Cepravin
Ultimo aggiornamento: 26/08/2024
A cosa serve
Cepravin è un medicinale veterinario a base del principio attivo Cefalonio, appartenente alla categoria degli Antibiotici e nello specifico Cefalosporine di prima generazione. E' commercializzato in Italia dall'azienda MSD Animal Health S.r.l. .
Cepravin può essere prescritto con Ricetta RNRVD - Ricetta non ripetibile veterinaria D.LGS 218/2023.
Cepravin può essere prescritto con Ricetta RNRVD - Ricetta non ripetibile veterinaria D.LGS 218/2023.
Informazioni commerciali sulla prescrizione
Titolare: MSD Animal Health S.r.l.
Concessionario:MSD Animal Health S.r.l.
Ricetta: RNRVD - Ricetta non ripetibile veterinaria D.LGS 218/2023
Principio attivo: Cefalonio
Gruppo terapeutico: Antibiotici
Forma farmaceutica: siringhe preriempite/fiala + siringa
Concessionario:
Ricetta: RNRVD - Ricetta non ripetibile veterinaria D.LGS 218/2023
Principio attivo: Cefalonio
Gruppo terapeutico: Antibiotici
Forma farmaceutica: siringhe preriempite/fiala + siringa
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Confezioni
Cepravin 100 siringhe intramammarie monodose da 3 g + 100 salviettine
Cepravin 20 siringhe intramammarie monodose da 3 g + 20 salviettine
Cepravin 20 siringhe intramammarie monodose da 3 g + 20 salviettine
Principio Attivo
una siringa da 3 g contiene: Cefalonio (come diidrato) 250 mg.
Indicazioni
normale terapia della mastite bovina in asciutta, quindi per il trattamento delle infezioni sub-cliniche già esistenti a livello mammario o per la prevenzione di nuove infezioni sostenute da Staphylococcus aureus (compresi i ceppi penicillino-resistenti), Streptococcus agalactiae, Streptococcus disgalactiae, Streptococcus uberis, Actinomyces pyogenes, Corynebacteriumulcerans, Escherichia coli, Proteus spp., Klebsiella spp., Citrobacter spp. ed Enterobacter spp., che insorgono durante il periodo di riposo funzionale della mammella. Il trattamento con Cepravin, inoltre, riduce il rischio di mastite che comunemente si presenta durante il parto.
Controindicazioni
non somministrare a bovine che in precedenza abbiano manifestato fenomeni di ipersensibilità alle cefalosporine o ad uno degli eccipienti.
Posologia
somministrare il contenuto di una siringa in ogni quarto mammario. La somministrazione per via diatelica endocanalicolare va praticata immediatamente dopo l'ultima mungitura, prima della messa in asciutta della bovina. Prima dell'infusione, il capezzolo deve essere accuratamente pulito e disinfettato con la salvietta detergente inclusa nella confezione. Dopo aver tolto il cappuccio di protezione della cannula, si deve porre particolare cura onde evitare che il beccuccio erogatore venga contaminato da materiale estraneo. Dopo l'infusione, è consigliabile immergere il capezzolo in una soluzione disinfettante e antisettica, specifica per questo impiego.
Dopo che la mungitura è terminata, detergere e disinfettare accuratamente la cute della parte basale della mammella e i capezzoli con le salviette detergenti incluse nella confezione. Opzione 1: per somministrazione intramammaria con beccuccio corto: tenere in una mano il cilindro della siringa e la base del cappuccio e ruotare la parte superiore del cappuccio sopra l'incisione (la base del cappuccio resterà sulla siringa). Prestare attenzione a non contaminare la parte esposta del beccuccio erogatore. Opzione 2: per somministrazione intramammaria con beccuccio lungo: rimuovere l'intero cappuccio, tenendo saldamente in mano il cilindro della siringa e con il pollice spingere verso l'alto e nel senso della lunghezza del cappuccio, fino a che lo stesso si stacchi. Prestare attenzione a non contaminare il beccuccio erogatore. Inserire il beccuccio nel canale mammario ed applicare una pressione costante sullo stantuffo della siringa fino a che l'intera dose sia stata inoculata. Tenendo il capezzolo tra le dita di una mano, massaggiare leggermente verso l'alto con l'altra mano, per facilitare la dispersione dell'antibiotico nel quarto mammario. Immergere quindi i capezzoli in una soluzione disinfettante e antisettica all'uopo approntata.
Dopo che la mungitura è terminata, detergere e disinfettare accuratamente la cute della parte basale della mammella e i capezzoli con le salviette detergenti incluse nella confezione. Opzione 1: per somministrazione intramammaria con beccuccio corto: tenere in una mano il cilindro della siringa e la base del cappuccio e ruotare la parte superiore del cappuccio sopra l'incisione (la base del cappuccio resterà sulla siringa). Prestare attenzione a non contaminare la parte esposta del beccuccio erogatore. Opzione 2: per somministrazione intramammaria con beccuccio lungo: rimuovere l'intero cappuccio, tenendo saldamente in mano il cilindro della siringa e con il pollice spingere verso l'alto e nel senso della lunghezza del cappuccio, fino a che lo stesso si stacchi. Prestare attenzione a non contaminare il beccuccio erogatore. Inserire il beccuccio nel canale mammario ed applicare una pressione costante sullo stantuffo della siringa fino a che l'intera dose sia stata inoculata. Tenendo il capezzolo tra le dita di una mano, massaggiare leggermente verso l'alto con l'altra mano, per facilitare la dispersione dell'antibiotico nel quarto mammario. Immergere quindi i capezzoli in una soluzione disinfettante e antisettica all'uopo approntata.
Avvertenze
non somministrare a bovine in lattazione.
Precauzioni speciali per l'impiego negli animali: l'utilizzo del prodotto deve essere basato su test di sensibilità eseguiti su batteri isolati da campioni di latte dell'animale. Se questo non è possibile, il trattamento deve basarsi su informazioni epidemiologiche locali (a livello di regione, di allevamento) relative alla sensibilità dei batteri target. L'uso del prodotto non conforme alle istruzioni fornite in questo foglietto illustrativo può aumentare la prevalenza di batteri resistenti al cefalonio e diminuire l'efficacia del trattamento con altri beta-lattamici I protocolli di trattamento delle bovine in asciutta devono tenere conto delle politiche locali e nazionali sull'impiego di antimicrobici, ed essere sottoposti a regolare revisione del veterinario. La somministrazione ai vitelli di latte contenente residui di cefalonio che potrebbero selezionare batteri resistenti (ad esempio produzione di beta-lattamasi) dovrebbe essere evitata fino alla fine del tempo di attesa, eccetto durante la fase colostrale. L'efficacia del prodotto è stata stabilita solo nei confronti dei patogeni citati nel paragrafo 4 Indicazioni. Di conseguenza, dopo la messa in asciutta potrebbe insorgere una grave mastite acuta (potenzialmente fatale) causata da altre specie patogene, in particolare Pseudomonas aeruginosa. Per ridurre questo rischio devono essere attentamente rispettate buone pratiche igieniche.
Precauzioni speciali per l'impiego negli animali: l'utilizzo del prodotto deve essere basato su test di sensibilità eseguiti su batteri isolati da campioni di latte dell'animale. Se questo non è possibile, il trattamento deve basarsi su informazioni epidemiologiche locali (a livello di regione, di allevamento) relative alla sensibilità dei batteri target. L'uso del prodotto non conforme alle istruzioni fornite in questo foglietto illustrativo può aumentare la prevalenza di batteri resistenti al cefalonio e diminuire l'efficacia del trattamento con altri beta-lattamici I protocolli di trattamento delle bovine in asciutta devono tenere conto delle politiche locali e nazionali sull'impiego di antimicrobici, ed essere sottoposti a regolare revisione del veterinario. La somministrazione ai vitelli di latte contenente residui di cefalonio che potrebbero selezionare batteri resistenti (ad esempio produzione di beta-lattamasi) dovrebbe essere evitata fino alla fine del tempo di attesa, eccetto durante la fase colostrale. L'efficacia del prodotto è stata stabilita solo nei confronti dei patogeni citati nel paragrafo 4 Indicazioni. Di conseguenza, dopo la messa in asciutta potrebbe insorgere una grave mastite acuta (potenzialmente fatale) causata da altre specie patogene, in particolare Pseudomonas aeruginosa. Per ridurre questo rischio devono essere attentamente rispettate buone pratiche igieniche.
Tempi di sospensione
carne e visceri: 2 giorni; latte: 51 giorni (periodo minimo tra il trattamento e il parto) + 168 ore dopo il parto (7 giorni - 14 mungiture).