Plasmagrade

    Ultimo aggiornamento: 06/07/2023

    Cos'è Plasmagrade?

    Plasmagrade è un farmaco a base del principio attivo Proteine Plasmatiche Umane Soluzione, appartenente alla categoria degli Sangue derivati e plasma expander e nello specifico Succedanei del sangue e frazioni proteiche plasmatiche. E' commercializzato in Italia dall'azienda Kedrion S.p.A..

    Plasmagrade può essere prescritto con Ricetta OSP - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, utilizzabili esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile.


    Confezioni

    Plasmagrade soluzione per infusione endovenosa sacca 200 ml

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: Kedrion S.p.A.
    Ricetta: OSP - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, utilizzabili esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile
    Classe: H
    Principio attivo: Proteine Plasmatiche Umane Soluzione
    Gruppo terapeutico: Sangue derivati e plasma expander
    ATC: B05AA02 - Altre frazioni proteiche plasmatiche
    Forma farmaceutica: preparazione iniettabile


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    Indicazioni

    Perché si usa Plasmagrade? A cosa serve?
    Le indicazioni di PLASMAGRADE sono identiche a quelle del plasma fresco congelato (PFC):
    • Deficit combinati di fattori della coagulazione come coagulopatie da consumo, ad esempio coagulazione intravascolare disseminata (CID), o coagulopatia dovuta a grave insufficienza epatica o trasfusioni massive;
    • Terapia sostitutiva nel deficit di fattori della coagulazione, in situazioni di emergenza quando non sia disponibile il concentrato di uno specifico fattore della coagulazione, come ad esempio il fattore V o il fattore XI, o quando non è possibile una diagnosi di laboratorio specifica.
    • Risoluzione dell'attività fibrinolitica e rapida risoluzione dell'effetto degli anticoagulanti orali (tipo cumarina o indanedione) quando l'azione della vitamina K è insufficiente per riduzione della funzionalità epatica o in situazioni di emergenza;
    • Porpora Trombotica Trombocitopenica (PTT), in genere in associazione a plasmaferesi;
    • In procedure di plasmaferesi intensive, PLASMAGRADE deve essere utilizzato esclusivamente per correggere anomalie coagulative durante le emorragie gravi.

    Posologia

    Come usare Plasmagrade: Posologia
    Posologia
    Il dosaggio dipende dalla situazione clinica individuale e dalle patologie di base, ma 12-15 ml di PLASMAGRADE/Kg di peso corporeo (per un incremento dei livelli del fattore della coagulazione carente di circa il 25%) rappresentano una dose di inizio generalmente accettata.
    È importante monitorare la risposta, sia dal punto di vista clinico, sia mediante misurazioni del tempo di protrombina (TP), tempo di tromboplastina parziale (TPP), e/o il dosaggio di specifici fattori della coagulazione.
    Dosaggio per deficit di fattori della coagulazione:
    Un effetto emostatico adeguato in emorragie di grado lieve e moderato o chirurgia minore in pazienti con deficit di fattori della coagulazione si ottiene normalmente dopo infusione di 5-20 ml di PLASMAGRADE/Kg di peso corporeo (per un incremento dei livelli del fattore della coagulazione carente del 10-33%).
    Nel caso di emorragie gravi o chirurgia maggiore, è necessario consultare un esperto ematologo.
    Dosaggio per PTT ed emorragie in procedure intensive di plasmaferesi:
    In pazienti con PTT l'intero volume plasmatico dovrebbe essere sostituito con PLASMAGRADE.
    In caso di emorragie gravi durante procedure intensive di plasmaferesi è necessario consultare un esperto ematologo.
    Popolazione pediatrica
    La posologia nei bambini e negli adolescenti (0-18 anni) non è diversa da quella degli adulti poiché il dosaggio è calcolato in base al peso corporeo e tenendo conto dell'esito clinico in ciascuna indicazione.
    Modo di somministrazione:
    La somministrazione di PLASMAGRADE deve essere basata sulla compatibilità di gruppo ABO. In casi di emergenza, PLASMAGRADE gruppo AB può essere considerato come plasma universale in quanto può essere donato a tutti i pazienti.
    PLASMAGRADE deve essere somministrato per infusione endovenosa dopo lo scongelamento, come descritto nel paragrafo 6.6, utilizzando un set per infusione con filtro. È necessario operare in asepsi per tutta la durata dell'infusione.
    A causa del rischio di tossicità del citrato, la velocità di infusione non deve superare le 0,020-0,025 mmoli di citrato/Kg di peso corporeo/minuto, equivalente a ≤ 1 ml di PLASMAGRADE/Kg di peso corporeo/minuto. Gli effetti tossici del citrato possono essere ridotti al minimo somministrando calcio gluconato in un'altra vena.

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Plasmagrade
    Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
    Le controindicazioni di PLASMAGRADE sono identiche a quelle del PFC.
    • Deficit di IgA con presenza documentata di anticorpi anti-IgA.
    • Deficit severo di proteina S.
    • Ipersensibilità alle proteine plasmatiche o ad uno qualsiasi dei componenti.
    • Precedenti reazioni note a PFC.

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Plasmagrade
    Tracciabilità
    Al fine di migliorare la tracciabilità dei medicinali biologici, il nome e il numero di lotto del medicinale somministrato devono essere chiaramente registrati
    PLASMAGRADE deve essere utilizzato con cautela nelle seguenti condizioni: 
    • Deficit di IgA.
    • Scompenso cardiaco latente o manifesto.
    • Edema polmonare.
    PLASMAGRADE deve essere utilizzato con attenzione nei pazienti con rischio di complicazioni trombotiche a causa di un potenziale aumento del rischio di tromboembolia venosa conseguente alla ridotta attività della proteina S in PLASMAGRADE rispetto al plasma fresco congelato di un singolo donatore. 
    PLASMAGRADE non deve essere utilizzato come plasma expander in pazienti in cui non sia stata documentata alcuna carenza di fattori della coagulazione. 
    PLASMAGRADE non deve essere usato in caso di emorragia causata da malattia di von Willebrand (vWD) o altri deficit coagulativi quando siano disponibili i concentrati degli specifici fattori. 
    PLASMAGRADE non deve essere usato per correggere l'iperfibrinolisi da deficit dell'inibitore della plasmina (alpha2 antiplasmina) poiché la diluizione con plasma SD trattato, che contiene bassi livelli di alpha2 antiplasmina, potrebbe ridurre i livelli di alpha2 antiplasmina. 
    Nei pazienti che potrebbero richiedere una trasfusione massiva, come ad esempio nel trapianto di fegato o in altre condizioni con disturbi complessi dell'emostasi, deve essere prestata particolare attenzione ai sintomi che indicano una tendenza ad una emorragia eccessiva. 
    Informazioni importanti sugli ingredienti di PLASMAGRADE
    Questo medicinale contiene fino ad un massimo di 0,92 g di sodio per la sacca da 200 ml, equivalenti al 46 % dell'assunzione massima giornaliera raccomandata dall'OMS che corrisponde a 2 g di sodio per un adulto.
    Sicurezza virale
    Misure standard per prevenire le infezioni conseguenti all'uso di prodotti medicinali preparati da sangue o plasma umano comprendono la selezione dei donatori, lo screening delle donazioni individuali e dei pool plasmatici per specifici marcatori di infezione e l'inclusione di step di produzione efficaci per l'inattivazione/rimozione dei virus.
    Ciò nonostante, quando si somministrano medicinali preparati da sangue o plasma umano non può essere totalmente esclusa la possibilità di trasmissione di agenti infettivi. Ciò si applica anche a virus e altri patogeni emergenti o sconosciuti.
    Le misure prese sono considerate efficaci per i virus con involucro lipidico come il virus dell'immunodeficienza umana (HIV), il virus dell'epatite B (HBV),il virus dell'epatite C (HCV) e per il virus senza involucro lipidico dell'epatite A (HAV).
    Le misure prese possono avere un valore limitato contro i virus senza involucro lipidico come il parvovirus B19.
    L'infezione da parvovirus B19 può essere grave in donne in gravidanza (infezione fetale) e per individui con immunodeficienza o aumento dell'eritropoiesi (ad es. anemia emolitica).
    È fortemente consigliato che ogni volta che si somministra PLASMAGRADE ad un paziente, siano registrati sia il nome che il numero di lotto del prodotto, in modo tale da mantenere la tracciabilità tra il paziente ed il lotto del prodotto medicinale. 
    PLASMAGRADE è prodotto da plasma contenente un livello minimo di anticorpi specifici neutralizzanti l'HAV.
    Anche gli anticorpi anti-parvovirus B19 dovrebbero essere neutralizzanti, ma la possibilità di trasmissione non può essere totalmente esclusa.
    Per quei pazienti che ricevono regolarmente medicinali derivati da sangue o plasma umano si dovrebbero prendere in considerazione appropriate vaccinazioni (ad esempio contro epatite A e B).
    La somministrazione di PLASMAGRADE deve essere basata sulla compatibilità di gruppo ABO. 
    In casi di emergenza, PLASMAGRADE gruppo AB può essere considerato come plasma universale, dato che può essere somministrato a qualunque paziente. 
    I pazienti devono essere tenuti sotto osservazione per almeno 20 minuti dopo la somministrazione. 
    In caso di shock o reazione anafilattica, l'infusione deve essere interrotta immediatamente. Il paziente deve essere trattato seguendo le linee guida per la terapia dello shock: 

    sintomi clinici
    misure di emergenza
    sintomi soggettivi (nausea, etc.)
    ridurre la velocità di infusione o interrompere la somministrazione fino a risoluzione
    segni cutanei (rossore, orticaria, etc.) interrompere l'infusione; somministrare antistaminici
    tachicardia, moderata riduzione della pressione arteriosa (sistolica inferiore a 90 mm Hg) interrompere l'infusione; somministrare glucocorticoidi e.v.
    dispnea
    shock
    interrompere l'infusione; somministrare adrenalina 0,1-0,5 mg s.c. o i.m., alte dosi di glucocorticoidi e.v., ossigeno, volume expander; eventualmente aumentare la diuresi con furosemide in caso di normovolemia; controllare l'equilibrio acido-base ed elettrolitico, correggerli se necessario
    shock normovolemico persistente somministrare dopamina fino ad un massimo di 10 µg/kg/min, eventualmente in associazione con noradrenalina
    arresto cardiaco o respiratorio rianimazione
    Le linee guida sotto riportate si applicano alle reazioni avverse specificamente associate a PLASMAGRADE:
    sintomi clinici
    misure di emergenza
    tossicità da citrati (caduta del livello plasmatico di calcio ionizzato)
    ridurre la velocità di infusione o interrompere l'infusione fino a risoluzione; somministrare calcio gluconato 10% e.v. alla dose di 10 ml/l di PLASMAGRADE infuso
    reazione emolitica da trasfusione
    interrompere l'infusione; aumentare la diuresi (mantenere il flusso urinario sopra i 100 ml/ora negli adulti per almeno 18-24 ore) somministrando per via endovenosa elettroliti e mannitolo (per esempio mannitolo al 15% 125 ml/ora) o furosemide, sodio bicarbonato, dialisi in caso di anuria; se del caso, provvedere al trattamento sintomatico dello shock

    Popolazione pediatrica

    I dati sull'uso di PLASMAGRADE nei nati prematuri sono molto limitati, pertanto, il prodotto deve essere somministrato soltanto se i benefici sono chiaramente evidenti rispetto ai potenziali rischi.


    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Plasmagrade
    Durante gli studi clinici, la soluzione di proteine plasmatiche umane, che hanno la stessa forma farmaceutica e composizione quali-quantitativa di PLASMAGRADE, è stata somministrata in associazione con vari medicamenti, e non sono state identificate interazioni.
    Le incompatibilità sono identiche a quelle per il PFC:
    • PLASMAGRADE non deve essere miscelato con altri farmaci per la possibilità di inattivazione o precipitazione. Il prodotto può essere mescolato con globuli rossi e piastrine;
    • per evitare la formazione di coaguli, soluzioni contenenti calcio non devono essere somministrate tramite la stessa linea;
    • sono sconosciute interazioni con altri farmaci.

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Gravidanza e allattamento
    La sicurezza di utilizzo di PLASMAGRADE in gravidanza non è stata stabilita in studi clinici controllati e pertanto deve essere somministrato in gravidanza e durante l'allattamento solo se chiaramente indicato.
    Fertilità
    Non sono disponibili dati relativi agli effetti di PLASMAGRADE sulla fertilità.
    Per il potenziale rischio di trasmissione di parvovirus B19, vedere il paragrafo 4.4.

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    Dopo un'infusione ambulatoriale con PLASMAGRADE, il paziente deve essere tenuto a riposo per un'ora.
    PLASMAGRADE non altera o altera in modo trascurabile la capacità di guidare veicoli o di usare macchinari.

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Plasmagrade
    Riassunto del profilo di sicurezza
    Le reazioni avverse sotto elencate sono notoriamente associate alla somministrazione di PFC e possono perciò verificarsi anche con PLASMAGRADE:
    • sono comuni (>1/100) reazioni allergiche da acute a lievi (ad esempio orticaria, febbre, brividi, nausea, vomito, dolore addominale o dorso-lombare) per ipersensibilità alle proteine infuse.
    • sono non comuni (1/100 – 1/1000) sintomi attribuibili a tossicità dei citrati (come affaticamento, parestesie, tremori e ipocalcemia) nel corso di procedure di plasmaferesi.
    • sono rare (<1/1000) reazioni allergiche da acute a gravi (anafilattiche o anafilattoidi, caratterizzate per esempio da arrossamento cutaneo, ipotensione, dolore sottosternale, broncospasmo, dispnea e collasso cardio-respiratorio) dovute ad ipersensibilità alle proteine infuse o ad anticorpi anti-IgA.
    • raramente (<1/1000) l'incompatibilità tra anticorpi presenti nel PFC e antigeni eritrocitari del ricevente può risultare in reazioni emolitiche trasfusionali di tipo immediato o ritardato; perciò la somministrazione di PLASMAGRADE deve essere basata sulla compatibilità di gruppo ABO.
    • raramente (<1/1000) possono essere presenti anticorpi anti-leucociti ad elevata attività i quali, a seguito dell'aggregazione leucocitaria nei vasi polmonari, possono provocare un danno polmonare acuto, una sindrome nota come malattia polmonare acuta da trasfusione caratterizzata da brividi, febbre, tosse non produttiva e dispnea.
    • raramente (<1/1000) possono essere presenti specifici anticorpi anti-piastrine ad elevata attività che possono indurre una porpora passiva post-trasfusionale (PTP) caratterizzata da dispnea, eruzione cutanea, febbre, porpora generalizzata e trombocitopenia marcata.
    • velocità di infusione elevate possono causare effetti cardiovascolari come risultato della tossicità dei citrati (caduta del livello plasmatico del calcio ionizzato) specialmente in pazienti con disordini della funzione epatica.
    • poiché PLASMAGRADE non contiene cellule intere (emazie, leucociti e piastrine) il rischio di immunizzazione è ridotto.
    • l'infusione di PLASMAGRADE può dare origine ad anticorpi anti-fattori della coagulazione.

    Elenco delle Reazioni Avverse

    La tabella seguente è stata stilata in base alla classificazione per sistemi e organi MedDRA (SOC e livello termine preferito [PT]).
    Le frequenze sono state valutate sulla base delle seguenti convenzioni: molto comune (≥1/10); comune (≥1/100, <1/10); non comune (≥1/1.000, <1/100); raro (≥1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000); non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
    I seguenti dati si basano su segnalazioni ricavate da studi clinici condotti su una popolazione di 199 pazienti trattati con proteine plasmatiche umane che hanno la stessa forma farmaceutica e composizione quali-quantitativa di PLASMAGRADE. 
    Classificazione per Sistemi e Organi secondo MedDRA
    Reazioni avverse (Termine MedDRA Preferito)
    Frequenza
    Disturbi del sistema immunitario
    Reazione anafilattoide
    Non comune
    Disturbi del metabolismo e della nutrizione
    Ipocalcemia
    Non comune
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
    Asma
    Non comune
    Tosse
    Non comune
    Tachipnea
    Non comune
    Patologie gastrointestinali
    Nausea
    Comune
    Vomito
    Comune
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
    Orticaria
    Comune
    Prurito
    Non comune
    Esantema eritematoso
    Comune
    Eruzione cutanea
    Comune
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
    Piressia
    Comune
    Brividi
    Comune
    Edema locale
    Comune
    *laddove non ci sia corrispondenza tra la descrizione riportata per gli effetti indesiderati con i termini preferiti (Preferred Term-PT) del dizionario MedDRA, questi ultimi sono riportati tra parentesi
    ** In caso di shock o reazione anafilattica, l'infusione deve essere interrotta immediatamente. Il paziente deve essere trattato seguendo le linee guida per la terapia dello shock (vedere il paragrafo 4.4).
    Per la sicurezza nei confronti di agenti trasmissibili, vedere il paragrafo 4.4.
    Popolazione pediatrica
    Non sono disponibili dati specifici per la popolazione pediatrica.
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione dell'Agenzia Italiana del Farmaco, Sito web: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Plasmagrade
    Dosaggi o velocità di infusione elevati possono indurre ipervolemia, edema polmonare e/o scompenso cardiaco.
    Elevate velocità di infusione possono causare effetti cardiovascolari come risultato della tossicità dei citrati (caduta nel livello plasmatico del calcio ionizzato), specialmente in pazienti con disturbi della funzionalità epatica.
    Popolazione pediatrica
    Non sono disponibili dati specifici per la popolazione pediatrica.

    Scadenza

    La validità di PLASMAGRADE è 4 anni se conservato a ≤-18°C e protetto dalla luce.
    Il prodotto deve essere usato entro 4 ore dallo scongelamento se mantenuto a 20°C / 25°C o entro 8 ore se mantenuto a 4°C.
    Una volta che la sacca è stata aperta, il prodotto deve essere usato immediatamente.

    Conservazione

    Il prodotto congelato dovrebbe essere conservato e trasportato alle condizioni di temperatura sopra menzionate (vedere paragrafo 6.3).

    Farmaci Equivalenti

    I farmaci equivalenti di Plasmagrade a base di Proteine Plasmatiche Umane Soluzione sono: Octaplas, Plasmasafe

    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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