La flunisolide è un ormone, un corticosteroide che agisce attivando i recettori dei glucocorticoidi, contro l’infiammazione. Flunisolide è un farmaco per disturbi ostruttivi delle vie respiratorie.
L'acido ibandronico può essere somministrato per via orale o per via parenterale (via endovenosa).
Flunisolide può essere dispensato dietro presentazione di ricetta medica ripetibile (RR). La Flunisolide viene spesso prescritta per trattare e impedire l’insorgenza dei sintomi della rinite allergica, inclusi starnuti, prurito e naso chiuso o che cola.
La flunisolide è indicato nel trattamento delle patologie allergiche delle vie respiratorie come asma bronchiale, bronchite cronica asmatiforme e riniti allergiche croniche o stagionali.
Adulti: 1 mg (25 gocce) 2 volte al giorno. Bambini: 500 mcg (12-13 gocce) 2 volte al giorno. Non è consigliabile somministrare ai bambini al di sotto di quattro anni di età. Il prodotto deve essere usato connebulizzatori elettrici e non deve essere diluito. Ogni goccia contiene 40 mcg di flunisolide. Come noto la somministrazione di farmaci in soluzione mediante nebulizzatori elettrici comporta un residuo di soluzione che, aderendo alle pareti dell'ampollina o sul fondo, non viene erogato. Tenendo conto di ciò occorre, in fase di preparazione, considerare la necessità di integrare la parte non erogabile.
Medicinali che contengono il Principio Attivo Flunisolide
L'utilizzo del flunisolide è controindicato nei seguenti casi:
- Allergia nota allo stesso principio attivo e/o ad uno o più degli eccipienti presenti nel medicinale a base di flunisolide che si deve assumere;
- Nei pazienti affetti da infezioni virali e tubercolari attive o quiescenti;
- donne in gravidanza e allattamento;
La somministrazione di FORBEST ® dovrebbe essere necessariamente preceduta da un attenta visita medica atta a chiarire l'origine eziologica del quadro clinico lamentato e quindi l'eventuale appropriatezza prescrittiva.
La terapia con corticosteroidi, anche se inalatori, pone alcune precauzioni importanti da considerare, quali :
- evitare la somministrazione prolungata nel tempo, potenzialmente responsabile di reazioni da ipersensibilità e sintomi vari;
- considerare la maggior suscettibilità dell'individuo a patologie di origine infettiva;
- controllare periodicamente la funzionalità surrenalica;
- evitare di superare dosi e tempi consigliati;
- abbinare la terapia con vasocostrittori nel caso in cui vi fosse una imponente congestione delle mucose, tale da rendere difficile la respirazione.
È opportuno inoltre ricordare l'inadeguatezza del Flunisolide nel trattamento della fase acuta asmatica.
L'uso di Corticosteroidi, senza necessità clinica, è proibito in e fuori gara.
Si raccomanda di conservare il farmaco fuori dalla portata dei bambini.
Non sono note al momento interazioni farmacologiche degne di nota clinica, seppur la contestuale assunzione di inibitori o induttori del sistema citocromiale sarebbe in grado di alterare le caratteristiche farmacocinetiche dell'eventuale quota di Flunisolide assorbita.
Solo alcuni pazienti, con vie aeree molto sensibili, hanno presentato tosse e raucedine; talora può manifestarsi un lieve e transitorio bruciore della mucosa nasale. Raramente si sono osservate in bocca o in gola infezioni micotiche che sono scomparse rapidamente dopo appropriata terapia locale. Queste infezioni possono essere prevenute o ridotte al minimo se i pazienti provvedono a sciacquare accuratamente la bocca dopo ogni somministrazione. Altri effetti collaterali osservati sono: irritazione nasale, epistassi, naso chiuso, rinorrea, mal di gola, raucedine ed irritazione del cavo orale e delle fauci. Se gravi, questi effetti collaterali possono richiedere la sospensione della terapia. Solamente in caso di uso incongruo possono aversi, anche se in misura ridotta, gli effetti tipici dei corticosteroidi somministrati per via sistemica. L'effetto collaterale più comune riscontrato nei pazienti cortico dipendenti è stata la comparsa di congestione nasale e polipi nasali, dovuti appunto alla riduzione della corticoterapia sistemica. I pazienti vanno comunque tenuti sotto stretto controllo nel caso di trattamenti prolungati, al fine di accertare tempestivamente l'eventuale comparsa di manifestazioni sistemiche (osteoporosi, ulcera peptica, segni di insufficienza corticosurrenalica secondaria, quali ipotensione e perdita di peso) al fine di evitare in quest'ultima evenienza gravissimi incidenti da iposurrenalismo acuto. A dosi elevate utilizzate per lunghi periodi possono insorgere soppressione surrenalica, ritardo della crescita in bambini ed adolescenti, riduzione della densità minerale ossea, cataratta e glaucoma.
La somministrazione di grandi quantità di Flunisolide in un breve periodo di tempo può determinare la soppressione della funzione ipotalamica-ipofisaria-surrenale. In questo caso la dose somministrata deve essere ridotta immediatamente alla dose raccomandata.
Gravidanza e Allattamento
L'assenza di studi in grado di caratterizzare a pieno il profilo di sicurezza del Flunisolide per la salute del feto e del lattante, estende le suddette controindicazioni all'uso diel Flunisolide anche alla gravidanza ed al successivo periodo di allattamento al seno.