Flurbiprofene è un antinfiammatorio appartenente alla classe dei farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) che esplica una spiccata azione antinfiammatoria, analgesica e antifebbrile.
La formulazione in collutorio e in soluzione da nebulizzare trovano impiego nel trattamento sintomatico di stati irritativo-infiammatori anche associati a dolore del cavo orofaringeo (ad es. gengiviti, stomatiti, faringiti), anche in conseguenza di terapia dentaria conservativa o estrattiva.
La dose raccomandata è di due o tre risciacqui o gargarismi al giorno con 10 ml di collutorio oppure con la soluzione da nebulizzare di 2 spruzzi 3 volte al giorno.
Medicinali che contengono il Principio Attivo Flurbiprofene
L'assunzione di flurbiprofene è controindicata in pazienti ipersensibili al principio attivo o ad uno dei suoi eccipienti, ipersensibili all'acido acetilsalicilico ed altri analgesici, affetti da insufficienza epatica, renale e cardiaca, diatesi emorragiche, sanguinamenti intestinali, colite ulcerosa, morbo di Crohn o storia pregressa per le stesse patologie.
Si rivolga al medico o al farmacista prima di usare FLURBIPROFENE
In particolare informi il medico se lei e/o il bambino:
- avete sofferto di asma bronchiale (una malattia della respirazione), in quanto aumenta il rischio che lei e/o il bambino può manifestare broncospasmo (restringimento dei bronchi che provoca grave difficoltà respiratoria dovuta ad un ridotto passaggio dell’aria);
- avete sofferto in passato di allergie;
- state assumendo altri Farmaci Anti-infiammatori Non Steroidei (FANS);
- soffrite di lupus eritematoso sistemico o di malattia mista del tessuto connettivo;
- soffre di ridotta funzionalità dei reni, del cuore o del fegato (insufficienza renale, cardiaca o epatica);
- soffrite di ipertensione (pressione del sangue alta);
- state assumendo altri analgesici da lungo tempo o senza rispettarne la posologia, poiché può manifestarsi cefalea (mal di testa)
In caso di assunzione di dosi eccessive di flurbiprofene possono manifestarsi sintomi come nausea, vomito e irritazione gastrointestinale. Non esiste un antidoto specifico contro il sovradosaggio da flurbiprofene, pertanto, il trattamento è solo sintomatico e di supporto. In qualsiasi caso è necessario contattare subito il medico o rivolgersi al più vicino ospedale.
L'assorbimento sistemico di flurbiprofene possa invece essere associato alla comparsa di nausea, vomito, diarrea, costipazione, gastrite e nei casi più gravi ulcere con possibile perforazione ed emorragie, cefalea, vertigini, sonnolenza, manifestazioni da ipersensibilità come rash, orticaria, angioedema, reazioni bollose e fotosensibilità.
Differenti studi hanno inoltre dimostrato come l'assunzione prolungata nel tempo di farmaci antinfiammatori non steroidei possa facilitare la comparsa di patologie cardiovascolari, epatiche e renali o aggravarne il decorso clinico, qualora già presenti.
I sintomi da sovradosaggio di flurbiprofene possono includere nausea, vomito e irritazione gastrointestinale.
Il trattamento deve prevedere lavanda gastrica e, se necessario, correzione del quadro elettrolitico sierico.
Non esiste uno specifico antidoto per il flurbiprofene.
Gravidanza e Allattamento
Il flurbiprofene può essere utilizzato durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza solo se il medico lo ritiene assolutamente necessario.
Nel terzo trimestre di gravidanza il farmaco è controindicato a causa dei danni che può provocare al feto (disfunzioni renali, tossicità cardiopolmonare e prolungamento del tempo di sanguinamento alla nascita) e alla madre (inibizione delle contrazioni uterine con conseguente ritardo o prolungamento del travaglio e aumento del tempo di sanguinamento).
Il flurbiprofene è escreto nel latte materno, pertanto, il suo utilizzo è controindicato anche nelle madri che allattano al seno.