Università degli Studi di MilanoFederazione Ordini Farmacisti Italiani
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Ferroso Gluconato





A cosa serve

Il ferroso gluconato agisce aiutando a soddisfare il fabbisogno di ferro dell'organismo.

Indicazioni

Il ferroso gluconato viene utilizzato per aumentare l'apporto di ferro e per prevenire o trattare carenze di ferro nel sangue.

Posologia

Il fabbisogno giornaliero nei soggetti adulti (di sesso maschile) è generalmente 13 microg/Kg o 1 mg/die.
Il fabbisogno giornaliero per soggetti di sesso femminile (mestruazioni normali) è generalmente di 21 microg/Kg o 1,4 mg/die.
Durante gli ultimi 6 mesi di gravidanza, il fabbisogno aumenta: 80 microg/Kg/die o, generalmente, dai 5 ai 6 mg/die.
Bambini: 22 microg/Kg.
In caso di carenza di ferro, la dose deve essere compresa entro 50 e 250 mg/die, secondo il grado di anemia.
Posologia adulti: 1 compressa effervescente al giorno, sciolta in acqua ½ ora prima del pasto.
In caso di anemia grave: la dose può essere modificata a giudizio del medico sulla base degli esami ematologici da eseguirsi 2 o 3 volte la settimana dopo l'inizio del trattamento.
Bambini da 1/2 a 1 compressa a seconda del peso corporeo.
Se l'anemia dovesse persistere dopo 3 settimane di trattamento, è da ricercarsi un'altra causa.

Medicinali che contengono il Principio Attivo Ferroso Gluconato


Controindicazioni

Ipersensibilità al principio attivo.
Disordini del metabolismo del ferro (anemia refrattaria (sindrome mielodisplastica), anemia indotta da piombo, talassemia).
Emosiderosi, tutte le forme anemiche non sideropeniche, in particolare anemie emolitiche, pancreatite cronica, cirrosi epatica.
Condizioni che portano all'accumulo eccessivo di ferro (emocromatosi, emolisi cronica).

Avvertenze

Ferro gluconato deve essere utilizzato con cautela in pazienti affetti da stenosi intestinale e diverticoli.  
Il trattamento deve essere preceduto da una precisa diagnosi di anemia sideropenica. La somministrazione di ferro può essere tossica, specialmente per bambini, a dosi superiori ai 400 mg (oltre 5 compresse).
In caso di preesistente infiammazione o ulcerazione della mucosa gastrointestinale, i benefici del trattamento devono essere attentamente valutati rispetto al rischio di peggioramento della malattia gastrointestinale.

Interazioni

I sali di ferro riducono l’assorbimento di tetracicline, pencillamine, levodopa e metildopa. I medicinali a base di ferro interferiscono con l’assorbimento degli antibiotici chinolonici (ad esempio ciprofloxacina, levofloxacina, norfloxacina, ofloxacina). I sali di ferro riducono l’assorbimento della tiroxina in pazienti in terapia sostitutiva di tiroxina L’assorbimento del ferro è ridotto dall’uso concomitante di colestiramina così come integratori di calcio e magnesio. I sali di ferro possono ridurre l’assorbimento di micofenolato. L’assunzione concomitante di sali di ferro e salicilati o farmaci antinfiammatori non steroidei può potenziare l’effetto irritante del ferro a livello della mucosa gastrointestinale. Gli antiacidi (sali di magnesio o alluminio) riducono l’assorbimento del ferro. Tra l’assunzione di ferroso gluconato e l’assunzione di questi preparati deve intercorrere un intervallo di 2-3 ore. Può verificarsi rischio di tossicità con la penicillamina quando si interrompe il trattamento con derivati del ferro.

Effetti Indesiderati

Patologie gastrointestinali: Vomito, nausea, diarrea, che in caso di sovradosaggio possono essere gravi e complicati da emorragie gastrointestinali. Durante la somministrazione di preparazioni contenenti ferro, può verificarsi una innocua colorazione nera delle feci o colore scuro nelle urine o colorazione temporanea dei denti.
Disturbi del sistema immunitario: Raramente possono verificarsi reazioni allergiche.

Sovradosaggio

Un sovradosaggio dovuto a somministrazione accidentale di una dose elevata, è letale per i bambini.
È PERTANTO INDISPENSABILE MANTENERE IL FARMACO FUORI DALLA PORTATA DEI BAMBINI.
In caso di sovradosaggio accidentale è necessario condurre il soggetto in ospedale per le adeguate procedure terapeutiche di urgenza.
Sintomi
Inizialmente gli effetti gastrointestinali sono i più importanti: nausea, vomito, diarrea e dolore addominale. A volte si trova sangue nel vomito e nelle feci. Dopo la prima fase può iniziare un periodo relativamente stabile (6-12 ore dopo l'ingestione). In caso di intossicazione grave questa fase può essere meno evidente o non manifestarsi. Da 12-48 ore dopo l'ingestione possono manifestarsi i seguenti sintomi: necrosi delle cellule tubulari con insufficienza renale, necrosi epatica con ittero, encefalopatia, ipoglicemia e raramente disturbi della coagulazione. Possono verificarsi anche ipotensione e shock gravi. Possono verificarsi diminuzione della coscienza, coma e convulsioni.
Trattamento
Poco dopo l'assunzione, preferibilmente entro 1 ora, si può considerare la lavanda gastrica, specialmente nel caso in cui il paziente non abbia ancora vomito o se il ferro è rilevabile nello stomaco (radiografia addominale).
Per un’intossicazione da moderata a grave si può considerare un lavaggio intestinale totale (se non è controindicato), soprattutto dopo l'assunzione di prodotti a rilascio prolungato.

Gravidanza e Allattamento

GLUCONATO FERROSO può essere somministrato in gravidanza e durante l’allattamento.
Il fabbisogno di ferro nella seconda parte della gravidanza si aggira approssimativamente attomo ai 6 mg/die.
In caso di carenza di ferro, la posologia deve essere adattata in funzione della risposta alla terapia e della tolleranza gastrointestinale.
Una dose elevata viene meglio tollerata se suddivisa in 3 o 4 somministrazioni.

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