Lercanidipina Cloridrato, appartenente alla categoria dei Calcioantagonisti e nello specifico Derivati diidropiridinici.
Si rivolga al medico o al farmacista prima di prendere Lercanidipina cloridrato
- Se soffre di altre malattie cardiache che non sono state trattate con l’inserimento di un pacemaker o ha un’angina pre-esistente;
- Se soffre di problemi al fegato o ai reni, o è in dialisi.
Prenda questo medicinale seguendo sempre esattamente le istruzioni del medico. Se ha dubbi consulti il medico o il farmacista.
Adulti: la dose raccomandata è di 10 mg una volta al giorno, assunta al medesimo orario ogni giorno, preferibilmente al mattino almeno 15 minuti prima della colazione, in quanto un pasto ricco di grassi aumenta significativamente i livelli del farmaco nel sangue. Se necessario, il medico può consigliarle di aumentare la dose passando a Lercanidipina 20 mg una volta al giorno. Le compresse devono essere preferibilmente deglutite intere con un po' di acqua.
Uso nei bambini: questo medicinale non deve essere usato nei bambini di età inferiore a 18 anni.
Pazienti anziani: non è richiesto alcun aggiustamento della dose giornaliera. Tuttavia, va prestata particolare attenzione all'inizio del trattamento.
Pazienti con problemi al fegato o ai reni: È necessaria particolare attenzione all'inizio del trattamento di questi pazienti ed un aumento della dose giornaliera a 20 mg deve essere attentamente valutato.
Se dimentica di prendere Lercanidipina
Se dimentica di prendere una compressa, salti semplicemente la dose dimenticata e poi continui l'assunzione come prescritto il giorno successivo.
Non prenda una dose doppia per compensare la dimenticanza della dose.
Se interrompe il trattamento con Lercanidipina
Se sospende l'assunzione di Lercanidipina la pressione può aumentare ancora. Consulti il medico prima di interrompere il trattamento.
Se ha qualsiasi dubbio sull'uso di questo medicinale, si rivolga al medico o al farmacista.
Medicinali che contengono il Principio Attivo Lercanidipina Cloridrato
- Ipersensibilità al principio attivo.
- Gravidanza e allattamento
- Donne in età fertile che non utilizzano un’efficace metodo anticoncezionale
- Ostruzione del tratto di efflusso ventricolare sinistro
- Insufficienza cardiaca congestizia non trattata
- Angina pectoris instabile
- Grave compromissione epatica o renale
- Infarto miocardico risalente a meno di 1 mese prima
Evitare somministrazione concomitante di:
- forti inibitori del CYP3A4
- ciclosporina
- succo di pompelmo
Chieda consiglio al medico o al farmacista prima di prendere questo medicinale.
Guida di veicoli e utilizzo di macchinari
Occorre cautela in quanto possono verificarsi capogiri, debolezza, stanchezza e raramente sonnolenza. Non guidi o non usi macchinari fino a quando non saprà quale influenza eserciti Lercanidipina su di lei.
Lercanidipina potrebbe interagire con:
- Beta bloccanti con metabolismo epatico (metopropolo), fenitoina, astemizolo, amiodarone ed altri induttori del CYP 3A4, con conseguente aumento dell'attività di questo enzima e relativa riduzione dei livelli plasmatici e dell'efficacia biologica della lercanidipina;
- Inibitori del CYP3A4, come succo di pompelmo e ciclosporina, con aumento della biodisponibilità della lercanidipina, e potenziamento degli effetti terapeutici.
In entrambi i casi potrebbe rendersi necessario un adeguamento del dosaggio, al fine di ridurre i potenziali effetti collaterali..
Tra gli effetti più comuni vi sono:
- vertigini,
- edema periferico,
- tachicardia,
- palpitazioni
- cefalea.
Più rari appaiono invece sintomi clinicamente rilevanti come:
- disturbi vascolari,
- nervosi,
- cutanei
- gastro-intestinali.
I suddetti effetti potrebbero esser più frequenti - e accompagnati anche da gravi complicanze, come aumento di episodi anginosi ed infarto del miocardio - in particolari gruppi di pazienti a rischio.
Nel corso dell’esperienza post-marketing sono stati riportati tre casi di sovradosaggio (rispettivamente 150 mg, 280 mg e 800 mg di lercanidipina, in un tentativo di suicidio). Il primo paziente ha sviluppato sonnolenza ed è stato trattato con lavaggio gastrico. Il secondo paziente ha sviluppato shock cardiogeno associato a grave ischemia miocardica e insufficienza renale lieve ed è stato trattato con catecolamine a dosi elevate, furosemide, digitale ed espansori plasmatici per via parenterale. Il terzo paziente ha sviluppato vomito e ipotensione ed è stato trattato con carbone attivo, lassativo e infusione di dopamina. I tre casi si sono risolti senza sequele.
Il sovradosaggio può causare un’eccessiva vasodilatazione periferica con ipotensione marcata e tachicardia riflessa. In caso di grave ipotensione, bradicardia e perdita di coscienza può essere utile ricorrere ad una terapia di supporto cardiovascolare, con la somministrazione endovenosa di atropina in caso di bradicardia.
In considerazione del prolungato effetto farmacologico della lercanidipina, è necessario monitorare per almeno 24 ore la funzione cardiovascolare dei pazienti che hanno assunto una dose eccessiva del medicinale. Non esistono dati sui possibili effetti della dialisi. Data l’elevata lipofilia del principio attivo, è molto probabile che i livelli plasmatici non possano essere usati come parametri di riferimento per tutta la durata del periodo di rischio e che la dialisi non sia efficace
Gravidanza e Allattamento
Se è in corso una gravidanza, se sospetta o sta pianificando una gravidanza, o se sta allattando con latte materno chieda consiglio al medico o al farmacista prima di prendere questo medicinale.
Gravidanza
Non usi Lercanidipina se è incinta o desidera rimanere incinta o se è in età fertile e non usa alcun metodo contraccettivo.
Allattamento
Non usi Lercanidipina se sta allattando al seno.