Cefotaxime Sodico appartenente ad un gruppo di medicinali (antibiotici beta-lattamici o cefalosporine di 3ª generazione) che vengono utilizzati per il trattamento delle infezioni causate da batteri.
Trattamento di infezioni gravi da batteri Gram negativi o da flora microbica mista di difficile eliminazione e resistenti ad altri antibiotici e per la profilassi delle infezioni chirurgiche. Particolarmente indicato in soggetti immunocompromessi e/o defedati.
Il dosaggio varia in relazione al tipo di infezione, alla sua gravità, al grado di sensibilità dell'agente patogeno, alle condizioni e al peso corporeo del paziente. La durata del trattamento dipende dalla risposta terapeutica, ma di norma l'assunzione dovrebbe essere continuata per almeno 3 giorni dopo la scomparsa della febbre. Negli adulti la posologia di base è di 2 g al giorno per via intramuscolare; se necessario, la dose può essere aumentata a 3-4 g/die e, nei casi molto gravi, fino a 12 g/die, per via endovenosa. Nei bambini con meno di 12 anni si possono somministrare 50-100 mg/kg, in 2-4 dosi giornaliere. La soluzione è somministrata per via intramuscolare o endovenosa, 1 g ogni 12 ore; in caso di posologie particolarmente elevate, vanno previste 3-4 somministrazioni al giorno (ogni 6-8 ore), per via endovenosa.
Medicinali che contengono il Principio Attivo Cefotaxima Sodica
L'impiego di Cefotaxime è controindicato in presenza di allergia agli antibiotici della classe delle cefalosporine e va valutato con cautela in soggetti allergici alle penicilline o ad altri farmaci a causa del rischio di allergenicità crociata. Nei soggetti con funzionalità renale estremamente compromessa va valutata un'eventuale riduzione del dosaggio medio consigliato.
Particolare attenzione deve essere riposta nella somministrazione di questo farmaco nei bambini di età inferiore ai 30 mesi; nei pazienti con ipersensibilità alla Cefotaxima, alle cefalosporine, alle penicilline o ad altri antibiotici; nei pazienti con disturbi del ritmo cardiaco; nei pazienti con scompenso cardiaco grave.
Cefotaxima Sodica non deve essere mescolato nella stessa siringa insieme ad altri medicinali ed in particolare con medicinali per il trattamento delle infezioni causate dai batteri (antibiotici). Questo medicinale deve esserle somministrato con cautela se sta usando uno dei seguenti medicinali: antibiotici aminoglicosidici, medicinali per il trattamento delle infezioni causate da batteri o diuretici, medicinali per facilitare l'eliminazione dei liquidi come la furosemide. Si rivolga al medico perché in questo caso sono necessari controlli della funzionalità dei reni. Probenecid, medicinale usato per ridurre i livelli di acido urico nel sangue, perché può rallentare l'eliminazione di Cefotaxima Sodica con le urine.
Il trattamento a base di Cefotaxima risulta generalmente ben tollerato. Gli effetti avversi più comuni riscontrati soprattutto in soggetti predisposti o particolarmente sensibili sono: disturbi gastrointestinali: nausea, vomito, diarrea, dolori addominali, pirosi gastrica, glossite;
anomalie nella funzionalità renale: aumento dell'azoto ureico e delle concentrazioni sieriche di creatinina;
anomalie nella funzionalità epatica: aumento delle transaminasi sieriche (SGOT, SGPT); aumento della bilirubina, aumento della fosfatasi alcalina;
anomalie ematologiche: anemia emolitica, granulocitopenia, eosimofilia, agranulocitosi (molto rara);
sintomi neurologici: cefalea, vertigini, agitazione, confusione, astenia;
reazioni allergiche: prurito, orticaria, reazioni anafilattiche, artralgia, febbre da farmaci;
reazioni locali: flebite, tromboflebite, dolore, indurimento e fragilità nella sede d'iniezione
Questo medicinale le sarà somministrato da un medico o da un infermiere, quindi è improbabile che si verifichi un sovradosaggio. I sintomi di un sovradosaggio possono corrispondere agli effetti indesiderati e si possono verificare danni al cervello (encefalopatie). In questo caso la somministrazione di questo medicinale deve essere sospesa e il medico le indicherà una terapia adeguata.
Gravidanza e Allattamento
Durante la gravidanza e nella primissima infanzia l'uso di questo farmaco è sconsigliato; in caso di urgenza o reale necessità può essere somministrato, ma sotto rigoroso controllo medico. Poiché la Cefotaxima tende ad accumularsi nel latte materno, è necessario decidere se interrompere l'allattamento o il trattamento con il medicinale, tenendo in considerazione l'importanza del farmaco per la salute materna.