Università degli Studi di MilanoFederazione Ordini Farmacisti Italiani
banda blu

FOGLIETTO ILLUSTRATIVO:
OSSIGENO MEDICAIR 100 BAR GAS MEDICINALE COMPRESSO
OSSIGENO MEDICAIR 120 BAR GAS MEDICINALE COMPRESSO
OSSIGENO MEDICAIR 200 BAR GAS MEDICINALE COMPRESSO
OSSIGENO MEDICAIR 300 BAR GAS MEDICINALE COMPRESSO
OSSIGENO MEDICAIR GAS MEDICINALE CRIOGENICO





FOGLIO ILLUSTRATIVO RR
OSSIGENO MEDICAIR 100 BAR GAS MEDICINALE COMPRESSO
OSSIGENO MEDICAIR 120 BAR GAS MEDICINALE COMPRESSO
OSSIGENO MEDICAIR 200 BAR GAS MEDICINALE COMPRESSO
OSSIGENO MEDICAIR 300 BAR GAS MEDICINALE COMPRESSO
OSSIGENO MEDICAIR GAS MEDICINALE CRIOGENICO
Categoria farmacoterapeutica
Gas medicinali
Indicazioni terapeutiche
Trattamentodell’insufficienzarespiratoriaacutae cronica.
Controindicazioni
In condizioninormobarichenonesistonocontroindicazioniassolute.
Precauzioni per l’uso
L’ossigenodeveesseresomministratocon cautela,conaggiustamentiin funzionedelle esigenzedel singolopaziente.Deveesseresomministratala dosepiù bassache permettedi mantenerela pressionea 8 kPa(60 mmHg). Concentrazionipiù elevatedevonoesseresomministrateper il periodopiù brevepossibile,monitorandoi valori dell’emogasanalisi frequentemente.
L’ossigenopuòesseresomministratoin sicurezzaalleseguenticoncentrazionie peri seguentiperiodidi tempo:
finoa 100%menodi 6 ore
60-70%24 ore
40-50%nelcorsodelsecondoperiododi 24ore.
L’ossigenoè potenzialmentetossicodopoduegiornia concentrazionisuperiorial 40%.
Concentrazionibassedi ossigenodevonoessereusateperpazienticoninsufficienzarespiratoriain cui lo stimoloperla respirazioneè rappresentatodall’ipossia.In questi casi è necessariomonitorareattentamenteil trattamento,misurandola tensionearteriosadi ossigeno(PaO2) o tramitepulsometria(saturazionearteriosadi ossigeno–
SpO2) e valutazioni cliniche. La somministrazione di ossigeno a pazienti affetti da insufficienza respiratoria indotta da farmaci (oppioidi, barbiturici) o da broncopneumopatie cronicheostruttive (BPCO) potrebbe aggravare ulteriormente l’insufficienza respiratoria a causa dell’ipercapnia costituita dall’elevata concentrazione nelsangue(plasma)di anidridecarbonica,cheannullagli effettisuirecettori.
Le concentrazioni elevate di ossigeno nell’aria o nel gas inalato determinano la caduta della concentrazione e della pressione di azoto. Questo riduce anche la concentrazionedi azotoneitessutie neipolmoni(alveoli).Sel’ossigenovieneassorbitonelsangueattraversogli alveolipiùvelocementedi quantovengafornitoattraverso la ventilazione,gli alveolipossonocollassare(atelectasia).Questopuòostacolarel’ossigenazionedel sanguearterioso,perchénonavvengonoscambigassosinonostante la perfusione.
Nei pazienti con una ridotta sensibilità alla pressione dell’anidride carbonica nel sangue arterioso, gli elevati livelli di ossigeno possono causare ritenzione di anidride carbonica.
In casiestremi,questopuòportarea narcosidaanidridecarbonica.
Interazioni
L’ossigeno non deve essere somministrato in concomitanza della somministrazione di farmaci che ne aumentano la tossicità, come catecolamine (ad es. epinefrina, norepinefrina), corticosteroidi (ad es. desametasone, metilprednisolone), ormoni (ad es.testosterone, tiroxina), chemioterapici (bleomicina, ciclofosfammide, 1,3-bis(2-
chloroethyl)-1-nitrosourea)ed agenti antimicrobicii (ad es. nitrofurantoina).
I raggiX possonoaumentarela tossicitàdell’ossigeno.Anchel’ipertiroidismoe la mancanzadi vitaminaC, vitaminaE o di glutationepossonoprodurrelo stessoeffetto.La tossicità polmonare associata con farmaci come bleomicina, actinomicina, amiodarone, nitrofurantoina e antibiotici simili può essere accresciuta dall’inalazione concomitantedi alteconcentrazionidi ossigeno.
Nei pazienti che sono stati trattati per danno polmonare indotto da radicali liberi, la terapia a base di ossigeno può peggiorare il danno, per esempio nel trattamento dell’avvelenamentoda paraquat.
L’ossigenopuòanchepeggiorarela depressionerespiratoriaindottadall’alcool.
Farmacinotiperindurreeventiavversicomprendono:adriamicina,menadione,promazina,clorpromazina,tioridazinae clorochina.Gli effettisarannoparticolarmente pronunciatineitessuticonlivelli elevatidi ossigeno,specialmentei polmoni.
Avvertenze speciali
E’ importantericordarechel’ossigenoè un comburentee pertantoalimentala combustione.In presenzadi sostanzecombustibili quali i grassi(oli, lubrificanti)e sostanze organiche(tessuti,legno,carta,materieplastiche,ecc.)l’ossigenopuòspontaneamente,per effettodi un innesco(scintilla,fiammalibera,fontedi accensione)oppureper effetto della compressioneadiabatica,che puòaccaderenelle apparecchiaturedi riduzionedella pressione(riduttori) duranteunariduzionerepentinadella pressionedel gas attivare una combustione. Di conseguenza, tutte le sostanze con le quali l’ossigeno viene a contatto devono essere classificate come sostanze compatibili con il prodottonellenormalicondizionidi utilizzo.
• Qualsiasisistemao contenitoreper l’erogazionedell’ossigenodeveesseretenutolontanoda fonti di calorea causadellacomburenzadell’ossigeno:vannoquindiprese le dovuteprecauzioniin meritosiain ambienteospedalierochedomesticoin presenzadi ossigenomedicinale.
• L’ossigeno può provocare l'improvviso incendio di materiali incandescenti o di braci; per questo motivo non è permesso fumare o tenere fiamme accese libere e non schermatein prossimitàdeirecipientie deisistemidi erogazione.
• Nonfumarenell'ambientein cuisi praticaossigenoterapia.
• Nondisporrebomboleo contenitoriin prossimitàdi fontidi calore.
• Nondeveessereutilizzataalcunaattrezzaturaelettricachepuòemetterescintillenellevicinanzedeipazientichericevonoossigeno.
• E’ assolutamente vietato intervenire in alcun modo sui raccordi dei contenitori, sulle apparecchiature di erogazione ed i relativi accessori o componenti (OLIO E
GRASSI POSSONO PRENDERE SPONTANEAMENTE FUOCO A CONTATTO CON L’OSSIGENO).
• Deveessereevitatoqualsiasicontattoconolio,grassoo altri idrocarburi.
• E’ assolutamentevietatomanipolarele apparecchiatureo i componenticonle manio gli abiti o il visosporchidi grasso,olio,cremeed unguentivari. Nonusarecremee rossetti grassi.
• In ambientisovraossigenatil'ossigenopuòsaturaregli abiti.
• E’ assolutamentevietatotoccarele particongelate(peri criocontenitori).
• Le bombole ed i contenitori criogenici mobili non possono essere usati se vi sono danni evidenti o si sospetta che siano stati danneggiati o siano stati esposti a temperature estreme.
• Possonoessereusatesoloapparecchiatureadattee compatibiliconl’ossigenoperil modellospecificodi recipiente.
• Nonsi possonousarepinzeo altri utensiliperaprireo chiuderela valvoladellabombola,al finedi prevenireil rischiodi danni.
• Nonbisognamodificarela formadelcontenitore.
• In caso di perdita, la valvola della bombola deve essere chiusa immediatamente, se si può farlo in sicurezza. Se la valvola non può essere chiusa, la bombola deve essereportatain unpostopiùsicuroall’apertoperpermettereall’ossigenodi fuoriuscireliberamente.
• Levalvoledellebombolevuotedevonoesseretenutechiuse.
• L’ossigenohaunforteeffettoossidantee puòreagireviolentementeconsostanzeorganiche.Questoè il motivopercui la manipolazionee la conservazionedei recipienti richiedonoparticolariprecauzioni.
• Nonè permessosomministrareil gasin pressione.
Gravidanza ed allattamento. Non ci sono delle controindicazioni per l’uso dell’ossigeno a pressione atmosferica (pressione inferiore a 0,6 atm) in 
gravidanza o durante l’allattamento con la somministrazione di ossigeno. L’utilizzo del trattamento iperbarico è controindicato nella gravidanza normoevolvente (primo trimestre)per patologienon acute.
L’utilizzo della terapia iperbarica in gravidanza potrebbe indurre stress ossidativo provocando danni al DNA del feto. In casi di grave intossicazione da monossido di carbonioil rapportobeneficio/rischiosembrarassicurareversol’usodellaterapiaiperbarica.
Effetti sulla capacità di guidare autoveicoli o di utilizzare macchinari. L’ossigeno altera la capacità di guidare veicoli o di usare 
macchinari.Poichéun’esposizioneprolungataall’ossigenoterapeuticopuòavereeffetti tossici sul sistemanervosocentrale,i pazienti devonoevitaredi guidareveicoli e usaremacchinarifinoa quandoognieffettonegativosuattenzionee vigilanzasonocompletamentiscomparsi.
Dose, modo e tempo di somministrazione
L’ossigeno (compresso o criogenico) viene somministrato attraverso l’aria inalata, preferibilmente ricorrendo ad apparecchi dedicati (quali, per esempio, una cannula nasaleo unamascherafacciale);il dosaggioal pazientevieneeffettuatoindipendentementedallaconfezionedel gasmedicinaletramiteapparecchidosatori(flussometri).
Con questi sistemi, l’ossigeno viene somministrato attraverso l’aria inspirata, mentre il gas espirato e l’eventuale eccesso di ossigeno lasciano il circuito inspiratorio del pazientemescolandosiconl’ariacircostante(sistemaapertoo anti-rebreathing).
Ossigenoterapia normobarica
Per ossigeno terapia normobarica si intende la somministrazione di una miscela gassosa più ricca in ossigeno di quella dell’aria atmosferica, contenente cioè una percentualein ossigenonell’ariaispirata(FiO2) superioreal 21%,adunapressioneparzialecompresatra 0,21e 1 atmosfera(0,213e 1,013bar).Ai pazientinonaffetti da insufficienzarespiratoria,l’ossigenopuòesseresomministratoconventilazionespontaneamediantecannulenasali,sondenasofaringeeo maschereidonee.
Ai pazienti con insufficienza respiratoria o anestetizzati, l’ossigeno deve essere somministrato in ventilazione assistita. Le bombole di ossigeno hanno all’interno una pressione massima di circa 300 bar. La pressione viene regolata da un riduttore ed è rilevabile sul manometro. Moltiplicando la cifra indicata dal manometro per il contenutoin litri dellabombolasi ottienela quantitàdi ossigenoancoradisponibilenellabombola.(Esempio: Calcolo approssimato del contenuto: una bombola ha un contenuto di 10 litri e il manometro segna 200 bar ne risulta un contenuto di 2000 litri di ossigeno. Con un consumo di 2 litri al minuto la bombola sarà vuota dopo 16 ore circa).
Ventilazione spontanea
Pazienticoninsufficienzarespiratoriacronica:somministrareossigenoadunflussotra 0,5e 2 litri/minuto,adattabilein baseallagasometria.
Pazienticoninsufficienzarespiratoriaacuta:somministrareossigenoadunflussotra 0,5e 15litri/minuto,adattabilein baseallagasometria.
Istruzioni per l’impiego e la manipolazione
Le bomboledi ossigenomedicinale,comeanchei contenitoricriogenici,sonoriservatiesclusivamentea contenere/trasportareossigenoperinalazioneadusoterapeutico.
Lebombolee i contenitoricriogenicimobili(UnitàBase)devonoesseretrasportatiutilizzandomezziappropriatiperproteggerlidairischidi urti e di caduta.
Rispettareimperativamentele seguentiistruzioni:
• Leggereattentamenteil manualed’istruzioneedusodelcontenitore(confezione).
• Verificarechetuttoil materialesiain buonostato.
• Fissarele bombolee le unitàbasepermantenerlein posizioneverticaleedevitarecadute,proteggerei contenitoridagli urti e mantenerlia temperaturainferioreai 50°C, assicurando un’adeguata ventilazione/aerazione dei locali dove viene utilizzato il prodotto. Le bombole devono essere munite di cappellotto/tulipano a protezione della valvola.
• Manipolareil materialeconle manipulite,privedi traccedi grassoo olio.
• Sollevaree movimentarele bombolee le unitàbaseutilizzandoesclusivamentel’appositocarrello,nonsollevarela bombolaprendendoladallavalvola.
• Utilizzareraccordi,tubidi collegamentoo flessibilidi raccordospecificie compatibiliconossigeno.
• Si deveassolutamenteprestareparticolareattenzioneancheal fissaggiodi riduttoridi pressionesullebombole,qualoranongiàintegratinelsistemadi chiusuradel contenitore,ondeevitarei rischidi rottureaccidentali.
• E’ assolutamentevietatointervenirein alcunmodosuiraccordideicontenitori,sulleapparecchiaturedi erogazionee i relativiaccessorio componenti(OLIO E
GRASSI POSSONO PRENDERE SPONTANEAMENTE FUOCO A CONTATTO CON L'OSSIGENO).
• Noningrassare,nétentaredi ripararevalvole/rubinettidifettosi.
• E’ assolutamentevietatomanipolarele apparecchiatureo i componenticonle manio gli abitio il visosporchidi grasso,olio,cremeedunguentivari.
• E’ assolutamentevietatotoccarele particongelate(peri criocontenitori).
Istruzioni generali per l’uso
Bombole munite di sola valvola di intercettazione
1. Togliereil cappellottodi protezionequalorapresente
2. Assicurarsichela valvoladi erogazionesiachiusa
3. Togliereil sigillodi inviolabilità
4. Collegareil riduttoreallavalvoladellabombolaedil relativoflussometro
5. Collegarel’umidificatore/gorgogliatore
6. Collegarela cannulaprovvistadi mascheraodocchialiniall’umidificatore
7. Aprirelentamentela valvolageneralefinoa completaapertura
8. Regolareil flussometroai valoridi portatarichiesti(litri/minuto)
Bombole munite di valvola riduttrice integrata
1. Assicurarsichela valvolasiachiusa
2. Togliereil sigillodi inviolabilità
3. Assicurarsichel’indicatoredi flussosiaposizionatosullozero
4. Collegarel’umidificatore/gorgogliatore
5. Collegarela cannulaprovvistadi mascheraodocchialiniall’umidificatore
6. Aprirelentamentela valvolageneralefinoa completaapertura
7. Regolareil flussometroai valoridi portatarichiesti(litri/minuto)
Contenitori criogenici mobili
1. Assicurarsichel’indicatoredi flussosiaposizionatosullozero
2. Togliereil sigillodi inviolabilità
3. Collegarel’umidificatore/gorgogliatore
4. Collegarela cannulaprovvistadi mascheraodocchialiniall’umidificatore
5. Posizionareil regolatoredi flussoai valoridi portatarichiesti(litri/minuto)
Nota: per maggiori dettagli consultare il manuale d’uso del contenitore
Attenzione
• Apriregradualmentei sistemidi chiusuradeicontenitori(la valvolao il rubinetto)perevitarecolpidi pressione.
• Nonforzarerubinettie valvoledurantel’aperturae chiusura.
• Nonposizionarsimaidi fronteallaboccadi uscitadelgasdalrubinetto/valvola,masempresullatoopposto.Nonesporsinéesporreil pazienteal flussodirettodelgas.
• Nonusareolioo grassoa contattoconil gas.
• Nonsvuotarecompletamenteil recipiente.
• Dopol’usochiuderela valvoladellabombola.
• In casodi perditadi gas,chiuderela valvolae avvertireil serviziodi interventotecnicodelfornitoreindicatosulManualed’usodelcontenitore.
• Utilizzaresolocontenitoriadattiperil prodotto,alleprevistepressionee temperaturadi impiego.
Durante l’utilizzo
• Nonusarecremee rossettigrassi.
• Nonfumare.
• Nonavvicinarsiallaconfezioneconfiammelibere.
• Nondeveessereutilizzataalcunaattrezzaturaelettricachepuòemetterescintillenellevicinanzedeipazientichericevonoossigeno.
• Nonutilizzareoli o grassisuraccordi,rubinetti,valvolee suqualsiasimaterialea contattoconl’ossigeno.
• Nonintrodurremail’ossigenoin unapparecchiochepotrebbeconteneredeimaterialicombustibilie in particolaredellemateriegrasse.
Smaltimento
• Conservarele bombolevuoteconle valvolechiuse.
• Nonscaricarein fogne,scantinatio scavidovel’accumulopuòesserepericoloso.
• Riconsegnare i contenitori vuoti o non più utilizzati, anche se solo parzialmente vuoti al fornitore. Eventuali residui di prodotto medicinale non utilizzato presenti nella bombolaa pressionesarannoeliminatitramiteappositeprocedure,in zonabenventilatadallasocietàcheprovvederàal successivoriempimentodellostessocontenitore.
Sovradosaggio
L’ossigenoè sempreerogatoal 100%,indipendentementedallaconfezione.Le confezionidi ossigenononcostituisconolimiti di dosaggiodel gas medicinale,masoloun tempo di autonomia nell’uso. Effetti indesiderati dovuti al sovraddosaggio possono avere luogo in pazienti esposti a quantità di ossigeno eccessive per lunghi periodi di tempoo a elevatequantitàd’ossigenoin condizioniiperbariche.
Gli effetti tossicidell’ossigenovarianoa secondadellapressionedell’ossigenoinalatoe delladuratadell’esposizione.E’ più probabilechea pressionebassa(da 0,5a 2,0
bar)essocausitossicitàpolmonarepiuttostochetossicitàa caricodelsistemanervosocentrale.
Il contrariovaleperle pressionielevate(terapiaa basedi ossigenoiperbarico).
I danni al sistemarespiratorioda tossicità da ossigenosonocollegati ad una sovraesposizionedell’organismoal gas e ciò può verificarsi a pressioneatmosfericase al soggettovienepermessodi respirareossigenoal 100%per un periodosuperiorea 24 ore o quandola pressioneparzialedell’ossigenovieneaumentatae ne derivauna condizionenonfisiologica.Trai sintomidellatossicitàpolmonaresi annoveranoinfiammazionealla gola,ipoventilazione,tossee doloretoracico,dispneae cianosi,danni ai bronchie ai polmoni,mentrei sintomidellatossicitàa caricodel sistemanervosocentralecomprendonomovimentiscoordinati,formicolioagli arti, disturbidellavistae dell’udito,nausea,vertigini,ansiae confusione,crampie spasmimuscolari,perditadi coscienza,convulsionie attacchiepilettici.
I casi di sovradosaggio devono essere trattati riducendo la concentrazione dell’ossigeno inalato. Inoltre, deve essere fornita terapia che mantenga le normali funzioni fisiologichedelpaziente(qualeunsupportoperla respirazionein casodi depressionerespiratoria).
Nellamaggiorpartedeipazientila sintomatologiasi risolvedopo4 oredi cessazionedall’esposizione.
Effetti indesiderati
Come tutti i medicinali, l’ossigeno può causare effetti indesiderati sebbene non tutte le persone li manifestino.
• Nei pazienti con insufficienza respiratoria cronica ipossiemica o ipossiemicoipercapnica è possibile l’insorgenza (o il peggioramento) di ipoventilazione alveolare
(ipercapnia)conconseguenteacidosi,seguenteall’induzionedi depressionerespiratoriadovutaalla soppressionedellostimoloventilatorio,causatadall’effettodel brusco aumentodellapressioneparzialedi ossigenoa livellodeichemorecettori carotidei e aortici.
• La somministrazionedi ossigenoa pazienti affetti da depressionerespiratoriaindotta da farmaci (oppioidi, barbiturici) o da BPCOpotrebbedeprimereulteriormentela ventilazione dato che, in queste condizioni, l’ipercapnia non è più in grado di stimolare i chemorecettori centrali mentre l’ipossia è ancora in grado di stimolare i chemorecettoriperiferici.In particolare,neipazienticoninsufficienzarespiratoria cronica è possibile l’insorgenza di apnea da depressione respiratoria legata all’improvvisa soppressione della ventilazione, dovuta al brusco aumento della pressione parzialedi ossigenoa livellodeichemorecettoricarotideie aortici.
• Lasomministrazionedi ossigenopuòcausareunalieveriduzionedellafrequenzapolsoe dellagittatacardiaca.
• L’inalazionedi forti concentrazionidi ossigenopuòdareoriginea microatelectasiecausatedalladiminuzionedell’azotonegli alveoli e dall’effettodirettodell’ossigenosul surfactante alveolare.
• L’inalazionedi ossigenoal 100%puòaumentaredel20-30%gli shuntintrapolmonariperatelectasiasecondariaalladenitrogenazionedellezonemalventilatee per ridistribuzionedellacircolazionepolmonaredovutaal conseguentedrasticoinnalzamentodellaPaO2.
• Elevatiflussidi ossigenononumidificatopossonoprodurresecchezzae irritazionedellemucosedellevieaeree(congestioneo occlusionedeiseniparanasalicondolore e perditaematica)e degliocchi,cosìcomeunrallentamentodellaclearancemuco-ciliaredellesecrezioni.
• A seguitodellasomministrazionedi concentrazionidi ossigenosuperioriall’80%possonoverificarsilesionipolmonari.
• La somministrazionedi ossigenomodificala quantitàdi ossigenotrasportatae cedutaai vari tessuti.Unaumentodellaconcentrazionelocaledi ossigeno,principalmente dellafrazionedisciolta,portaadunaumentodellaproduzionedi compostireattividell’ossigenoe, di conseguenza,adunaumentodi enzimiantiossidantio di compostianti-
ossidanti endogeni.
Il rispetto delle istruzioni contenute nel foglio illustrativo riduce il rischio di effetti indesiderati. Se uno qualsiasi degli effetti indesiderati si aggrava, o se nota la comparsa di un qualsiasi effetto indesiderato non elencato in questo foglio illustrativo, informi il medico o il farmacista.
Scadenza e conservazione
Scadenza: vederela datadi scadenzaindicatasullaconfezione.Ladatadi scadenzaindicatasi riferisceal prodottoin confezionamentointegro,correttamente 
conservato.
Attenzione: Nonutilizzareil medicinaledopola datadi scadenzaindicatasullaconfezione.
Conservazione
Osservaretuttele regolepertinentiall’usoe allamovimentazionedellebombolesottopressionee deirecipienticontenentiliquidicriogenici.
Conservare le bombole e i recipienti criogenici mobili a temperature comprese tra -10°C e 50°C, in ambienti ben ventilati oppure in rimesse ben ventilate, evitando la formazione di atmosfere sovraossigenate (O2> 21% vol), in posizione verticale con le valvole chiuse e protetti da pioggia e intemperie, dall’esposizione alla luce solare direttae lontanidafontidi caloreo d’ignizione,damaterialicombustibili.I recipientivuotio checontengonoaltri tipi di gasdevonoessereconservatiseparatamente.
Il medicinale non utilizzato ed i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente (v. anche Istruzioni per l’uso – Smaltimento).
Tenere il medicinale fuori dalla portata e dalla vista dei bambini
Composizione
Principio attivo: Ossigeno 100%
Forma farmaceutica e contenuto
Gas medicinale compresso
OSSIGENOMEDICAIRgas medicinalecompressoè confezionatoin bombolee pacchibombola,allo statodi gas compressoa 100bar, 120bar, 200bar o a 300bar a
15°C.Lebombolesonoin acciaio,provvistedi valvolein gradodi collegarsiadunriduttoredi pressioneo di valvoleriduttriciconriduttoredi pressioneintegrato.
Gas medicinale criogenico
OSSIGENOMEDICAIRgasmedicinalecriogenicoè confezionatoin contenitoricriogenicimobili(unitàbase)o fissi.
Titolare dell’Autorizzazione all’immissione in commercio
MEDICAIRITALIAS.R.L.– VIAT.TASSO29- POGLIANOMILANESE(MI)
Produttore
Gas medicinale compresso 100 bar e 120 bar
MedicairItaliasrl – ViaT. Tasso29– 20010PoglianoMilanese(MI)
Gas medicinale compresso 200 bar
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MedicairSudsrl – VialeDeBlasio,7, Trav.20– 70123Bari
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Gas medicinale criogenico (contenitori mobili)
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Revisione del foglio illustrativo da parte dell’Agenzia Italiana del Farmaco: 13/07/2013