Cos'è Oxis Turbohaler - Polvere?
Oxis Turbohaler - Polvere può essere prescritto con Ricetta
Confezioni
Informazioni commerciali sulla prescrizione
Ricetta:
Classe:
Principio attivo:
Gruppo terapeutico:
ATC:
Forma farmaceutica: Polvere
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Indicazioni
Posologia
Controindicazioni
Avvertenze speciali e precauzioni di impiego
Si deve consigliare ai pazienti di continuare la terapia anti-infiammatoria, dopo l'introduzione di Oxis, anche in caso di miglioramento sintomatologico.
Se i sintomi persistono o se è necessario aumentare il trattamento con i β2 agonisti, ciò indica che è in atto un peggioramento della malattia di base e che è necessaria una nuova valutazione della terapia di mantenimento.
Nonostante Oxis possa essere introdotto come terapia aggiuntiva quando i corticosteroidi inalatori non assicurano un controllo adeguato dei sintomi dell'asma, i pazienti non devono iniziare ad assumere Oxis durante una riacutizzazione grave o se manifestano un significativo peggioramento o un'asma che deteriora in modo acuto. Eventi avversi seri correlati all'asma ed esacerbazioni possono manifestarsi durante il trattamento con Oxis. I pazienti devono essere informati di continuare il trattamento ma di consultare il medico se i sintomi dell'asma rimangono non controllati o peggiorano, dopo aver assunto Oxis.
Una volta che i sintomi dell'asma sono sotto controllo, si può considerare una graduale riduzione della dose di Oxis.
È importante eseguire controlli regolari dei pazienti che hanno ridotto la dose.
Deve essere impiegata la più bassa dose efficace di Oxis.
Non superare la dose massima giornaliera. Non è stata stabilita la sicurezza a lungo termine del trattamento di mantenimento a dosi superiori a 36 microgrammi/die nei pazienti adulti asmatici, a dosi superiori a 18 microgrammi/die nei bambini asmatici e a dosi superiori a 18 microgrammi/die nei pazienti con BPCO.
Un ricorso frequente al farmaco numerose volte alla settimana (cioè un trattamento di profilassi ad esempio corticosteroidi e β2-agonisti a lunga durata d'azione) per la prevenzione della broncocostrizione indotta da esercizio fisico, può essere segno di un controllo non ottimale dell'asma, nonostante un'adeguata terapia di mantenimento. Si raccomanda una rivalutazione della terapia antiasmatica, unitamente alla valutazione dell'adesione del paziente al trattamento.
Patologie cardiovascolari ed endocrine
Si raccomanda cautela nel trattare pazienti con tireotossicosi, feocromocitoma, cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva, stenosi aortica subvalvolare idiopatica, ipertensione grave, aneurismi o altri gravi disordini cardiovascolari quali ischemia cardiaca, tachiaritmia o grave insufficienza cardiaca.
Prolungamento dell'intervallo QTc
Il formoterolo può indurre un prolungamento dell'intervallo QTc. Si raccomanda cautela quando il medicinale viene somministrato a pazienti con prolungamento dell'intervallo QTc, e a pazienti trattati con farmaci che influiscono sull'intervallo QTc (vedere paragrafo 4.5).
Pazienti diabetici
A causa degli effetti iperglicemizzanti dei β2 agonisti, si raccomanda il monitoraggio iniziale della glicemia in pazienti diabetici.
Ipopotassiemia
La terapia con β2 agonisti può provocare una ipopotassiemia potenzialmente grave. Si raccomanda particolare attenzione, nei casi di asma grave acuto, poiché i rischi correlati possono essere aumentati dall'ipossia.
Gli effetti dell'ipopotassiemia possono essere potenziati dal trattamento concomitante con derivati xantinici, steroidi e diuretici. In tali situazioni si devono controllare i livelli sierici di potassio.
Broncospasmo
Come per le altre terapie inalatorie, deve essere presa in considerazione l'eventualità di un broncospasmo paradosso. Se si verifica, il trattamento deve essere interrotto immediatamente e deve essere iniziata una terapia alternativa (vedere paragrafo 4.8).
Intolleranza al lattosio
Oxis contiene 895.5 microgrammi di lattosio monoidrato per dose inalata. In genere questa quantità di lattosio non causa problemi ai soggetti intolleranti. I pazienti affetti da problemi ereditari rari di intolleranza al galattosio, carenza totale di lattasi o da malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale.
Popolazione pediatrica
Bambini, fino a 6 anni di età, non devono essere trattati con Oxis poiché non è disponibile un‘adeguata esperienza in questa fascia d'età.
Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione
Non sono stati condotti studi specifici di interazione con Oxis.
Il trattamento concomitante con altri simpaticomimetici, quali altri β2 agonisti o efedrina, può potenziare gli effetti indesiderati di Oxis e può richiedere una titolazione del dosaggio.
Il trattamento concomitante con derivati xantinici, steroidi o diuretici quali tiazidici e diuretici dell'ansa può potenziare un evento avverso, ipopotassemico raro, dei β2 agonisti.
L'ipopotassiemia può aumentare la predisposizione all'aritmia nei pazienti trattati con glicosidi digitalici.
Esiste il rischio teorico che il trattamento concomitante con altri farmaci noti per prolungare l'intervallo QTc possa causare interazione farmacodinamica con il formoterolo ed aumentare il possibile rischio di aritmie ventricolari. Esempi di tali farmaci includono alcuni antistaminici (per es. terfenadina, astemizolo, mizolastina), alcuni antiaritmici (per es. chinidina, disopiramide, procainamide), eritromicina e antidepressivi triciclici.
Esiste un rischio elevato di aritmia nei pazienti che ricevono contemporaneamente un'anestesia con idrocarburi alogenati.
Gli effetti broncodilatatori del formoterolo possono essere potenziati da farmaci anticolinergici.
I β-bloccanti adrenergici possono ridurre o inibire l'effetto di Oxis.
Oxis non deve quindi essere somministrato in concomitanza con β-bloccanti adrenergici (inclusi i colliri) tranne nei casi di assoluta necessità.
Fertilità, gravidanza e allattamento
Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
Effetti indesiderati
Classificazione per organi e sistemi
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Frequenza
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Reazione avversa
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Patologie cardiache
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Non comune
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Palpitazioni
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Non comune
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Tachicardia
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Non comune
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Aritmie cardiache per es. fibrillazione atriale, tachicardia sopraventricolare, extrasistoli
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Non comune
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Angina pectoris
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Molto raro
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Prolungamento dell'intervallo QTc
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Patologie gastrointestinali
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Comune
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Nausea
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Disturbi del sistema immunitario
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Non comune
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Reazioni da ipersensibilità per es. broncospasmo, esantema, orticaria, prurito
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Disturbi del metabolismo e della nutrizione
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Non comune
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Ipopotassiemia
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Non comune
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Iperglicemia
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Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
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Comune
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Crampi muscolari
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Patologie del sistema nervoso
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Comune
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Cefalea *, tremori, capogiri
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Non comune
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Disturbi del gusto
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Disturbi psichiatrici
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Non comune
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Disturbi del sonno
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Raro
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Agitazione, irrequietezza
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Patologie vascolari
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Non comune
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Variazione della pressione arteriosa
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La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
Sovradosaggio
I dati clinici relativi alla gestione del sovradosaggio sono limitati.
Sintomi
Un sovradosaggio provocherebbe effetti che sono quelli tipici dei β2 agonisti: tremori, cefalea e palpitazioni. I sintomi rilevati in casi isolati sono: tachicardia, iperglicemia, ipopotassiemia, prolungamento dell'intervallo QTc, aritmia, nausea e vomito. É indicata una terapia sintomatica e di supporto.
Gestione del sovradosaggio
L'uso di beta-bloccanti cardioselettivi deve essere preso in considerazione con estrema cautela dal momento che i β-bloccanti adrenergici possono provocare broncospasmo. Il potassio sierico deve essere controllato.