Arentor Dc
Ultimo aggiornamento: 15/02/2024
A cosa serve
Arentor Dc è un medicinale veterinario a base del principio attivo Cefalonio, appartenente alla categoria degli Antibiotici e nello specifico Cefalosporine di prima generazione. E' commercializzato in Italia dall'azienda Elanco Italia S.p.A. .
Arentor Dc può essere prescritto con Ricetta RNRVD - Ricetta non ripetibile veterinaria D.LGS 218/2023.
Arentor Dc può essere prescritto con Ricetta RNRVD - Ricetta non ripetibile veterinaria D.LGS 218/2023.
Informazioni commerciali sulla prescrizione
Titolare: Univet Ltd
Concessionario:Elanco Italia S.p.A.
Ricetta: RNRVD - Ricetta non ripetibile veterinaria D.LGS 218/2023
Principio attivo: Cefalonio
Gruppo terapeutico: Antibiotici
Forma farmaceutica: sospensione
Concessionario:
Ricetta: RNRVD - Ricetta non ripetibile veterinaria D.LGS 218/2023
Principio attivo: Cefalonio
Gruppo terapeutico: Antibiotici
Forma farmaceutica: sospensione
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Confezioni
Arentor Dc 250 mg sospensione intramammaria per bovine in asciutta 120 sir. da 3 g + 120 salviette detergenti
Arentor Dc 250 mg sospensione intramammaria per bovine in asciutta 20 sir. da 3 g + 20 salviette detergenti
Arentor Dc 250 mg sospensione intramammaria per bovine in asciutta 20 sir. da 3 g + 20 salviette detergenti
Principio Attivo
ogni siringa intramammaria da 3 g contiene: 250 mg di cefalonio (come cefalonio diidrato).
Indicazioni
per il trattamento della mastite subclinica durante l'asciutta e per la prevenzione di nuove infezioni batteriche della mammella di bovine non in lattazione sostenute da Staphylococcus aureus, Streptococcus agalactiae, Streptococcus dysgalactiae, Streptococcus uberis, Trueperella pyogenes, Escherichia coli e Klebsiella spp. sensibili al cefalonio.
Posologia
per uso intramammario. Il contenuto di una siringa deve essere somministrato nel canale capezzolare di ogni quarto subito dopo l'ultima mungitura della lattazione.
La siringa intramammaria deve essere usata una sola volta.Non piegare l'erogatore. Non contaminare l'erogatore dopo la rimozione del cappuccio. Prima della somministrazione, pulire e disinfettare accuratamente il capezzolo (ad es., con la salvietta detergente fornita).
Opzione 1: per la somministrazione intramammaria con l'erogatore corto, tenere in una mano il cilindro della siringa intramammaria e la base del cappuccio e ruotare la parte superiore piccola del cappuccio sopra la tacca indicatrice (la parte inferiore del cappuccio rimane sulla siringa intramammaria). Prestare attenzione a non contaminare l'erogatore.
Opzione 2: per la somministrazione intramammaria con l'erogatore lungo, rimuovere completamente il cappuccio tenendo fermamente in una mano il cilindro della siringa intramammaria e spingendo con il pollice verso l'alto seguendo la lunghezza del cappuccio fino a quando non si apre con uno scatto. Prestare attenzione a non contaminare l'erogatore. Inserire l'erogatore nel canale del capezzolo e applicare una pressione costante sullo stantuffo della siringa intramammaria fino a erogare l'intera dose. Tenere in una mano l'estremità del capezzolo e massaggiare delicatamente verso l'alto con l'altra mano per favorire la distribuzione dell'antibiotico nel quarto. Dopo la somministrazione, si consiglia di immergere i capezzoli in una preparazione antisettica appositamente realizzata a questo scopo.
La siringa intramammaria deve essere usata una sola volta.Non piegare l'erogatore. Non contaminare l'erogatore dopo la rimozione del cappuccio. Prima della somministrazione, pulire e disinfettare accuratamente il capezzolo (ad es., con la salvietta detergente fornita).
Opzione 1: per la somministrazione intramammaria con l'erogatore corto, tenere in una mano il cilindro della siringa intramammaria e la base del cappuccio e ruotare la parte superiore piccola del cappuccio sopra la tacca indicatrice (la parte inferiore del cappuccio rimane sulla siringa intramammaria). Prestare attenzione a non contaminare l'erogatore.
Opzione 2: per la somministrazione intramammaria con l'erogatore lungo, rimuovere completamente il cappuccio tenendo fermamente in una mano il cilindro della siringa intramammaria e spingendo con il pollice verso l'alto seguendo la lunghezza del cappuccio fino a quando non si apre con uno scatto. Prestare attenzione a non contaminare l'erogatore. Inserire l'erogatore nel canale del capezzolo e applicare una pressione costante sullo stantuffo della siringa intramammaria fino a erogare l'intera dose. Tenere in una mano l'estremità del capezzolo e massaggiare delicatamente verso l'alto con l'altra mano per favorire la distribuzione dell'antibiotico nel quarto. Dopo la somministrazione, si consiglia di immergere i capezzoli in una preparazione antisettica appositamente realizzata a questo scopo.
Avvertenze
precauzioni speciali per l'impiego negli animali: il prodotto deve essere usato in base al test di sensibilità dei batteri isolati da campioni di latte prelevati dall'animale. Qualora non fosse possibile, la terapia deve basarsi sulle informazioni epidemiologiche locali (regionali, a livello di allevamento) sulla sensibilità dei batteri target. L'uso del prodotto diverso dalle istruzioni fornite nel foglietto illustrativo può aumentare la prevalenza di batteri resistenti al cefalonio e può ridurre l'efficacia del trattamento con altri beta-lattamici.I protocolli terapeutici delle bovine in asciutta devono prendere in considerazione le normative locali e nazionali sull'uso di antimicrobici ed essere sottoposti a revisione veterinaria periodica. È necessario evitare la nutrizione di vitelli con latte contenente residui di cefalonio che può portare alla selezione di batteri resistenti agli antimicrobici (ad es.produzione di beta-lattamasi) fino alla fine del tempo di attesa del latte, tranne che durante la fase di produzione del colostro. Dopo l'asciutta si può verificare una grave mastite acuta (potenzialmente fatale) a causa di altre specie di patogeni, in particolare Pseudomonas aeruginosa. Per ridurre questo rischio è devono essere strettamente rispettare le buone pratiche igieniche.
Tempi di sospensione
carne e visceri: 21 giorni.
Latte: 96 ore dopo il parto se il periodo di asciutta è superiore a 54 giorni.
58 giorni dopo il trattamento se il periodo di asciutta è uguale o inferiore a 54 giorni.
Latte: 96 ore dopo il parto se il periodo di asciutta è superiore a 54 giorni.
58 giorni dopo il trattamento se il periodo di asciutta è uguale o inferiore a 54 giorni.