L'uso di levofloxacina deve essere evitato nei pazienti che in passato hanno manifestato reazioni avverse gravi durante l'uso di medicinali contenenti chinoloni o fluorochinoloni (vedere paragrafo 4.8). Il trattamento di questi pazienti con levofloxacina deve essere iniziato soltanto in assenza di opzioni terapeutiche alternative e dopo un'attenta valutazione del rapporto beneficio/rischio (vedere anche paragrafo 4.3).
È molto probabile che S. aureus resistente alla meticillina (MRSA) dimostri una resistenza crociata ai fluorochinoloni, inclusa levofloxacina. Pertanto levofloxacina non è raccomandata per il trattamento di infezioni note o sospette da MRSA a meno che i risultati di laboratorio abbiano confermato la sensibilità dell'organismo a levofloxacina (e gli agenti antibatterici comunemente raccomandati per il trattamento delle infezioni da MRSA siano considerati non appropriati).
Si può usare levofloxacina nel trattamento della sinusite batterica acuta e nella riacutizzazione acuta di bronchite cronica se queste infezioni sono state adeguatamente diagnosticate.
La resistenza ai fluorochinoloni di E. coli – il patogeno più comunemente coinvolto nelle infezioni del tratto urinario – è variabile nelle differenti aree dell'Unione Europea. I prescrittori devono tener conto della prevalenza locale di resistenza di E. coli ai fluorochinoloni.
Inalazione di antrace: l'uso nell'uomo si basa sui dati di sensibilità in vitro del Bacillus antracis e su esperimenti negli animali unitamente a dati limitati nell'uomo. I medici prescrittori devono fare riferimento ai documenti di consenso nazionali o internazionali sul trattamento dell'antrace.
Aneurisma e dissezione dell'aorta, e rigurgito aortico e mitralico/incompetenza aortica e mitralica
Studi epidemiologici riferiscono un rischio accresciuto di aneurisma e dissezione dell'aorta, in particolare nei pazienti anziani, nonché di rigurgito aortico e mitralico dopo l'assunzione di fluorochinoloni.
Casi di aneurisma e dissezione dell'aorta, talvolta complicati da rottura (anche fatale), e di rigurgito/incompetenza di una delle valvole cardiache sono stati osservati in pazienti trattati con fluorochinoloni (vedere paragrafo 4.8).
Pertanto, i fluorochinoloni devono essere usati soltanto dopo un'attenta valutazione del rapporto beneficio/rischio e dopo aver preso in considerazione altre opzioni terapeutiche in soggetti con una storia familiare positiva di aneurisma o malattia congenita delle valvole cardiache, o in pazienti con diagnosi pregressa di aneurisma e/o una dissezione dell'aorta, o malattia delle valvole cardiache, o in presenza di altri fattori di rischio o condizioni predisponenti:
- sia per aneurisma e dissezione dell'aorta che per rigurgito aortico e mitralico/incompetenza aortica e mitralica (ad es., disturbi del tessuto connettivo quali sindrome di Marfan o sindrome di Ehlers-Danlos, sindrome di Turner, malattia di Behcet, ipertensione, artrite reumatoide) o, in aggiunta:
- per aneurisma e dissezione dell'aorta (ad es., disturbi vascolari quali arterite di Takayasu o arterite a cellule giganti, o aterosclerosi nota o sindrome di Sjögren) o, in aggiunta:
- per rigurgito aortico e mitralico/incompetenza aortica e mitralica (ad es., endocardite infettiva).
Il rischio di aneurisma e dissezione dell'aorta, e di una loro rottura, può essere accresciuto in pazienti trattati contemporaneamente con corticosteroidi sistemici.
In caso di comparsa improvvisa di dolore addominale, toracico o dorsale/lombare, si deve consigliare ai pazienti di consultare immediatamente il medico del pronto soccorso.
I pazienti devono inoltre rivolgersi immediatamente al medico in presenza di dispnea acuta, palpitazioni cardiache di nuova insorgenza o sviluppo di edema addominale o delle estremità inferiori.
Tendinite e rottura del tendine
Tendiniti e rotture del tendine (in particolare, ma non solo, a carico del tendine di Achille), talvolta bilaterali, possono manifestarsi già entro 48 ore dopo l'inizio del trattamento con chinoloni e fluorochinoloni e sono state segnalate fino a diversi mesi dopo l'interruzione del trattamento. Il rischio di tendinite e rottura del tendine è maggiore nei pazienti anziani, nei pazienti che ricevono dosi giornaliere di 1000 mg di levofloxacina, nei pazienti con compromissione renale, nei pazienti sottoposti a trapianto di organi solidi e in quelli trattati contemporaneamente con corticosteroidi. Pertanto, l'uso concomitante di corticosteroidi deve essere evitato.
Ai primi segni di tendinite (per es. gonfiore con dolore, infiammazione), il trattamento con levofloxacina deve essere interrotto e deve essere preso in considerazione un trattamento alternativo. L'arto o gli arti affetti devono essere adeguatamente trattati (per es. immobilizzazione). I corticosteroidi non devono essere usati in presenza di segni di tendinopatia.
Malattia da Clostridium difficile
Se si manifesta una diarrea, in particolare se grave, persistente e/o con sanguinamento, durante o dopo la terapia con levofloxacina (anche diverse settimane dopo il trattamento), questa può essere sintomatica della malattia da Clostridium difficile (CDAD). La severità della CDAD può variare in un range da lieve a pericolosa per la vita; la forma più grave è la colite pseudomembranosa (vedere paragrafo 4.8).
È pertanto importante prendere in considerazione questa diagnosi nei pazienti che sviluppano diarrea grave durante o dopo il trattamento con levofloxacina. In caso di CDAD sospetta o confermata, deve essere interrotta immediatamente la terapia con levofloxacina e devono essere adottate immediate misure terapeutiche. In questo contesto clinico i prodotti che inibiscono la peristalsi sono controindicati.
Pazienti predisposti ad attacchi convulsivi
I chinoloni possono abbassare la soglia convulsiva e di conseguenza possono scatenare convulsioni. Levofloxacina è controindicata in pazienti con anamnesi di epilessia (vedere paragrafo 4.3) e, come per altri chinoloni, deve essere utilizzato con estrema cautela in pazienti predisposti ad attacchi convulsivi, o i pazienti che ricevono terapie concomitanti con principi attivi come la teofillina che riducono la soglia convulsiva cerebrale (vedere paragrafo 4.5). In caso di convulsioni (vedere paragrafo 4.8), il trattamento con levofloxacina deve essere interrotto.
Pazienti con carenza della glucosio-6-fosfato-deidrogenasi
I pazienti con difetti latenti o accertati per l'attività della glucosio-6-fosfato-deidrogenasi, possono essere predisposti a reazioni emolitiche quando vengono trattati con antibatterici della classe dei chinoloni. Per tale ragione, se si vuole usare levofloxacina in questo tipo di pazienti, deve essere monitorato il potenziale verificarsi di emolisi.
Pazienti con compromissione renale
Poiché levofloxacina viene escreta principalmente per via renale, le dosi di levofloxacina devono essere opportunamente adattate in caso di compromissione renale (vedere paragrafo 4.2).
Reazioni di ipersensibilità
Levofloxacina può causare reazioni di ipersensibilità gravi, potenzialmente fatali (ad es. dall'angioedema fino allo shock anafilattico), occasionalmente dopo la dose iniziale (vedere paragrafo 4.8). I pazienti devono sospendere immediatamente il trattamento e contattare il medico o recarsi al pronto soccorso in modo che vengano adottati opportuni trattamenti d'emergenza.
Reazioni avverse cutanee gravi
Con levofloxacina sono state segnalate reazioni avverse cutanee gravi (SCARs) che includono necrolisi epidermica tossica (TEN: nota anche come sindrome di Lyell), sindrome di Steven Johnson (SJS) e reazione da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS), che potrebbero essere pericolose per la vita o fatali (vedere paragrafo 4.8). Al momento della prescrizione, i pazienti devono essere avvisati dei segni e dei sintomi di SCAR e devono essere attentamente monitorati. Se compaiono segni e sintomi indicativi di queste reazioni, levofloxacina deve essere interrotta immediatamente e deve essere preso in considerazione un trattamento alternativo. Se il paziente con l'uso di levofloxacina ha sviluppato una SCAR come SJS, TEN o DRESS, il trattamento con levofloxacina nel paziente non deve essere ripreso in qualsiasi momento.
Disglicemia
Come accade con tutti i chinoloni, sono stati segnalati disturbi della glicemia, inclusa sia ipoglicemia che iperglicemia, solitamente in pazienti diabetici che sono in trattamento concomitante con ipoglicemizzanti orali (ad esempio glibenclamide) o con insulina. Sono stati riportati casi di coma ipoglicemico. Si raccomanda di monitorare attentamente la glicemia nei pazienti diabetici (vedere paragrafo 4.8).
Prevenzione della fotosensibilizzazione
Durante la terapia con levofloxacina è stata riportata fotosensibilizzazione (vedere paragrafo 4.8). Si raccomanda ai pazienti di non esporsi inutilmente a luce solare intensa o a raggi U.V. artificiali (ad es. lampada solare, solarium) durante il trattamento e per 48 ore dopo la fine del trattamento al fine di evitare l'insorgenza di fotosensibilizzazione.
Pazienti trattati con antagonisti della vitamina K
A causa di un possibile incremento dei valori dei test di coagulazione (PT/INR) e/o dei sanguinamenti in pazienti trattati con levofloxacina in associazione con un antagonista della vitamina K (ad es. warfarin), i test di coagulazione devono essere monitorati quando questi farmaci sono somministrati contemporaneamente (vedere paragrafo 4.5).
Reazioni psicotiche
Nei pazienti che assumono chinoloni, inclusa levofloxacina, sono state segnalate reazioni psicotiche. Queste, in casi molto rari, sono progredite a pensieri suicidari e comportamenti autolesivi, talvolta dopo soltanto una singola dose di levofloxacina (vedere paragrafo 4.8). Nel caso in cui il paziente sviluppi queste reazioni, si deve interrompere levofloxacina e si devono istituire misure appropriate. Si raccomanda attenzione nel caso in cui si debba utilizzare levofloxacina nei pazienti psicotici o nei pazienti con precedenti di malattia psichiatrica.
Prolungamento dell'intervallo QT
Si deve prestare particolare attenzione quando si utilizzano i fluorochinoloni, inclusa levofloxacina, in pazienti con fattori di rischio noti per il prolungamento dell'intervallo QT, come per esempio:
- sindrome congenita dell'intervallo QT lungo
- assunzione concomitante di medicinali che sono noti per prolungare l'intervallo QT (per esempio antiaritmici di classe IA e III, antidepressivi triciclici, macrolidi, antipsicotici)
- squilibrio elettrolitico non corretto (ad. es. ipokaliemia, ipomagnesiemia)
- patologia cardiaca (per esempio insufficienza cardiaca, infarto del miocardio, bradicardia)
I pazienti anziani e le donne possono essere più sensibili ai medicinali che prolungano il QTc. Pertanto, si deve prestare particolare attenzione quando si somministrano fluorochinoloni, inclusa levofloxacina, in queste popolazioni.
(Vedere paragrafi 4.2 Anziani, 4.5, 4.8 e 4.9).
Neuropatia periferica
Casi di polineuropatia sensoriale o sensitivo-motoria con conseguente parestesia, ipoestesia, disestesia o debolezza sono stati segnalati in pazienti trattati con chinoloni e fluorochinoloni. I pazienti in trattamento con levofloxacina devono essere avvisati di informare il medico prima di proseguire il trattamento qualora si manifestino sintomi di neuropatia quali dolore, bruciore, formicolio, intorpidimento o debolezza, in modo da evitare l'insorgenza di una condizione potenzialmente irreversibile (vedere paragrafo 4.8).
Patologie epatobiliari
Con levofloxacina sono stati riportati casi di necrosi epatica fino a insufficienza epatica letale, soprattutto in pazienti affetti da gravi malattie concomitanti, ad esempio sepsi (vedere paragrafo 4.8). I pazienti devono essere informati di interrompere il trattamento e contattare il medico nel caso in cui si sviluppino segni e sintomi di sofferenza epatica, come ad esempio anoressia, ittero, urine scure, prurito o addome sensibile.
Esacerbazione della miastenia gravis
I fluorochinoloni, inclusa levofloxacina, hanno attività bloccante neuromuscolare e possono esasperare la debolezza muscolare in pazienti con miastenia gravis. Durante la commercializzazione, reazioni avverse gravi, incluso decesso e necessità di supporto respiratorio, sono state associate all'uso di fluorochinoloni in pazienti con miastenia gravis. Levofloxacina non è raccomandata in pazienti con anamnesi di miastenia gravis.
Disturbi della vista
Se la visione diviene offuscata o si verifica un qualsiasi effetto sugli occhi, si deve consultare immediatamente un oculista (vedere paragrafi 4.7 e 4.8).
Superinfezione
L'uso di levofloxacina, specie se prolungato, può risultare nella crescita di organismi non sensibili. Se si verifica superinfezione in corso di terapia, vanno intraprese le opportune misure.
Interferenza con le analisi di laboratorio
Nei pazienti trattati con levofloxacina, la determinazione degli oppiacei nelle urine può dare risultati falso-positivi. Per confermare la positività può essere necessario eseguire l'analisi con un metodo più specifico.
Levofloxacina può inibire la crescita del Mycobacterium tubercolosis e, pertanto, può dare risultati falsi negativi nella diagnosi batteriologica di tubercolosi.
Reazioni avverse al farmaco gravi, prolungate, disabilitanti e potenzialmente irreversibili
Casi molto rari di reazioni avverse al farmaco gravi, prolungate (con durata di mesi o anni), disabilitanti e potenzialmente irreversibili a carico di diversi sistemi dell'organismo, talvolta multipli (muscoloscheletrico, nervoso, psichiatrico e sensorio), sono stati segnalati in pazienti che ricevevano chinoloni e fluorochinoloni, indipendentemente dall'età e da fattori di rischio preesistenti. La somministrazione di levofloxacina deve essere interrotta immediatamente ai primi segni o sintomi di qualsiasi reazione avversa grave e i pazienti devono essere avvisati di consultare il medico prescrittore.
Questo medicinale contiene il colorante Sunset yellow (E110), che può causare reazioni allergiche.
Effetti di altri prodotti medicinali su levofloxacina
Sali di ferro, sali di zinco, antiacidi contenenti magnesio o alluminio, didanosina
L'assorbimento di levofloxacina risulta significativamente ridotto quando viene somministrata in concomitanza con sali di ferro, antiacidi contenenti magnesio o alluminio, o didanosina (solo formulazioni di didanosina contenenti tamponi di alluminio o magnesio). La somministrazione concomitante di fluorochinoloni con multivitaminici contenenti zinco sembra ridurne l'assorbimento orale. Si raccomanda pertanto che preparazioni contenenti cationi bivalenti o trivalenti, come i sali di ferro, sali di zinco, gli antiacidi contenenti magnesio o alluminio, o didanosina (solo formulazioni di didanosina contenenti tamponi di alluminio o magnesio) non siano somministrati 2 ore prima o dopo l'assunzione di compresse di Levofloxacina Almus (vedere paragrafo 4.2). I sali di calcio hanno un effetto minimo sull'assorbimento orale di levofloxacina.
Sucralfato
Sucralfato riduce significativamente la biodisponibilità di Levofloxacina Almus, quando somministrati contemporaneamente. Pertanto in caso di terapia concomitante si raccomanda di somministrare il sucralfato 2 ore dopo la somministrazione di levofloxacina (vedere paragrafo 4.2).
Teofillina, fenbufen o antiinfiammatori non steroidei simili
In uno studio clinico non sono state evidenziate interazioni farmacocinetiche tra levofloxacina e teofillina. Tuttavia una marcata riduzione della soglia convulsiva può verificarsi quando i chinolonici vengono somministrati in concomitanza con teofillina, FANS o altri agenti capaci di ridurre tale soglia.
In presenza di fenbufen le concentrazioni di levofloxacina sono risultate del 13% più elevate di quelle osservate somministrando il farmaco da solo.
Probenecid e cimetidina
Probenecid e cimetidina hanno dimostrato un effetto statisticamente significativo sulla eliminazione di levofloxacina. La clearance renale di levofloxacina è risultata ridotta con cimetidina (24%) e con probenecid (34%). Questo avviene perché entrambi i farmaci sono capaci di bloccare la secrezione di levofloxacina a livello dei tubuli renali. Tuttavia, è improbabile che alle dosi utilizzate negli studi clinici, le differenze statisticamente significative a livello cinetico abbiano rilevanza clinica.
Si richiede particolare cautela in caso di contemporanea somministrazione di levofloxacina con medicinali che possono modificare la secrezione tubulare renale come probenecid e cimetidina, specialmente nei pazienti con compromissione della funzionalità renale.
Altre informazioni rilevanti
Studi di farmacologia clinica hanno dimostrato che la farmacocinetica di levofloxacina non viene modificata in modo clinicamente rilevante quando levofloxacina viene somministrata insieme ai seguenti medicinali: carbonato di calcio, digossina, glibenclamide e ranitidina.
Effetti di levofloxacina su altri medicinali
Ciclosporina
L'emivita della ciclosporina risulta aumentata del 33% quando somministrata in concomitanza con levofloxacina.
Antagonisti della vitamina K
Incrementi dei valori dei test di coagulazione (PT/INR) e/o sanguinamenti, che possono essere anche gravi, sono stati segnalati in pazienti trattati con levofloxacina in associazione con un antagonista della vitamina K (es. warfarin). Pertanto, si devono monitorare i test di coagulazione nei pazienti trattati con antagonisti della vitamina K (vedere paragrafo 4.4).
Medicinali noti per prolungare l'intervallo QT
Levofloxacina, come altri fluorochinoloni, deve essere usata con cautela in pazienti che assumono medicinali noti per prolungare l'intervallo QT (per esempio antiaritmici di classe IA e III, antidepressivi triciclici, macrolidi, antipsicotici) (vedere paragrafo 4.4 Prolungamento dell'intervallo QT).
Altre informazioni importanti
In uno studio di interazione farmacocinetica, levofloxacina non ha modificato la farmacocinetica della teofillina (che è un substrato del CYP1A2), indicando che levofloxacina non è un inibitore del CYP1A2.
Altre forme di interazione
Cibo
Poiché non esistono interazioni di particolare rilevanza clinica con il cibo, Levofloxacina Almus può essere somministrata indipendentemente dalla contemporanea assunzione di cibo.
Interazioni riportate su letteratura scientifica internazionalePrima di prendere
"Levofloxacina Almus - Compresse Rivestite" insieme ad altri farmaci come
“Addamel N”,
“Alozof”,
“Amiodar - Compressa”,
“Amiodarone Cloridrato Bioindustria L.I.M.”,
“Amiodarone EG”,
“Amiodarone Hikma”,
“Amiodarone Mylan”,
“Amiodarone Ratiopharm Italia”,
“Amiodarone Sandoz”,
“Amiodarone Zentiva”,
“Amiodar - Soluzione (uso Interno)”,
“Antepsin”,
“Ascriptin”,
“Aviflucox”,
“Azonal”,
“Calcio + Magnesio Cloruro Bioindustria L.I.M.”,
“Canacid”,
“CitraFleet”,
“Citrato Espresso Gabbiani”,
“Cordarone - Compressa”,
“Cordarone - Soluzione (uso Interno)”,
“Coumadin”,
“Crinozol”,
“Cromatonferro Compresse Effervescenti”,
“Crystalsol”,
“Degastril”,
“Diflucan - Capsula”,
“Diflucan - Polvere”,
“Dizolo”,
“Dronedarone Aristo”,
“Elazor”,
“Elettrolitica Bil.Manten. Con Glucosio Bioindustria L.I.M.”,
“Elettrolitica Bil.Manten.I + Glucosio Monico”,
“Elettrolitica Bil.Manten.II + Glucosio Baxter”,
“Elettrolitica Bil.Manten.II + Glucosio Fresenius Kabi Italia”,
“Elettrolitica Bil.Manten.II + Glucosio Galenica Senese”,
“Elettrolitica Bil.Manten.II + Glucosio Salf”,
“Elettrolitica Bil. Reidr. Con Glucosio + Calc. Gluc. Monico”,
“Elettrolitica Eq.Enterica Fresenius Kabi Italia”,
“Elettrolitica Eq.Enterica Monico”,
“Elettrolitica Eq.Pediatrica Baxter”,
“Elettrolitica Eq.Pediatrica Bioindustria L.I.M.”,
“Elettrolitica Eq.Pediatrica Fresenius Kabi Italia”,
“Elettrolitica Eq.Pediatrica Galenica Senese”,
“Elettrolitica Eq.Pediatrica Monico”,
“Elettrolitica Eq.Pediatrica Salf”,
“Elettrolitica Reid. + Gl. + Ca Gluconato Fresenius Kabi Italia”,
“Elettrolitica Reid. + Gl. + Ca Gluconato Galenica Senese”,
“Elettrolitica Reid. + Gl. + Ca Gluconato Salf”,
“Elettrolitica Reidratante Bioindustria LIM Sol. Per Inf. III”,
“Elettrolitica Reidratante III Baxter”,
“Elettrolitica Reidratante III Diaco”,
“Elettrolitica Reidratante III + Glucosio Fresenius Kabi Italia”,
“Elettrolitica Reidratante III + Glucosio Monico”,
“Elettrolitica Reidratante III Fresenius Kabi Italia”,
“Elettrolitica Reidratante III Galenica Senese”,
“Elettrolitica Reidratante III Monico”,
“Elettrolitica Reidratante III Salf”,
“Elettrolitica Reint. + Gl.+ Na Gluconato Bioindustria L.I.M.”,
“Elettrolitica Reint. + Gl.+ Na Gluconato Fresenius Kabi Italia”,
“Elettrolitica Reint. + Gl.+ Na Gluconato Galenica Senese”,
“Elettrolitica Reint. + Na Gluconato Baxter”,
“Elettrolitica Reint. + Na Gluconato Bioindustria L.I.M.”,
“Elettrolitica Reint. + Na Gluconato Fresenius Kabi Italia”,
“Elettrolitica Reint. + Na Gluconato Galenica Senese”,
“Elettrolitica Reint. + Na Gluconato Monico”,
“Elettrolitica Reint. + Na Gluconato Salf”,
“Elettrolitica Reint. + Pot.+Gl.+ Na Gluconato Fresenius Kabi Italia”,
“Elettrolitica Reint. + Pot.+Gl.+ Na Gluconato Galenica Senese”,
“Elettrolitica Reint. + Pot.+Gl.+ Na Gluconato Monico”,
“Elettrolitica Reint. + Pot.+Gl.+ Na Gluconato Salf”,
“Elettrolitica Reint. Ph 7,4 + Na Gluconato Bioindustria Lim”,
“Elettrolitica Reint. Ph 7,4 + Na Gluconato Fresenius Kabi It”,
“Elettrolitica Reint. Ph 7,4 + Na Gluconato Salf”,
“Extraneal”,
“Ferro Complex”,
“Ferro Gluconato EG”,
“Ferro-Grad C”,
“Ferro-Grad”,
“Ferro-Grad Folic”,
“Ferrogyn”,
“Fluconazolo ABC”,
“Fluconazolo Acord”,
“Fluconazolo Almus”,
“Fluconazolo Aurobindo”,
“Fluconazolo B. Braun”,
“Fluconazolo Bioindustria L.I.M.”,
“Fluconazolo DOC Generici”,
“Fluconazolo EG”,
“Fluconazolo Galenica Senese”,
“Fluconazolo Hexal”,
“Fluconazolo Hikma”,
“Fluconazolo Kabi”,
“Fluconazolo Mylan”,
“Fluconazolo Pensa”,
“Fluconazolo Ratiopharm”,
“Fluconazolo Sandoz”,
“Fluconazolo Sun”,
“Fluconazolo Zentiva”,
“Flucostenol”,
“Flukimex”,
“Flumicon”,
“Flumos”,
“Fluores”,
“FM Nux Vomica Complex”,
“FMS Calcium Fluoratum Complex”,
“Freamine III”,
“Fungus”,
“Gelaspan”,
“Gemiflux”,
“Gloros”,
“Glucoferro”,
“Idrossiclorochina Doc”,
“Isolyte”,
“Ketodol”,
“Klaider”,
“Lefunzol”,
“Losferron”,
“Lucandiol”,
“Maalox - Compressa”,
“Maalox - Compressa Masticabile”,
“Maalox Plus - Compressa Masticabile”,
“Maalox Plus - Sospensione”,
“Maalox - Sospensione”,
“Magnesia Bisurata Aromatic”,
“Magnesia Effervescente Sella”,
“Magnesia S. Pellegrino”,
“Magnesio Solfato Bioindustria L.I.M.”,
“Magnesio Solfato Galenica Senese”,
“Magnesio Solfato Monico”,
“Magnesio Solfato Salf”,
“Miconix”,
“Mukes”,
“Multaq”,
“Niferex”,
“Nutrineal Pd4”,
“Peditrace”,
“Picoprep”,
“Plaquenil”,
“Prontoferro”,
“Riflax”,
“Soluzione Cardioplegica Galenica Senese”,
“Soluzione Per Circolazione Extracorporea (S.Thomas II) Monico”,
“Sterofundin”,
“Sucralfato DOC Generici”,
“Sucralfin”,
“Sucramal - Compressa”,
“Sucramal - Granulato”,
“Sucrate Gel”,
“Sustemial”,
“Tardyfer”,
“Tedim”,
“Tracyelt”,
“Trimikos”,
“Venofer”,
“Wilzin - Capsula”,
“Winch”,
“Zamizol”,
“Zerfun”,
“Zincometil”,
“Zinco Ossido Afom”,
“Zinco Ossido Nova Argentia 10% Unguento”,
“Zinco Ossido Unguento Sella”,
“Zinco Ossido Zeta”,
“Zinco Solfato Idi”,
“Zineryt”,
“Zoloder”, etc.., chiedi al tuo al tuo medico o farmacista di fiducia
di verificare che sia sicuro e non dannoso per la tua salute ...
Le informazioni riportate di seguito, sono basate su dati da studi clinici effettuati su più di 8300 pazienti e ad una vasta esperienza di post-marketing.
Le frequenze sono state definite usando la seguente convenzione:
Molto comune (≥1/10),
Comune (≥1/100, <1/10),
Non comune (≥1/1000, <1/100),
Rara (≥1/10.000, <1/1000),
Molto rara (<1/10.000),
Non noto (non valutabile in base ai dati disponibili).
Entro ogni gruppo di frequenza gli effetti indesiderati sono presentati in ordine di gravità decrescente.
Classificazione per sistemi e organi
|
Comune (≥1/100, <1/10)
|
Non comune (≥1/1.000, <1/100)
|
Raro (≥1/10.000, <1/1.000)
|
Non noto (non valutabile in base ai dati disponibili)
|
Infezioni ed infestazioni
|
|
Infezione micotica inclusa infezione da Candida
Patogeni
resistenti
|
|
|
Patologie del Sistema emolinfopoietico
|
|
Leucopenia
Eosinofilia
|
Trombocitopenia
Neutropenia
|
Pancitopenia
Agranulocitosi
Anemia emolitica
|
Disturbi del sistema immunitario
|
|
|
Angioedema
Ipersensibilità (vedere paragrafo 4.4)
|
Shock anafilatticoa
Shock anafilattoidea (vedere paragrafo 4.4)
|
Patologie endocrine
|
|
|
Sindrome da inappropriata secrezione dell'ormone antidiuretico (SIADH)
|
|
Disturbi del metabolismo e della nutrizione
|
|
Anoressia
|
Ipoglicemia particolarmente nei pazienti diabetici (vedere paragrafo 4.4)
|
Iperglicemia
Coma ipoglicemico (vedere paragrafo 4.4)
|
Disturbi psichiatrici*
|
Insonnia
|
Ansia
Stato confusionale Nervosismo
|
Reazioni psicotiche (con ad es. allucinazioni, paranoia)
Depressione
Agitazione
Sogni anomali
Incubi
|
Reazioni psicotiche con comportamenti autolesivi compresi ideazione o tentativi di suicidio (vedere paragrafo 4.4)
|
Patologie del sistema nervoso*
|
Cefalea
Capogiri
|
Sonnolenza
Tremori
Disgeusia
|
Convulsioni (vedere paragrafi 4.3 e 4.4)
Parestesie
|
Neuropatia periferica sensoriale (vedere paragrafo 4.4)
Neuropatia periferica sensomotoria (vedere paragrafo 4.4)
Parosmia inclusa anosmia
Discinesia
Disordini extrapiramidali
Ageusia
Sincope
Ipertensione intracranica benigna
|
Patologie dell'occhio*
|
|
|
Disturbi della vista quali visione offuscata (vedere paragrafo 4.4)
|
Perdita temporanea della vista (vedere paragrafo 4.4)
|
Patologie dell'orecchio e del labirinto*
|
|
Vertigini
|
Tinnito
|
Perdita dell'udito
Riduzione dell'udito
|
Patologie cardiache**
|
|
|
Tachicardia
Palpitazioni
|
Tachicardia ventricolare che può portare ad arresto cardiaco
Aritmia ventricolare e torsioni di punta (riportate soprattutto in pazienti con fattori di rischio per un prolungamento dell'intervallo QT)
elettrocardiogramma con prolungamento dell'intervallo QT (vedere paragrafi 4.4 e 4.9)
|
Patologie vascolari**
|
Solo per la forma e.v.: Flebite
|
|
Ipotensione
|
|
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
|
|
Dispnea
|
|
Broncospasmo
Polmonite allergica
|
Patologie gastrointestinali
|
Diarrea
Vomito
Nausea
|
Dolore addominale
Dispepsia
Flatulenza
Stipsi
|
|
Diarrea con perdite ematiche che in casi molto rari può essere segnale di una enterocolite inclusa la colite pseudomembranosa (vedere paragrafo 4.4)
Pancreatite
|
Patologie epatobiliari
|
Aumento degli enzimi epatici (ALT - AST, fosfatasi alcalina, GGT)
|
Aumento della bilirubina ematica
|
|
Ittero e gravi lesioni epatiche, inclusi casi di insufficienza epatica acuta letale, essenzialmente in pazienti con gravi patologie preesistenti (vedere paragrafo 4.4)
Epatite
|
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo b
|
|
Rash
Prurito
Orticaria
Iperidrosi
|
Reazione da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS) (vedere paragrafo 4.4),
eruzione fissa da farmaco
|
Necrolisi epidermica tossica
Sindrome di Stevens-Johnson
Eritema multiforme
Reazioni di fotosensibilità (vedere paragrafo 4.4)
Vasculite leucocitoclastica
Stomatite
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Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo*
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Artralgia
Mialgia
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Disturbi a carico dei tendini (vedere paragrafi 4.3 e 4.4) compresa tendinite (es. tendine di Achille)
Indebolimento muscolare che può risultare di particolare rilevanza in soggetti affetti da miastenia grave (vedere paragrafo 4.4)
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Rabdomiolisi
Rottura del tendine (es. tendine di Achille) (vedere paragrafi 4.3. e 4.4)
Rottura dei legamenti
Rottura muscolare
Artrite
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Patologie renali ed urinarie
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Aumento della creatinina ematica
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Insufficienza renale acuta (ad esempio dovuta a nefrite interstiziale)
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Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione*
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Solo per la forma e.v.: Reazioni nel sito di infusione
(dolore, arrossamento)
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Astenia
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Piressia
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Dolore (incluso mal di schiena, dolore toracico e alle estremità)
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* Casi molto rari di reazioni al farmaco gravi, prolungate (con durata di mesi o anni), disabilitanti e potenzialmente irreversibili a carico di diversi sistemi dell'organismo, talvolta multipli (incluse reazioni quali tendinite, rottura del tendine, artralgia, dolore agli arti, disturbi della deambulazione, neuropatie associate a parestesia, depressione, affaticamento, compromissione della memoria, disturbi del sonno e alterazione dell'udito, della vista, del gusto e dell'olfatto), sono stati segnalati in associazione con l'uso di chinoloni e fluorochinoloni, in alcuni casi indipendentemente da fattori di rischio preesistenti (vedere paragrafo 4.4).
** Casi di aneurisma e dissezione dell'aorta, talvolta complicati da rottura (anche fatale), e di rigurgito/incompetenza di una delle valvole cardiache sono stati osservati in pazienti trattati con fluorochinoloni (vedere paragrafo 4.4).
a Le reazioni anafilattiche e anafilattoidi possono qualche volta manifestarsi anche dopo la prima somministrazione.
b Le reazioni muco-cutanee possono qualche volta manifestarsi anche dopo la prima somministrazione.
Altri effetti indesiderati associati alla somministrazione di fluorochinolonici includono:
- attacchi di porfiria in pazienti con porfiria.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo
https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.