Wellvone Sospensione è controindicato negli individui con ipersensibilità nota ad Atovaquone o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
La diarrea all'inizio del trattamento è stata vista associarsi a livelli plasmatici significativamente più bassi di Atovaquone. Questi erano correlati a loro volta con una maggiore incidenza di insuccessi terapeutici ed un tasso di sopravvivenza minore. Pertanto, per tali pazienti e per quelli che presentano difficoltà nell'assumere Wellvone con il cibo, devono essere prese in considerazione terapie alternative.
I pazienti in trattamento concomitante con tetracicline devono essere attentamente controllati (vedere paragrafo 4.5).
La somministrazione concomitante di atovaquone ed efavirenz o inibitori della proteasi potenziati deve essere evitata quando è possibile (vedere paragrafo 4.5).
La somministrazione concomitante di atovaquone e rifampicina o rifabutina non è raccomandata (vedere paragrafo 4.5).
L'uso concomitante di metoclopramide non è raccomandato. Deve essere somministrato un altro trattamento antiemetico (vedere paragrafo 4.5).
Atovaquone può incrementare i livelli di etoposide e del suo metabolita (vedere paragrafo 4.5).
L'efficacia di Wellvone non è stata sottoposta a valutazioni sistematiche:
Non vi sono dati disponibili in pazienti immunocompromessi HIV negativi ed affetti da
Non è stata conseguita alcuna esperienza clinica del trattamento di atovaquone nei pazienti anziani. Pertanto, l'impiego nei soggetti anziani deve essere attentamente controllato.
I pazienti con malattia polmonare devono essere attentamente valutati al fine di escludere cause di malattia differenti dalla
Alcool benzilico
Wellvone contiene alcol benzilico che può causare reazioni allergiche.
L'alcol benzilico è associato al rischio di accumulo nei neonati (fino a 4 settimane) a causa dell'immaturità metabolica. La somministrazione endovenosa di alcol benzilico è stata associata a gravi eventi avversi e morte nei neonati (sindrome da respiro agonico). Non è nota la minima quantità di alcol benzilico per cui si manifesta la tossicità.
Non deve essere usato per più di una settimana nei bambini piccoli (di età inferiore ai 3 anni) a causa dell'aumento del rischio di accumulo.
Deve essere usato con cautela e solo se necessario, specialmente nelle pazienti in gravidanza o in allattamento o nei pazienti con insufficienza epatica o renale a causa del rischio di accumulo e di tossicità (acidosi metabolica).
Sodio
Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio ogni 5 ml, cioè essenzialmente ‘senza sodio'.
Poiché l'esperienza è limitata, deve essere posta attenzione nell'associare altri farmaci con Wellvone.
La somministrazione concomitante di rifampicina o rifabutina non è raccomandata dal momento che riduce i livelli delle concentrazioni plasmatiche di atovaquone rispettivamente di circa il 50% e 34% (vedere paragrafo 4.4).
Il trattamento concomitante con metoclopramide è stato associato ad un significativo decremento (circa 50%) delle concentrazioni plasmatiche di atovaquone (vedere paragrafo 4.4). Deve essere somministrato un altro trattamento antiemetico.
Si è osservato che le concentrazioni di atovaquone sono diminuite fino al 75% quando somministrato con efavirenz o con inibitori della proteasi potenziati. Tale combinazione deve essere evitata quando è possibile (vedere paragrafo 4.4).
Il trattamento concomitante con tetracicline è stato associato con diminuzioni delle concentrazioni plasmatiche di atovaquone.
Si è riscontrato che la somministrazione concomitante di atovaquone alle dosi di 45 mg/kg/die per la profilassi di PCP nei bambini (n=9) con leucemia linfoblastica acuta, incrementa le concentrazioni plasmatiche (AUC) di etoposide e del suo metabolita etoposide catecolo di una mediana di 8,6% e 28,4% (rispettivamente confrontata alla somministrazione concomitante di etoposide e sulfametossazolo-trimetoprim). Si deve porre attenzione nei pazienti sottoposti a terapia concomitante con etoposide (vedere paragrafo 4.4).
Negli studi clinici con Wellvone si sono osservati lievi decrementi delle concentrazioni plasmatiche di atovaquone (media <3 μg/ml) nel caso di somministrazione concomitante di paracetamolo, benzodiazepine, aciclovir, oppiacei, cefalosporine, anti-diarroici e lassativi. Non si conosce la relazione causale fra la variazione delle concentrazioni plasmatiche di atovaquone e la somministrazione dei suddetti farmaci.
Gli studi clinici hanno studiato le interazioni di Wellvone compresse con:
Zidovudina - zidovudina non sembra influenzare la farmacocinetica di atovaquone. Tuttavia, dati di farmacocinetica hanno messo in evidenza che atovaquone sembra diminuire il tasso di metabolismo di zidovudina al suo metabolita glucuronide (l'AUC allo stato stazionario di zidovudina era aumentata del 33% ed il picco di concentrazione plasmatica del glucuronide era diminuito del 19%). A dosaggi di zidovudina pari a 500 o 600 mg/die sembra improbabile che un ciclo concomitante di tre settimane di Wellvone, per il trattamento della PCP acuta, possa risultare in una aumentata incidenza di reazioni avverse attribuibili a concentrazioni plasmatiche di zidovudina più elevate.
Didanosina (ddI) - ddI non influenza la farmacocinetica di atovaquone come è stato stabilito in uno studio prospettico multidose di interazione fra atovaquone e didanosina. Tuttavia, veniva rilevata una riduzione pari al 24% dell'area sotto la curva (AUC) per didanosina, probabilmente priva di significato clinico, quando somministrata in concomitanza ad atovaquone.
Ciò nonostante, poiché non sono noti i meccanismi di interazione, gli effetti della somministrazione di atovaquone su zidovudina e ddI possono essere maggiori con l'uso della sospensione di atovaquone. Concentrazioni più elevate di atovaquone, possibili con l'uso della sospensione, possono determinare modifiche più ampie dei valori di AUC per zidovudina o ddI rispetto a quelli osservati. I pazienti in trattamento con atovaquone e zidovudina devono essere regolarmente controllati per rilevare gli effetti avversi associati a zidovudina.
La somministrazione concomitante di Wellvone e indinavir è risultata in una diminuzione della Cmin di indinavir (23% diminuzione; 90% CI 8-35%) e dell'AUC (9% diminuzione; 90% CI 1-18%). Deve essere posta particolare attenzione durante la somministrazione concomitante di indinavir e atovaquone per il potenziale rischio di mancanza di efficacia del trattamento di indinavir.
Negli studi clinici con Wellvone i seguenti farmaci non si associavano a modifiche delle concentrazioni plasmatiche, allo stato stazionario, di atovaquone: fluconazolo, clotrimazolo, ketoconazolo, antiacidi, corticosteroidi sistemici, farmaci anti-infiammatori non steroidei, antiemetici (esclusa metoclopramide) ed H2-antagonisti.
Atovaquone è altamente legato alle proteine plasmatiche e deve essere posta cautela nel somministrare Wellvone in concomitanza ad altri farmaci con elevato legame alle proteine plasmatiche e con indici terapeutici ristretti. Atovaquone non modifica la farmacocinetica, il metabolismo o l'entità del legame di fenitoina alle proteine plasmatiche in vivo. Non vi sono interazioni a livello di legame con le proteine plasmatiche tra atovaquone e chinina, fenitoina, warfarin, sulfametossazolo, indometacina o diazepam in vitro.
Gravidanza
Non vi sono informazioni circa gli effetti della somministrazione di Atovaquone in gravidanza, nella specie umana. Atovaquone non deve essere utilizzato in gravidanza a meno che il beneficio terapeutico per la madre non superi qualsiasi possibile rischio per lo sviluppo del feto. Wellvone contiene alcol benzilico (vedere paragrafo 4.4).
Gli studi sull'animale non hanno fornito dati sufficienti ad evidenziare i possibili rischi sulle potenzialità e capacità riproduttive.
Allattamento
Non è noto se atovaquone sia escreto nel latte materno umano e pertanto l'allattamento al seno non è raccomandato. Wellvone contiene alcol benzilico (vedere paragrafo 4.4).
Non sono stati condotti studi per indagare l'effetto di Wellvone sulla capacità di guidare veicoli o di usare macchinari, ma sulla base delle sue caratteristiche farmacologiche non è previsto un effetto dannoso su tali attività.
In pazienti partecipanti a studi clinici con Atovaquone si sono spesso verificati effetti indesiderati coerenti con il corso della malattia da Virus dell'Immunodeficienza Umana (HIV) in stadio avanzato o con la terapia concomitante.
I seguenti effetti indesiderati sono stati osservati e considerati avere una sospetta relazione causale (almeno possibile) con il trattamento con atovaquone con le seguenti frequenze:
La seguente convenzione viene impiegata per le frequenze: molto comune (≥ 1/10); comune (da ≥ 1/100 a <1/10); non comune (da ≥ 1/1000 a < 1/100); raro (da ≥ 1/10.000 a < 1/1000); molto raro (< 1/10.000); non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Patologie del sistema emolinfopoietico
Comune: anemia, neutropenia
Disturbi del metabolismo e della nutrizione
Comune: iponatriemia
Disturbi psichiatrici
Comune: insonnia
Patologie del sistema nervoso
Comune: cefalea
Patologie gastrointestinali
Molto comune: nausea
Comune: diarrea, vomito
Patologie epatobiliari
Comune: livelli elevati degli enzimi epatici
Disturbi del sistema immunitario
Comune: reazione di ipersensibilità incluso angioedema, broncospasmo e costrizione della gola
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Molto comune: rash, prurito
Comune: orticaria
Non noto: eritema multiforme, Sindrome di Stevens-Johnson
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Comune: febbre
Esami diagnostici
Non comune: livelli elevati di amilasi
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
Non vi è sufficiente esperienza per prevedere le conseguenze o suggerire specifiche misure di gestione del sovradosaggio di Atovaquone. Tuttavia, nei casi riportati di sovradosaggio, gli effetti osservati erano compatibili con gli effetti indesiderati del farmaco. Qualora si verifichi sovradosaggio, il paziente deve essere controllato e deve essere sottoposto a trattamento standard di supporto.
12 mesi
La sospensione va utilizzata entro 21 giorni dalla prima apertura.
Non conservare a temperatura superiore ai
Non congelare.
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