Piperacillina + Tazobactam - Polvere, Preparazione Iniettabile

    Ultimo aggiornamento: 09/02/2023

    Cos'è Piperacillina + Tazobactam - Polvere, Preparazione Iniettabile?

    Piperacillina + Tazobactam - Polvere, Preparazione Iniettabile è un farmaco a base del principio attivo Piperacillina + Tazobactam, appartenente alla categoria degli Antibatterici penicillinici e nello specifico Associazioni di penicilline, inclusi gli inibitori delle beta-lattamasi. E' commercializzato in Italia dall'azienda Ibigen S.r.l..

    Piperacillina + Tazobactam - Polvere, Preparazione Iniettabile può essere prescritto con Ricetta RR - medicinali soggetti a prescrizione medica.


    Confezioni

    Piperacillina + Tazobactam 2 g/0,25 g polvere per soluzione iniett. o per inf. 1 fl
    Piperacillina + Tazobactam 2 g/0,25 g polvere per soluzione iniett. o per inf. 10 fl.

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: Ibigen S.r.l.
    Ricetta: RR - medicinali soggetti a prescrizione medica
    Classe: A
    Principio attivo: Piperacillina + Tazobactam
    Gruppo terapeutico: Antibatterici penicillinici
    ATC: J01CR05 - Piperacillina e inibitore della beta-lattamasi
    Forma farmaceutica: preparazione iniettabile


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    Indicazioni

    Perché si usa Piperacillina + Tazobactam? A cosa serve?
    Piperacillina + Tazobactam Ibigen 2 g/0,25 g polvere per soluzione per infusione è indicato per il trattamento delle seguenti infezioni negli adulti e nei bambini sopra i 2 anni di età (vedere paragrafi 4.2 e 5.1).
    Adulti e adolescenti
    • Polmonite grave, inclusa polmonite nosocomiale e polmonite associata alla ventilazione meccanica
    • Infezioni complicate delle vie urinarie (inclusa pielonefrite)
    • Infezioni complicate intra-addominali
    • Infezioni complicate della cute e dei tessuti molli (incluse le infezioni del piede diabetico)
    Trattamento di pazienti con batteriemia in associazione, o in associazione sospetta, ad una qualsiasi delle infezioni riportate sopra.
    Piperacillina e Tazobactam Ibigen è indicato nel trattamento di pazienti neutropenici con febbre che possa essere riconducibile a infezione batterica.
    Nota: l'uso nelle batteriemie causate da ceppi di E. coli e K. pneumoniae (ceftriaxone non sensibile) che producono beta-lattamasi a spettro esteso (ESBL) non è raccomandato nei pazienti adulti, vedere paragrafo 5.1.
    Bambini da 2 a 12 anni
    • Infezioni complicate intra-addominali
    Piperacillina e Tazobactam Ibigen è indicato nel trattamento di bambini neutropenici con febbre che possa essere riconducibile a infezione batterica.
    L'uso appropriato di agenti antibatterici deve essere conforme alle linee guida ufficiali.

    Posologia

    Come usare Piperacillina + Tazobactam: Posologia
    Posologia
    Il dosaggio e la frequenza di somministrazione di Piperacillina + Tazobactam Ibigen dipendono dalla gravità e dalla sede dell'infezione e dei batteri sospetti.
    Pazienti adulti e adolescenti
    Infezioni
    Il dosaggio abituale è 4 g piperacillina/0,5 g tazobactam ogni 8 ore.
    Per le polmoniti ospedaliere e le infezioni batteriche in pazienti neutropenici, il dosaggio raccomandato è 4 g piperacillina/0,5 g tazobactam ogni 6 ore. Questo regime posologico può essere applicabile anche per trattare pazienti affetti da altre infezioni comprese nelle indicazioni terapeutiche, quando particolarmente gravi.
    La seguente tabella riepiloga la frequenza di somministrazione e il dosaggio raccomandato per i pazienti adulti e adolescenti, secondo l'indicazione o la patologia.
    Frequenza di somministrazione
    Piperacillina e Tazobactam Ibigen 4 g/0,5 g
    Ogni 6 ore
    Polmonite grave
    Adulti neutropenici con sospetto di febbre riconducibile a infezioni batteriche
    Ogni 8 ore
    Infezioni complicate delle vie urinarie (inclusa pielonefrite)
    Infezioni complicate intra-addominali
    Infezioni complicate della cute e dei tessuti molli (incluse le infezioni del piede diabetico)
    Pazienti con compromissione renale
    Il dosaggio endovenoso deve essere adeguato in base al grado della residua funzionalità renale, secondo lo schema seguente (ogni paziente deve essere monitorato attentamente in caso di segni di sospetta tossicità dovuti alla sostanza; i dosaggi endovenosi e gli intervalli di somministrazione devono essere corretti conseguentemente).
    Clearance della creatinina (ml/min)
    Piperacillina e Tazobactam Ibigen (dosaggio raccomandato)
    > 40
    Non è necessario alcun adeguamento posologico
    20 - 40
    Posologia massima consigliata: 4 g/0,5 g ogni 8 ore
    < 20
    Posologia massima consigliata: 4 g/0,5 g ogni 12 ore
    Poiché l'emodialisi rimuove dal 30% al 50% di piperacillina in 4 ore, i pazienti sottoposti a dialisi dovrebbero ricevere una dose aggiuntiva di Piperacillina/Tazobactam 2 g/0,25 g dopo ogni trattamento dialitico.
    Pazienti con compromissione epatica
    Non è necessario alcun aggiustamento posologico (vedere paragrafo 5.2).
    Pazienti anziani
    Non è necessario procedere ad alcun aggiustamento posologico negli anziani con funzione renale o clearance della creatinina superiore a 40 ml/min.
    Popolazione pediatrica (2-12 anni)
    Infezioni
    La seguente tabella riassume la frequenza di somministrazione e il dosaggio per peso corporeo per i pazienti pediatrici da 2 a 12 anni, secondo l'indicazione o la patologia. 
    Dose per peso e frequenza del trattamento
    Indicazione/condizione
    80 mg Piperacillina/10 mg Tazobactam per kg/ogni 6 ore
    Bambini neutropenici con sospetto di febbre riconducibile a infezioni batteriche*
    100 mg Piperacillina/12,5 mg Tazobactam per kg/ogni 8 ore
    Infezioni complicate intra-addominali*
    *Non superare la dose massima di 4 g/0.5 g ogni 30 minuti
    Pazienti con compromissione renale
    Il dosaggio endovenoso deve essere adeguato in base al grado della residua funzionalità renale, secondo lo schema seguente (ogni paziente deve essere monitorato attentamente in caso di segni di sospetta tossicità; i dosaggi endovenosi e gli intervalli di somministrazione devono essere corretti conseguentemente).
    Creatinine clearance (ml/min)
    Piperacillina e Tazobactam Ibigen (dosaggio raccomandato)
    > 50
    Non è necessario alcun adeguamento posologico
    ≤ 50
    70 mg piperacillina/8,75 mg tazobactam/kg ogni 8 ore
    I bambini sottoposti a dialisi devono ricevere una dose aggiuntiva di 40 mg piperacillina/5 mg tazobactam/kg dopo ogni trattamento dialitico.
    Uso nei bambini di età inferiore a 2 anni
    La sicurezza e l'efficacia di Piperacillina e Tazobactam Ibigen nei bambini di età compresa tra 0 e 2 anni non sono state stabilite. Non ci sono dati disponibili provenienti da studi clinici controllati.
    Durata del trattamento
    La durata abituale della terapia, per la maggior parte delle indicazioni, è compresa tra 5 e 14 giorni. Comunque, la durata del trattamento deve essere regolata in base alla gravità dell'infezione, agli agenti patogeni e alla risposta clinica e batteriologica del paziente.
    Modo di somministrazione
    Piperacillina e Tazobactam Ibigen 2 g/0.25 g deve essere somministrato per infusione endovenosa (oltre 30 minuti).
    Per le istruzioni sulla ricostituzione del medicinale prima della somministrazione, vedere paragrafo 6.6.

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Piperacillina + Tazobactam
    Ipersensibilità ai principi attivi o ad altre penicilline.
    Anamnesi positiva di gravi reazioni allergiche acute ad altri prodotti beta-lattamici (es. cefalosporine, monobactami o carbapenemi).

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Piperacillina + Tazobactam
    Nella scelta del trattamento di un paziente con piperacillina/tazobactam deve essere presa in considerazione l'appropriatezza sull'uso di una penicillina semi-sintetica ad ampio spettro, basata su fattori come la gravità dell'infezione e la prevalenza di resistenza rispetto ad altri prodotti antibatterici disponibili.
    Prima di iniziare la terapia con Piperacillina + Tazobactam Ibigen deve essere fatta una indagine attenta su precedenti reazioni di ipersensibilità alle penicilline, ad altri antibiotici beta-lattamici (es. cefalosporine, monobactami o carbapenemi) e ad altri allergeni. Sono state segnalate gravi e occasionali reazioni fatali di ipersensibilità (reazioni anafilattiche/anafilattoidi [incluso lo shock]) in pazienti ai quali è stato fatto un trattamento con penicilline, incluso piperacillina/tazobactam. Queste reazioni avvengono più frequentemente in pazienti con un'anamnesi positiva di sensibilizzazione a diversi allergeni. Le reazioni gravi di ipersensibilità richiedono l'interruzione dell'antibiotico, e possono richiedere la somministrazione di epinefrina e l'adozione di altre misure di emergenza.
    Piperacillina e Tazobactam Ibigen può provocare reazioni avverse cutanee gravi, come sindrome di Stevens-Johnson, la necrolisi epidermica tossica, reazione al farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici e pustolosi esantematica acuta generalizzata (vedere paragrafo 4.8). Se i pazienti sviluppano un'eruzione cutanea devono essere controllati attentamente e se le lesioni peggiorano Piperacillina e Tazobactam Ibigen deve essere sospeso.
    La colite pseudomembranosa da antibiotici potrebbe manifestarsi con grave, persistente diarrea con pericolo di vita. L'insorgenza dei sintomi da colite pseudomembranosa si possono manifestare durante o dopo il trattamento antibatterico. In questi casi Piperacillina e Tazobactam Ibigen deve essere sospeso.
    La terapia con Piperacillina e Tazobactam Ibigen può causare lo sviluppo di batteri resistenti, che potrebbero causare superinfezioni.
    Manifestazioni di tipo emorragico sono state riferite in alcuni pazienti trattati con antibiotici beta-lattamici. Queste reazioni sono state associate, talvolta, ad anormalità delle prove di coagulazione, quali tempo di sanguinamento, aggregabilità piastrinica e tempo di protrombina; tali fenomeni si verificano più frequentemente nei pazienti con insufficienza renale. In tal caso sospendere il trattamento con piperacillina/tazobactam e istituire una terapia adeguata.
    Possono manifestarsi leucopenia e neutropenia, specie in corso di terapia prolungata, perciò, si raccomandano controlli periodici della funzione ematopoietica.
    Come per il trattamento con altre penicilline, possono verificarsi complicanze neurologiche sotto forma di convulsioni (crisi epilettiche) quando si somministrano dosi elevate, soprattutto in pazienti con funzionalità renale alterata (vedere paragrafo 4.8).
    Può verificarsi ipokaliemia nei pazienti che hanno ridotte riserve di potassio o nei pazienti che assumono contemporaneamente altri farmaci che possono abbassare i livelli di potassio; in tali pazienti sono consigliabili determinazioni periodiche dell'elettrolita.
    Linfoistiocitosi emofagocitica (HLH)
    Sono stati segnalati casi di Linfoistiocitosi emofagocitica (HLH) in pazienti trattati con piperacillina e tazobactam, spesso dopo un trattamento di durata superiore a 10 giorni. L'HLH è una sindrome da attivazione immunitaria patologica potenzialmente letale, caratterizzata da segni e sintomi clinici di infiammazione sistemica eccessiva (ad es. febbre, epatosplenomegalia, ipertrigliceridemia, ipofibrinogenemia, ferritina sierica elevata, citopenie ed emofagocitosi). I pazienti che manifestano i primi segni di attivazione immunitaria patologica devono essere esaminati immediatamente. In presenza di diagnosi di HLH, il trattamento con piperacillina e tazobactam deve essere interrotto.
    Danno renale
    A causa della sua potenziale nefrotossicità (vedere paragrafo 4.8), piperacillina/tazobactam deve essere utilizzato con attenzione in pazienti con insufficienza renale o in emodialisi. I dosaggi per via endovenosa e gli intervalli di somministrazione devono essere aggiustati in base al grado di compromissione della funzionalità renale (vedere paragrafo 4.2).
    In un'analisi secondaria utilizzando dati di un grande studio multicentrico controllato randomizzato, quando è stata esaminata la velocità di filtrazione glomerulare (GFR) dopo la somministrazione di antibiotici frequentemente utilizzati in pazienti in condizioni critiche, l'uso di piperacillina/tazobactam è stato associato a un tasso inferiore di miglioramento reversibile della GFR rispetto ad altri antibiotici. Questa analisi secondaria ha portato a concludere che piperacillina/tazobactam era una causa di ritardo nel recupero della funzionalità renale in questi pazienti.
    L'uso combinato di piperacillina/tazobactam e vancomicina può essere associato ad un'aumentata incidenza di danno renale acuto (vedere paragrafo 4.5).
    Contenuto di sodio
    Questo medicinale contiene 108 mg di sodio per flaconcino, equivalente a 5,4% dell'assunzione massima giornaliera raccomandata dall'OMS che corrisponde a 2 g di sodio per un adulto.

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Piperacillina + Tazobactam
    Miorilassanti non depolarizzanti
    La piperacillina quando utilizzata contemporaneamente con il vecuronio è stata coinvolta nel prolungamento del blocco neuromuscolare indotto dal vecuronio. A causa del loro meccanismo d'azione simile, si prevede che il blocco neuromuscolare prodotto da uno qualsiasi dei rilassanti muscolari non depolarizzanti può essere prolungato in presenza di piperacillina.
    Anticoagulanti
    Durante la somministrazione simultanea di eparina, anticoagulanti orali ed altri farmaci che possono interferire con la coagulazione del sangue, compresa la funzione trombocitica, i parametri della coagulazione devono essere controllati più frequentemente e monitorati regolarmente.
    Metotressato
    La piperacillina può ridurre l'eliminazione del metotressato. Pertanto, i livelli sierici del metotressato devono essere monitorati per evitare gli effetti tossici del farmaco.
    Probenecid
    Come per altre penicilline, la somministrazione contemporanea di probenecid e piperacillina/ tazobactam determina una più lunga emivita e una più bassa clearance renale di piperacillina e tazobactam. Tuttavia, le concentrazioni plasmatiche massime di ogni principio attivo sono immodificate.
    Aminoglicosidi
    La piperacillina sia sola che con tazobactam non produce importanti alterazioni cliniche sulla farmacocinetica della tobramicina in pazienti con funzione renale normale e con insufficienza renale lieve o moderata. La farmacocinetica della piperacillina, del tazobactam e del metabolita M1 non viene modificata significativamente dalla somministrazione di tobramicina.
    L'inattivazione di tobramicina e gentamicina da parte della piperacillina è stata dimostrata in pazienti con grave insufficienza renale.
    Per informazioni relative alla somministrazione di piperacillina e tazobactam con gli aminoglicosidi fare riferimento ai paragrafi 6.2 e 6.6.
    Vancomicina
    Alcuni studi hanno rilevato un aumento dell'incidenza di lesione renale acuta in pazienti ai quali venivano somministrati in concomitanza piperacillina/tazobactam e vancomicina rispetto alla sola vancomicina (vedere paragrafo 4.4). Alcuni di questi studi hanno riportato che l'interazione è vancomicina dose dipendente.
    Non sono state rilevate importanti interazioni farmacocinetiche tra piperacillina/tazobactam e vancomicina.
    Effetti sui test di laboratorio
    Metodi non–enzimatici di determinazione del glucosio urinario possono dare falsi-positivi, come per altre penicilline. Perciò, per determinare il glucosio urinario durante il trattamento con Piperacillina e Tazobactam Ibigen devono essere usati metodi enzimatici.
    Diversi metodi chimici per la determinazione delle proteine nelle urine possono dare falsi-positivi. La determinazione delle proteine con strisce reattive (dip stick)non subisce alcuna influenza.
    Il test di Coombs diretto può dare un risultato positivo.
    Sono stati riportati dei risultati positivi utilizzando il test Platelia Aspergillus EIA della Bio-Rad Laboratories in pazienti trattati con Piperacillina e Tazobactam Ibigen. Sono state riportate reazioni crociate di polisaccaridi non-aspergillus e polifuranosi con il test Platelia Aspergillus EIA della Bio-Rad Laboratories.
    Pertanto, i risultati positivi nei pazienti che ricevono Piperacillina e Tazobactam Ibigen devono essere interpretati con cautela e confermati da altri metodi diagnostici.

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Gravidanza
    Non sono disponibili o sono limitati i dati sull'utilizzo di Piperacillina + Tazobactam Ibigen in donne in stato di gravidanza.
    Studi sugli animali hanno dimostrato tossicità riproduttiva ma nessuna evidenza di teratogenicità a dosi tossiche materne (vedi paragrafo 5.3).
    Piperacillina e tazobactam attraversano la placenta. Piperacillina/tazobactam in gravidanza deve essere usato solo se chiaramente indicato, ossia se il beneficio atteso supera i possibili rischi per la donna in gravidanza e per il bambino.
    Allattamento
    La piperacillina è escreta in basse concentrazioni nel latte umano; le concentrazioni di tazobactam nel latte umano non sono state studiate.
    Le donne in allattamento devono essere trattate solo se il beneficio atteso supera i possibili rischi per la donna ed il bambino.
    Fertilità
    Uno studio sulla fertilità nei topi non ha mostrato effetti sulla fertilità e sull'accoppiamento dopo somministrazione intraperitoneale di tazobactam o di piperacillina/tazobactam (vedere paragrafo 5.3).

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    Non sono stati eseguiti studi sugli effetti sulla capacità di guidare e usare macchinari.

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Piperacillina + Tazobactam
    La reazione avversa segnalata più comunemente è la diarrea (che si verifica in 1 paziente su 10).
    Tra le reazioni avverse più gravi, colite pseudomembranosa e necrolisi epidermica tossica si verificano in 1-10 pazienti su 10.000. Le frequenze di pancitopenia, shock anafilattico e sindrome di Stevens-Johnson non possono essere definite sulla base dei dati attualmente disponibili. Nella seguente tabella sono riportati gli effetti indesiderati per sistemi e organi secondo la nomenclatura MedDRA. In ogni gruppo, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine di gravità decrescente.
    Classificazione per Sistemi e Organi
    Molto comune ≥ 1/10
    Comune ≥1/100, <1/10
    Non comune ≥1/1.000, <1/100
    Raro ≥1/10.000, <1/1.000
    Frequenza non Nota (non definibile sulla base dei dati disponibili)
    Infezioni e infestazioni
     
    Infezione da Candida*
     
    Colite Pseudomembranosa
     
    Patologie del sistema emolinfopoietico
     
    Trombocitopenia, anemia*
    Leucopenia
    Agranulocitosi
    Pancitopenia*, neutropenia, anemia emolitica*,
    trombocitosi*, eosinofilia*
    Disturbi del sistema immunitario
     
     
     
     
    Shock anafilattoide*, shock anafilattico*,
    reazione anafilattoide*, reazione anafilattica*, ipersensibilità*
    Disturbi del metabolismo e della nutrizione
     
     
    Ipokaliemia
     
     
    Disturbi psichiatrici
     
    Insonnia
     
     
    Delirio*
    Patologie del sistema nervoso
     
    Mal di testa
    Crisi epilettiche*
     
     
    Patologie vascolari
     
     
    Ipotensione, flebite, tromboflebite, vampate
     
     
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
     
     
     
    Epistassi
    Polmonite, eosinofila
    Patologie gastrointestinali
    Diarrea
    Dolore addominale, vomito, stipsi, nausea, dispepsia
     
    Stomatite
     
    Patologie epatobiliari
     
     
     
     
     Epatite*, ittero
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
     
    Rash, prurito
    Eritema multiforme*, orticaria, rash maculopapulare*
    Necrolisi epidermica tossica*
    Sindrome di Stevens-Johnson*, dermatite esfoliativa,
    reazione al farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS)*,
    pustolosi esantematica acuta generalizzata (AGEP)*, dermatite bollosa, porpora
    Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
     
     
    Artralgia, mialgia
     
     
    Patologie renali e urinarie
     
     
     
     
    Insufficienza renale, nefrite tubulointerstiziale*
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
     
    Piressia, reazione nella sede di iniezione
    Brividi
     
     
    Esami diagnostici
     
    Aumento dell'alanina aminotransferasi, aumento dell'aspartato aminotransferasi,
    riduzione delle proteine totali, riduzione dell'albumina ematica,
    positività al test di Coombs diretto, aumento della creatinina ematica,
    aumento della fosfatasi alcalina nel sangue, aumento dei livelli di urea nel sangue,
    prolungamento del tempo di tromboplastina parziale attivata
    Riduzione della glicemia, aumento della bilirubina ematica,
    prolungamento del tempo di protrombina
     
    Prolungamento del tempo di sanguinamento,
    aumento della gamma-glutamiltransferasi
    *ADR identificate post marketing
    La terapia con piperacillina è stata associata ad una aumentata incidenza di febbre e rash nei pazienti con fibrosi cistica.
    Effetti della classe di antibiotici beta-lattamici
    Gli antibiotici beta-lattamici, incluso piperacillina tazobactam, possono portare a manifestazioni di encefalopatia e convulsioni (vedere paragrafo 4.4).
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Piperacillina + Tazobactam
    Sintomi
    Nel post-marketing sono stati segnalati casi di sovradosaggio con piperacillina/tazobactam. La maggior parte degli eventi riportati, comprendenti nausea, vomito e diarrea, è stata segnalata anche con i comuni dosaggi raccomandati. In alcuni pazienti si è riscontrata sovraeccitabilità neuromuscolare o convulsioni dopo somministrazione endovenosa di dosaggi più alti di quelli raccomandati (specie in presenza di insufficienza renale).
    Trattamento
    In caso di sovradosaggio, il trattamento con piperacillina/tazobactam deve essere sospeso.
    Non si conosce un antidoto specifico.
    Il trattamento deve essere di supporto e sintomatico in relazione alle condizioni cliniche del paziente.
    Eccessive concentrazioni plasmatiche di piperacillina o tazobactam possono essere ridotte con l'emodialisi (vedere paragrafo 4.4).

    Scadenza

    Flaconcino chiuso: 3 anni
    Soluzioni ricostituite/diluite
    Quando preparate in condizioni di asetticità, la stabilità chimica e fisica in uso è stata dimostrata per 5 ore a 25°C e per 24 ore a 2-8°C.
    Dal punto di vista microbiologico, il prodotto deve essere usato immediatamente.
    Se non utilizzato immediatamente, i tempi di conservazione durante l'uso e le condizioni prima dell'uso sono sotto la responsabilità dell'utilizzatore.

    Conservazione

    Non conservare oltre i 25°C. Conservare nella confezione originale.
    Per le condizioni di conservazione dopo ricostituzione/diluizione vedere paragrafo 6.3.
    Le soluzioni non utilizzate devono essere eliminate.

    Farmaci Equivalenti


    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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