Piperacillina + Tazobactam TEVA è indicato per il trattamento delle seguenti infezioni negli adulti e nei bambini sopra i 2 anni (vedere paragrafi 4.2 e 5.1):
Adulti e adolescenti
Trattamento di pazienti con batteriemia che si verifica in associazione, o in sospetta associazione, ad una delle infezioni sopra elencate.
PIPERACILLINA E TAZOBACTAM TEVA può essere usato nel trattamento di pazienti neutropenici con febbre avente sospetta origine da infezioni batteriche.
Nota: l'uso per la batteriemia dovuta a E. coli e K. pneumoniae (ceftriaxone non sensibili) che producono beta lattamasi estesa (ESBL), non è raccomandato nei pazienti adulti, vedere paragrafo 5.1.
Bambini da 2 a 12 anni
PIPERACILLINA E TAZOBACTAM TEVA può essere usato nel trattamento di bambini neutropenici con febbre avente sospetta origine da infezioni batteriche.
L'uso appropriato di agenti antibatterici deve essere conforme alla linea guida ufficiale.
Posologia
La dose e la frequenza di somministrazione di Piperacillina + Tazobactam TEVA dipendono dalla gravità e dalla sede dell'infezione e dai previsti patogeni.
Pazienti adulti e adolescenti
Infezioni
La dose abituale è 4 g di piperacillina/0,5 g di tazobactam somministrati ogni 8 ore.
Per la polmonite nosocomiale e le infezioni batteriche nei pazienti neutropenici, la dose raccomandata è 4 g di piperacillina/0,5 g di tazobactam, somministrati ogni 6 ore. Questo regime posologico può essere applicabile anche per il trattamento di pazienti con altre infezioni comprese nelle indicazioni terapeutiche, se particolarmente gravi.
La tabella seguente riepiloga la frequenza di trattamento e la dose raccomandata per i pazienti adulti e adolescenti, secondo l'indicazione o la patologia:
Frequenza di trattamento
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PIPERACILLINA E TAZOBACTAM TEVA (dose raccomandata 4 g + 0,5 g)
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Ogni 6 ore
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Polmonite grave
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Adulti neutropenici con febbre avente sospetta origine da infezioni batteriche
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Ogni 8 ore
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Infezioni complicate del tratto urinario (inclusa pielonefrite)
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Infezioni intra-addominali complicate
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Infezioni della cute e dei tessuti molli (incluse infezioni del piede diabetico)
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La dose endovenosa deve essere regolata in base al grado di compromissione renale effettiva, secondo lo schema seguente (ogni paziente deve essere attentamente monitorato per rilevare segni di tossicità dovuti alla sostanza; la dose e l'intervallo di somministrazione del medicinale devono essere regolati di conseguenza):
Clearance della creatinina (ml/min)
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PIPERACILLINA E TAZOBACTAM TEVA (dose raccomandata)
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>40
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Non è necessario alcun aggiustamento della dose
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20-40
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Dose massima consigliata: 4 g/0.5 g ogni 8 ore
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<20
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Dose massima consigliata: 4 g/0.5 g ogni 12 ore
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Pazienti con compromissione epatica
Non è necessario alcun aggiustamento della dose (vedere paragrafo 5.2).
Dose nei pazienti anziani
Non è richiesto alcun aggiustamento della dose per gli anziani con funzione renale nella norma o valori di clearance della creatinina superiori a 40 ml/min.
Popolazione pediatrica (2-12 anni di età)
Infezioni
La tabella seguente riepiloga la frequenza di somministrazione e la dose per peso corporeo per i pazienti pediatrici da 2 a 12 anni di età, secondo l'indicazione o la patologia:
Dose per peso e frequenza di somministrazione
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Indicazione/patologia
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80 mg di piperacillina/10 mg di tazobactam per kg di peso corporeo ogni 6 ore
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Bambini neutropenici con febbre avente sospetta origine da infezioni batteriche*
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100 mg di piperacillina/12.5 mg di tazobactam per kg di peso corporeo/ogni 8 ore
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Infezioni intra-addominali complicate*
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Pazienti con compromissione renale
La dose endovenosa deve essere aggiustata in base al grado di compromissione renale effettiva, secondo lo schema seguente (ogni paziente deve essere attentamente monitorato per rilevare segni di tossicità dovuti alla sostanza; la dose e l'intervallo di somministrazione del medicinale devono essere regolati di conseguenza):
Clearance della creatinina (ml/min)
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PIPERACILLINA E TAZOBACTAM TEVA (dose raccomandata)
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>50
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Non è necessario alcun aggiustamento della dose.
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≤50
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70 mg di piperacillina/8.75 mg di tazobactam kg ogni 8 ore.
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Uso nei bambini al di sotto di 2 anni
La sicurezza e l'efficacia di PIPERACILLINA E TAZOBACTAM TEVA nei bambini di età compresa tra 0 e 2 anni non sono state stabilite.
Non ci sono dati disponibili derivati da studi clinici controllati.
Durata del trattamento
La durata abituale del trattamento per la maggior parte delle indicazioni è compresa tra 5 e 14 giorni.
Tuttavia, la durata del trattamento deve essere stabilita in base alla gravità dell'infezione, al(i) patogeno(i) e all'evoluzione clinica e batteriologica del paziente.
Modo di somministrazione
PIPERACILLINA E TAZOBACTAM TEVA 2 g + 0,25 g è somministrato sia per via intramuscolare che per infusione endovenosa (nell'arco di 30 minuti).
La fiala di solvente con lidocaina, acclusa alla confezione di PIPERACILLINA e TAZOBACTAM TEVA 2 g+0,25 g, deve essere usata esclusivamente per uso intramuscolare.
PIPERACILLINA E TAZOBACTAM TEVA 4 g + 0,5 g è somministrato per infusione endovenosa (nell'arco di 30 minuti).
Per le istruzioni sulla ricostituzione, vedere paragrafo 6.6.
Ipersensibilità ai principi attivi, a qualsiasi altro agente antibatterico penicillinico o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Ipersensibilità alla lidocaina (solvente soltanto per uso intramuscolare).
Anamnesi positiva per reazione allergica grave acuta a qualsiasi altro principio attivo beta-lattamico (ad es. cefalosporina, monobactam o carbapenem).
La scelta di piperacillina/tazobactam per il trattamento del singolo paziente deve tenere conto dell'appropriatezza di usare una penicillina semisintetica ad ampio spettro, sulla base di fattori quali la gravità dell'infezione e la prevalenza di resistenza ad altri agenti antibatterici idonei.
Prima di iniziare la terapia con Piperacillina + Tazobactam TEVA occorre indagare attentamente eventuali precedenti reazioni di ipersensibilità alle penicilline, ad altri agenti beta-lattamici (ad es. cefalosporina, monobactam e carbapenem) e ad altri allergeni. Reazioni di ipersensibilità gravi e occasionalmente fatali (anafilattiche/anafilattoidi [incluso shock]) sono state segnalate nei pazienti sottoposti a terapia con penicilline, tra cui piperacillina/tazobactam. È più probabile che tali reazioni si verifichino in soggetti con anamnesi positiva per sensibilità a più allergeni. Le reazioni di ipersensibilità gravi richiedono la sospensione dell'antibiotico e possono richiedere la somministrazione di epinefrina e l'adozione di altre misure di emergenza.
In pazienti trattati con piperacillina/tazobactam sono state riscontrate gravi reazioni a carico della cute come la sindrome di Stevens Johnson, la necrolisi epidermica tossica, reazione al farmaco con eosinofilia, sintomi sistemici e la pustolosi esantematica acuta generalizzata (vedere paragrafo 4.8). Se i pazienti sviluppano eruzione cutanea devono essere monitorati attentamente e se le lesioni peggiorano piperacillina/tazobactam deve essere sospeso.
Colite pseudomembranosa indotta da antibiotici può manifestarsi con diarrea grave e persistente, che può essere potenzialmente letale. I sintomi di colite pseudomembranosa possono insorgere durante o dopo il trattamento antibatterico. In questi casi, l'assunzione di PIPERACILLINA E TAZOBACTAM TEVA deve essere interrotta.
La terapia con PIPERACILLINA E TAZOBACTAM TEVA può provocare l'insorgenza di organismi resistenti che potrebbero causare superinfezioni.
Manifestazioni emorragiche si sono verificate in alcuni pazienti trattati con antibiotici beta-lattamici.
Queste reazioni sono state talvolta associate ad anomalie dei test della coagulazione, quali tempo di coagulazione, aggregazione piastrinica e tempo di protrombina, e possono comparire con maggiore probabilità nei pazienti con insufficienza renale. Se si manifestano episodi emorragici, l'antibiotico deve essere sospeso e deve essere istituita una terapia idonea.
Leucopenia e neutropenia possono comparire, soprattutto durante la terapia prolungata; pertanto, deve essere eseguita una valutazione periodica della funzione ematopoietica.
Come per il trattamento con altre penicilline, complicanze neurologiche sotto forma di convulsioni (crisi convulsive) possono verificarsi quando si somministrano dosi elevate, soprattutto in pazienti con alterata funzionalità renale (vedere paragrafo 4.8).
Ipokaliemia può verificarsi nei pazienti con basse riserve di potassio, o nei pazienti che ricevono medicinali concomitanti che possono abbassare i livelli di potassio. In tali pazienti, potrebbe essere opportuno eseguire determinazioni periodiche degli elettroliti.
Linfoistiocitosi emofagocitica (HLH)
Sono stati segnalati casi di HLH in pazienti trattati con piperacillina/tazobactam, spesso dopo un trattamento di durata superiore a 10 giorni. L'HLH è una sindrome da attivazione immunitaria patologica potenzialmente letale, caratterizzata da segni e sintomi clinici di infiammazione sistemica eccessiva (ad es. febbre, epatosplenomegalia, ipertrigliceridemia, ipofibrinogenemia, ferritina sierica elevata, citopenie ed emofagocitosi). I pazienti che manifestano i primi segni di attivazione immunitaria patologica devono essere esaminati immediatamente. In presenza di diagnosi di HLH, il trattamento con piperacillina/tazobactam deve essere interrotto.
Danno renale
A causa della sua potenziale nefrotossicità (vedere paragrafo 4.8), piperacillina/tazobactam deve essere utilizzato con attenzione in pazienti con danno renale o in emodialisi. I dosaggi per via endovenosa e gli intervalli di somministrazione devono essere aggiustati in base al grado di compromissione della funzionalità renale (vedere paragrafo 4.2). In un'analisi secondaria utilizzando dati di un grande studio multicentrico controllato randomizzato, quando è stata esaminata la velocità di filtrazione glomerulare (GFR) dopo la somministrazione di antibiotici frequentemente utilizzati in pazienti in condizioni critiche, l'uso di piperacillina/tazobactam è stato associato a un tasso inferiore di miglioramento reversibile della GFR rispetto ad altri antibiotici. Questa analisi secondaria ha portato a concludere che piperacillina/tazobactam era una causa di ritardo nel recupero della funzionalità renale in questi pazienti.
L'uso combinato di piperacillina/tazobactam e vancomicina può essere associato a un aumento dell'incidenza di lesione renale acuta (vedere paragrafo 4.5).
Contenuto di sodio
PIPERACILLINA E TAZOBACTAM TEVA 2 g + 0,25 g/4 ml contiene 108 mg (4,69 mmol) di sodio per flaconcino, mentre PIPERACILLINA E TAZOBACTAM TEVA 4 g + 0,5 g contiene 216 mg (9,38 mmol) di sodio per flaconcino, equivalenti rispettivamente al 5,4% e al 10,8% dell'assunzione massima giornaliera raccomandata dall'OMS che corrisponde a 2 g di sodio per un adulto.
Ciò deve essere tenuto in considerazione nei pazienti che seguono una dieta con apporto di sodio controllato.
Miorilassanti non depolarizzanti
La piperacillina, se utilizzata in concomitanza con vecuronio, ha prolungato il blocco neuromuscolare del vecuronio. A causa del meccanismo d'azione simile, si prevede che il blocco neuromuscolare prodotto da un qualsiasi miorilassante non depolarizzante possa essere prolungato in presenza di piperacillina.
Anticoagulanti orali
Durante la somministrazione concomitante di eparina, anticoagulanti orali e altre sostanze che possono influire sul sistema di emocoagulazione, inclusa la funzione dei trombociti, opportuni test della coagulazione devono essere eseguiti con maggiore frequenza e monitorati regolarmente.
Metotrexato
La piperacillina può ridurre l'escrezione di metotrexato; pertanto, devono essere monitorati i livelli sierici di metotrexato dei pazienti per evitare la tossicità della sostanza.
Probenecid
Come per altre penicilline, la somministrazione concomitante di probenecid e piperacillina/tazobactam prolunga l'emivita e riduce la clearance renale sia per la piperacillina che per il tazobactam; tuttavia, ciò non influisce sui picchi di concentrazione plasmatica delle due sostanze.
Aminoglicosidi
La piperacillina, sia da sola che con tazobactam, non ha alterato significativamente la farmacocinetica della tobramicina nei soggetti con funzione renale normale e con lieve o moderata alterazione della funzione renale. La farmacocinetica di piperacillina, tazobactam e del metabolita M1 non è stata significativamente alterata dalla somministrazione di tobramicina.
L'inattivazione di tobramicina e gentamicina da parte della piperacillina è stata dimostrata in pazienti con grave insufficienza renale.
Per informazioni relative alla somministrazione di piperacillina/tazobactam con aminoglicosidi, vedere i paragrafi 6.2 e 6.6.
Vancomicina
Alcuni studi hanno individuato un'incidenza aumentata di lesione renale acuta in pazienti ai quali venivano somministrati in concomitanza piperacillina/tazobactam e vancomicina rispetto alla sola vancomicina (vedere paragrafo 4.4). Alcuni di questi studi hanno riportato che l'interazione è vancomicina dose - dipendente.
Non sono state osservate interazioni farmacocinetiche tra piperacillina/tazobactam e vancomicina.
Effetti sui test di laboratorio
I metodi non enzimatici di misurazione della glicosuria possono portare a risultati di falsa positività, come con altre penicilline. Pertanto, in caso di terapia con PIPERACILLINA E TAZOBACTAM TEVA, si richiede la misurazione della glicosuria con metodi enzimatici.
Diversi metodi chimici di misurazione della proteinuria possono portare a risultati di falsa positività.
Ciò non influisce sulla misurazione delle proteine con strisce reattive (dip sticks).
Il test di Coombs diretto potrebbe risultare positivo.
I test Platelia Aspergillus EIA della Bio-Rad Laboratories possono portare a risultati di falsa positività per i pazienti trattati con PIPERACILLINA E TAZOBACTAM TEVA. Sono state segnalate reazioni crociate con polisaccaridi e polifuranosi non Aspergillus con il test Platelia Aspergillus EIA della Bio-Rad Laboratories.
I risultati positivi per i test sopra elencati nei pazienti trattati con PIPERACILLINA E TAZOBACTAM TEVA devono essere confermati da altri metodi diagnostici.
Gravidanza
I dati relativi all'uso di Piperacillina + Tazobactam TEVA in donne in gravidanza non esistono o sono in numero limitato.
Gli studi sugli animali hanno mostrato una tossicità per lo sviluppo, ma nessuna evidenza di teratogenicità a dosi tossiche per la madre (vedere paragrafo 5.3).
Piperacillina e tazobactam attraversano la barriera placentare. Piperacillina/tazobactam devono essere usati durante la gravidanza solo se chiaramente indicato, ossia se il beneficio atteso supera i possibili rischi per la donna in gravidanza e per il feto.
Allattamento
La piperacillina viene escreta in basse concentrazioni nel latte umano; le concentrazioni di tazobactam nel latte umano non sono state studiate. Le donne che allattano devono essere trattate solo se il beneficio atteso supera i possibili rischi per la donna e per il bambino.
Fertilità
Uno studio di fertilità nel ratto non ha evidenziato alcun effetto sulla fertilità e sull'accoppiamento, dopo somministrazione intraperitoneale di tazobactam o dell'associazione piperacillina/tazobactam (vedere paragrafo 5.3).
Non sono stati effettuati studi sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari.
La reazione avversa segnalata più comunemente è la diarrea (si verifica in 1 paziente su 10). Tra le reazioni avverse più gravi, si segnalano la colite pseudomembranosa e la necrolisi epidermica tossica, che si verificano in 1-10 pazienti su 10.000.
Le frequenze di pancitopenia, shock anafilattico e sindrome di Stevens-Johnson non possono essere definite sulla base dei dati attualmente disponibili.
Nella tabella seguente, le reazioni avverse sono elencate secondo la classificazione per sistemi e organi e la terminologia MedDRA. All'interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravità.
Classificazione
per sistemi e organi
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Molto comune ≥ 1/10
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Comune
≥ 1/100, < 1/10
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Non comune
≥ 1/1.000. < 1/100
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Raro
≥ 1/10.000, <1/1.000
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Frequenza non nota (non può essere definita sulla base dei dati disponibili)
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Infezioni ed infestazioni
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infezione da Candida
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colite pseudo-membranosa,
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Patologie del sistema
Emolinfopoietico
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trombocitopenia, anemia
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leucopenia
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agranulocitosi
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pancitopenia, neutropenia, anemia, emolitica, piastrinosi, eosinofilia,
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Disturbi del sistema immunitario
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reazione anafilattica/anafilattoide shock
anafilattico/anafilattoide, ipersensibilità.
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Disturbi del metabolismo e della nutrizione
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ipokaliemia
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Disturbi psichiatrici
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insonnia
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delirio
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Patologie del sistema nervoso
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cefalea
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crisi convulsive
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Patologie vascolari
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ipotensione, tromboflebite, flebite, vampate
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Patologie respiratorie toraciche e mediastiniche
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epistassi
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polmonite eosinofila
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Patologie gastrointestinali
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diarrea
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vomito, nausea, stipsi, dispepsia, dolore addominale
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stomatite
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Patologie epatobiliari
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ittero, epatite
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Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
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eruzione cutanea, prurito
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orticaria, eritema multiforme, eruzione cutanea maculo-papulare
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necrolisi epidermica tossica
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sindrome di Stevens-Johnson, reazione da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS), pustolosi esantematica acuta generalizzata (AGEP), dermatite esfoliativa, dermatite bollosa, porpora
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Patologie del sistema
muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
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artralgia, mialgia
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Patologie renali e urinarie
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insufficienza renale, nefrite tubulo-interstiziale
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Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
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piressia, reazione in sede di iniezione
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brividi
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Esami diagnostici
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alanina aminotransferasi aumentata, aspartato aminotransferasi aumentata, proteine totali diminuite, albumina ematica diminuita, test di Coombs diretto positivo, creatinina ematica aumentata, fosfatasi alcalina ematica aumentata, urea ematica aumentata, tempo di tromboplastina parziale attivata prolungato
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ipoglicemia, bilirubina ematica aumentata, tempo di protrombina prolungato
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tempo di sanguinamento prolungato, gamma-glutamil-transferasi aumentata
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Effetti della classe di antibiotici beta-lattamici
Gli antibiotici beta-lattamici, incluso piperacillina tazobactam, possono portare a manifestazioni di encefalopatia e convulsioni (vedere paragrafo 4.4).
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
Sintomi
Vi sono state segnalazioni post-marketing di sovradosaggio con piperacillina/tazobactam. La maggior parte degli eventi riportati, comprendenti nausea, vomito e diarrea, è stata segnalata anche con la dose abituale raccomandata. I pazienti possono manifestare eccitabilità neuromuscolare o convulsioni, se vengono somministrate dosi superiori a quella raccomandata per via endovenosa (in particolare in presenza di insufficienza renale).
Trattamento
In caso di sovradosaggio, il trattamento con piperacillina/tazobactam deve essere sospeso. Non è noto alcun antidoto specifico.
Il trattamento deve essere di supporto e sintomatico, secondo il quadro clinico del paziente.
Concentrazioni sieriche eccessive di piperacillina o tazobactam possono essere ridotte mediante emodialisi (vedere paragrafo 4.4).
30 mesi.
Dopo la ricostituzione la soluzione deve essere somministrata immediatamente.
Le soluzioni non utilizzate devono essere eliminate.
Flaconcini integri: non conservare a temperatura superiore a 25ºC.
Per le condizioni di conservazione dopo la ricostituzione vedere paragrafo 6.3.
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