Perindopril + Indapamide appartiene alla categoria degli ACE inibitori + diuretici e nello specifico ACE-inibitori e diuretici.
- Ipertensione essenziale.
- Trattamento dell'ipertensione essenziale. Perindopril e Indapamide Sandoz 4 mg/1,25 mg compresse è indicato nei pazienti la cui pressione sanguigna non è adeguatamente controllata con il perindopril in monoterapia.
- Perindopril e Indapamide 8 mg/2,5 mg compresse è indicato come terapia sostitutiva per il trattamento dell'ipertensione essenziale in pazienti la cui pressione è già controllata con il perindopril e l'indapamide somministrati contemporaneamente alla stessa dose.
La dose abituale è una compressa di PERINDOPRIL e INDAPAMIDE al giorno come dose singola,
preferibilmente da assumere al mattino e comunque prima di un pasto. Se dopo un mese di trattamento la pressione non
è controllata, è possibile raddoppiare la dose.
Popolazione anziana.
Il trattamento con PERINDOPRIL e INDAPAMIDE (2 mg di perindopril + 0,625 mg di indapamide) deve
essere iniziato alla dose normale di una compressa di PERINDOPRIL e INDAPAMIDE 2 mg/0,625 mg al giorno.
Pazienti con insufficienza renale.
In caso di insufficienza renale grave (clearance della creatinina < 30 ml/min), il trattamento è controindicato.
Nei pazienti con insufficienza renale moderata (clearance della creatinina 30-60 ml/min), la dose massima deve essere una compressa di PERINDOPRIL e INDAPAMIDE 2 mg/0,625 mg al giorno.
Non è necessario modificare la dose nei pazienti con clearance della creatinina uguale o superiore a 60 ml/min.
I controlli medici correnti devono prevedere un controllo frequente della creatinina e del potassio.
Pazienti con insufficienza epatica
Il trattamento è controindicato in caso di grave insufficienza epatica.
Non è necessario modificare la dose nei pazienti con insufficienza epatica moderata.
Popolazione pediatrica
PERINDOPRIL e INDAPAMIDE non deve essere somministrato a bambini e adolescenti.
Medicinali che contengono il Principio Attivo Perindopril + Indapamide
Ipersensibilità ai principi attivi.
Perindopril e Indapamide 8 mg/2,5 mg compresse
Compromissione renale grave e moderata (clearance della creatinina inferiore a 60 ml/min)
A causa della mancanza di esperienza terapeutica sufficiente, Perindopril e Indapamide compresse non deve essere usato in:
pazienti in dialisi
pazienti con insufficienza cardiaca scompensata non trattata.
Si rivolga al medico, al farmacista o all’infermiere prima di prendere PERINDOPRIL E INDAPAMIDE
- se ha una stenosi aortica (un restringimento del vaso sanguigno principale dal cuore) o cardiomiopatia ipertrofica (malattia muscolare cardiaca) o stenosi dell’arteria renale (restringimento dell'arteria che porta il sangue al rene);
- se soffre di insufficienza cardiaca o ha altri problemi cardiaci;
- se ha problemi renali, o è sottoposto a dialisi;
- se ha livelli eccessivamente aumentati di un ormone chiamato aldosterone nel sangue (aldosteronismo primario);
- se ha problemi al fegato;
- se si soffre di una malattia del collagene (malattia della pelle) come il lupus eritematoso sistemico o sclerodermia;
- se si soffre di aterosclerosi (indurimento delle arterie);
- se soffre di iperparatiroidismo (ghiandola paratiroidea iperattiva);
- se soffre di gotta;
- se ha il diabete;
- se segue una dieta a base di un limitato contenuto di sale o se usa sostituti del sale che contengono potassio;
- se assume litio o medicinali risparmiatori di potassio (spironolattone, triamterene) o integratori di potassio perché il loro utilizzo con PERINDOPRIL E INDAPAMIDE deve essere evitato
- se e anziano
- se ha avuto reazioni di fotosensibilità;
- se è di origine nera poiché può avere un rischio maggiore di sviluppare angioedema e questo medicinale può essere meno efficace nel ridurre la sua pressione sanguigna rispetto ai pazienti non-neri;
- se è un paziente in emodialisi dializzato con membrane ad alto flusso.
Non deve assumere PERINDOPIL + INDAPAMIDE con:
- litio,
- diuretici risparmiatori di potassio (come spironolattone e triamterene), sali di potassio.
Il trattamento può essere influenzato da altri medicinali. Il medico potrebbe ritenere necessario modificare la dose e/o prendere altre precauzioni. Si assicuri di riferire al suo medico se sta assumendo uno qualsiasi di questi farmaci, perché può essere necessaria una particolare attenzione:
- altri farmaci per il trattamento della pressione alta, tra cui un antagonista del recettore dell'angiotensina II (AIIRA) o aliskiren
- procainamide (per il trattamento del battito cardiaco irregolare),
- allopurinolo (per il trattamento della gotta),
- terfenadina o astemizolo (antistaminici per la febbre da fieno o per le allergie),
- corticosteroidi usati per trattare varie condizioni tra cui l'asma grave e l'artrite reumatoide,
- immunosoppressori usati per il trattamento delle malattie auto-immuni o a seguito di trapianti per prevenire il rigetto (es. ciclosporina),
- farmaci per il trattamento dei tumori,
- eritromicina iniettabile,
- alofantrina,
- pentamidina,
- oro per via iniettabile,
- vincamina (usata per trattare i disordini cognitivi sintomatici negli anziani compresa la perdita di memoria),
- bepridil (usato per trattare l'angina pectoris),
- sultopride (per il trattamento delle psicosi),
- farmaci usati per trattare i disturbi del ritmo del cuore (es. chinidina, idrochinidina, disopiramide, amiodarone, sotalolo),
- digossina o altri glucosidi cardiaci (per il trattamento di problemi cardiaci),
- baclofene,
- farmaci per trattare il diabete come l'insulina o la metformina,
- calcio inclusi integratori del calcio, - lassativi stimolanti
- farmaci antinfiammatori non steroidei o salicilati ad alte dosi
- amfotericina B iniettabile (per il trattamento di gravi infezioni fungine),
- farmaci per il trattamento di disturbi mentali quali depressione, ansia, schizofrenia (es. antidepressivi triciclici, neurolettici),
- tetracosactide.
Come tutti i medicinali, perindopil + indapamide può causare effetti indesiderati, sebbene non tutte le persone li manifestino.
Smetta subito di prendere il medicinale e contatti immediatamente il suo medico se si manifesta uno dei seguenti effetti:
- gonfiore del viso, delle labbra, della bocca, della lingua o della gola, difficoltà a respirare,
- capogiri o svenimenti,
- battito cardiaco irregolare o insolitamente veloce.
In ordine decrescente di frequenza gli effetti indesiderati possono includere:
Comune (meno di 1 caso su 10, ma più di 1 caso su 100): cefalea, sensazione di capogiro, vertigine, formicolio, disturbi della visione, tinnito (sensazione di rumori nelle orecchie), capogiri dovuti ad un abbassamento della pressione sanguigna, tosse, respiro corto, disturbi gastrointestinali (nausea, dolore epigastrico, anoressia, vomito, dolore addominale, disturbi del gusto, secchezza delle fauci, dispepsia o difficoltà di digestione, diarrea, stitichezza), reazioni allergiche (come eruzioni cutanee, prurito), crampi, sensazione di stanchezza,
Non comune (meno di 1 caso su 100, ma più di 1 caso su 1000): alterazioni dell'umore, disturbi del sonno, broncospasmo (oppressione del torace, sibilo e affanno), angioedema (sintomi quali affanno e gonfiore del viso o della lingua), orticaria, porpora (puntini rossi sulla pelle), disturbi renali, impotenza, sudorazione,
Molto raro (meno di 1 caso su 10.000): confusione, disturbi cardiovascolari (battito cardiaco irregolare, attacco cardiaco, angina), polmonite eosinofila (un raro tipo di polmonite), rinite (naso chiuso o secernente), gravi manifestazioni cutanee come l'eritema multiforme. Se soffre di lupus eritematoso sistemico (una malattia del collagene) questa può peggiorare. Sono stati riportati anche casi di reazione di fotosensibilità (cambio nell'aspetto della pelle) dopo esposizione al sole o raggi UVA artificiali.
Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili): svenimento, battito irregolare che può mettere in pericolo di vita (torsione di punta), tracciato anormale dell'ECG, aumento dei livelli degli enzimi epatici.
Possono manifestarsi disturbi ematologici, renali, epatici o pancreatici e cambiamenti nei parametri di laboratorio (analisi del sangue).Il medico potrebbe prescriverle degli esami di laboratorio per controllare la sua condizione.
In caso di insufficienza epatica (disturbi del fegato) è possibile che compaia encefalopatia epatica (una malattia degenerativa del cervello).
Se uno qualsiasi degli effetti indesiderati peggiora, o se nota la comparsa di un qualsiasi effetto indesiderato non elencato in questo foglio, informi il medico o il farmacista.
Sintomi
L'effetto indesiderato più probabile, in caso di sovradosaggio, è l'ipotensione, talvolta associata a nausea, vomito, crampi, capogiro, sonnolenza, confusione mentale ed oliguria, che può progredire fino all'anuria (a causa dell'ipovolemia). Possono sopraggiungere anche disturbi dell'equilibrio idrosalino (iponatriemia, ipopotassiemia).
Trattamento
Le prime misure da prendere consistono nella rapida eliminazione del(i) prodotto(i) ingerito(i) tramite lavanda gastrica e/o somministrazione di carbone attivo, ripristinando l'equilibrio idroelettrolitico fino alla normalizzazione presso un centro specializzato.
Se si verifica una marcata ipotensione, è consigliabile porre il paziente in posizione supina, con la testa in posizione più bassa. Se necessario, può essere effettuata una infusione endovenosa di soluzione salina isotonica oppure si può utilizzare qualunque altro metodo di espansione volemica.
Il perindoprilato, il metabolita attivo del perindopril, è dializzabile.
Gravidanza e Allattamento
Gravidanza
Perindopril e Indapamide non è raccomandato durante il primo trimestre di gravidanza. Perindopril e Indapamide è controindicato durante il secondo e il terzo trimestre di gravidanza. Perindopril e Indapamide è controindicato durante l’allattamento. Dovrà quindi essere effettuata una scelta se smettere di allattare o sospendere Perindopril e Indapamide, tenendo in considerazione l’importanza di questa terapia per la madre.
Allattamento
Perindopril e Indapamide è controindicato durante l’allattamento.
Raccomandazioni relative al perindopril:
Poiché non sono disponibili dati riguardo l’uso del perindopril durante l’allattamento, l’uso del perindopril non è raccomandato e sono da preferire trattamenti alternativi con comprovato profilo di sicurezza per l’uso durante l’allattamento, specialmente in caso di allattamento di neonati o prematuri.
Raccomandazioni relative all’indapamide:
Non sono disponibili informazioni sufficienti sull’escrezione di indapamide o dei suoi metaboliti nel latte umano. Possono manifestarsi ipersensibilità ai farmaci derivati dalle sulfonamidi e ipokaliemia. Non può essere escluso un rischio per i neonati/bambini. L’indapamide è strettamente correlata ai diuretici tiazidici, che sono stati associati, durante l’allattamento al seno, a una riduzione, o addirittura alla soppressione della secrezione lattea. L’indapamide non deve essere usata durante l’allattamento con latte materno.
Fertilità
Comuni a perindopril e indapamide:
Studi di tossicità riproduttiva non hanno dimostrato effetti sulla fertilità nei ratti femmina e maschio. Non sono previsti effetti sulla fertilità umana.