Università degli Studi di MilanoFederazione Ordini Farmacisti Italiani
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FOGLIETTO ILLUSTRATIVO:
Flebogamma DIF 100 mg/ml soluzione per infusione

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Foglio illustrativo: informazioni per l’utilizzatore
Flebogamma DIF 100 mg/ml soluzione per infusione
Immunoglobulina umana normale (IVIg)
Legga attentamente questo foglio prima di usare questo medicinale perché contiene importanti 
informazioni per lei.
- Conservi questo foglio. Potrebbe aver bisogno di leggerlo di nuovo.
- Se ha qualsiasi dubbio, si rivolga al medico, al farmacista o all’infermiere.
- Questo medicinale è stato prescritto soltanto per lei. Non lo dia ad altre persone, anche se i sintomi della malattia sono uguali ai suoi, perché potrebbe essere pericoloso.
- Se si manifesta un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, si rivolga al medico, al farmacista o all’infermiere. Vedere paragrafo 4.
Contenuto di questo foglio

1. Che cos’è Flebogamma DIF e a cosa serve

Che cos’è Flebogamma DIF
Flebogamma DIF contiene immunoglobulina umana normale, una proteina altamente purificata estratta dal plasma umano (una parte del sangue dei donatori). Questo medicinale appartiene al gruppo dei medicinali chiamati immunoglobuline endovenose. Sono usate nel trattamento di condizioni in cui il sistema immunitario di auto-difesa dalle malattie non funziona correttamente.
A cosa serve Flebogamma DIF
Trattamento di adulti, bambini e adolescenti (2-18 anni) che non hanno un livello sufficiente di anticorpi (Flebogamma DIF è usato come terapia sostitutiva). Esistono due gruppi:
Pazienti con Sindrome da Immunodeficienza Primaria (PID), con una carenza di anticorpi diagnosticata alla nascita (gruppo 1)
Pazienti con sindromi da immunodeficienza secondaria (SID) con infezioni gravi o ricorrenti, 
trattamento antimicrobico inefficace e che presentano dimostrata incapacità di produrre 
anticorpi specifici (PSAF)* o livelli sierici di IgG < 4 g/l (gruppo 2)
*PSAF = incapacità di produrre un aumento di almeno 2 volte del titolo di anticorpi IgG ai vaccini pneumococcico polisaccaridico e contenenti l’antigene polipeptidico.
Trattamento di adulti, bambini e adolescenti (2-18 anni) suscettibili nei quali la vaccinazione attiva contro il morbillo non è indicata o non è consigliata.
Trattamento di adulti, bambini e adolescenti (2-18 anni) con alterazioni autoimmuni
(immunomodulazione). Esistono cinque gruppi:
Trombocitopenia Immune Primaria (ITP), in cui la quantità di piastrine nel sangue è molto ridotta. Le piastrine rappresentano una parte importante del processo di coagulazione ed una loro riduzione di numero può causare sanguinamenti indesiderati e lividi. Il medicinale è anche usato nei pazienti ad alto rischio di formazione di lividi, oppure prima di un ricovero per aggiustare la conta piastrinica.
Sindrome di Guillain Barré, in cui il sistema immunitario danneggia i nervi e ne impedisce il corretto funzionamento.
Malattia di Kawasaki (in questo caso insieme alla terapia con acido acetilsalicilico), una malattia infantile in cui i vasi sanguigni (arterie) si allargano.
Poliradiculoneuropatia demielinizzante infiammatoria cronica (CIDP), una malattia rara e progressiva che causa debolezza degli arti, intorpidimento, dolore e stanchezza.
Neuropatia motoria multifocale (MMN), una malattia rara che causa un lento indebolimento progressivo asimmetrico degli arti, senza perdita sensoriale.

2. Cosa deve sapere prima di usare Flebogamma DIF

Non usi Flebogamma DIF
- Se è allergico alle immunoglobuline normali o ad uno qualsiasi degli altri componenti di questo medicinale (elencati al paragrafo 6).
- Se presenta deficit di immunoglobuline A (IgA) o ha sviluppato anticorpi contro le IgA.
- Se presenta intolleranza ereditaria al fruttosio, una rara malattia genetica in cui l’enzima che metabolizza il fruttosio è assente. Nei neonati e nei bambini piccoli (0-2 anni) l’intolleranza ereditaria al fruttosio (IEF) potrebbe non essere stata ancora diagnosticata e in tali soggetti l’assunzione di questo medicinale può causare la morte. Perciò neonati e bambini piccoli non devono ricevere questo medicinale (vedere le avvertenze speciali riguardo gli eccipienti alla fine di questa sezione).
Avvertenze e precauzioni
Si rivolga al medico, al farmacista o all’infermiere prima di usare Flebogamma DIF.
Alcuni effetti indesiderati possono verificarsi più frequentemente:
se l’infusione in vena è troppo veloce.
se riceve Flebogamma DIF per la prima volta, o se usava un altro medicinale a base di immunoglobuline umane (IVIg), oppure se è trascorso un lungo periodo di tempo dalla precedente infusione in vena (ad esempio, parecchie settimane). Lei sarà attentamente monitorato fino a un’ora dopo l’infusione, per controllare eventuali effetti indesiderati.
Reazioni allergiche sono rare. Si possono verificare nei rari casi di deficit di IgA o se ha sviluppato anticorpi anti-IgA.
Pazienti con fattori di rischio preesistenti
Informi il medico se ha qualche altra malattia o condizione sfavorevole, poiché è necessario un controllo in pazienti con preesistenti fattori di rischio relativi ad eventi trombotici (formazione di coaguli nel sangue). In particolare, dica al medico se:
ha il diabete
ha la pressione del sangue elevata
ha una storia di malattie vascolari o trombosi
è in sovrappeso
ha una diminuzione del volume del sangue
ha malattie che provocano una aumentata viscosità del sangue
età superiore a 65 anni
Pazienti con problemi renali
Se ha una malattia renale e riceve Flebogamma DIF per la prima volta, può manifestarsi un problema ai reni.
Il medico considererà i fattori di rischio e adotterà provvedimenti quali ridurre la velocità
dell’infusione o interrompere il trattamento.
Effetti sulle analisi del sangue
Dopo aver ricevuto Flebogamma DIF, i risultati di alcuni esami del sangue possono subire alterazioni per un certo tempo. Se sta per fare un’analisi del sangue dopo aver assunto Flebogamma DIF, dica all’analista o al medico che ha preso questo medicinale.
Avvertenze speciali per la sicurezza
Quando i medicinali sono prodotti da plasma o sangue umano, vengono prese misure precauzionali per prevenire infezioni che potrebbero passare ai pazienti. Queste misure prevedono:
un’attenta selezione del plasma e del sangue dei donatori, per essere certi che quelli a rischio d’infezione vengano scartati
test di ciascuna donazione e ogni pool di plasma sono testati per evidenziare virus o infezioni.
l’inclusione di metodi d’inattivazione o rimozione virale nel processo di lavorazione del plasma o sangue umano.
Malgrado queste misure, quando i medicinali prodotti da plasma o sangue umano sono somministrati, non si può totalmente escludere la possibilità del passaggio di un’infezione. Questo vale per tutti i virus di provenienza ancora sconosciuta, virus emergenti o altri tipi d’infezioni.
Le misure adottate sono considerate efficaci per i virus con copertura lipidica, come il virus dell’immunodeficienza umana (HIV), l’epatite B e l’epatite C, nonché per i virus senza copertura lipidica, come epatite A e parvovirus B19.
Le immunoglobuline non sono state associate ad infezioni da epatite A o parvovirus B19, probabilmente perché gli anticorpi contro queste infezioni, contenuti nel prodotto, hanno un effetto protettivo.
È fortemente raccomandato che, ogni qualvolta si somministri Flebogamma DIF, il nome ed il numero di lotto del medicinale (indicati sull’etichetta e sulla scatola dopo Lotto) siano registrati, per mantenere una traccia dei lotti usati.
Bambini e adolescenti
Durante l’infusione di Flebogamma DIF devono essere osservati i parametri vitali (temperatura corporea, pressione sanguigna, frequenza cardiaca e frequenza respiratoria).
Altri medicinali e Flebogamma DIF
Informi il medico o il farmacista se sta assumendo o ha recentemente assunto qualsiasi altro medicinale.
Effetti sui vaccini: Flebogamma DIF può ridurre l’efficacia di alcuni tipi di vaccini (vaccini a virus vivo attenuato). Nel caso di rosolia, parotite e varicella dovrebbe trascorrere un periodo fino a 3 mesi dopo la somministrazione di questo prodotto e prima di ricevere quei vaccini. In caso di morbillo questo periodo va esteso fino a 1 anno.
Durante il trattamento con Flebogamma DIF deve evitare l’uso concomitante di medicinali che aumentano l’escrezione di acqua dall’organismo (diuretici dell’ansa).
Gravidanza e allattamento
Se è in corso una gravidanza, se sospetta o sta pianificando una gravidanza, o se sta allattando con latte materno chieda consiglio al medico o al farmacista prima di usare questo medicinale.
Guida di veicoli e utilizzo di macchinari
Durante il trattamento si possono verificare reazioni (ad esempio capogiri o nausea) che possono avere effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari.
Flebogamma DIF contiene sorbitolo
Sorbitolo è una fonte di fruttosio. Se il medico ha diagnosticato a lei (o al bambino) l'intolleranza 
ereditaria al fruttosio, una rara malattia genetica, lei (o il bambino) non deve prendere questo 
medicinale. I pazienti con intolleranza ereditaria al fruttosio non riescono a trasformare il 
fruttosio, il cui accumulo può causare gravi effetti collaterali.
Prima di prendere questo medicinale, informi il medico se lei (o il bambino) soffre di 
intolleranza ereditaria al fruttosio o se il bambino si sente male, vomita o ha reazioni sgradevoli 
come gonfiore e crampi allo stomaco o diarrea quando assume cibi o bevande dolci.
Flebogamma DIF contiene sodio
Questo medicinale contiene meno di 7,35 mg di sodio (componente principale del sale da cucina) in
100 ml. Questo è equivalente allo 0,37% dell’apporto massimo giornaliero raccomandato nella dieta di un adulto.

3. Come usare Flebogamma DIF

Flebogamma DIF è somministrato tramite iniezione in vena (somministrazione endovenosa). Può essere somministrato da lei stesso se è stato ben istruito da personale ospedaliero o da un operatore sanitario. Deve effettuare l’infusione esattamente nello stesso modo che le è stato mostrato, per evitare l’introduzione di microrganismi. Non deve mai effettuare la somministrazione da solo; un operatore sanitario esperto nella preparazione del medicinale, nell’inserimento della cannula, nella somministrazione e nel monitoraggio delle reazioni avverse deve sempre essere presente.
La dose da somministrare dipende dal suo peso e sarà calcolata dal suo medico (vedere il paragrafo delle istruzioni per il personale sanitario, in fondo a questo foglio).
All’inizio dell’infusione, lei riceverà Flebogamma DIF ad una bassa velocità (0,01 ml/kg/min). Se lei si sente bene, il medico potrà allora aumentare gradualmente la velocità d’infusione (fino a
0,08 ml/kg/min).
Uso nei bambini di età superiore a 2 anni
La dose nei bambini non è considerata differente da quella degli adulti, dato che viene data in base alla malattia ed al peso del bambino.
Se usa più Flebogamma DIF di quanto deve
Se prende Flebogamma DIF più di quanto deve, il suo organismo potrebbe assumere troppi fluidi.
Questo può accadere in maniera particolare se lei è un paziente a rischio, un paziente anziano, oppure un paziente con problemi cardiaci o renali. Lo dica subito al medico.
Se dimentica di usare Flebogamma DIF
Lo dica subito al medico o farmacista e segua le sue istruzioni.
Non deve ricevere una dose doppia per compensare dimenticanza della dose.
Se ha qualsiasi dubbio sull’uso di questo medicinale, si rivolga al medico, al farmacista o all’infermiere.

4. Possibili effetti indesiderati

Come tutti i medicinali, questo medicinale può causare effetti indesiderati sebbene non tutte le persone li manifestino.
In rari e isolati casi, i seguenti effetti indesiderati sono stati riportati con le preparazioni di 
immunoglobuline. Si rivolga immediatamente al medico se si verifica qualcuno dei seguenti effetti 
indesiderati durante o dopo l’infusione:
Un calo improvviso della pressione del sangue e, in casi isolati, shock anafilattico (i cui segni, tra gli altri, sono eruzione cutanea, ipotensione, palpitazione, sibilo, tosse, starnuto e difficoltà a respirare), anche se lei non aveva dimostrato ipersensibilità nella somministrazione precedente.
Casi di meningite temporanea non infettiva (i cui segni sono mal di testa, paura o intolleranza alla luce, torcicollo).
Casi di riduzione temporanea dei globuli rossi nel sangue (anemia emolitica reversibile/emolisi).
Casi di reazioni cutanee temporanee (effetti collaterali sulla sua pelle).
Aumento del livello sierico di creatinina (un test che misura la sua funzione renale) e/o insufficienza renale acuta (i cui segni sono dolore alla bassa schiena, stanchezza, diminuzione della quantità di urina).
Reazioni tromboemboliche, quali: infarto del miocardio (senso di costrizione al torace con sensazione di battito cardiaco troppo veloce), ictus (debolezza dei muscoli facciali, delle braccia o delle gambe, problemi a parlare o a comprendere gli altri mentre parlano), embolia polmonare
(fiato corto, dolore al petto e stanchezza), trombosi venose profonde (dolore e gonfiore ad una estremità).
Casi di danno polmonare acuto associato alla trasfusione (TRALI), che causa ipossia (mancanza di ossigeno), dispnea (difficoltà a respirare), tachipnea (respiro accelerato), cianosi (mancanza di ossigeno nel sangue), febbre e ipotensione.
Altri effetti indesiderati:
Molto comune (può interessare più di 1 infusione su 10):
mal di testa
Comune (può interessare fino a 1 infusione su 10):
tachicardia (accelerazione del battito cardiaco)
ipotensione (bassa pressione del sangue)
febbre (temperatura corporea aumentata)
brividi febbrili (sensazione di freddo con tremito) o brividi
nausea
vomito
dolore alla schiena
mialgia (dolori muscolari)
Non comune (può interessare fino a 1 infusione su 100):
ipersensibilità
influenza
capogiri (cinetosi)
tremore (tremare)
fotofobia (eccessiva sensibilità alla luce)
vertigine
ipertensione (elevata pressione del sangue)
sibilo
dolore addominale (incluso dolore della parte addominale superiore)
diarrea
flatulenza
prurito
sfogo
fastidio agli arti
spasmi muscolari e tensione muscolare
dolore al collo
dolore alle estremità
fastidio al torace/dolore al petto
fatica
sensazione di freddo
malessere
edema periferico
aumento del battito cardiaco
contusione
infezione urinaria
meningite asettica (meningite non infettiva)
diminuzione dei globuli rossi e dei globuli bianchi
anoressia (mancanza di appetito)
insonnia
sindrome radicolare (dolori al collo o alla schiena ed altri sintomi quali debolezza, formicolio o intorpidimento alle braccia e alle gambe)
sincope vaso-vagale (temporanea perdita di conoscenza)
congiuntivite (infiammazione della congiuntiva degli occhi)
maculopatia (malattia della macula, nella retina dell’occhio)
visione offuscata
dolore all’orecchio
cianosi (colorazione bluastra della pelle)
aumento o diminuzione della pressione sanguigna
vampata di calore (rossore)
ematoma
trombosi
linfedema
dispnea (difficoltà a respirare)
epistassi (emorragia dal naso)
gocciolamento nasale (produzione eccessiva di muco)
dolore ai seni nasali
sindrome delle vie respiratorie con tosse
fastidio e distensione addominale
bocca secca
ematemesi (esplusione di sangue con il vomito)
acne
alopecia
iperidrosi (sudorazione eccessiva)
ecchimosi (ematoma allargato della pelle)
eritema (arrossamento della pelle)
artralgia (dolore alle articolazioni)
fastidio muscoloscheletrico
reazione correlata all’infusione e reazione nel sito di infusione (incluso eritema e dolore nel sito di infusione)
irritabilità (nervosismo)
sindrome parainfluenzale
deterioramento dello stato di salute fisica generale
diminuzione dell’emoglobina
conta reticolocitaria aumentata
riduzione del battito cardiaco
Effetti indesiderati aggiuntivi nei bambini e negli adolescenti
Rispetto agli adulti, nei bambini è stata osservata una percentuale più elevata di mal testa, brividi, febbre, nausea, vomito, pressione sanguigna bassa, aumento della frequenza cardiaca e mal di schiena.
Cianosi (mancanza di ossigeno nel sangue) è stata segnalata in un bambino, ma non negli adulti.
Gli effetti indesiderati possono essere ridotti passando a Flebogamma DIF 50 mg/ml. Se si manifesta un aumento degli effetti indesiderati, consulti il medico.
Segnalazione degli effetti indesiderati
Se manifesta un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, si rivolga al medico, al farmacista o all’infermiere. Può inoltre segnalare gli effetti indesiderati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell’allegato V. Segnalando gli effetti indesiderati può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.

5. Come conservare Flebogamma DIF

Conservi questo medicinale fuori dalla vista e dalla portata dei bambini.
Non usi questo medicinale dopo la data di scadenza che è riportata sull’etichetta e sulla scatola dopo
SCAD.
Non conservare a temperatura superiore ai 30 ºC. Non congelare.
La soluzione deve essere limpida o leggermente opalescente. Non usi questo medicinale se nota che la soluzione è torbida o presenta un deposito.
Non getti alcun medicinale nell’acqua di scarico e nei rifiuti domestici. Chieda al farmacista come eliminare i medicinali che non utilizza più. Questo aiuterà a proteggere l’ambiente.

6. Contenuto della confezione e altre informazioni

Cosa contiene Flebogamma DIF
- Il principio attivo è immunoglobulina umana normale (IVIg). Un ml contiene 100 mg di immunoglobuline umane normali, di cui almeno il 97% è costituito da IgG.
Ogni flacone da 50 ml contiene: 5 g di immunoglobuline umane normali.
Ogni flacone da 100 ml contiene: 10 g di immunoglobuline umane normali.
Ogni flacone da 200 ml contiene: 20 g di immunoglobuline umane normali.
La percentuale delle sottoclassi di IgG è circa 66,6% IgG1, 27,9% IgG2, 3,0% IgG3 e 2,5% IgG4.
Contiene IgA solo in tracce (meno di 100 microgrammi/ml).
- Gli altri componenti sono sorbitolo e acqua per iniezioni (si veda il paragrafo 2 per ulteriori informazioni sui componenti).
Descrizione dell’aspetto di Flebogamma DIF e contenuto della confezione
Flebogamma DIF è una soluzione per infusione. La soluzione è limpida o leggermente opalescente e incolore o giallo chiaro.
Flebogamma DIF è fornita in flaconi da 5 g/50 ml, 10 g/100 ml e 20 g/200 ml.
Confezione da 1 flacone.
È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio e produttore
Instituto Grifols, S.A.
Can Guasc, 2 - Parets del Vallès
08150 Barcelona - Spagna
Per ulteriori informazioni su questo medicinale, contatti il rappresentante locale del titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio:
AT/BE/BG/EE/ES/HR/HU/IE/LV/
LT/LU/MT/NL/RO/SI/SK/UK(NI)
Instituto Grifols, S.A.
Tel: +34 93 571 01 00
CY/EL
Instituto Grifols, S.A.
Τηλ: +34 93 571 01 00
CZ
Grifols S.R.O.
Tel: +4202 2223 1415
DE
Grifols Deutschland GmbH
Tel: +49 69 660 593 100
DK/FI/IS/NO/SE
Grifols Nordic AB
Tel: +46 8 441 89 50
FR
Grifols France
Tél: +33 (0)1 53 53 08 70
IT
Grifols Italia S.p.A.
Tel: +39 050 8755 113
PL
Grifols Polska Sp. z o. o.
Tel: +48 22 378 85 60
PT
Grifols Portugal, Lda.
Tel: +351 219 255 200
Questo foglio illustrativo è stato aggiornato il MM/AAAA
Informazioni più dettagliate su questo medicinale sono disponibili sul sito web dellAgenzia europea dei medicinali, http://www.ema.europa.eu.
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Le informazioni seguenti sono destinate esclusivamente agli operatori sanitari (per ulteriori informazioni vedere il paragrafo 3):
Posologia e modo di somministrazione
La dose e lo schema posologico dipendono dall’indicazione.
La dose deve essere adattata alle esigenze specifiche di ciascun paziente, che sono dettate dalla risposta clinica. La dose basata sul peso corporeo può richiedere un aggiustamento nei pazienti sottopeso o sovrappeso. Gli schemi posologici di seguito descritti sono forniti come linea guida.
I dosaggi raccomandati sono riepilogati nella seguente tabella:
Indicazione
Dose
Terapia sostitutiva
Sindromi dell’immunodeficienza primaria Dose iniziale:
0,4 - 0,8 g/kg
Dose di mantenimento
0,2 - 0,8 g/kg
Immunodeficienze secondarie
0,2 - 0,4 g/kg
Profilassi pre-/post-esposizione del morbillo:
Profilassi post-esposizione in pazienti
0,4 g/kg suscettibili
Profilassi post-esposizione in pazienti con 0,4 g/kg
PID/SID
Profilassi pre-esposizione in pazienti con
PID/SID
0,53 g/kg
Immunomodulazione:
Trombocitopenia Immune Primaria
0,8 - 1 g/kg o
Frequenza delle infusioni 
ogni 3 - 4 settimane ogni 3 - 4 settimane
Non appena possibile ed entro
6 giorni dall’esposizione, eventualmente da ripetersi una volta dopo 2 settimane per mantenere il livello sierico di anticorpi anti-morbillo
> 240 mUI/ml
In aggiunta alla terapia di mantenimento, somministrata come dose supplementare entro
6 giorni dall’esposizione
Se un paziente riceve una dose di mantenimento inferiore a
0,53 g/kg ogni 3 - 4 settimane, la dose deve essere aumentata una volta ad almeno 0,53 g/kg il giorno 1, con possibilità di ripetizione una volta entro
3 giorni
Sindrome di Guillain Barré
Malattia di Kawasaki
Poliradiculoneuropatia demielinizzante infiammatoria cronica (CIDP)
0,4 g/kg/die
0,4 g/kg/die
2 g/kg
Dose iniziale:
2 g/kg
Dose di mantenimento:
1 g/kg per 2 - 5 giorni per 5 giorni in una sola dose in associazione con acido acetilsalicilico in dosi frazionate nell’arco di
2 - 5 giorni ogni 3 settimane in dosi frazionate nell’arco di
1 - 2 giorni
70
Neuropatia motoria multifocale (MMN)
Dose iniziale:
2 g/kg in dosi frazionate nell’arco di
2 - 5 giorni consecutivi
Dose di mantenimento:
1 g/kg ogni 2 - 4 settimane oppure
2 g/kg ogni 4 - 8 settimane in dosi frazionate nell’arco di 2-5 giorni
Flebogamma DIF deve essere somministrato per via endovenosa ad una velocità iniziale di
0,01 ml/kg/min per i primi trenta minuti. Se tollerata, aumentare la velocità di somministrazione a
0,02 ml/kg/min per i secondi 30 minuti. Di nuovo, se tollerata, aumentare la velocità di somministrazione a 0,04 ml/kg/min per i terzi 30 minuti. Se la somministrazione è ben tollerata dal paziente, possono essere effettuati incrementi addizionali di 0,02 ml/kg/min ad intervalli di 30 minuti, fino ad un massimo di 0,08 ml/kg/min.
È stato segnalato che la frequenza delle reazioni avverse alle IVIg aumenta con la velocità di somministrazione. La velocità di somministrazione durante le prime somministrazioni deve essere lenta. Se non compaiono reazioni avverse, la velocità d’infusione nelle somministrazioni successive può essere lentamente aumentata fino alla velocità massima. Per pazienti in cui sono comparse reazioni avverse, è consigliabile ridurre la velocità d’infusione nelle somministrazioni successive e limitare la velocità massima a 0,04 ml/kg/min, oppure somministrare IVIg al 5%.
Popolazione pediatrica
Dal momento che la posologia per ogni indicazione viene calcolata in base al peso corporeo ed aggiustata in base al risultato clinico delle sopramenzionate condizioni, la posologia nei bambini non è considerata differente da quella degli adulti.
Incompatibilità
Flebogamma DIF non deve essere miscelato con altri farmaci o fluidi per via endovenosa e deve essere somministrato tramite una linea endovenosa separata.
Avvertenze speciali
Sorbitolo
Ai pazienti con intolleranza ereditaria al fruttosio non deve essere somministrato questo 
medicinale se non strettamente necessario.
Nei bambini con meno di 2 anni di età può non essere ancora diagnosticata l’intolleranza 
ereditaria al fruttosio. I medicinali contenenti sorbitolo/fruttosio somministrati per via 
endovenosa possono mettere in pericolo la vita e devono essere controindicati in questi pazienti a 
meno che il bisogno clinico sia evidente e non ci siano alternative terapeutiche disponibili.
Deve essere raccolta la storia clinica dei pazienti con particolare attenzione ai sintomi di 
intolleranza ereditaria al fruttosio prima di somministrare questo medicinale.
È fortemente raccomandato che, ogni qualvolta sia somministrato Flebogamma DIF, il nome ed il numero di lotto del prodotto siano registrati, per mantenere un legame tra i pazienti ed i lotti usati.
Istruzioni per la manipolazione e lo smaltimento
Il prodotto deve essere portato a temperatura ambiente (non oltre 30 °C) prima dell’uso.
La soluzione deve essere limpida o leggermente opalescente. Non usare Flebogamma DIF se si nota che la soluzione è torbida o presenta sedimenti.
Il medicinale non utilizzato e i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità
alla normativa locale vigente.