenzione durante la somministrazione di fentanil ad animali con myasthenia gravis. Devono essere a disposizione strumenti per mantenere la pervietà delle vie aeree, per la ventilazione intermittente a pressione positiva (IPPV) e per la somministrazione d'ossigeno. Quando ha luogo depressione respiratoria, occorre avviare la ventilazione controllata. Come con tutti gli oppioidi potenti, l'analgesia profonda si accompagna con depressione respiratoria, che può persistere o ricorrere nel primo periodo post-operatorio. Gli effetti depressivi respiratori possono essere più problematici in animali con malattia respiratoria preesistente o aumento della pressione intracranica. L'effetto di un oppioide su lesioni alla testa dipende dal tipo e dalla gravità della lesione e dal sostegno fornito alla respirazione. È imperativo accertarsi che sia stata avviata e mantenuta un'adeguata respirazione spontanea prima di dimettere il paziente dalla degenza ogni qualvolta vengano somministrate grandi dosi di fentanil per infusione. Il veterinario responsabile deve effettuare una valutazione del rapporto beneficio/rischio dovuto all'uso del prodotto. Gli effetti farmacologici del fentanil citrato possono essere antagonizzati mediante l'uso di naloxone.