Foglio illustrativo: informazioni per l’utilizzatore
Intratect 50 g/l soluzione per infusione
Immunoglobulina umana normale (IgIV)
Legga attentamente questo foglio prima di usare questo medicinale perchè contiene importanti
informazioni per lei.
• Conservi questo foglio. Potrebbe aver bisogno di leggerlo di nuovo.
• Se ha qualsiasi dubbio, si rivolga al medico, al farmacista o all'infermiere.
• Se si manifesta un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, si rivolga al medico, al farmacista o all'infermiere. Vedere paragrafo 4.
Contenuto di questo foglio:
Cos’è Intratect e a che cosa serve
Cosa deve sapere prima di usare Intratect
Come usare Intratect
Possibili effetti indesiderati
Come conservare Intratect
Contenuto della confezione e altre informazioni
1. Cos’è Intratect e a che cosa serve
Intratect è un estratto di sangue umano contenente anticorpi (sostanze di difesa proprie all’organismo)
contro le malattie, ed è disponibile sotto forma di soluzione per infusione. La soluzione è pronta per essere immessa in una vena (“fleboclisi”).
Intratect contiene una immunoglobulina umana normale (anticorpi) ricavata da sangue donato da un largo gruppo di donatori ed è quindi probabile che contenga anticorpi contro le malattie infettive più comuni.
Dosi adeguate di Intratect possono riportare alla normalità i valori dei tassi ematici di immunoglobulina G
(IgG) se questi sono bassi.
Intratect viene usato in adulti, bambini e adolescenti (0-18 anni) che non hanno sufficienti anticorpi
(terapia di sostituzione) nei casi di:
• pazienti che sono nati con una carenza di anticorpi (sindromi d’immunodeficienza primaria, PID)
• carenza acquisita di anticorpi (sindrome da immunodeficienza secondaria, SID) in pazienti che soffrono di infezioni severe o ricorrenti e trattamento antimicrobico inefficace con difetto documentato di anticorpi specifici o con livelli bassi di IgG (< 4 g/l)
Intratect è usato anche in adulti, bambini e adolescenti (0-18 anni) nel trattamento di disturbi infiammatori
(immunomodulazione) come:
• trombocitopenia immune primaria (immune thrombocytopenia, ITP, in cui il paziente ha un numero ridotto di piastrine), quando il paziente deve essere sottoposto in un prossimo futuro a intervento chirurgico o è a rischio di sanguinamenti
• Sindrome di Guillain-Barré (una malattia che danneggia i nervi e che può causare paralisi generalizzata)
• Malattia di Kawasaki (nei bambini causa infiammazioni in diversi organi con dilatazione delle arterie del cuore) in associazione ad acido acetilsalicilico
• Polineuropatia demielinizzante infiammatoria cronica (CIDP). Si tratta di una malattia cronica caratterizzata da infiammazione dei nervi periferici, che causa debolezza muscolare e/o intorpidimento soprattutto delle gambe e degli arti superiori.
• Neuropatia motoria multifocale (MMN). È una rara condizione caratterizzata da debolezza asimmetrica lenta e progressiva degli arti, senza perdita sensitiva.
2. Cosa deve sapere prima di usare Intratect
• se è allergico all’ immunoglobulina umana o ad uno qualsiasi degli altri componenti di questo medicinale (elencati al paragrafo 6).
• se ha carenza di immunoglobulina A, specialmente in presenza di anticorpi contro l’immunoglobulina A
nel sangue, perché ciò può causare anafilassi.
Si rivolga al medico, al farmacista o all'infermiere prima di usare Intratect se
• non ha mai usato questo farmaco in precedenza o sia trascorso un lungo intervallo di tempo (molte settimane) da quando le è stato somministrato l’ultima volta (sarà necessario un accurato monitoraggio durante la fleboclisi e per un’ora dopo che questa è terminata)
• le è stato recentemente somministrato Intratect (in tal caso dovrà restare in osservazione durante la fleboclisi e per almeno 20 minuti dopo l'infusione)
• ha un’infezione attiva o un’infiammazione cronica di base
• ha avuto una reazione ad altri anticorpi (in rari casi potrebbe esserci rischio di reazione allergica)
• soffre o ha sofferto di una malattia renale
• le sono stati somministrati dei farmaci che possono danneggiare i reni (se la funzione renale peggiora è possibile che sia necessario interrompere il trattamento con Intratect)
Il medico presterà particolare attenzione se lei è sovrappeso, di età avanzata, soffre di diabete o ipertensione, ha uno scarso volume ematico (ipovolemia), aumentata densità del sangue (iperviscosità
ematica), allettamento o immobilità per un certo periodo di tempo (immobilizzazione), o problemi dei vasi sanguigni (malattie vascolari) o altri rischi di sviluppare un episodio di trombosi (coagulazione del sangue).
Fare attenzione - reazioni
Lei rimarrà sotto accurata osservazione durante tutto il periodo di perfusione con Intratect, in modo da essere sicuri che non si sviluppino reazioni (es. anafilassi). Il medico si accerterà che la velocità di infusione di Intratect sia adatta alla Sua situazione.
Se nota uno qualsiasi dei seguenti segni di una reazione, cioè mal di testa, vampate, brividi, dolore muscolare, respiro sibilante, battito cardiaco rapido, lombalgia, nausea, bassa pressione arteriosa durante l’infusione di Intratect, ne informi subito il medico. La velocità di perfusione potrà essere rallentata o l’intera perfusione interrotta del tutto.
Dopo l’infusione di Intratect, può comparire una bassa concentrazione di globuli bianchi (neutropenia), che si risolve spontaneamente entro 7 - 14 giorni. In caso di incertezze sui sintomi, si rivolga al Suo medico.
In casi molto rari, dopo la somministrazione di immunoglobuline, possono comparire lesioni polmonari acute correlate alla trasfusione (TRALI). Ciò porterà a un accumulo di liquidi, non correlato al cuore, negli spazi aerei dei polmoni (edema polmonare non cardiogeno). Lei manifesterà severa difficoltà a respirare
(distress respiratorio), aumento della frequenza respiratoria (tachipnea), livelli anormalmente bassi di ossigeno nel sangue (ipossia) e aumento della temperatura corporea (febbre). I sintomi compaiono di solito entro 1 - 6 ore dal trattamento. Se compaiono tali reazioni durante l’infusione di Intratect, lo riferisca immediatamente al Suo medico, che interromperà subito l’infusione.
Informazioni sulla trasmissione di agenti infettivi
Intratect è ottenuto da plasma (la parte liquida del sangue) umano. Quando delle medicine sono ottenute da sangue o plasma umano, è importante evitare che ci sia trasmissione di eventuali infezioni ai pazienti. I
donatori di sangue sono testati per evidenziare eventuali virus ed infezioni. Inoltre, i produttori di questi farmaci trattano il sangue o il plasma in modo tale da inattivare o rimuovere i virus. Nonostante queste precauzioni, tuttavia, quando vengono somministrati medicinali ricavati da sangue o plasma umano non si può escludere completamente la possibilità di trasmissione di infezioni.
Le precauzioni prese sono considerate efficaci per i virus con involucro, quali quelli dell’immunodeficienza umana (HIV), dell’epatite B e dell’epatite C.
Le precauzioni prese possono assumere un valore limitato contro i virus senza involucro, quali il virus dell’epatite A e il parvovirus B19.
Le immunoglobuline non sono state associate alle infezioni da epatite A e da parvovirus B19, forse perché
gli anticorpi contro queste infezioni, contenuti nel prodotto, sono protettivi.
Si raccomanda vivamente al medico di annotare il nome e il numero di lotto del prodotto ogni volta che le viene somministrata una dose di Intratect. Il numero di lotto riporta informazioni sul materiale di partenza specifico del medicinale che riceve. Se necessario, sarà quindi possibile risalire al materiale di partenza utilizzato per lei.
Altri medicinali e Intratect
Informi il medico se sta usando, ha recentemente usato o potrebbe usare qualsiasi altro medicinale.
Intratect può ridurre l’efficacia di alcuni vaccini come quelli per:
• morbillo
• rosolia
• parotite
• varicella
Può essere necessario aspettare fino a 3 mesi prima di essere vaccinati con alcuni vaccini ed anche fino a un anno per essere vaccinati contro il morbillo.
Evitare l’uso concomitante di diuretici dell’ansa assieme a Intratect.
Effetti sulle analisi del sangue
Intratect può alterare le analisi del sangue. Se si fa un’analisi dopo aver ricevuto Intratect, bisognerà
informare la persona che effettua il prelievo di sangue o il medico che si è stati trattati con Intratect.
Gravidanza e allattamento
Se è in corso una gravidanza, se sospetta o sta pianificando una gravidanza o se sta allattando con latte materno chieda consiglio al medico prima di prendere questo medicinale.
Il medico deciderà se Intratect può essere usato durante la gravidanza e l’allattamento.
Guida di veicoli e utilizzo di macchinari
Intratect può alterare lievemente la capacità di guidare veicoli o di usare macchinari. I pazienti che presentano delle reazioni avverse durante il trattamento devono aspettare che queste si risolvano, prima di guidare veicoli o usare macchinari.
3. Come usare Intratect
Intratect va usato per somministrazione endovenosa (infusione in una vena). Viene somministrato da un medico o un’infermiere. La dose dipenderà dalle Sue condizioni di salute e dal Suo peso corporeo. Sarà il medico a decidere la dose adeguata da somministrare a Lei.
All’inizio dell’infusione Intratect sarà somministrato lentamente. Il medico potrà in seguito aumentare gradualmente la velocità dell’infusione.
La velocità d’infusione e la sua frequenza dipendono dalla ragione per la quale Lei riceve Intratect.
Il medicinale deve essere portato a temperatura ambiente o a temperatura corporea prima dell’uso.
Uso nei bambini e negli adolescenti
La posologia nei bambini e negli adolescenti (0–18 anni) non è diversa da quella degli adulti, poiché per ciascuna indicazione essa dipende dal peso corporeo e viene aggiustata in base all’esito clinico delle condizioni sopra menzionate.
Per la terapia sostitutiva nei pazienti con deficit del sistema immunitario (immunodeficienza primaria o secondaria), l’infusione viene fatta ogni 3-4 settimane.
Per il trattamento dei disordini infiammatori (immunomodulazione) l’infusione può essere somministrata come segue:
• Trombocitopenia immune primaria: per il trattamento di un episodio acuto, viene somministrata un’infusione al giorno 1; questa dose può essere ripetuta una volta entro 3 giorni. In alternativa, si può somministrare un dosaggio inferiore tutti i giorni, per 2 – 5 giorni.
• Sindrome di Guillain-Barré: L’infusione viene somministrata per 5 giorni.
• Malattia di Kawasaki: L’infusione deve essere somministrata in un’unica dose in associazione ad acido acetilsalicilico
• Polineuropatia demielinizzante infiammatoria cronica e neuropatia motoria multifocale: l’effetto del trattamento deve essere valutato dopo ogni ciclo di somministrazione.
Se le è stato somministrato più Intratect del necessario
Un sovradosaggio può causare un sovraccarico di liquido e aumento della densità del sangue, specialmente nei bambini, negli anziani o nei pazienti con funzione renale o cardiaca compromessa. Si accerti di bere quantità adeguate di liquidi per non disidratarsi e riferisca al medico qualsiasi problema di salute. Se pensa di aver ricevuto una quantità eccessiva di Intratect, lo riferisca al medico, che deciderà se l’infusione debba essere interrotta e debba essere somministrato un trattamento alternativo.
Se non viene somministrata un’infusione
Intratect le verrà somministrato in ospedale da un medico o daun infermiere, per cui è improbabile che un’infusione non venga effettuata. Tuttavia, riferisca al medico se pensa di aver saltato un’infusione. Se lei ha ulteriori domande sull’uso di questo medicinale, chieda al medico o all’infermiere.
4. Possibili effetti indesiderati
Come tutti i medicinali, questo medicinale può causare effetti indesiderati sebbene non tutte le persone li manifestino.
Le frequenze delineate di seguito sono state calcolate in generale in base al numero di pazienti trattati, se non altrimenti specificato, ad es. per numero di infusioni.
Se nota la comparsa di uno qualsiasi dei seguenti effetti, lo riferisca immediatamente al medico:
• eruzioni cutanee,
• prurito,
• respiro sibilante,
• difficoltà respiratorie,
• gonfiore delle palpebre, della faccia, delle labbra, della gola o della lingua,
• pressione arteriosa estremamente bassa, con sintomi quali capogiri, confusione, svenimento, polso rapido
Potrebbe trattarsi di una reazione allergica anche grave (shock anafilattico) o di una reazione di
ipersensibilità.
Sono stati segnalati i seguenti effetti indesiderati durante gli studi clinici con Intratect 50 g/l:
Comuni (possono manifestarsi con un massimo di 1 infusione su 10):
• mal di testa
• febbre
Non comuni (possono manifestarsi con un massimo di 1 infusione su 100):
• leggero incremento della distruzione dei globuli rossi all'interno dei vasi sanguigni (emolisi)
• alterazioni del senso del gusto
• pressione sanguigna alta
• infiammazione di una vena superficiale
• malessere (nausea)
• vomito
• dolore addominale
• eruzione cutanea con punti rilevati
• brividi
• vampate di calore
• aumento della temperatura corporea
• test positivo per gli anticorpi diretti contro i globuli rossi
I seguenti effetti indesiderati sono stati segnalati spontaneamente con Intratect:
Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili)
• forte dolore al torace o costrizione toracica (angina pectoris)
• brividi o tremiti (rigidità)
• shock (anafilattico), reazione allergica
• difficoltà a respirare (dispnea)
• bassa pressione sanguigna
• mal di schiena
• diminuzione del numero di globuli bianchi (leucopenia)
I preparati a base di immunoglobulina umana possono causare in generale i seguenti effetti
indesiderati (in ordine decrescente di frequenza):
• brividi, mal di testa, capogiri, febbre, vomito, reazioni allergiche, nausea, dolore articolare, bassa pressione arteriosa e moderata lombalgia
• riduzione del numero dei globuli rossi dovuta a disgregazione di queste cellule nei vasi sanguigni
(reazioni emolitiche reversibili) e (raramente) anemia emolitica che richiede la trasfusione
• (raramente) improvvisa caduta della pressione arteriosa e, in casi isolati, shock anafilattico
• (raramente) reazioni cutanee transitorie (compreso il lupus eritematoso cutaneo - frequenza non nota)
• (molto raramente) reazioni tromboemboliche quali attacco cardiaco (infarto del miocardio), ictus, coaguli ematici nei vasi sanguigni del polmone (embolia polmonare), coaguli ematici in una vena
(trombosi venosa profonda)
• casi di infiammazione acuta temporanea delle membrane protettive che ricoprono il cervello e il midollo spinale (meningite asettica reversibile)
• casi di risultati di esami del sangue che indicano che la funzione renale è compromessa e/o insufficienza renale acuta
• casi di lesioni polmonari acute correlate alla trasfusione (TRALI): vedere anche il paragrafo
“Avvertenze e precauzioni”
Se si manifestano effetti collaterali la perfusione verrà rallentata o interrotta del tutto.
Segnalazione degli effetti indesiderati
Se manifesta un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, si rivolga al medico, al farmacista o all'infermiere. Lei può inoltre segnalare gli effetti indesiderati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione dell’Agenzia Italiana del Farmaco all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
Segnalando gli effetti indesiderati lei può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.
5. Come conservare Intratect
Tenere questo medicinale fuori dalla vista e dalla portata dei bambini.
Non usi questo medicinale dopo la data di scadenza che è riportata sull’etichetta e sulla scatola dopo Scad.
Si raccomanda l’uso immediato dopo la prima apertura.
Non conservare a temperatura superiore a 25°C. Non congelare.
Conservare il flaconcino nella sua scatola per proteggere il medicinale dalla luce.
Non usi questo medicinale se la soluzione è torbida o contiene depositi.
Non getti alcun medicinale nell’acqua di scarico e nei rifiuti domestici. Chieda al farmacista come eliminare i medicinali che non utilizza più. Questo aiuterà a proteggere l’ambiente.
6. Contenuto della confezione e altre informazioni
Il principio attivo in Intratect è immunoglobulina umana per somministrazione endovenosa.
Intratect contiene 50 g/l di immunoglobulina umana normale di cui almeno 96% è costituito da immunoglobulina G (IgG). La distribuzione della sottoclasse IgG è di circa 57% IgG1, 37% IgG2, 3%
IgG3 e 3% IgG4. Il contenuto massimo di immunoglobulina A (IgA) è 900 microgrammi/ml.
Gli altri componenti sono: glicina e acqua per iniezioni.
Descrizione dell’aspetto di Intratect e contenuto della confezione
Intratect è una soluzione per infusione. La soluzione è limpida o leggermente opalescente (leggermente lattiginosa), incolore o giallo pallido.
20 ml, 50 ml, 100 ml o 200 ml di soluzione in flaconcini (vetro tipo II) con tappo (bromobutile) e chiusura
(alluminio).
Ogni confezione contiene 1 flaconcino con 20 ml, 50 ml, 100 ml o 200 ml di soluzione.
Ogni confezione contiene 3 flaconcini con 200 ml di soluzione.
È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio e produttore
Biotest Pharma GmbH
Landsteinerstrasse 5
63303 Dreieich
Germania
Tel.: + 49 6103 801-0
Fax: + 49 6103 801-150
Email: mail@biotest.com
Per tutte le informazioni su questo medicinale, si prega di contattare il rappresentante locale del Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio:
Biotest Italia srl
Via Leonardo da Vinci, 43
20090 Trezzano s/Naviglio (Milano)
Tel.: 02 4844291
Fax: 02 4450141
Email: infoitalia@biotest.com
PRODUZIONE
Biotest AG, Landsteinerstrasse 5, D-63303 Dreieich, Germania
RILASCIO DEI LOTTI
Biotest Pharma GmbH, Landsteinerstrasse 5, D-63303 Dreieich, Germania
CONFEZIONAMENTO
Biotest AG, Landsteinerstrasse 5, D-63303 Dreieich, Germania
Questo foglio illustrativo è stato aggiornato nel.
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Le informazioni seguenti sono destinate esclusivamente agli operatori sanitari:
Reazione correlata all’infusione
Determinate reazioni avverse (es. mal di testa, vampate, brividi, mialgia, respiro sibilante, tachicardia, lombalgia, nausea, e ipotensione arteriosa) possono essere correlate alla velocità di infusione. Osservare strettamente la velocità di infusione raccomandata. I pazienti devono essere strettamente monitorati e attentamente osservati, alla ricerca di qualsiasi sintomo durante il periodo dell’infusione.
In tutti i pazienti la somministrazione endovenosa di IVIg richiede:
• adeguata idratazione prima dell’inizio dell’infusione di IVIg
• monitoraggio della diuresi
• monitoraggio dei livelli serici di creatinina
• evitare l’uso concomitante di diuretici dell’ansa
Ogni volta che si somministra Intratect ad un paziente, si raccomanda fortemente di registrare il nome ed il numero di lotto del prodotto.
In caso di shock, applicare i trattamenti medici standard per lo shock.
Sindrome da meningite asettica (Aseptic Meningitis Syndrome, AMS)
La AMS è stata segnalata in associazione al trattamento con IgIV.
La sindrome inizia di solito da qualche ora a due giorni dopo il trattamento con IgIV. Le analisi sul liquido cerebrospinale (cerebrospinal fluid, CSF) sono frequentemente positive, con pleiocitosi fino a diverse migliaia di cellule per mm3, per la maggior parte della serie granulocitica, e livelli di proteine elevati fino a diverse centinaia di mg/dl.
L’AMS può comparire più frequentemente in associazione al trattamento con IgIV a dosi elevate (2 g/kg).
I pazienti che presentano tali segni e sintomi devono essere sottoposti a un approfondito esame neurologico, che comprenda degli studi del CSF, per escludere altre cause di meningite.
La sospensione del trattamento IgIV ha causato la remissione dell’AMS entro alcuni giorni senza sequele.
Anemia emolitica
I prodotti IgIV possono contenere anticorpi di gruppo sanguigno che possono agire come emolisine e indurre una adesione di immunoglobuline ai globuli rossi (GR) in vivo, causando una positività della reazione antiglobulinica diretta (test di Coombs) e, raramente, emolisi. L'anemia emolitica può svilupparsi in seguito alla terapia con IgIV, a causa di un aumentato sequestro dei GR. I pazienti trattati con IgIV
devono essere monitorati per cogliere i segni clinici e i sintomi di un’emolisi.
La dose e il regime posologico dipendono dall’indicazione.
Può essere necessario individualizzare la dose per ciascun paziente, a seconda della risposta clinica. La dose basata sul peso corporeo può richiedere un aggiustamento nei pazienti sottopeso o sovrappeso.
Le seguenti posologie sono suggerite come guida:
Terapia di sostituzione nelle sindromi da immunodeficienza primaria:
Il regime posologico deve raggiungere un livello minimo di IgG (misurato prima dell’infusione successiva)
di almeno 6 g/l o trovarsi entro l’intervallo di riferimento normale per l’età della popolazione. Per raggiungere l’equilibrio (livelli allo stato stazionario di IgG), sono necessari 3-6 mesi dopo l’inizio della terapia. La dose iniziale raccomandata è di 0,4–0,8 g/kg, somministrata una sola volta, seguita da almeno
0,2 g/kg somministrati ogni 3-4 settimane.
La dose richiesta per raggiungere un livello minimo di IgG di 6 g/l è nell’ordine di 0,2–0,8 g/kg/mese.
L’intervallo tra le dosi, una volta raggiunto l’equilibrio, varia tra le 3–e le 4 settimane.
I livelli minimi di IgG devono essere misurati e determinati in connessione con l’incidenza di infezione. Per ridurre il tasso di infezione batterica, può essere necessario aumentare il dosaggio e avere come obiettivo livelli minimi più elevati.
Terapia sostitutiva nelle immunodeficienze secondarie
La dose raccomandata è 0,2–0,4 g/kg ogni 3-4 settimane.
I livelli minimi di IgG devono essere misurati e determinati in connessione con l’incidenza di infezione. La dose deve essere aggiustata come necessario per raggiungere una protezione ottimale contro le infezioni ed un aumento può essere necessario nei pazienti con infezione persistente; una riduzione della dose può essere presa in considerazione se il paziente rimane libero da infezioni.
Immunomodulazione nella:
Trombocitopenia immune primaria
Ci sono due schedule di trattamento alternative:
- 0,8–1 g/kg somministrati al giorno 1; questa dose può essere ripetuta una volta in 3 giorni
- 0,4 g/kg somministrati ogni giorno per 2–5 giorni.
Il trattamento può essere ripetuto in caso di recidiva.
Sindrome di Guillain-Barré:
0,4 g/kg/giorno per 5 giorni (possibile ripetizione della somministrazione in caso di recidiva).
Malattia di Kawasaki:
Devono essere somministrati 2,0 g/kg in dose singola. I pazienti devono ricevere un trattamento concomitante con acido acetilsalicilico.
Polineuropatia demielinizzante infiammatoria cronica (CIDP)
Dose iniziale: 2 g/kg suddivisi in 2–5 giorni consecutivi
Dosi di mantenimento: 1 g/kg suddivisi in 1–2 giorni consecutivi ogni 3 settimane.
L’effetto del trattamento va valutato dopo ogni ciclo; se dopo 6 mesi non si osserva alcun effetto, il trattamento va sospeso.
Se il trattamento è efficace, il trattamento a lungo termine è a discrezione del medico, sulla base della risposta del paziente e della risposta al mantenimento. Può essere necessario adattare il dosaggio e gli intervalli di somministrazione in base al decorso individuale della malattia.
Neuropatia motoria multifocale (MMN)
Dose iniziale: 2 g/kg suddivisi in 2-5 giorni consecutivi.
Dose di mantenimento: 1 g/kg ogni 2–4 settimane o 2 g/kg ogni 4–8 settimane.
L’effetto del trattamento deve essere valutato dopo ogni ciclo; se dopo 6 mesi non si osserva alcun effetto, il trattamento deve essere sospeso.
Se il trattamento è efficace, il trattamento a lungo termine è a discrezione del medico, sulla base della risposta del paziente e della risposta al mantenimento. Può essere necessario adattare il dosaggio e gli intervalli di somministrazione in base al decorso individuale della malattia.
La posologia raccomandata è riassunta nella seguente tabella:
Terapia di sostituzione:
Sindromi da immunodeficienza primaria
Immunodeficienze secondarie (come definito nel paragrafo indicazioni)
Immunomodulazione:
Trombocitopenia immune primaria
Dose iniziale:
0,4-0,8 g/kg
Dose di mantenimento:
0,2–0,8 g/kg
0,2-0,4 g/kg
0,8–1 g/kg
Sindrome di Guillain Barré
Malattia di Kawasaki oppure
0,4 g/kg/giorno
0,4 g/kg/giorno
2 g/kg
Poliradiculoneuropatia
Dose iniziale:
demielinizzante infiammatoria cronica 2 g/kg
(CIDP)
Dose di mantenimento:
1 g/kg
Neuropatia motoria multifocale
Dose iniziale:
(MMN)
2 g/kg
Frequenza delle infusioni
ogni 3–4 settimane ogni 3–4 settimane al giorno 1, possibilmente da ripetere una sola volta entro 3 giorni per 2–5 giorni per 5 giorni in una dose singola, assieme ad acido acetilsalicilico in dosi suddivise in 2–5 giorni ogni 3 settimane in dosi suddivise in 1–2giorni in dosi suddivise in 2–5 giorni consecutivi
Dose di mantenimento:
1 g/kg ogni 2–4 settimane oppure
2 g/kg oppure ogni 4-8 settimane in dosi suddivise in 2–
5 giorni
Popolazione pediatrica
La posologia nei bambini e negli adolescenti (0-18 anni) non è diversa da quella degli adulti, poiché per ciascuna indicazione essa dipende dal peso corporeo e deve essere aggiustata in base all’esito clinico delle condizioni sopra menzionate.
Uso endovenoso
Intratect deve essere infuso per via endovenosa alla velocità iniziale di non oltre 0,3 ml/kg/ora per
30 minuti. Vedere ”Avvertenze e precauzioni”. In caso di reazione avversa, ridurre la velocità di somministrazione o interrompere l’infusione. Se ben tollerata, la velocità di somministrazione può essere gradualmente aumentata fino a un massimo di 1,9 ml/kg/ora.
In assenza di studi di compatibilità, questo medicinale non deve essere miscelato con altri medicinali né
con qualsiasi altro prodotto contenente IVIg.