Tiocolchicoside appartiene alla categoria degli Antinfiammatori e nello specifico Altri miorilassanti ad azione centrale.
Trattamento adiuvante di contratture muscolari dolorose nelle patologie acute della colonna vertebrale negli adulti e negli adolescenti dai 16 anni in poi.
Posologia
La dose raccomandata e massima è di 4 mg ogni 12 ore (8 mg al giorno). La durata del trattamento è limitata a 5 giorni consecutivi.
Dosi superiori a quelle raccomandate o l'uso a lungo termine devono essere evitati.
Popolazione pediatrica
Tiocolchicoside non deve essere usato nei bambini e negli adolescenti sotto 16 anni di età a causa di problematiche di sicurezza.
Medicinali che contengono il Principio Attivo Tiocolchicoside
Tiocolchicoside non deve essere utilizzato
- nei pazienti con ipersensibilità al principio attivo e sostanze strettamente correlate dal punto di vista chimico.
- in caso di paralisi flaccida, ipotonie muscolari
- durante tutto il periodo di gravidanza
- durante l'allattamento
- nelle donne in età fertile che non usano contraccettivi.
Terapie prolungate: il tiocolchicoside non è indicato per terapie croniche. La durata massima in caso di somministrazione orale è di 7 giorni, mentre quella in caso di somministrazione intramuscolare è di 5 giorni.
Applicazione topica: l’applicazione topica di tiocolchicoside non è risultata indurre fenomeni di sensibilizzazione. Nel caso comunque dovesse verificarsi sensibilizzazione, sospendere il farmaco e se necessario istituire una terapia idonea.
Sincope vasovagale: in caso di somministrazione intramuscolare monitorare il paziente per il rischio di episodi di sincope vasovagale.
Epilessia: il tiocolchicoside non dovrebbe essere somministrato in pazienti con danno della barriera ematoencefalica, danno acuto cerebrale o con storia di epilessia per il rischio di insorgenza di crisi convulsive.
Gravidanza: le donne in età fertile che iniziano un trattamento con tiocolchicoside per bocca o per via intramuscolare devono adottare misure di contraccezione adeguate (farmaco potenzialmente genotossico). Alcuni studi in vitro e in vivo infatti hanno messo in evidenza che un metabolita del farmaco può indurre aneuploidia, può cioè provocare delle anomalie nel numero di cromosomi nelle cellule in divisione.
Aspartame: in alcune formulazioni farmaceutiche (compresse orodispersibili) è presente l’aspartame. L’aspartame è fonte di fenilchetonuria e pertanto è controindicato in caso di pazienti con fenilchetonuria.
Non sono note interazioni farmacologiche con il tiocolchicoside.
Cardiovascolari: ipotensione.
Centrali: ansia, insonnia, astenia (rari dopo somministrazione endovena); sincope vasovagale (somministrazione intramuscolare) convulsioni epilettiche; (molto rari) sonnolenza.
Dermatologici: eritema, rash cutaneo, dermatite, allergia, arrossamento locale; (molto rari) embolia medicamentosa della cute, atrofia cutanea.
Ematici: (singola segnalazione) solfoemoglobinemia.
Epatici: epatotossicità caratterizzata da aumento degli enzimi epatici, della bilirubina, della lattato deidrogenasi e della amilasi.
Gastrointestinali: (rari dopo somministrazione orale) diarrea, gastralgia, nausea, pirosi gastrica, gastrocolite, tensione addominale.
Muscoloscheletrici: (raro) contrazione spontanea e regolare di uno o più muscoli (fascicolazione).
Renali: (raro) incontinenza della vescica.
Sistemici: (rari) ipersensibilità incluse reazione anafilattica IgE-mediata.
Non sono noti o sono stati riportati in letteratura casi di sovradosaggio.
Gravidanza e Allattamento
Gravidanza
I dati relativi all’uso di tiocolchicoside in donne in gravidanza sono limitati. Pertanto, i potenziali rischi per l’embrione e il feto sono sconosciuti. Gli studi su animali hanno mostrato effetti teratogeni. Tiocolchicoside è controindicato durante la gravidanza e nelle donne in età fertile che non usano contraccettivi.
Allattamento
L’uso di tiocolchicoside è controindicato durante l’allattamento poiché è secreto nel latte materno.
Fertilità
In uno studio sulla fertilità condotto sui ratti, nessuna alterazione della fertilità è stata osservata a dosi fino a 12 mg/kg, cioè a livelli di dose che non inducono alcun effetto clinico. Tiocolchicoside e i suoi metaboliti esercitano attività aneugenica a diversi livelli di concentrazione, il che è un fattore di rischio di alterazione della fertilità umana.