A cosa serve
Cefal č un integratore appartenente alla categoria degli integr. per la funzionalitą cerebrale (memoria, attenzione e conc.) e l'affaticamento psicofisico.
E' commercializzato in Italia dall'aziendaFarmaderbe S.r.l. .
E' commercializzato in Italia dall'azienda
Informazioni commerciali
Titolare: Farmaderbe S.r.l.
Concessionario:Farmaderbe S.r.l.
Categoria di appartenenza: integr. per la funzionalitą cerebrale (memoria, attenzione e conc.) e l'affaticamento psicofisico
Forma farmaceutica: compressa
Concessionario:
Categoria di appartenenza: integr. per la funzionalitą cerebrale (memoria, attenzione e conc.) e l'affaticamento psicofisico
Forma farmaceutica: compressa
Se sei un professionista, potrai trovare le schede tecniche complete e molto altro nell'area riservata di Codifa.it
Confezioni
Cefal cefal stop 30 compresse
Indicazioni
emicrania, emicrania con aurea, cefalea vascolare, cefalea muscolo-tensiva, cefalea mestruale, cefalea da intolleranze alimentari, dolori mestruali, mal di denti, nevralgie, dolori muscolari ed osteoarticolari
Abbinamenti consigliati
Abbinamenti consigliati
- Stress Neotrasmitter cpr e Reinforce Magnesio liquido per 1 mese
- Dolori articolari Corti Ribes Complex cps
- Dolori mestruali PhytoCiclo cpr 8-10 giorni prima del ciclo e PhytoCiclo gocce durante il ciclo
- Intolleranze alimentari Probiophylus intollerance bustine da assumere per 12 giorni al mese
Modalitą d'uso
si consiglia l'assunzione di 1-2 compresse al giorno, a seconda delle necessità, da deglutire con un po' d'acqua al momento del bisogno. Per un ciclo di prevenzione si consiglia l'assunzione di 1 compressa al giorno per almeno 2 mesi.
Descrizione e caratteristiche
Il mal di testa o cefalea può essere considerato un sintomo piuttosto che una malattia di per sé e può essere causata da diversi fattori. L'emicrania è un tipo particolare di cefalea vascolare, causato dall'alternanza di fasi di dilatazione e restringimento dei vasi sanguigni del cervello. L'emicrania comune è accompagnata da nausea, una sensazione di malessere generale e qualche volta depressione ed irritabilità. La cura dell'emicrania e delle cefalee dipende dalla causa che le provoca. Le più comuni sono: intolleranze alimentari, combinazioni alimentari errate, ingestione di cioccolato, crostacei, formaggi, alcolici, glutammato e additivi come aspartame e saccarina, sforzi fisici prolungati, carenza di sonno, cambiamenti del ritmo sonno/veglia, stress, cambiamenti climatici, radiazioni elettromagnetiche, esposizione al sole o alla luce intensi, aria condizionata, fumo, squilibri ormonali legati al ciclo mestruale.
CefalStop è una formulazione concentrata a rapido assorbimento dall'esclusivo e originale approccio nutraceutico che interviene positivamente su tutte le cause che determinano il problema, apportando un rapido sollievo: svolge un'azione analgesica ed antinfiammatoria, coadiuva la microcircolazione cerebrale, riduce i disturbi correlati al ciclo mestruale, svolge un'azione rilassante utile in caso di cefalee muscolo-tensive, apporta energia e riduce gli stati di stanchezza, favorisce la digestione e, se presente, riduce anche la sensazione di nausea. Inoltre, contribuisce alla funzionalità articolare riducendo le sensazioni dolorose localizzate ad esempio alla cervicale da cui può originare una crisi di cefalea o emicrania.
Prodotto indicato anche a vegani e vegetariani.
Il Partenio modula la circolazione cefalica e riordina la dinamica vascolare in questa sede. Quest'azione è svolta dai sequiterpeni ed in particolare dal partenolide che agisce in modo simile ai farmaci antinfiammatori: il meccanismo d'azione fino ad ora dimostrato è l'interferenza del partenolide con la cascata dell'acido arachidonico ed in particolare l'inibizione della sintesi delle prostaglandine mediata da un effetto inibitorio sulla fosfolipasi A2. A questa azione antinfiammatoria sembra contribuire anche una interferenza con gli enzimi 5-lipossigenasi e un'attivazione della ciclossigenasi e della nitrossido sintetasi. Inibisce, inoltre, la liberazione di sostanze vasodilatatrici come l'istamina, ristabilendo così il giusto tono vasale. È anche antispasmodico e riduce la contrattilità della muscolatura liscia in vitro. Diversi studi hanno dimostrato come il suo utilizzo riduca la frequenza degli attacchi e l'intensità del dolore, soprattutto in caso di emicrania tensiva e tensioni muscolo-facciali. Utile sia nell'attacco acuto sia come prevenzione anche di nausea e vomito concomitanti con il mal di testa.
Lo Zenzero stimola le secrezioni salivari, biliari e gastriche, il rilascio di enzimi digestivi ed aumenta il volume e la concentrazione enzimatica delle secrezioni, nonché favorisce l'attività degli enzimi lipasi, sucrasi, maltasi. Le sue proprietà aromatiche, anti-dispeptiche, carminative ed assorbenti concorrono a sopprimere la reattività gastrointestinale, ma sembra che i componenti attivi della droga possano agire anche a livello centrale. I sintomi di nausea e vomito, infatti, originano da modificazioni a livello dei centri di controllo cerebrali, in particolare ipotalamici, che si riflettono sullo stomaco per mezzo dell'azione dei neurotrasmettitori serotonina e dopamina su specifici recettori gastrici. I Gingeroli, 6 e 8 in particolare, bloccano questi recettori, inducendo una riduzione del segnale emetico che raggiunge i centri nervosi ed aumentando la motilità gastrica grazie ad un incremento della liberazione di Acetilcolina.
La medicina ayurvedica lo considera un utile rimedio anche nei disordini neurologici, ed alcuni studi mostrano come il suo consumo possa contrastare l'emicrania, inibendo il rilascio di istamina ed eicosanoidi e favorendo l'attivazione dei recettori oppiacei. Infine, il 6-Gingerolo sembra svolgere un'attività antinfiammatoria ed antiedemigena inibendo le vie metaboliche dell'acido arachidonico che portano alla produzione delle ciclossigenasi e delle lipossigenasi, responsabili dell'iperproduzione di mediatori dell'infiammazione come prostaglandine e leucotrieni. Diversi studi hanno dimostrato l'efficacia dell'associazione tra Zenzero e Partenio per il trattamento dell'emicrania.
Il Ginkgo biloba fluidifica il sangue, migliora la circolazione sanguigna del cervello, favorisce la microcircolazione periferica, ha un'azione vasodilatatrice, svolge un'azione antiossidante. La sua azione è strettamente correlata principalmente a due meccanismi: l'antagonismo al fattore di aggregazione piastrinica (PAF) e all'azione antiossidante. È utile in caso di difficoltà di concentrazione e di memoria, stanchezza, mal di testa, confusione, mancanza di energie, depressione, vertigini e rendimento intellettivo decrescente. In caso di depressione aumenta il numero di recettori della serotonina ed inibisce le MAO.
Per quanto riguarda l'emicrania, il componente più importante è il ginkgolide B che inibisce il PAF e modula l'azione del glutammato, importante neurotrasmettitore del SNC. Entrambi questi effetti possono essere messi in relazione con l'emicrania in quanto nell'emicrania senza aura piastrine e leucotrieni rilasciano PAF, che va a sensibilizzare le terminazioni vascolari del trigemino e produce dolore, mentre alti livelli di glutammato inducono l'emicrania con aura in soggetti suscettibili.
La Caffeina viene ben assorbita per via orale, con un picco plasmatico massimo dopo 120 minuti e si distribuisce rapidamente in tutti i tessuti, anche attraversando la barriera ematoencefalica. Gli effetti si manifestano con un'azione stimolante sul SNC, sull'apparato cardiovascolare, sul rilascio delle catecolamine, sulla sintesi acida a livello gastrico e sul metabolismo in generale. L'effetto è biologicamente mediato dall'aumento di AMP ciclico, inoltre, interferisce con l'azione di vari neurotrasmettitori quali serotonina, catecolamine, dopamina ed alcuni aminoacidi. Gli effetti psicotropi sono controversi poichè dosi minori di 500 mg manifestano sensazioni piacevoli con aumento dello stato di sveglia, di allerta, della capacità di concentrazione e miglioramento generico dell'efficienza fisica e mentale. Al contrario, dosi maggiori inducono agitazione, tremori, nausea, irrequietezza, performance discontinua e diuresi. Questi sono dovuti all'inibizione dei recettori benzodiazepinici da parte della sola caffeina dotata di un grado di lipofilia maggiore dei suoi metabolici e tale da permetterle di attraversare la barriera ematoencefalica più facilmente.
Viene impiegata con successo contro l'emicrania: induce vasocostrizione e riduzione del flusso sanguigno extracranico, coinvolgendo i recettori serotoninergici. Ulteriore conseguenza del blocco delle azioni dell'adenosina è l'effetto antidolorifico: riduce il rilascio di mediatori dolorifici indotto dall'adenosina a livello delle terminazioni nervose, attiva le vie noradrenalinergiche, che svolgono azione soppressiva sul dolore, e stimola il sistema nervoso riducendo la componente affettiva nell'elaborazione della stimolazione.
L'Escolzia combatte la stanchezza e riequilibra il sistema nervoso. Ha un'azione ansiolitica e sedativa generale, favorisce il sonno senza causare stordimento e viene utilizzata con successo in caso di cefalea cefalea vasomotoria. Inibisce la degradazione enzimatica delle catecolamine e la sintesi della dopamina beta-idrossilasi e della monoamina ossidasi. La cheleritrina, uno dei suoi costituenti principali, è un noto inibitore della protein-chinasi C, che viene attivata a livello dei neuroni delle corna dorsali del midollo spinale e contribuisce al mantenimento della sensazione del dolore dopo uno stimolo termico e chimico. La cheleritrina attenua in modo significativo la risposta nocicettiva. Inoltre, attenua la comparsa di dipendenza da morfina
CefalStop è una formulazione concentrata a rapido assorbimento dall'esclusivo e originale approccio nutraceutico che interviene positivamente su tutte le cause che determinano il problema, apportando un rapido sollievo: svolge un'azione analgesica ed antinfiammatoria, coadiuva la microcircolazione cerebrale, riduce i disturbi correlati al ciclo mestruale, svolge un'azione rilassante utile in caso di cefalee muscolo-tensive, apporta energia e riduce gli stati di stanchezza, favorisce la digestione e, se presente, riduce anche la sensazione di nausea. Inoltre, contribuisce alla funzionalità articolare riducendo le sensazioni dolorose localizzate ad esempio alla cervicale da cui può originare una crisi di cefalea o emicrania.
Prodotto indicato anche a vegani e vegetariani.
Il Partenio modula la circolazione cefalica e riordina la dinamica vascolare in questa sede. Quest'azione è svolta dai sequiterpeni ed in particolare dal partenolide che agisce in modo simile ai farmaci antinfiammatori: il meccanismo d'azione fino ad ora dimostrato è l'interferenza del partenolide con la cascata dell'acido arachidonico ed in particolare l'inibizione della sintesi delle prostaglandine mediata da un effetto inibitorio sulla fosfolipasi A2. A questa azione antinfiammatoria sembra contribuire anche una interferenza con gli enzimi 5-lipossigenasi e un'attivazione della ciclossigenasi e della nitrossido sintetasi. Inibisce, inoltre, la liberazione di sostanze vasodilatatrici come l'istamina, ristabilendo così il giusto tono vasale. È anche antispasmodico e riduce la contrattilità della muscolatura liscia in vitro. Diversi studi hanno dimostrato come il suo utilizzo riduca la frequenza degli attacchi e l'intensità del dolore, soprattutto in caso di emicrania tensiva e tensioni muscolo-facciali. Utile sia nell'attacco acuto sia come prevenzione anche di nausea e vomito concomitanti con il mal di testa.
Lo Zenzero stimola le secrezioni salivari, biliari e gastriche, il rilascio di enzimi digestivi ed aumenta il volume e la concentrazione enzimatica delle secrezioni, nonché favorisce l'attività degli enzimi lipasi, sucrasi, maltasi. Le sue proprietà aromatiche, anti-dispeptiche, carminative ed assorbenti concorrono a sopprimere la reattività gastrointestinale, ma sembra che i componenti attivi della droga possano agire anche a livello centrale. I sintomi di nausea e vomito, infatti, originano da modificazioni a livello dei centri di controllo cerebrali, in particolare ipotalamici, che si riflettono sullo stomaco per mezzo dell'azione dei neurotrasmettitori serotonina e dopamina su specifici recettori gastrici. I Gingeroli, 6 e 8 in particolare, bloccano questi recettori, inducendo una riduzione del segnale emetico che raggiunge i centri nervosi ed aumentando la motilità gastrica grazie ad un incremento della liberazione di Acetilcolina.
La medicina ayurvedica lo considera un utile rimedio anche nei disordini neurologici, ed alcuni studi mostrano come il suo consumo possa contrastare l'emicrania, inibendo il rilascio di istamina ed eicosanoidi e favorendo l'attivazione dei recettori oppiacei. Infine, il 6-Gingerolo sembra svolgere un'attività antinfiammatoria ed antiedemigena inibendo le vie metaboliche dell'acido arachidonico che portano alla produzione delle ciclossigenasi e delle lipossigenasi, responsabili dell'iperproduzione di mediatori dell'infiammazione come prostaglandine e leucotrieni. Diversi studi hanno dimostrato l'efficacia dell'associazione tra Zenzero e Partenio per il trattamento dell'emicrania.
Il Ginkgo biloba fluidifica il sangue, migliora la circolazione sanguigna del cervello, favorisce la microcircolazione periferica, ha un'azione vasodilatatrice, svolge un'azione antiossidante. La sua azione è strettamente correlata principalmente a due meccanismi: l'antagonismo al fattore di aggregazione piastrinica (PAF) e all'azione antiossidante. È utile in caso di difficoltà di concentrazione e di memoria, stanchezza, mal di testa, confusione, mancanza di energie, depressione, vertigini e rendimento intellettivo decrescente. In caso di depressione aumenta il numero di recettori della serotonina ed inibisce le MAO.
Per quanto riguarda l'emicrania, il componente più importante è il ginkgolide B che inibisce il PAF e modula l'azione del glutammato, importante neurotrasmettitore del SNC. Entrambi questi effetti possono essere messi in relazione con l'emicrania in quanto nell'emicrania senza aura piastrine e leucotrieni rilasciano PAF, che va a sensibilizzare le terminazioni vascolari del trigemino e produce dolore, mentre alti livelli di glutammato inducono l'emicrania con aura in soggetti suscettibili.
La Caffeina viene ben assorbita per via orale, con un picco plasmatico massimo dopo 120 minuti e si distribuisce rapidamente in tutti i tessuti, anche attraversando la barriera ematoencefalica. Gli effetti si manifestano con un'azione stimolante sul SNC, sull'apparato cardiovascolare, sul rilascio delle catecolamine, sulla sintesi acida a livello gastrico e sul metabolismo in generale. L'effetto è biologicamente mediato dall'aumento di AMP ciclico, inoltre, interferisce con l'azione di vari neurotrasmettitori quali serotonina, catecolamine, dopamina ed alcuni aminoacidi. Gli effetti psicotropi sono controversi poichè dosi minori di 500 mg manifestano sensazioni piacevoli con aumento dello stato di sveglia, di allerta, della capacità di concentrazione e miglioramento generico dell'efficienza fisica e mentale. Al contrario, dosi maggiori inducono agitazione, tremori, nausea, irrequietezza, performance discontinua e diuresi. Questi sono dovuti all'inibizione dei recettori benzodiazepinici da parte della sola caffeina dotata di un grado di lipofilia maggiore dei suoi metabolici e tale da permetterle di attraversare la barriera ematoencefalica più facilmente.
Viene impiegata con successo contro l'emicrania: induce vasocostrizione e riduzione del flusso sanguigno extracranico, coinvolgendo i recettori serotoninergici. Ulteriore conseguenza del blocco delle azioni dell'adenosina è l'effetto antidolorifico: riduce il rilascio di mediatori dolorifici indotto dall'adenosina a livello delle terminazioni nervose, attiva le vie noradrenalinergiche, che svolgono azione soppressiva sul dolore, e stimola il sistema nervoso riducendo la componente affettiva nell'elaborazione della stimolazione.
L'Escolzia combatte la stanchezza e riequilibra il sistema nervoso. Ha un'azione ansiolitica e sedativa generale, favorisce il sonno senza causare stordimento e viene utilizzata con successo in caso di cefalea cefalea vasomotoria. Inibisce la degradazione enzimatica delle catecolamine e la sintesi della dopamina beta-idrossilasi e della monoamina ossidasi. La cheleritrina, uno dei suoi costituenti principali, è un noto inibitore della protein-chinasi C, che viene attivata a livello dei neuroni delle corna dorsali del midollo spinale e contribuisce al mantenimento della sensazione del dolore dopo uno stimolo termico e chimico. La cheleritrina attenua in modo significativo la risposta nocicettiva. Inoltre, attenua la comparsa di dipendenza da morfina
Avvertenze
se si stanno assumendo farmaci anticoagulanti o antiaggreganti piastrinici, consultare il medico prima di assumere il prodotto. Si sconsiglia l'uso in gravidanza e durante l'allattamento
Ingredienti
in 2 compresse: agenti di carica: cellulosa microcristallina, amido di mais, calcio fosfato, idrossipropilcellulosa, carbossimetilcellulosa; Zenzero (Zingiber officinalis Rosc.) rizoma polvere 300 mg, Partenio (Tanacetum parthenium Sch. Bip.) erba con fiori e.s. 120 mg tit. 0,5% Partenolidi, Caffeina 100 mg, Escolzia (Eschscholtzia californica Cham.) erba e.s. 60 mg tit. 0,2% Protopina, Agenti antiagglomeranti: Magnesio stearato vegetale e Biossido di silicio; Ginkgo Biloba (Ginkgo biloba L.) foglie e.s. 20 mg tit. 3% Ginkgoflavonoidi