Solifenacina succinato è una molecola dotata di proprietà di tipo anticolinergico, un antispastico delle vie urinarie. Solifenacina succinato è disponibile in formulazione farmaceutica adatto alla somministrazione per via orale Solifenacina succinato può essere prescritto con ricetta RR. Come farmaco viene utilizzata per alleviare i disturbi vescicali e delle vie urinarie nei soggetti con iperattività vescicale, segnatamente la minzione eccessivamente frequente e l'incapacità di controllare la minzione (la cosiddetta incontinenza urinaria da urgenza).
Trattamento sintomatico dell'incontinenza da urgenza e/o aumento della frequenza urinaria e dell'urgenza che si possono verificare in pazienti con sindrome della vescica iperattiva.
Adulti, compresi gli anziani
La dose raccomandata è 5 mg di solifenacina succinato una volta al giorno. Se necessario, la dose può essere aumentata a 10 mg di solifenacina succinato una volta al giorno.
Popolazione pediatrica
La sicurezza e l'efficacia di Vesiker nei bambini non sono ancora state stabilite. Pertanto, Vesiker non deve essere somministrato ai bambini.
Pazienti con alterazione della funzionalità renale
Per i pazienti con alterazione della funzionalità renale da lieve a moderata (clearance della creatinina >30 ml/min) non è richiesto alcun aggiustamento della dose. I pazienti con alterazione della funzionalità renale grave (clearance della creatinina ≤ 30 ml/min) devono essere trattati con cautela, con una dose non superiore a 5 mg una volta al giorno (vedere paragrafo 5.2).
Pazienti con alterazione della funzionalità epatica
Per i pazienti con lieve alterazione della funzionalità epatica non è richiesto alcun aggiustamento della dose. I pazienti con alterazione della funzionalità epatica moderata (valori di Child-Pugh da 7 a 9) devono essere trattati con cautela, con una dose non superiore a 5 mg una volta al giorno (vedere paragrafo 5.2).
Inibitori potenti del citocromo P450 3A4
La dose massima di Vesiker deve essere limitata a 5 mg quando il paziente è trattato in contemporanea con ketoconazolo o dosi terapeutiche di un altro inibitore potente del CYP3A4 come ritonavir, nelfinavir, itraconazolo (vedere paragrafo 4.5).
Modo di somministrazione
Vesiker deve essere assunto per via orale. Le compresse vanno deglutite intere con dei liquidi, in concomitanza o meno con l'assunzione di cibo.
Medicinali che contengono il Principio Attivo Solifenacina succinato
La solifenacina è controindicata in pazienti con ritenzione urinaria, gravi condizioni gastro-intestinali (compreso megacolon tossico), miastenia grave o glaucoma ad angolo stretto e in pazienti a rischio per tali condizioni.
- Pazienti con ipersensibilità verso il principio attivo;
- Pazienti in emodialisi;
- Pazienti con alterazione epatica grave;
- Pazienti con grave alterazione della funzionalità renale o con insufficienza epatica moderata in trattamento concomitante con un inibitore potente del CYP3A4, per esempio il ketoconazolo.
Cause diverse di minzione frequente (scompenso cardiaco o malattia renale) devono essere accertate prima del trattamento con il prodotto. In presenza di infezione delle vie urinarie, deve essere attivata una appropriata terapia antibatterica. Il medicinale va usato con cautela nei pazienti con: ostruzione allo svuotamento vescicale clinicamente significativa con il rischio di ritenzione urinaria; disturbi ostruttiva carico dell'apparato gastrointestinale; rischio di ridotta motilità gastrointestinale; grave alterazione della funzionalità renale (clearance della creatinina <= 30 ml/min); per tali pazienti la dose giornaliera non deve essere superiore a 5 mg; alterazione della funzionalità epatica moderata (valori di Child-Pugh da 7 a 9), e per tali pazienti la dose giornaliera non deve essere superiore a 5 mg; assunzione concomitante di un potente inibitore del CYP3A4, ad esempio ketoconazolo; ernia iatale/reflusso gastro-esofageo e/o nel soggetto che assume correntemente farmaci (come i bifosfonati) che possono essere la causa o possono aggravare una esofagite; neuropatia su base autonomica. La sicurezza e l'efficacia nei pazienti con iperattività del detrusore di origine neurogena non sono ancora state stabilite. I pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al lattosio, con deficienza di Lapplattasi o con malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale. Il massimo effetto terapeutico del farmaco può essere valutato non prima di 4 settimane di trattamento.
Interazioni farmacologiche: il trattamento concomitante con altri farmaci con proprietà anticolinergiche può dare origine a effetti terapeutici ed effetti indesiderabili più pronunciati. In caso di sospensione del trattamento con il medicinale, occorre attendere circa una settimana prima di cominciare un'altra terapia anticolinergica. L'effetto terapeutico della solifenacina può essere ridotto in caso di concomitante somministrazione di farmaci agonisti dei recettori colinergici. La solifenacina può ridurre l'effetto dei farmaci stimolatori della motilità dell'apparato gastrointestinale, quali la metoclopramide e lacisapride. Interazioni farmacocinetiche: studi in vitro hanno dimostrato che, alle concentrazioni terapeutiche, la solifenacina non inibisce gli isoenzimi CYP1A1/2, 2C9, 2C19, 2D6 e 3A4 derivati da microsomi epatici umani. Pertanto, non si ritiene che la solifenacina possa alterare la clearance dei farmaci metabolizzati dai suddetti enzimi CYP. Effetti di altri farmaci sulla farmacocinetica della solifenacina Solifenacina viene metabolizzata dall'isoenzima CYP3A4. La concomitante somministrazione di ketoconazolo (200 mg/die), un potente inibitore di CYP3A4, ha determinato un aumento di due volte dell'AUC della solifenacina, mentre una dose di ketoconazolo di 400 mg al giorno ha determinato un aumento dell'AUC di solifenacina pari a tre volte. Pertanto la dosemassima del medicinale deve essere limitata a 5 mg quando viene impiegato insieme a ketaconazolo o a dosi terapeutiche di altri potenti inibitori del CYP3A4 (come ad esempio ritonavir, nelfinavir, itraconazolo).Il trattamento concomitante con solifenacina e un potente inibitore del CYP3A4 è controindicato nei pazienti con grave insufficienza renaleo con moderata insufficienza epatica. Gli effetti dell’induzione enzimatica sulla farmacocinetica di solifenacina e dei suoi metaboliti così come l’effetto di substrati ad alta affinità per CYP3A4 sull’esposizione a solifenacina non sono stati studiati. Poichè la solifenacina viene metabolizzata dall'isoenzima CYP3A4, sono possibili interazioni farmacocinetiche con altri substrati del CYP3A4 ad alta affinità (ad esempio verapamil, diltiazen) e induttori del CYP3A4 (ad esempio rifampicina, fenitoina, carbamazepina). Effetti della solifenacina sullafarmacocinetica di altri medicinali. Contraccettivi orali: l'assunzione del prodotto non ha evidenziato interazioni farmacocinetiche tra lasolifenacina e i contraccettivi orali (etinil-estradiolo/levonorgestrel). Warfarin: l'assunzione del medicinale non ha determinato un'alterazione della farmacocinetica degli isomeri R -warfarin o S- warfarin nè del loro effetto sul tempo di protrombina. Digossina: l'assunzione del farmaco non ha evidenziato effetti sulla farmacocinetica della digossina.
A causa degli effetti farmacologici della solifenacina, il medicinale può produrre effetti indesiderati anticolinergici in forma (generalmente) lieve o moderata. La frequenza degli effetti indesiderati anticolinergici è dose dipendente. La reazione avversa segnalata più frequentemente in seguito al trattamento con il farmaco è stata la secchezza delle fauci. Tale reazione si è verificata nell'11% dei pazienti trattati con la dose di 5 mg una volta al giorno, nel 22% dei pazienti trattati con la dose di 10 mg una volta al giorno e nel 4% dei pazienti trattati con placebo. La secchezza delle fauci si è presentata in generale in forma lieve, rendendo necessaria la sospensione del trattamento solo in rari casi. La compliance del farmaco si è generalmente rivelata molto elevata (pari a circa il 99%) e circa il 90% dei pazienti trattati con il farmaco ha completato il periodo di trattamento dello studio, previsto di 12 settimane. Infezioni e infestazioni. non comune (>=1/1000, <1/100): infezioni delle vie urinarie, cistite. Disturbi psichiatrici. Molto raro (<1/10000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili): allucinazioni. Patologie del sistema nervoso. Non comune: sonnolenza, disgeusia; molto raro, non nota: vertigini, cefalea. Patologie dell'occhio. Comune (>=1/100, <1/10): visione sfocata; non comune: secchezza oculare. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non comune: secchezza nasale. Patologie gastrointestinali. Molto comune (>=1/10): Secchezza delle fauci; comune: costipazione, nausea, dispepsia, dolori addominali; non comune: reflusso gastroesofageo, secchezza della gola; raro (>=1/10.000,<1/1.000): ostruzione del colon, occlusione da feci; molto raro, non nota: vomito. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: secchezza cutanea; molto raro, non nota: prurito, rash, orticaria. Patologie renali e urinarie. Non comuni: difficoltà della minzione; raro: ritenzione urinaria. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non comuni: stanchezza, edema periferico.
Sintomi
Il sovradosaggio con solifenacina può potenzialmente dare luogo a gravi effetti anticolinergici. La dose più alta di solifenacina accidentalmente somministrata a un singolo paziente è stata di 280 mg in un periodo di 5 ore, che ha causato variazioni dello stato mentale ma non ha richiesto l’ospedalizzazione.
Trattamento
In caso di sovradosaggio di solifenacina, il paziente deve essere trattato con carbone vegetale attivato. È utile una lavanda gastrica se effettuata entro 1 ora, ma non deve essere indotto il vomito.
Come per altri anticolinergici, i sintomi possono essere trattati come segue:
Gravi effetti anticolinergici centrali, come allucinazioni o marcata eccitazione: trattare con fisostigmina o carbone vegetale.
Convulsioni o marcata eccitazione: trattare con benzodiazepine.
Insufficienza respiratoria: trattare con respirazione artificiale.
Tachicardia: trattare con beta-bloccanti.
Ritenzione urinaria: trattare con utilizzo di cateterizzazione.
Midriasi: trattare con collirio a base di pilocarpina e/o portando il paziente in una stanza buia.
Come per altri antimuscarinici, in caso di sovradosaggio si deve prestare attenzione a pazienti a rischio noto di prolungamento del QT (ovvero ipokaliemia, bradicardia e somministrazione concomitante di farmaci che notoriamente prolungano l’intervallo QT) e con storia di rilevanti malattie cardiache pre-esistenti (ovvero ischemia miocardica, aritmia, insufficienza cardiaca congestizia).
Gravidanza e Allattamento
Gravidanza
Non vi sono dati clinici disponibili su donne in stato di gravidanza mentre assumevano solifenacina. Gli studi su animali non indicano effetti dannosi diretti sulla fertilità, lo sviluppo embrionale/fetale o il parto (vedere paragrafo 5.3). Il rischio potenziale per l’essere umano non è noto. Occorre prestare cautela nel prescrivere il medicinale a donne in stato di gravidanza.
Allattamento
Non vi sono disponibili dati sull’escrezione della solifenacina nel latte umano. Nei topi, la solifenacina e/o i suoi metaboliti vengono escreti nel latte materno, e causa un ritardo dose- dipendente della crescita dei topi neonati (vedere paragrafo 5.3). L’uso di Solifenacina Jubilant deve pertanto essere evitato durante l’allattamento al seno.