Università degli Studi di MilanoFederazione Ordini Farmacisti Italiani
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Benzidamina Cloridrato





A cosa serve

Benzidamina Cloridrato, appartenente alla categoria degli Analgesici FANS e nello specifico Altre sostanze per il trattamento orale locale.

Indicazioni

Indicato nel trattamento delle affezioni infiammatorie o irritative del cavo orale, anche a carattere doloroso, dovute ad eventi infettivi o a procedure odontoiatriche.

Posologia

Pastiglie per uso orale, Collutorio, Spray nebulizzatore, Pasta dentifricia.
A seconda del formato, la cui scelta dovrebbe avvenire considerando le caratteristiche generali dello stato di salute del paziente, si consigliano generalmente 3 lavaggi al giorno con pasta dentifricia o collutorio, preferibilmente puro o diluito in 15 ml di acqua, l'uso di 3-4 applicazioni giornaliere di spray o l'assunzione di una pastiglia 3 volte al giorno da sciogliere lentamente in bocca. Si raccomanda di non prolungare la terapia oltre i 3-5 giorni di trattamento.

Medicinali che contengono il Principio Attivo Benzidamina Cloridrato


Controindicazioni

Controindicato nei pazienti ipersensibili al principio attivo o ad uno dei suoi eccipienti.

Avvertenze

Modalità di somministrazione: l'utilizzo di benzidamina per via topica offre il vantaggio di ottenere un'elevata concentrazione del principio attivo nella sede della lesione con una contemporanea concentrazione nel sangue molto bassa. Per evitare l'eventuale insorgenza di disturbi gastrointestinali, l'assunzione orale della benzidamina dovrebbe avvenire a stomaco pieno. Durante l'utilizzo topico si raccomanda di non applicare il farmaco a livello di lesioni emorragiche; di non esporre la parte trattata all'esposizione diretta dei raggi solari. In caso di irrigazioni vaginali, somministrare la benzidamina in posizione supina e trattenere la soluzione in vagina per alcuni minuti. Terapia prolungata: l'uso topico prolungato della benzidamina può provocare fenomeni di sensibilizzazione locale, occorre in questo caso interrompere il trattamento ed adottare idonee misure terapeutiche. La benzidamina è risultata una valida alternativa terapeutica nei pazienti che hanno manifestato orticaria in seguito a somministrazione di nimesulide

Interazioni

Dato il basso assorbimento sistemico del principio attivo non sono note ad oggi interazioni farmacologiche clinicamente rilevanti.

Effetti Indesiderati

Centrali: insonnia, sonnolenza (eliminabile anticipando l'ultima somministrazione della giornata). Gastrointestinali: pirosi, pesantezza gastrica (soprattutto se la benzidamina è assunta lontano dai pasti). Oftalmici: difficoltà di accomodazione, scotomi, scintillii (regrediscono subito con la sospensione del trattamento). Renali: riduzione della filtrazione glomerulare (aumento della creatinina e dell'urea plasmatiche dopo somministrazione topica). Sistemici: eritema, fotosensibilizzazione, rash cutanei, bruciore alla mucosa orale, intorpidimento. L'attività anestetica locale può dar luogo a transitorio formicolio e perdita del gusto. L'assunzione per via topica può dar luogo a fenomeni di sensibilizzazione locale.

Sovradosaggio

L'intossicazione è attesa solo in caso di ingestione accidentale di elevate quantità di benzidamina (>300 mg). I sintomi associati al sovradosaggio da ingestione di benzidamina sono principalmente di natura gastrointestinale ed a carico del sistema nervoso centrale. I sintomi gastrointestinali più frequenti sono nausea, vomito, dolore addominale e irritazione esofagea. I sintomi a carico del sistema nervoso centrale includono capogiro, allucinazioni, agitazione, ansia e irritabilità. Molto raramente sono stati riportati sintomi di sovradosaggio in bambini, quali eccitazione, convulsioni, sudorazione, atassia, tremore e vomito, dopo somministrazione orale di benzidamina ad un dosaggio di circa 100 volte superiore a quello delle pastiglie da 3 mg. In caso di sovradosaggio acuto è possibile effettuare solo un trattamento sintomatico. I pazienti devono essere tenuti sotto stretta osservazione, e devono ricevere un trattamento di supporto. Deve essere mantenuta un'adeguata idratazione

Gravidanza e Allattamento

Non ci sono dati sufficienti provenienti dall’uso di benzidamina in donne in gravidanza e allattamento. L’escrezione nel latte materno non è stata studiata. Gli studi sugli animali sono insufficienti per evidenziare gli effetti sulla gravidanza e l’allattamento. Il rischio potenziale per gli esseri umani non è noto. Benzidamina Cloridrato 3 mg pastiglie non deve essere usato durante la gravidanza e l’allattamento.

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