Cos'è Ocaliva?
Ocaliva è un farmaco a base del principio attivo Acido Obeticolico , appartenente alla categoria degli Acidi biliari e nello specifico Acidi biliari e derivati. E' commercializzato in Italia dall'azienda Advanz Pharma Speciality Medicine Italia S.r.l. .
Ocaliva può essere prescritto con RicettaRRL - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, vendibili al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti .
Ocaliva può essere prescritto con Ricetta
Confezioni
Ocaliva 10 mg 30 compresse rivestite con film
Ocaliva 5 mg 30 compresse rivestite con film
Ocaliva 5 mg 30 compresse rivestite con film
Informazioni commerciali sulla prescrizione
Titolare: Advanz Pharma Limited
Concessionario:Advanz Pharma Speciality Medicine Italia S.r.l.
Ricetta:RRL - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, vendibili al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti
Classe:H
Principio attivo:Acido Obeticolico
Gruppo terapeutico:Acidi biliari
ATC:A05AA04 - Acido obeticolico
Forma farmaceutica: compresse rivestite
Concessionario:
Ricetta:
Classe:
Principio attivo:
Gruppo terapeutico:
ATC:
Forma farmaceutica: compresse rivestite
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Indicazioni
Perché si usa Ocaliva? A cosa serve?
Ocaliva è indicato per il trattamento della colangite biliare primitiva (PBC, primary biliary cholangitis) in combinazione con acido ursodesossicolico (UDCA) negli adulti con risposta inadeguata all'UDCA o come monoterapia negli adulti che non tollerano l'UDCA.
Posologia
Come usare Ocaliva: Posologia
Posologia
Prima di iniziare il trattamento con Acido Obeticolico si deve conoscere la condizione della funzionalità epatica del paziente. Prima di iniziare il trattamento si deve stabilire se il paziente presenta cirrosi scompensata (incluse le classi B o C di Child Pugh) o se ha avuto un precedente episodio di scompenso, dal momento che l'acido obeticolico è controindicato in questi pazienti (vedere paragrafi 4.3 e 4.4).
La dose iniziale di acido obeticolico è 5 mg una volta al giorno per i primi 6 mesi.
Dopo i primi 6 mesi, per i pazienti che non hanno ottenuto un'adeguata riduzione della fosfatasi alcalina (ALP) e/o della bilirubina totale e che tollerano l'acido obeticolico, aumentare la dose fino a una dose massima di 10 mg una volta al giorno.
Nei pazienti che ricevono acido obeticolico non è necessario alcun aggiustamento della dose di UDCA assunto in concomitanza.
Gestione e aggiustamento della dose per prurito grave
Le strategie di gestione comprendono l'aggiunta di resine leganti gli acidi biliari o antistaminici.
Per pazienti che manifestino grave intollerabilità da prurito, vanno considerate una o più delle seguenti opzioni:
- La dose di acido obeticolico può essere ridotta a:
- 5 mg a giorni alterni, per pazienti intolleranti a 5 mg una volta al giorno
- 5 mg una volta al giorno, per pazienti intolleranti a 10 mg una volta al giorno
- La dose di acido obeticolico può essere temporaneamente interrotta per un massimo di 2 settimane, seguita da un nuovo inizio a dose ridotta.
- La dose può essere aumentata a 10 mg una volta al giorno, se tollerata, per ottenere una risposta ottimale.
La sospensione del trattamento con acido obeticolico può essere presa in considerazione per i pazienti che continuano a manifestare prurito intollerabile e persistente.
Resine leganti gli acidi biliari
Per i pazienti che assumono resine leganti gli acidi biliari, l'acido obeticolico deve essere somministrato almeno da 4 a 6 ore prima o da 4 a 6 ore dopo l'assunzione di una resina legante gli acidi biliari, o all'intervallo maggiore possibile (vedere paragrafo 4.5).
Dose dimenticata
Se si dimentica di assumere una dose, questa deve essere saltata e si deve riprendere lo schema normale con la dose successiva. Non si deve prendere una dose doppia per compensare la dimenticanza della dose.
Popolazioni speciali
Compromissione della funzionalità epatica
L'acido obeticolico è controindicato nei pazienti con cirrosi scompensata (ad es. classe B o C di Child Pugh) o con un precedente episodio di scompenso (vedere paragrafi 4.3 e 4.4).
Pazienti anziani (≥ 65 anni)
Esistono dati limitati in pazienti anziani. Non è richiesto un aggiustamento di dose nei pazienti anziani (vedere paragrafo 5.2).
Compromissione della funzionalità renale
Non è richiesto un aggiustamento della dose per pazienti con compromissione della funzionalità renale (vedere paragrafo 5.2).
Popolazione pediatrica
Non esiste alcuna indicazione per un uso specifico dell'acido obeticolico nella popolazione pediatrica per il trattamento della PBC.
Modo di somministrazione
La compressa deve essere assunta per via orale con o senza cibo.
Controindicazioni
Quando non dev'essere usato Ocaliva
- Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
- Pazienti con cirrosi scompensata (per es. classe B o C di Child Pugh) o con un precedente episodio di scompenso (vedere paragrafo 4.4).
- Pazienti con ostruzione biliare completa.
Avvertenze speciali e precauzioni di impiego
Cosa serve sapere prima di prendere Ocaliva
Eventi avversi epatici
Insufficienza epatica, a volte fatale o che ha comportato il trapianto del fegato, è stata segnalata con il trattamento con Acido Obeticolico in pazienti affetti da PBC con cirrosi compensata o scompensata.
Alcuni di questi casi si sono verificati in pazienti con cirrosi scompensata quando sono stati trattati con una dose superiore a quella raccomandata per quella popolazione di pazienti; tuttavia, casi di scompenso epatico e insufficienza epatica sono stati ancora segnalati anche in pazienti con cirrosi scompensata anche quando avevano ricevuto la dose raccomandata.
Incrementi di alanina aminotransferasi (ALT) e aspartato aminotransferasi (AST) sono stati osservati in pazienti che assumono acido obeticolico. Sono stati anche osservati segni clinici e sintomi di scompenso epatico. Tali eventi si sono verificati sin dal primo mese di trattamento. Eventi avversi epatici sono stati osservati principalmente a dosi superiori alla dose massima raccomandata di 10 mg una volta al giorno (vedere paragrafo 4.9).
Tutti i pazienti devono essere monitorati di routine per verificare la progressione della PBC, incluse le reazioni avverse epatiche, con valutazioni cliniche e di laboratorio per stabilire la necessità di interrompere il trattamento con acido obeticolico. I pazienti con aumentato rischio di scompenso epatico, inclusi quelli con livelli elevati di bilirubina, evidenze di ipertensione portale (ad es. ascite, varici gastroesofagee, trombocitopenia persistente), malattia epatica concomitante (ad es. epatite autoimmune, malattia epatica alcolica) e/o grave malattia intercorrente devono essere monitorati con attenzione per stabilire la necessità di interrompere il trattamento con acido obeticolico.
Il trattamento con acido obeticolico in pazienti con evidenze cliniche o di laboratorio di scompenso epatico (per es. ascite, ittero, sanguinamento di varici, encefalopatia epatica), inclusa la progressione alla classe B o C di Child Pugh, deve essere definitivamente interrotto (vedere paragrafo 4.3).
Il trattamento con acido obeticolico deve essere interrotto durante una grave malattia intercorrente o nei pazienti che sviluppano reazioni avverse epatiche clinicamente rilevanti; si deve monitorare la funzione epatica del paziente. Dopo la risoluzione e in assenza di evidenze cliniche o di laboratorio di scompenso epatico, si devono prendere in considerazione i potenziali rischi e benefici della ripresa del trattamento con acido obeticolico.
Prurito grave
Prurito grave è stato riportato nel 23% dei pazienti randomizzati nel braccio acido obeticolico 10 mg, nel 19% dei pazienti nel braccio acido obeticolico in titolazione, e nel 7% dei pazienti nel braccio placebo. Il tempo medio all'insorgenza del prurito grave era rispettivamente di 11, 158 e 75 giorni per i pazienti nei bracci acido obeticolico 10 mg, acido obeticolico in titolazione e placebo, rispettivamente. Le strategie di gestione comprendono l'aggiunta di resine leganti gli acidi biliari o antistaminici, la riduzione della dose, la riduzione della frequenza delle assunzioni e/o l'interruzione temporanea del trattamento (vedere paragrafi 4.2 e 4.8).
Eccipienti
Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per compressa, cioè è essenzialmente ‘senza sodio'.
Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione
Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Ocaliva
Effetto di altri medicinali sull'acido obeticolico
Resine leganti gli acidi biliari
Le resine leganti gli acidi biliari quali colestiramina, colestipolo o colesevelam adsorbono e riducono l'assorbimento degli acidi biliari, potendo pertanto ridurre l'efficacia dell'acido obeticolico. Quando sono somministrate resine leganti gli acidi biliari, l'acido obeticolico deve essere assunto almeno da 4 a 6 ore prima o da 4 a 6 ore dopo l'assunzione di una resina legante gli acidi biliari o all'intervallo maggiore possibile.
Effetto dell'acido obeticolico su altri medicinali
Warfarin
Il Rapporto Internazionale Normalizzato (INR) si riduce a seguito della co-somministrazione di warfarin e acido obeticolico. L'INR deve essere monitorato e la dose di warfarin aggiustata, se necessario, per mantenere l'intervallo INR target quando si co-somministrano acido obeticolico e warfarin.
Interazione con substrati CYP1A2 con indice terapeutico stretto
L'acido obeticolico potrebbe aumentare l'esposizione a medicinali che sono substrati di CYP1A2 assunti in concomitanza. Si raccomanda il monitoraggio terapeutico dei substrati di CYP1A2 con stretto indice terapeutico (es. teofillina e tizanidina).
Fertilità, gravidanza e allattamento
Gravidanza
Non esistono dati relativi all'uso di Acido Obeticolico in donne in gravidanza. Gli studi sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti di tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). A scopo precauzionale, è preferibile evitare l'uso di Ocaliva durante la gravidanza.
Allattamento
Non è noto se l'acido obeticolico sia escreto nel latte materno. In base agli studi sugli animali e alla risposta farmacologica voluta, l'acido obeticolico non sembra interferire con l'allattamento al seno o con la crescita o lo sviluppo di un bambino allattato al seno (vedere paragrafo 5.3). Va presa una decisione se interrompere l'allattamento o interrompere/astenersi dalla terapia con Ocaliva considerando il beneficio dell'allattamento per il bambino e il beneficio della terapia per la donna.
Fertilità
Non sono disponibili dati sulla fertilità nell'uomo. Gli studi sugli animali non evidenziano effetti diretti o indiretti sulla fertilità o sulla riproduzione (vedere paragrafo 5.3).
Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
Ocaliva non altera o altera in modo trascurabile la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari.
Effetti indesiderati
Quali sono gli effetti collaterali di Ocaliva
Riepilogo del profilo di sicurezza
Le reazioni avverse segnalate più frequentemente sono state prurito (63%) e affaticamento (22%). La reazione avversa più comune che ha portato all'interruzione è stata il prurito. Il più delle volte il prurito si verificava entro il primo mese di trattamento e tendeva a risolversi nel tempo con dosaggio costante.
Tabella delle reazioni avverse
Nella tabella qui di seguito sono elencate le reazioni avverse osservate con Acido Obeticolico in base alla classificazione MedDRA per sistemi e organi e per classe di frequenza. Le frequenze sono definite nel modo seguente: molto comune (≥ 1/10), comune (da ≥ 1/100 a < 1/10), non comune (da ≥ 1/1.000 a < 1/100), rara (da ≥ 1/10.000 a < 1/1.000), molto rara (< 1/10.000) e non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Tabella 1. Frequenza delle reazioni avverse in pazienti con PBC
Classificazione per sistemi e organi
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Molto comune
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Comune
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Non nota
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Patologie endocrine
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Anomalia della funzione tiroidea
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Patologie del sistema nervoso
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Capogiro
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Patologie cardiache
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Palpitazioni
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Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
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Dolore orofaringeo
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Patologie gastrointestinali
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Dolore addominale e
disturbi addominali
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Stipsi
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Patologie epatobiliari
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Insufficienza epatica, bilirubina ematica aumentata, ittero, cirrosi epatica
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Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
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Prurito
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Eczema, eruzione cutanea
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Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto
connettivo
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Artralgia
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Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
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Affaticamento
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Edema periferico, piressia
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Descrizione delle reazioni avverse selezionate
Interruzione del trattamento
Le reazioni avverse che hanno portato all'interruzione del trattamento si sono verificate nell'1% dei pazienti (prurito) nel braccio acido obeticolico in titolazione e nell'11% dei pazienti (prurito e affaticamento) nel braccio acido obeticolico 10 mg.
Prurito
Circa il 60% dei pazienti presentava in anamnesi prurito all'arruolamento nello studio di fase III. Generalmente il prurito legato al trattamento si presentava entro il primo mese dall'inizio del trattamento.
Rispetto ai pazienti che avevano iniziato con 10 mg una volta al giorno nel braccio acido obeticolico 10 mg, i pazienti nel braccio acido obeticolico in titolazione presentavano una minore incidenza di prurito (70% e 56%, rispettivamente) e un minore tasso di interruzione a causa del prurito (10% e 1%, rispettivamente).
Le percentuali di pazienti che richiedevano interventi (vale a dire, aggiustamenti della dose, interruzioni del trattamento o inizio di antistaminici o di resine leganti gli acidi biliari) erano pari al 41% nel braccio acido obeticolico 10 mg, al 34% nel gruppo acido obeticolico in titolazione ed al 19% nel gruppo placebo.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse
Sovradosaggio
Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Ocaliva
La più alta esposizione a una singola dose di Acido Obeticolico in volontari sani è stata pari a 500 mg. Dosi ripetute di 250 mg sono state somministrate per 12 giorni consecutivi e alcuni soggetti hanno manifestato prurito e innalzamenti reversibili delle transaminasi epatiche. Nelle sperimentazioni cliniche, i pazienti con PBC che ricevevano acido obeticolico 25 mg una volta al giorno (2,5 volte la dose più alta raccomandata) o 50 mg una volta al giorno (5 volte la dose più alta raccomandata), hanno presentato un aumento dose-dipendente dell'incidenza di reazioni avverse epatiche (es.: ascite, riacutizzazione di colangite biliare primitiva, ittero di nuova insorgenza), e innalzamenti di transaminasi e bilirubina (fino a più di 3 volte il limite superiore della norma [ULN]). Nel caso di sovradosaggio, i pazienti devono essere attentamente osservati e gestiti con una terapia di supporto, a seconda dei casi.
Scadenza
4 anni
Conservazione
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
Elenco degli eccipienti
Nucleo della compressa
Cellulosa microcristallina (E 460)
Sodio amido glicolato (Tipo A)
Magnesio stearato
Rivestimento della compressa
Alcol polivinilico, parzialmente idrolizzato (E 1203)
Biossido di titanio (E 171)
Macrogol (3350) (E 1521)
Talco (E 553b)
Ossido di ferro giallo (E 172)